Lasciano l’auto a Canfaito, proseguono a piedi lungo i sentieri della Riserva naturale regionale del Monte San Vicino e Monte Canfaito per un’escursione ma dopo qualche ora, a causa della nebbia e dell’arrivo della notte, perdono l’orientamento e non riescono a trovare la strada per ritornare alla vettura. Due ragazze marchigiane sono state recuperate dai carabinieri forestali di Cingoli. E’ successo martedì quando, in mattinata, le due giovani provenienti dall’Anconetano sono arrivate nella località di San Severino con l’auto, per poi parcheggiarla e proseguire a piedi per un’escursione. Hanno lanciato la richiesta di aiuto, chiamando il 112, quando si sono rese conto di aver perso l’orientamento e di non riuscire a tornare indietro.
I militari, tenendosi in costante contatto telefonico con le due donne, sono riusciti ad individuarle e raggiungerle verso le 20,30. Dopo aver constatato le loro buone condizioni fisiche, hanno così provveduto ad accompagnarle alla loro vetture. I carabinieri Forestali, oltre alla consueta attività istituzionale di tutela dell’ambiente, non di rado vengono impiegati per la ricerca di persone disperse in zone montane: questa attività è agevolata dalla minuziosa e puntuale conoscenza del territorio, specialmente nelle aree montane protette e rende immediate le ricerche e l’individuazione delle persone. I carabinieri Forestali ricordano che anche per affrontare camminate su percorsi apparentemente facili è sempre doveroso informarsi sia sulle condizioni meteorologiche previste sia sui tempi di percorrenza dell’itinerario, per evitare di essere sorpresi dall’oscurità mentre si è ancora lungo il cammino. Inoltre è sempre indispensabile curare l’adeguatezza delle calzature e dell’abbigliamento e portare al seguito una buona dotazione di acqua e qualche alimento energetico.
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Che i carabinieri forestali svolgano le consuete attività istituzionali perla protezione dell’ambiente, come cita l’articolo, è una cosa che mi fa sorridere per non piangere. Da quando il corpo forestale dello stato è stata cancellato dopo la sua gloriosa storia quasi bicentenaria dal governo Renzi, facendolo confluire nell’arma dei carabinieri,la tutela ambientale e andata a farsi benedire visto che la loro attività nel settore ambientale non è minimamente paragonabile a quella che facevano prima della cancellazione del corpo forestale dello stato.Ridateci i cari vecchi guardaboschi !!!!
Temo di essere d’accordo col sig. Francesco.. ma perché tutto peggiora sempre qui da noi?
Io avrei mandato una fattura per i costi da noi cittadini sostenuti per chi non è uscito mai casa…
Il compianto Massimo Catalano avrebbe forse osservato che è proprio la “minuziosa e puntuale conoscenza del territorio” che consente a chi va a cercare chi s’è perso di non perdersi a sua volta.