Il capitano Massimo Amicucci, comandante della Compagnia carabinieri di Civitanova
In banca con false carte d’identità, scoperti mentre stanno facendo operazioni allo sportello (volevano prelevare mille euro) e arrestati. È successo ieri mattina a Civitanova. Due uomini intorno alle 10,50 sono entrati alla filiale della Unicredit. Il direttore, insospettito dal fatto che i due uomini chiedevano di fare un prelivo urgente di mille euro, ha chiamato i carabinieri segnalando che nella filiale poteva essere in corso un tentativo di truffa. I militari della Compagnia di Civitanova sono intervenuti sul posto e hanno chiesto i documenti ai due uomini che erano in banca, Crescenzo Di Gaetano, 41 anni, di San Marcellino, e Giuseppe Puoti, 42, di Aversa. I carabinieri hanno accertato che i due uomini avevano con loro documenti falsi. Di Gaetano aveva una carta d’identità elettronica con sopra la sua foto ma nome di un’altra persona, realmente esistente. Stesso discorso per Puoti. I carabinieri li hanno arrestati per possesso di documenti di identità falsi e denunciati per la tentata truffa. In seguito ad una perquisizione è emerso che avevano anche altri documenti falsi, tutti sequestrati. Nel pomeriggio il giudice Federico Simonelli del tribunale di Macerata ha convalidato gli arresti. Sia Di Gaetano che Puoti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. I loro legali (gli avvocati Mariangela Ascenzi e Barbara Asuni, sostituita da Marco Vannini) hanno insistito sulla non convalida dell’arresto. Ma secondo l’accusa, sostenuta dal pm Francesca D’Arienzo, quelle carte d’identità elettroniche erano quasi impossibili da distinguere dalle originali. A tradirli sarebbe stato uno dei nomi che comparivano sui documenti. Il pm ha poi chiesto e ottenuto l’obbligo di dimora nel comune di residenza per i due arrestati (Caserta). Inoltre per Di Gaetano, che percepisce il reddito di cittadinanza, ha chiesto la sospensione del contributo. L’udienza è stata poi rinviata al 7 luglio.
(Gian. Gin.)
(Ultimo aggiornamento alle 17)
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