di Mauro Giustozzi
Prende forma lo skyline del rinnovato Centro fiere di Villa Potenza. Completata la costruzione delle due torrette, una all’ingresso e l’altra sullo sfondo, sono in fase di produzione le pareti in prefabbricato che costituiranno la struttura dei nuovi padiglioni previsti nel progetto di riqualificazione del centro fieristico di Villa Potenza denominato Orti (Occupazione, rigenerazione, territorio, innovazione) che inizierà a prendere forma nei prossimi mesi estivi quando si potrà già intuire la portata complessiva del nuovo polo fieristico.
Il progetto prevede la ricostruzione dei padiglioni, quello centrale di 9mila metri quadrati e altri due di circa 2.500 metri quadrati, per una superficie complessiva di circa 14 mila metri quadrati. Dunque avanza senza intralci il più grande cantiere della città: il restyling del Centro fiere di Villa Potenza è uno degli interventi di maggior rilievo anche per il valore dell’opera, il cui costo complessivo è di quasi 13 milioni. L’intervento di rigenerazione prevede la riqualificazione dei due padiglioni centrali, che saranno potenziati per accessibilità, sicurezza, funzionalità e igiene. In particolare, accanto alla bonifica delle coperture in amianto già effettuata, verrà data una nuova veste architettonica con rivestimento in vetro e acciaio, mentre tutta l’area verrà dotata di servizi di connettività avanzati. I due padiglioni saranno collegati tra loro, e con un terzo spazio contenente uffici, aule seminariali e didattiche.
L’intervento, una riqualificazione a zero consumo di suolo e zero volumetria aggiunta, prevede oltre alla ristrutturazione dei padiglioni fieristici il completo rifacimento dell’edificio direzionale che diventa traino per l’intero centro: qui saranno ospitati oltre ai servizi propedeutici al polo fieristico, aule polifunzionali, sede delle associazioni di Protezione civile, spazi espositivi, sale conferenze e manifestazioni, aree per il commercio e la ristorazione. «Siamo a buon punto – afferma l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Andrea Marchiori – in quanto le lavorazioni stanno rispettando quelli che sono i tempi previsti per il completamento dell’opera, previsti in 500 giorni dal via al cantiere.
La tecnica utilizzata per la demolizione, per la separazione dei materiali con macinazione e riutilizzo degli inerti, la preparazione del terreno, la realizzazione delle fondazioni ed ora dei manufatti con l’area di lavoro sempre pulita ed ordinata fanno di questo un ‘modello di cantiere’ con un ottimo coordinamento tra l’Ufficio Tecnico del Comune e l’impresa.
Dopo che la ditta ha messo a punto le fondazioni della nuova struttura qualche mese fa, si è lavorato sulle due torri in cemento armato per l’alloggiamento di scale ed ascensori che sono ben visibili e completate, una all’ingresso ed uno sul fondo del nuovo Centro fiere: da queste due torri verrà montata poi l’intera struttura in prefabbricato che sarà unita dalle stesse torri. Prefabbricati che sono in produzione e nel frattempo abbiamo selezionato l’allestimento della parete ventilata privilegiando la qualità del prodotto in ceramica italiana sia nell’aspetto performante che estetico.
Io credo che già per l’estate si potrà vedere compiutamente crescere l’intera struttura del Centro fiere che prenderà la conformazione prevista dal progetto originario».
Oltre alla riqualificazione dei vecchi padiglioni che saranno potenziati per accessibilità, sicurezza, funzionalità e igiene l’altro obiettivo è quello di favorire lo sviluppo delle aziende esistenti attraverso la creazione di una piattaforma aperta dedicata ad imprese nel settore agrifood, con aree dedicate alla vendita diretta di produzioni biologiche e di qualità, affiancandole a un’area di ristorazione a filiera corta e a ‘botteghe didattiche’ a tema, con annessa foresteria polifunzionale. Sullo sfondo restano però da risolvere i problemi relativi alla mancata applicazione del protocollo sottoscritto per l’attivazione del badge di cantiere per la realizzazione del Centro fiere di Villa Potenza più volte rivendicato e richiesto dalla Fillea Cgil, Feneal Uil e Filca Cisl.
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13 milioni... 26 miliardi di lire..
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Per gli eventi che si tenevano, tutti soldi sprecati. Booo ! Vedremo.