Sandro Parcaroli oggi alla consegna della lista, con lui in prima fila il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, Mirco Braconi e l’assessore maceratese Riccardo Sacchi
di Luca Patrassi (foto di Fabio Falcioni)
Parte la sfida elettorale per il rinnovo del Consiglio provinciale e l’elezione del presidente. Oggi alle 15 Giordano Ripa e Mirco Braconi hanno consegnato la lista per il centrodestra. Candidato presidente il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, accompagnato oggi pomeriggio tra gli altri dai vertici di Forza Italia Fabrizio Cirapica (sindaco di Civitanova e vice coordinatore regionale) e Riccardo Sacchi (assessore comunale a Macerata e coordinatore provinciale dei Fi). Candidati consiglieri il sindaco di Matelica Massimo Baldini, Debora Brugnola di Esanatoglia, Massimo Caprani di Potenza Picena, il sindaco di Fiuminata Vincenzo Felicioli, Giuliana Giampaoli di Corridonia, Claudio Morresi presidente del Consiglio comunale di Civitanova, Luca Buldorini capogruppo di minoranza ad Appignano e responsabile organizzativo Lega Marche, Andrea Mozzoni di Treia, Francesco Paletti di San Ginesio, la sindaca di Serrapetrona Silvia Pinzi, Valentina Salvucci di Morrovalle e Laura Sestili di Fiastra.
Per il fronte del centrosinistra il nodo non è ancora sciolto, i lavori sono in corso (la scadenza è domani): il candidato presidente è il sindaco di Appignano Mariano Calamita, tra candidati consiglieri finora trapelati ci sono Narciso Ricotta, capogruppo comunale dem di Macerata, Graziano Bravi di Recanati, Tania Paoltroni di Recanati, Fabiola Santini di Matelica, per Italia Viva Ulderico Orazi di Macerata e il sindaco di Treia Franco Capponi, già presidente della Provincia.
Ad aprire il fronte delle dichiarazioni è il candidato presidente del centrodestra Sandro Parcaroli: «Mi tremano le gambe ma sono contento e pronto. Dobbiamo fare squadra ed agire tutti insieme, non è più il tempo dei municipalismi esasperati, le risorse statali ed europee vanno intercettate ed utilizzate con progetti capaci di rilanciare l’intero territorio, devastato dal terremoto e dalle conseguenze della ex Banca Marche. Viviamo in una provincia bellissima, tra le più belle d’Italia: dobbiamo partire dalla bellezza che abbiamo per rendere attrattivo il territorio facendolo conoscere dal mare ai monti, dobbiamo portare non solo il turismo ma anche quegli investimenti capaci di produrre lavoro e benessere sociale. Insieme, basta divisioni e campanili che producono soltanto effetti negativi. Da Bolognola a Civitanova dobbiamo parlare in linguaggio unico, quello dell’armonia di un territorio che ha tutti i requisiti per imporsi alla ribalta nazionale. Il mio impegno da presidente della Provincia sarà quello di lavorare insieme a tutti i sindaci, alle Università, alle istituzioni, alle parti sociali e a tutti i cittadini maceratesi»
Rileva il sindaco di Treia Franco Capponi, candidato consigliere del centrosinistra: «Il nostro è un raggruppamento sostanzialmente civico, avevamo chiesto a Parcaroli di guidare un movimento aperto ed unitario per lo sviluppo dell’intera provincia senza spaccarla, ma si è rivelato un debole e non è riuscito a chiudere questo progetto. Le distanze tra i due schieramenti non sono così grandi come pensano i nostri avversari, è una partita molto aperta».
(in aggiornamento)
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Li cavalli do le sete lasciati???
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Non voleva fare il sindaco perché è un imprenditore e non un politico e poi manco arriva fa un salto di qualifica e passa in provincia. De sto passo fanno in tempo ad eleggerlo presidente della repubblica fra due mesi.
Circondato da Sacchi che non lo voleva in quanto da lui giudicato troppo inesperto politicamente e dimenticando che è grazie a lui e all’altro, scomparso dalle cronache rosa, gialle e nere, che è stato piantato con tutti i rami e le radici come sindaco di Macerata, cosicché questa straordinaria favola continua. Poi ne alzano le quotazioni il sindaco di Civitanova, megalomane senza successo alla guida di sé stesso in quanto non ha nessun potere sul consiglio comunale che già espresse la prima minoranza nella maggioranza dalla prima riunione , massimo la seconda poi si unì quasi tutto il resto. Sconosciuto politicamente nel maceratese, resta però personaggio di spicco nella cronaca ridanciana grazie alla tentata vendita di Civitanova ad una società abruzzese e al tentativo di costruire una citta in stile Dubai incastrandola tra il porto e la chiesa del Cristo Re. Più veloce del Fregoli, nella sua ultima esibizione alla stazione di Civitanova, dove diligentemente e pazientemente aspettava un treno mai arrivato per Ancona/Regione come leghista, si trasformava in due secondi e qualche centesimo in vicecoordinatore di Forza Italia per le Marche. Si ignorano completamente i motivi della promozione senza nemmeno aver fatto nessuna trafila e senza aver nel suo palmares checché di minimamente indicativo per poter far parte meritevolmente della “grande famiglia” di Gasparri , Berlusconi e Brini, quest’ultimo influente ed importantissimo personaggio conosciuto ai più, molto vicino a Ciarapica. Comunque, con queste premesse, non ho voluto esagerare, Parcaroli sarà sicuramente in grado di dimostrarsi all’altezza della stessa che mostra come Faro della città che sta guidando in attesa del primo elogio convinto e dimostrabile,( poteva venire da un rivoluzionario rimpasto di giunta dove il materiale da cambiare non manca di certo), forse senza patente ancora non rilasciata dagli esperti di lungo corso, ma è giovane, avrà tempo anche con il foglio rosa di impratichirsi per tutta quella serie di poltrone che un commentatore gli elencava ieri. Un politico pensa alle prossime poltrone e non a quelle che occuperanno le future generazioni. (Anonimo)
Un vecchio adagio popolare recita: “l’appetito vien mangiando”.
La vecchietta rincorrendo il nipotino urlava : ” se tte chiapp” e il nipotino rispondeva ” Se tte chiapp, fa tre culi e mezzo.”
Parafrasando una famosa frase che andava di moda a Villa Arzilla,la mia residenza da scapolotto,: ” tra chi non sa fare un caxzo è il più indaffarato di tutti.”
Riassumendo: al sig. tre culi e mezzo (necessari per occupare tutte le poltrone a lui dedicate), colui il quale,tra quelli che non sanno fare un caxzo, è il più indaffarato di tutti,è arrivata una fame della Madonna.
Speriamo almeno che sia un genio.
Piatto ricco, mi ci ficco…