di Luca Patrassi
La notte porta Consiglio, provinciale. Quella appena trascorsa ha portato l’intesa sul nome del candidato presidente del centrodestra, il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli. Una decina i presenti alla riunione e tra questi i sindaci di Civitanova Fabrizio Ciarapica, di Pieve Torina Alessandro Gentilucci e i segretari provinciali della Lega Simone Merlini, di Fratelli d’Italia Massimo Belvederesi e di Forza Italia Riccardo Sacchi, oltre allo stesso Parcaroli. Accordo quasi in zona Cesarini, sabato scade il termine per la presentazione delle liste per le elezioni provinciali di dicembre. Sede della riunione Civitanova, cosa che lascia dedurre che a promuovere il summit decisivo sia stato il primo cittadino rivierasco Fabrizio Ciarapica, già protagonista dell’accordo per la nuova governance del Cosmari. Il centrodestra, dopo diversi passaggi, si è dunque compattato sul nome di Parcaroli e sulla volontà di fare squadra attorno a un progetto che metta in rete le tante municipalità maceratesi evitando campanilismi deleteri.
Parcaroli ora sta preparando una lista di centrodestra aperta alle varie esperienze, aperta ma non troppo nel senso che sarà una lista unitaria sì ma esclusivamente di area moderata. Non ci sarà insomma una lista unica con inseriti anche esponenti del centrosinistra che in provincia attualmente hanno un peso minoritario considerato il fatto che sono chiamati al voto del 18 dicembre tutti i consiglieri comunali delle municipalità maceratesi che esprimano un quoziente elettorale in base al numero degli abitanti del Comune.
Il commissario regionale della Lega Riccardo Marchetti aveva detto dall’inizio che la Lega avrebbe chiesto il candidato presidente della Provincia in virtù del peso elettorale del partito di Salvini e ha mantenuto la barra sul sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, linea mantenuta nonostante alcuni venti contrari tipo quelli che si erano evidenziatesi con le ipotesi di candidatura dei sindaci di Pieve Torina Alessandro Gentilucci (che piace a Fratelli d’Italia) di Matelica Massimo Baldini e di Sarnano Luca Piergentili che pure potevano contare sul sostegno di alcune fronde leghiste. Il sindaco di Civitanova ha confermato la volontà di concentrarsi esclusivamente sulle prossime elezioni amministrative a Civitanova dando però il contributo finale decisivo all’accordo unitario nel centrodestra. Molto soddisfatto anche il coordinatore provinciale di Forza Italia Riccardo Sacchi, che è assessore comunale nella giunta maceratese guidata da Parcaroli. La notte porta Consiglio dunque a Civitanova con Parcaroli che ottiene il pass per andare a rappresentare negli ambiti governativi, nazionali ed europei, le istanze complessive di un territorio in difficoltà, quello maceratese anche e non solo per il terremoto, che ha bisogno di veder finanziati progetti utili allo sviluppo e non strutture utili solo all’esecuzione dei lavori edili.
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Però, adesso non mi deconcentrate Ciarapica che dice si stia preparando a fare di nuovo il sindaco. Lui sa che è sempre meglio che lavorare. Del resto alla Regione qualche scherzetto gli è stato fatto, in Provincia lo avete proprio eliminato e per fortuna la lotta era solo tra lui e Parcaroli. Secondo su due, figuriamoci quando voleva battere tutti, Acquaroli compreso. Sacchi è rientrato, adesso Parcaroli va bene anche se secondo lui senza avere una piena e lunga esperienza politica non andava preso in considerazione quindi un bel rimpasto di giunta probabilmente non si farà. Ed è uno sbaglio, sarebbe stata la prima vera dimostrazione che sia lui il sindaco di Macerata. Speriamo che abbia un’auspicata ed allargata visione di tutto il maceratese e non come sospetta l’unico commentatore all’articolo che la provincia sarà composta dai venticinque kilometri che dividono collina e mare. E poi Acquaroli stamattina a forza di “colpi epocali ” per dirla alla Ciarra ha risolto non so quanti problemi con ponti, strade, allacciamenti e bretelle. Pare che stia lavorando anche alla creazione di centinaia di parcheggi. Per il camper center lontanissimo da mare, fiumi e laghi, soffocato tra l’ex Iper e il Cuore Adriatico, la giunta anche se con autentica prova di forza ha deliberato, convincendo l’unico leghista dissidente. Quindi adesso con la determinazione che lo ha sempre contraddistinto, ma mai una gioia, il Ciarra, magari anche aspettando che sia effettivamente incoronato come scelta migliore del centro destra , come non cogliere l’occasione per augurargli buona fortuna?
Ps per Calamità: il maceratese a 55 comuni, 25 l’appoggiano ne rimangono cinque:” Fuori i nomi”.
I cinque partiti che vollero le regioni: per vincere il referendum del 1970, lo vinsero ingannando gli Italiani con la promessa che le tasse non sarebbero aumentate nemmeno di un centesimo perché avrebbero tolto le province. Promessa mantenuta moltiplicandole. Pero qualcosa è stato tolto anche ai cittadini: il diritto di voto. Così il carrozzone pubblico parassitario dei partiti può crescere a dismisura grazie anche alla collaborazione dei sindaci disposti a fare i ladri (non per loro, ma per conto terzi: come se nella Carta Costituzionale alla quale hanno prestato giuramento di osservarla, non ci fosse l’art. 42, dal quale si evince, che sulla proprietà privata l’unica imposta Costituzionale è quella di Successione.)
Mancando del tutto di esperienza già sta mal gestendo la città, adesso si incolla, sulle spalle, anche la provincia??
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I bene informati, dicono in città, che tutta questa visibilità (e spesa di pubblici denari e progetti che, in linea temporale, andranno ben oltre il 2025) è a solo e unico scopo di preprarare la fionda per il Senato (2023).
Come ha giustamente detto qualche giorno fa il bravo Collega Giuseppe, Parcaroli sarebbe meglio si impegnasse di più sul suo ruolo di Sindaco senza cercare ulteriori “distrazioni”.
Due sole chiappe per tante poltrone, sindaco, presidente della provincia, presidente del CDA dell’associazione arena sferisterio ecc. sono poche. O sono incarichi inutili e di facciata o chi aspira a ricoprirle tutte è (o si crede) un genio.
E’ passato ormai più di un anno dal suo insediamento e l’unico concreto atto di amministrazione a lui riferibile è la scoperta che qualche imbecille ha rotto le porte dell’ascensore sito nei pressi della porta del suo ristorante.
Credo e spero che possa fare meglio, a patto però che si concentri su una cosa per volta e non dia retta ai cattivi consiglieri che lo vogliono convincere che è un genio.