Nureyev rivive allo Sferisterio,
applauditissimo gala
per il tartaro volante

DANZA - In arena il ricordo del più grande danzatore di tutti i tempi in uno spettacolo di altissimo livello e molto coinvolgente. Sul palco alcune coppie provenienti dalle più grandi realtà mondiali della disciplina per una notte davvero magica

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Un momento dello spettacolo (foto Tabocchini/Zanconi)

 

di Marco Ribechi

Dopo la numero uno mondiale Zakharova la grande danza rientra da protagonista allo Sferisterio di Macerata. Nella notte più fresca dell’estate, molto seguito e applauditissimo da un pubblico di appassionati lo spettacolo “Grazie Rudy”, il Gala di danza dedicato al tartaro volante, Rudolf Nureyev, che proprio nel 1982 calcò il palco dell’arena in una notte passata alla storia. omaggio_rydy_sferisterio_foto_tabocchini_zanconi-1-325x217Prima dello spettacolo, nella Sala Piero Cesanelli dello Sferisterio, Luigi Pignotti, originario di Pedaso, ne ha anticipato i contenuti ricordando la figura del re dei danzatori che incontrò per la prima volta nel 1968. Pignotti, all’epoca fisioterapista a Milano, fu chiamato alle 11 di sera perché il grande Nureyev si era fatto male danzando. Ne seguì un lungo sodalizio, che lo trasformò da fisioterapista a manager facendone di fatto il braccio destro dell’artista.

Nella notte dell’arena invece, ad omaggiare Nureyev, coppie di eccellenti danzatori provenienti dal Royal Ballet di Londra e dal Bolshoi, dal Teatro Mariinsky di Mosca e San Pietroburgo e dal Teatro alla Scala di Milano. Tra loro oltre agli italiani Marco Agostino e  Martina Arduino, Kateryna Didenko, Andrii Gavryshkiv, Viktor Ishchuk, Ilona Kravchenko, Sergiv Kryvokon, Natalia Matsak, Oleksii Potomkin, Ana Sophia Scheller. Il programma si è snodato attraverso dieci pas de deux per ripercorrere preziosi frammenti del repertorio classico che Nureyev riprodusse secondo un proprio personalissimo stile. Una notte di altissima caratura, molto difficilmente ammirabile fuori dai grandi templi mondiali della danza. Il livello tecnico delle esecuzioni, veramente di primissimo ordine, è stato egregiamente sostenuto dai danzatori impegnati sul palco offrendo momenti di rara bellezza che il pubblico ha apprezzato esplodendo in calorosi e sentiti applausi. omaggio_rydy_sferisterio_foto_tabocchini_zanconi-7-325x217Da sottolineare come piacevoli sorprese le due coreografie originali di Viktor Ishchuck in “Feeling you” e “Don’t say a world”. La danza quindi di nuovo conferma di avere ragione di esistere nello Sferisterio poiché ogni evento proposto, a dire il vero ogni volta a un livello di eccellenza, ha sempre il suo seguito di un pubblico non occasionale ma, al contrario, competente e coinvolto. Al termine dello spettacolo, durante i saluti finali, sul palco anche uno degli abiti di scena di Nureyev, adagiato su un manichino e illuminato tenuamente, segno che la grandezza dell’artista e il suo contributo allo sviluppo della disciplina resteranno per sempre immortali.

(Foto Tabocchini/Zanconi)

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