Bar chiuso dopo i controlli anti Covid,
il gestore rilancia: «Faremo la nostra parte
Inviteremo tutti al rispetto delle norme»

CIVITANOVA - Francesco Morasso della Cinciallegra: «Nessun cliente stava consumando seduto ai tavoli. Sono stati sorpresi dei ragazzi nel parco, che è di nostra competenza, a un tavolo fisso da pic-nic senza distanziamento e mascherina. Dal prossimo weekend chiederemo l'aiuto di qualche associazione, perché siamo sensibili al problema e vogliamo aiutare»

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Il bar Cinciallegra

 

«E’ vero c’è stata la chiusura, ma nel verbale non si fa nessun riferimento alle consumazioni perché nessun cliente stava consumando al tavolo. I ragazzi sono stati sorpresi nel parco, che è di nostra competenza, seduti a un tavolo fisso da pic-nic senza distanziamento e uno senza mascherina, ma non avevano acquistato niente da noi. Controlleremo anche noi nel prossimo fine settimana».

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Francesco Morasso

Sono le parole di Francesco Morasso, socio insieme ad Andrea Boldrini  e gestore del bar Cinciallegra, che ci tiene a precisare, verbale alla mano, il motivo del provvedimento che è scattato nei confronti del locale: cinque giorni di chiusura e 400 euro di multa dopo un controllo della polizia nel weekend per alcuni ragazzi trovati a un tavolino fisso del parco senza distanziamento, uno anche senza mascherina. E nel verbale non si fa riferimento ad alcuna consumazione, al contrario di quanto comunicato ieri dalle autorità. Morasso non vuole contestare la sanzione, né fare polemica, quanto piuttosto sensibilizzare la cittadinanza al rispetto delle regole.  «La mia – sottolinea – non è né una lamentela per il verbale, né una critica, capiamo la situazione. Certo la chiusura del locale è un danno, considerando che nell’attività ci sono anche cinque contratti, ma siamo perfettamente consapevoli della problematica, viviamo a Civitanova e siamo di Civitanova, e ci rendiamo conto che in tutta la città, soprattutto nel weekend, quello del rispetto delle norme è un aspetto difficile da gestire. Per noi è complicato controllare il parco, per questo abbiamo pensato, dal prossimo weekend, di chiedere l’aiuto di qualche associazione disponibile che ci affianchi nell’invitare le persone a essere disciplinate. Vogliamo fare semplicemente la nostra parte, siamo sensibili al problema e vorremmo aiutare in qualche modo. Perché questo è un parco privato a vocazione pubblica, per le famiglie, e tale deve continuare ad essere».

(redazione CM)

 



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