di Luca Patrassi
Potrebbe arrivare lunedì prossimo la nomina del nuovo direttore generale dell’Area Vasta 3, in sostituzione di Alessandro Maccioni che nel luglio scorso si è dimesso per assumere il ruolo di direttore amministrativo dell’azienda sanitaria di Perugia. Dal luglio scorso ad oggi è cambiata l’amministrazione regionale (dal centrosinistra del non ricandidato Luca Ceriscioli vittima del “fuoco amico” del Pd si è passati al centrodestra di Francesco Acquaroli) mentre è rimasta immutata la dirigenza dell’Asur Marche in mano a Nadia Storti. La dirigenza Asur, nel dicembre scorso, ha pubblicato l’elenco dei manager idonei a ricoprire il ruolo di direttore generale di aziende sanitarie nelle Marche, una trentina gli idonei tra quelli che hanno risposto all’avviso pubblico. Sarà dunque tra i trenta idonei la selezione per la scelta del nuovo direttore dell’Area Vasta 3 dell’Asur. Logico pensare che la dirigente regionale dell’Asur porterà all’esame della giunta regionale una rosa di candidati con professionalità e conoscenza del territorio come elementi di riferimento. Almeno si spera. Silenzio assoluto sui nomi.
L’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, poco fa contattato da Cronache Maceratesi per la vicenda del Dipartimento di Emergenze Urgenze, ha tenuto a sottolineare che sarà il vertice Asur a fare le sue proposte e a illustrare le varie professionalità: sarà poi il governatore Francesco Acquaroli a trovare la sintesi. E’ anche vero, come sottolineato dagli amministratori regionali nei giorni scorsi, che la giunta Acquaroli «è salita al volo su un treno in corsa in piena pandemia». Situazione complicata, ma è anche vero che da un amministratore si pretende visione e strategia anche nelle emergenze. Dunque? I nomi possibili sono diversi. Un nome che è uscito fuori in questi giorni è quello dello psichiatra Gianni Giuli, referente del servizio dipendenze patologiche dell’Area Vasta 3. Un altro nome, che pure gira molto, è quello di Alberto Carelli, direttore amministrativo dell’Area Vasta 3 e in un recente passato stesso ruolo ricoperto in ambito regionale nella squadra dell’allora direttore generale Piero Ciccarelli. Due maceratesi, ma per bilanciare i conti verso l’area civitanovese-fermana è bene fare un altro paio di ipotesi: la prima è quella del dirigente amministrativo dell’Av3 Fabrizio Trobbiani, l’altra è quella della dirigente dei servizi infermieristici dell’Av3 Mara Buccolini.
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Spero che dei papabili c’è un nome che non dovrebbe esserci, persona non idonea, sopratutto perché da sempre davanti a problemi difficili si lava le mani, un uso distorto del potere che potrà avere, carica umana inesistente….per tutti noi cittadini è meglio che non ci sia.
Mi permetto di suggerire un testo di Tom Nichols di tre anni fa: La conoscenza e i suoi nemici. L’era dell’incompetenza e i rischi per la democrazia. Edizione Luis.
Credo che la nomina di un direttore generale o di Area Vasta debba tenere conto di certe caratteristiche irrinunciabili. Personalmente non sono d’accordo che, senza una consultazione di un Collegio di direzione, un Direttore di area vasta possa scegliere un direttore di Dipartimento o un Direttore di una unità operativa(ex Primario) indipendentemente dalle votazioni del personale o dalla graduatoria di una selezione fatta da una commissione di esperti: semplicemente perchè non ne possiede le competenze che purtroppo la legge gli ha dato. Ciò determina un grave rischio per la democrazia e per una politica che dovrebbe fare gli autentici interessi delle persone. Non lamentiamoci se poi molti talenti emigrano.