Maika Gabellieri, ex assessore alla Cultura di Civitanova
di Federica Nardi
E’ falsa la notizia comunicata da Maika Gabellieri, silurata poche settimane fa dalla Giunta di Civitanova e poco dopo candidata al Consiglio regionale con la Lega. Oggi Gabellieri ha inviato una nota elettorale titolata “Ecco servite le nuove discariche di Recanati e Montefano”, sostenendo che «pochi giorni fa l’assemblea dei sindaci ha deciso che verranno allestiti siti di deposito dei rifiuti nei comuni di Recanati e Montefano». Ma i sindaci di questi comuni, Antonio Bravi e Angela Barbieri, chiariscono che «non è vero». E anche altri sindaci della provincia negano che sia stata presa una decisione in merito.
Infatti non c’è stata alcuna assemblea in questi giorni, l’ultima risale a più di un mese fa. E la decisione sulle discariche è ancora tutta da prendere, a meno che Gabellieri non abbia certezza delle decisioni future. Mentre Gabellieri prova a cavalcare l’allarme sostenendo che i comitati locali «sono venuti a conoscenza delle decisioni prese soltanto a cose fatte. La contestazione ha indotto i due sindaci a schierarsi contro la decisione, con un’azione tardiva e ininfluente rispetto alla maggioranza politica di sinistra. Dando voce al buon senso dei cittadini che mi hanno coinvolto – prosegue Gabellieri -, chiedo dov’erano i sindaci di Recanati e Montefano e le loro giunte, nel lungo periodo in cui il documento è stato approntato? Perché non hanno contestato i presupposti dello studio, che come gli algoritmi di Ceriscioli, avrebbero portato ai risultati voluti? Perché non hanno informato in tempo i cittadini e le associazioni, mentre solo adesso invocano la partecipazione? A cosa serve aprire ora tavoli tecnici dopo aver deliberato gli atti, se non a buttare fumo sugli occhi per la campagna elettorale in corso?». A seguire, l’invito a votarla alle regionali, così che possa «cambiare questa decisione sbagliata e ingiusta che danneggia migliaia di persone» ma che, nei fatti, non c’è mai stata.
I fatti: l’assemblea dei sindaci, tra l’altro con i voti contrari di Bravi e Barbieri, ha approvato un Piano generale (risalente a circa tre anni fa), dove vengono individuati circa 70 siti idonei in provincia per creare una discarica che vada a sostituire quella, in esaurimento, di Cingoli. I siti in questione comprendono anche un’area tra Recanati e Montefano, classificata, specifica la sindaca Barbieri «con un livello 2, cioè ci sono prima siti più idonei del nostro. Tra l’altro quel documento è del tutto provvisorio in quanto adesso i Comuni posso produrre delle relazioni tecniche per motivare il no alla discarica nel proprio territorio». Relazioni che hanno commissionato sia lei che il sindaco Bravi. Il problema di dove posizionare la nuova discarica ha messo in allarme tutto il territorio dato che nessuno vorrebbe ospitarla nel proprio Comune. Anche se il problema si pone e nemmeno in tempi troppo lunghi. Tra i primi a insorgere il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, che aveva chiesto di non aggravare il suo territorio già provato dal terremoto del 2016.
La comunicazione di Gabellieri è la seconda che invia da quando la sua candidatura è stata presentata in piazza Mazzini a Macerata alla presenza del leader leghista Matteo Salvini. La prima nota riguardava Fabrizio Ciarapica, sindaco di Civitanova che l’ha sfiduciata. Gabellieri minacciava Ciarapica (candidato con Forza Italia) di essere pronta a rendere pubbliche le loro chat sulle decisioni prese in merito alla gestione culturale civitanovese, fonte di polemiche in città e di spaccature in maggioranza.
La nota inviata dall’ufficio stampa di Maika Gabellieri
Toto-discarica, a chi i rifiuti? Tra graduatorie e polemiche sono 8 i siti papabili
«No alla discarica provinciale nel territorio di Montefano/Recanati»
«No alla discarica a Camerino, siamo pronti a fare ricorso all’autorità giudiziaria»
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