Il comitato No discarica territorio Montefano/Recanati
Si è costituito ieri sera nella sala parrocchiale “San Biagio” di Montefiore il comitato “No discarica del territorio Montefano/Recanati”. Per ora è un’ipotesi ma il pericolo che la nuova discarica provinciale sorga tra Recanati e Montefano è reale. Il sindaco di Recanati Antonio Bravi e la sindaca di Montefano Angela Barbieri all’assemblea dell’Ata hanno espresso il loro voto contrario e, dopo i consigli comunali delle due città, è stata approvata una delibera in cui si evidenziavano tutte le criticità delle zone dietro la presentazione di una valutazione tecnica di ogni area potenzialmente idonea. Le aree individuate nel territorio dei due Comuni sono quelle di Santa Croce, Mattonata, contrada Castelnuovo, Bagnolo, Ricciola, Saletta, Settefinestre, Villa Gigli, Valdice, Sant’Agostino e un sito sul versante del Musone. «Dopo l’esclusione delle zona del terremoto, dell’entroterra e della costa – spiega il comitato – la scelta è ricaduta sulle zone collinari. Perciò il rischio è concreto, soprattutto per la pubblicazione del Piano d’ambito per la Gestione rifiuti dell’Ata 3 di Macerata avvenuta lo scorso venerdì 17 luglio». A seguito dell’assemblea molto partecipata, il presidente Fabio Lanari e i soci fondatori hanno dichiarato che a breve, il comitato “No discarica territorio Montefano/Recanati”, oltre ad organizzare iniziative con le associazioni e le parrocchie per far sì che le persone sappiano ciò che sta succedendo, «userà tutti i mezzi per fronteggiare questa ipotesi di devastazione di un territorio a forte vocazione turistica, agricola e paesaggistica».
Per mantenere l'equilibrio ambientale ed evitare l'inquinamento dei molti camion per il conferimento dei rifiuti, la discarica va posta vicino alle zone di maggior produzione di rifiuti e dove l'ambiente e paesaggio ormai sono fortemente compromessi, con una estrema e selvaggia cementificazione, vedi zona di Civitanova.
Fortunatamente è nato un comitato!...la discarica va realizzata in un altro posto, basta che non sia vicino casa mia!!
Moira Scalzini sicuramente lei avrà letto ogni cosa e sarà informatissima, resta il fatto che questo è il Paese dei comitati!
Maurilio Menichelli per questo ha ragione. Se avessimo persone che a monte amministrassero la cosa pubblica con serietà e soprattutto ripeto cognizione di causa, si risparmierebbe ai cittadini il dover ricorrere ad un comitato per far tutelare i nostri diritti!
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Questo è come il discorso di non volere le antenne/ripetitori nel proprio territorio perché fanno male alla salute, però abbiamo tutti il cellulare e se non funziona ci lamentiamo. Stesso discorso, non volere la spazzatura in casa, in altri territori va bene, pensiamo sempre al proprio orticello