Competizioni sportive e sport di contatto, il presidente della Regione Luca Ceriscioli ha firmato il decreto. E’ il numero 208 e consente gli eventi e le competizioni sportive di interesse locale e gli sport di contatto, laddove regolamentati dalle relative Federazioni sportive, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, se svolti a porte chiuse o all’aperto e senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli per prevenire o ridurre il rischio di diffusione del Covid. La disciplina prevista nei protocolli dovrà rispettare gli indirizzi approvati dalla Conferenza delle Regioni il 25 giugno. Le linee guida prevedono che: l’accesso alla sede dell’attività sportiva (sede dell’allenamento o della gara) potrà avvenire solo in assenza di sintomi (febbre, tosse, difficoltà respiratoria, alterazione di gusto e olfatto) per un periodo precedente l’attività pari almeno a 3 giorni. Inoltre, all’accesso dovrà essere rilevata la temperatura corporea: in caso di temperatura pari di 37,5 gradi o superiore non sarà consentito l’accesso. Tra le attenzioni che dovranno essere adottate c’è quella della distanza di un metro nei momenti in cui non c’è l’attività fisica, per tutti i momenti in cui la disciplina sportiva lo consente, di almeno 2 metri durante l’attività fisica, fatta eccezione per le attività di contatto previste in specifiche discipline. Andrà praticata una regolare e frequente pulizia e disinfezione di aree comuni.
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Ma se non danno il via libera al calcetto amatoriale molti mariti che scusa troveranno per correre dall’Amica?
Cioè…
questi scienziati fanno ricominciare il calcetto purché ci sia dietro uno straccio di federazione, tipo campionati che praticamente non si allenano, giocano, poi birra e a casa…mentre gli altri si attaccano che magari giocano più e meglio ma senza un tesserino…
state fuori di testa…
dove sta la differenza….
cosa fa , un non tesserato ha più voglia di ammalarsi?