«Canil sarebbe il benvenuto a Macerata»
Da Ricotta a Sacchi, la politica apre le porte

SOGNO MACERATESE - Il candidato sindaco del centrosinistra: «Se fossi io a guidare la città mi metterei a disposizione per favorire un accordo». Il capogruppo di Forza Italia boccia la proposta di Miliozzi di istituire una commissione: «Un'uscita strumentale, bisogna lavorare in silenzio e nelle sedi opportune»

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La famiglia Canil con la Coppa Italia Serie D

 

di Mauro Giustozzi

Celebrare nel 2022 il centenario della Maceratese in una categoria adeguata alla storia ed il blasone del club biancorosso. E’ il presupposto che mette assieme anime politiche della città di diversa estrazione che però, pur da posizioni diverse, non chiudono affatto le porte a Mauro Canil.

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Mauro Canil

L’imprenditore-presidente del Matelica, vicinissimo al salto in serie C decretato con il termine del torneo di D dal consiglio federale della Figc (che ora dovrà ufficializzare la promozione delle 9 capolista dei gironi su indicazione del consiglio di Lnd che si terrà domani), al nostro giornale aveva dichiarato pochi giorni fa che quel suo progetto di una squadra provinciale con base nel capoluogo, vaticinato a più riprese negli ultimi due anni, si era arenato perché la politica si era messa di mezzo (leggi l’articolo) con riferimento implicito al sindaco Carancini. Parole che non sono passate inosservate nel capoluogo. Ed è proprio la politica che stavolta si espone, dicendo la sua su questa vicenda.

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Narciso Ricotta, vincitore delle primarie del centrosinistra

Se Maurizio Mosca in questa circostanza preferisce restare in disparte dopo essere stato in passato protagonista del possibile approdo di Canil a Macerata, ad intervenire nel dibattito che si è aperto in città è l’attuale assessore ai Lavori pubblici, nonché candidato sindaco del centrosinistra alle prossime elezioni, Narciso Ricotta. «Nel mio vocabolario la parola ostracismo è bandita verso chiunque, men che meno per un imprenditore come Mauro Canil – afferma l’assessore maceratese-. Premetto che parlo non per l’oggi ma per il domani, nel caso in cui fossi io a guidare Macerata dopo la prossima tornata elettorale. Dico che la città deve essere accogliente e disponibile a eventuali situazioni che venissero a svilupparsi tra i soggetti interessati. Mettendosi a disposizione per favorirle. Io mi comporterei in questo modo se guidassi l’amministrazione. E’ chiaro che gli accordi debbono essere presi tra soggetti privati, nel caso in questione Crocioni e Canil che sono i massimi esponenti dei due club, non può certo l’amministrazione sostituirsi in questo a loro. Qualora si vedessero risultati positivi troverebbero una città e un’amministrazione accogliente nella condizione di favorire un percorso che riporti il calcio biancorosso in categorie più consone. Il 2022 segna il centenario della Maceratese e mi sembra che questa storia così importante e gloriosa meriti un palcoscenico adeguato. Quindi disponibilità totale che c’è da parte dell’amministrazione, ma poi spetta gli imprenditori coinvolti trovare l’accordo».

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Riccardo Sacchi

Sulla stessa sponda politica di centrosinistra c’è anche l’attuale consigliere di Pensare Macerata, David Miliozzi, arrivato secondo alle primarie del centrosinistra di qualche mese fa. «Lavoriamo insieme per un incontro istituzionale con il presidente del Matelica, Mauro Canil. –ha scritto Miliozzi su Facebook – Maggioranza e minoranza potrebbero convocare in sinergia una commissione apposita per conoscere i suoi progetti, un confronto trasparente e aperto che ponga le basi per una condivisione sul presente e sul futuro sportivo del nostro territorio».

Mentre Andrea Marchiori, candidato sindaco della Lega, preferisce non sbilanciarsi in attesa di valutare più concretamente l’ipotesi di rivedere un calcio più importante all’Helvia Recina, Riccardo Sacchi, capogruppo di Forza Italia, sollecita la politica a restare fuori da questa partita, impegnandosi semmai in modo discreto a favorire le condizioni che possano portare ad un possibile approdo di Canil a Macerata. «Credo che ci sia necessità di serietà, sobrietà, non bisogna tirare la giacca a tutti i costi a Canil che è un imprenditore serio e stimato. – dice a Cm – I contatti vanno tenuti in maniera riservata e discreta se si vuol raggiungere un obiettivo. Per questo non sono d’accordo con la proposta del consigliere Miliozzi di creare una commissione che approfondisca il progetto Canil. Mi pare un’uscita strumentale fine a se stessa e non è per niente la strada giusta se si vuole davvero coinvolgere una persona di questa rilevanza a considerare l’opzione Macerata. Bisogna lavorare in tutte le sedi opportune, con le proprie competenze e conoscenze: di pubblicità la vicenda della Maceratese in tutti questi anni ne ha avuta fin troppa e quasi sempre negativa. La politica sia in disparte, eviti proclami, chi può lavori in silenzio e solo quando ci saranno risultati importanti da comunicare ai tifosi, alla città, li si rendano pubblici sulla stampa». Sull’opportunità di poter avere un imprenditore importante come Canil nel calcio maceratese Forza Italia non ha alcun dubbio e lo esprime pubblicamente. «Il centrosinistra in questi ultimi 10 anni ha fatto tanti danni allo sport –prosegue Sacchi-: dalla perdita della Lube volley alle piscine di Fontescodella mai realizzate fino alla scomparsa della Maceratese quando era all’apice della terza serie nazionale. Serve autocritica e riconoscimento degli errori da parte di chi ha governato la città. Il progetto di un calcio importante che da più tempo Canil ha proposto lo facciamo nostro. Parliamo di un imprenditore serio e di grande prestigio, nel nostro programma elettorale sarà un punto centrale, non so se lo sarà anche per altri partiti, quello di far approdare un personaggio di tale solidità e lungimiranza a Macerata».

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