di Fabrizio Cambriani
La situazione all’interno del centrosinistra regionale potrebbe apparire estremamente confusa. In realtà, la sua lettura – depurata da ogni orpello – risulta ormai nitida e di facile comprensione. Si stanno ancora affrontando le due componenti che hanno caratterizzato il congresso regionale del Partito Democratico. Con la differenza che il segretario regionale, in questa circostanza, fa la stessa partita degli avversari di allora. Giocando di sponda con la sua ex avversaria, la sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli. Che, giova ricordarlo, fu la regista della corsa della candidatura di Petrini contro Gostoli. Scontro che si risolse con un quasi 70% a favore del secondo. Un tentativo miseramente fallito di scalata al partito.
Luca Ceriscioli con Nicola Zingaretti
In questa battaglia per le regionali, ciascuno dei due gruppi rivendica, soprattutto nel metodo, percorsi diversi: quello di maggioranza, che fa capo a Ceriscioli preme per l’autonomia politica della direzione regionale; l’altro invece, vorrebbe rimettere ogni decisione sulle candidature al tavolo nazionale. Cioè a Zingaretti. Sono giorni e giorni che ognuno, attraverso il richiamo alle primarie, comunicati, dichiarazioni o post sui social, sposta il baricentro di ogni decisione, una volta a Roma e l’altra ad Ancona. Però, a dispetto delle parole di circostanza, non se ne esce ancora. Anche se l’intervento “irrituale” di ieri del segretario nazionale (leggi l’articolo), oltre ad alimentare il fuoco delle polemiche interne, ha di fatto chiuso le porte a una possibile ricandidatura di Ceriscioli. Stando alle parole espresse dalle parti in causa, quindi, tutto dovrebbe portare a convergere sull’ex rettore di Univpm, Sauro Longhi. Un recente sondaggio di Tecnè lo attesta, punto più punto meno, allo stesso livello di gradimento di Ceriscioli e della Mancinelli. Il che, per uno sconosciuto al mondo della politica e che da solo da pochi giorni sta sui giornali, è una straordinaria base di partenza. Un altro dato dice che proprio lo stesso Longhi, a differenza degli altri due, potrebbe rivelarsi il vero e determinante valore aggiunto. Soprattutto perché avrebbe dalla sua il gradimento di molti. Intanto, tra le file dei pentastellati e successivamente tra gli scontenti o gli indecisi.
Sauro Longhi
Se Ceriscioli ha pubblicamente dichiarato la sua disponibilità a fare un passo di lato a favore di Longhi, il segretario Gostoli, viceversa, vorrebbe insistere nel portare a Roma una rosa di nomi da sottoporre per la scelta definitiva. Il che equivarrebbe a inserire la regione Marche sul tavolo di negoziato nazionale assieme ad altre regioni. Rinunciando così alla sua autonomia statutaria e relegandola a mera merce di scambio nel grande tabellone del risiko politico. Affidandone inoltre, la gestione al solo Zingaretti, che potrebbe tranquillamente offrirla – indipendentemente dalle realtà dei territori – al più incalzante dei richiedenti. Magari in cambio di condotte più civili in altre ben più pressanti – ovviamente per lui – problematiche nazionali tipo, tanto per dirne una, la tenuta del governo nazionale. Oppure, essendo anche lui presidente di Regione, una duratura pace di legislatura nella sua Lazio. Il che, tra parentesi, si potrebbe configurare come conflitto di interesse politico bello e buono.
Valeria Mancinelli nella redazione di Cronache Maceratesi
Mi riferisco ovviamente della mina vagante Italia Viva che povera di consensi, ma ricca di intraprendenza si aggira per l’Italia tendendo ovunque agguati. Non è un caso che tra i maggiori sponsor della Mancinelli, assieme a questa fazione del Pd regionale, vi siano anche i renziani. Tra l’altro quella della Mancinelli di ieri, l’annuncio della sua uscita di scena, potrebbe anche essere stata una mossa studiata a tavolino: un tentativo per innalzare ancora di più le sue quotazioni. Perché altrimenti oggi proprio la Mancinelli avrebbe commentato soddisfatta («Conferma quello che tutti sapevamo da tempo») il sondaggio Tecné nella quale figurerebbe come miglior candidato della coalizione contro la destra? Solo per orgoglio o per continuare a gettare benzina sul fuoco? E perché sempre oggi sono iniziati a circolare su Facebook gruppi del tipo “Valeria Mancinelli-Una risorsa per le Marche”? Il sospetto c’è. Così come non è un caso che qualche altro nome che sta trapelando dalla stampa appartenga – direttamente o indirettamente – sempre all’orbita renziana e sia di Pesaro. Quello che lascia basiti è che per perseguire questo disegno, proprio dalle Marche, qualcuno sia disposto anche a rinunciare perfino alla propria autonomia decisionale e lasciarla in mano a trattative e scambi degni dei peggiori mercati di pesce. La verità è che a taluni, dentro il Pd regionale, non interessa che si vincano le elezioni con i candidati migliori. Anzi, puntando sulla sconfitta, sarebbero più interessati a quale impronta dare al futuro partito che lo stesso Zingaretti ha dichiarato di voler rinnovare su tutto il livello nazionale, immediatamente dopo le regionali. In quest’ottica Sauro Longhi, da risorsa necessaria, si è trasformato solo in ostacolo da eliminare. A qualsiasi costo.
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Egregio CAMBRIANI. LUNGI DA ME OGNI VELLEITA’ IN POLITICA. MA LA SUA ANALISI, ALLA LUCE DI QUANTO AD OGGI SOTTO GLI OCCHI DI NOI “NORMALI”, MI APPARE UN PO’ BIZANTINA. DI GIUOCHI INTESTINI NE SONO PIENE DALLE PRO-LOCO ALLE LOBBY GLOBALI. IL CALCOLO DELLE PROBABILITA’ DI SCOPRIRE “DOVE DORME LA LEPRE” CI PONE FUORI SIA A ME CHE A LEI. QUELLO CHE A ME APPARE SCONCERTANTE E’ CHE NESSUNO DEI CONTENDENTI (E MI RIFERISCO AL CENTRO-SINISTRA) SI OCCUPI DEI PROBLEMI DELLA REGIONE E DI COME INTENDA RISOLVERLI. SI FIGURI DI COME INVECE IL CENTRO-DESTRA SE NE OCCUPI IN INNOCENTI “CENE” PER FINIRE NEI RETROSTANTI SALOTTI “MOLTO RISTRETTI” CON PRIVATI IMPRENDITORI E PUBBLICI AMMINISTRATORI.
A RISCHIO DI ESSERE TACCIATO DA QUALUNQUISTA RITENGO CHE LA NOSTRA REGIONE NON SI MERITI QUESTA CLASSE POLITICA . A QUASI QUATTRO ANNI DAL TERREMOTO NULLA SI MUOVE. E DA NOI SULLA COSTA VALGONO SOLO LE LOBBY DELLA SPECULAZIONE. E NOI CITTADINI, LONTANI DALLA PARTECIPAZIONE ATTIVA, CI AGGRAPPIAMO A CHI URLA PIU’ FORTE. “MALA TEMPORA CURRUNT”
A Roma non vogliono Ceriscioli, da diverso tempo gli addetti ai lavori lo sanno.
La Mancinelli se confabula con Renzi è da mettere via addirittura solo pensarlo.
Longhi è l’ unica figura possibile, tutto da scoprire, va tentato.
A parlar con Renzi non dovrebbe essere Corradini? Non capirò mai perché se voleva partecipare alle elezioni regionali non se ne sia rimasto tranquillamente nel Pd come ha fatto il suo più furbo compare che pensa già alle prossime elezioni, nazionali chiaramente, dove chi vince vince e lui un posticino seppur a fatica potrebbe ancora trovarlo. Lo chiamano qui nelle Marche un politico di peso, di quelli che contano e che faranno sicuramente le storia. Certo Corradini non poteva prevedere che Italia Viva sarebbe stata subito presa di mira da chi già non contava niente in nessun partito, guidata da uno dei due uomini più antipatici d’Italia, l’altro è soggettivo per molti, ben connotato per pochi. Arbitrario per quelli che cambiano partito e partono da Macerata a portare fiori, ciauscoli e cioccolatini ma non qualche pezzo di maceria che potrebbe turbarlo. Adesso sta attraversando, ancora, un periodo buono e lo raggiungono a Pesaro anche imprenditori che hanno fatto i soldi magari sotto il Pd privato negli anni da qualsiasi impalcatura di sinistra e manco fosse il Duce, quello falso, perché quello vero sappiamo tutti che non ha inventato né le pensioni e né le case popolari, chi non lo sa si informi. Un piccolo appunto per Macerata dove i celtici sembra che si stavano strozzando a forza di tenere gli altri con il fiato sospeso e insonni fino a che non si fosse svelato il mistero che però ancora non è stato bollato (o forse sì), anche se tutto lascia pensare che Ricotta se la dovrà vedere con l’ex di Fi. Nel regionale non c’è bisogno di aggiungere niente. Lotta tra Pd partito stra distrutto fino a Renzi che lo ha abbattuto del tutto e La Lega Salvini Premier che partito lo è da tempo , ha anche governato ma che mi sfugge completamente quale ruolo politico abbia, quale siano le sue proposte e soprattutto perché a Pesaro non si preparano per il Carnevale di Fano invece di andare a sentire Salvini, manco fosse già stato nominato il carro vincente su cui poi quest’anno forse si può scommettere anche se la quota resta bassissima, si alzerà gradualmente se e quando governerà. Sembra che in Abruzzo e in Umbria stia già facendo qualcosa di grandioso e siamo solo all’inizio. Corradini, la prossima volta gioca alla pari e guarda i tuoi amici che avrebbero dovuto cercare di trattenerti. L’avranno fatto? Poi vai a metter su movimenti aperti a chi vuole ” Camminare ” insieme e si finisce col prendere direzioni diverse, uguali forse politicamente ma che non significa niente. Tutti i partiti sono simili, se ne fregano del popolo che li elegge, dicono che vogliono comandare per loro e per fortuna in galera ci vanno da soli o in associazione a delinquere. La Mancinelli prenda un gruppo di ragazzini, fondi una lista civica e poi si presenti da sola. Voglio vedere dove va a parare il Pd. Certo ,tolti quelli che voteranno per il centro destra e forse senza neanche chiedersi chi, in caso di vittoria non sapranno mai quello che avranno vinto visto che Berlusconi, Salvini e Meloni insieme lo hanno già fatto e se individualmente Berlusconi si è saputo ben governare le altre due comparse sono state. Adesso che sono maturi, più bravi, più esperti, e che insieme non hanno nulla in comune a parte che i leghisti per Salvini Premier di oggi, saranno i Fratelli d’Italia di domani, appunto, grazie a questa maturità ci faranno vedere la loro idea di stato moderno, funzionate e innovativo ma dovranno stare attenti ai tanti nostalgici di qualcosa che non sanno neanche loro che potrebbero vedere nel futuro una minaccia per un passato che bisogna riportare fosse solo per i treni anche se dicono non sia vero, arrivavano in orario. Comunque Salvini non ha proprio niente dalla sua a parte dire che al nord la Lega governa bene ma anche fosse quella non è la Lega Salvini Premier sempre con la valigia dietro la porta. Un’altra Romagna più etichetta nera che verde e voglio vedere se va a Cesenatico o a Gattigattì per le prossime ferie. Prima gli italiani (è uno slogan e qualcosa dovrebbe significare) e si va in piazza a sentirlo o… per farsi quattro risate, dubbio questo che mi sta sorgendo improvvisamente? A Natale andava in giro con il Presepe, a Carnevale vedi un po’ che guida qualche carro o si dovrebbe dire Carroccio?
Davanti ai gravissimi problemi presenti e futuri,i tratti dei quali è molto difficile individuare,è veramente deprimente vedere la politica impelagata in simili vecche trame,e non posso limitarmi alla sola sinistra ed alle sole Marche.Mi pare venuto meno perfino il pudore.I vecchi tempi sempre più età dell’oro.