La professoressa Simonetta Torresi presenterà sabato 30 novembre alle 17,30, nella biblioteca di Porto Recanati, in corso Matteotti, il volume “Alessandro Barbero su Carlo Magno sbaglia – seconda parte”, con l’organizzazione del locale Centro studi. Come già aveva fatto nel primo volume (presentato a Pollenza con grande affluenza di pubblico), la Torresi contesta nuovamente la versione portata avanti dal famoso storico sulle vicende di Carlo Magno, facendo emergere che molti degli episodi trattati da Barbero si sono svolti nel territorio marchigiano e in Italia. Per sostenere ciò presenta alcuni documenti inoppugnabili. Innanzitutto pubblica una carta a stampa, incisa da Giuseppe Mattei nel 1660 e pubblicata con la sua firma nel 1661 in “Praxis vicarii capitularis” in cui sono localizzati alcuni centri importanti del tempo come Macerata, Asculum, Perujia, Ancona, Ariminum ma anche la città di Colonia Agrippina. Come mai questa città viene inserita tra altre città di Marche, Umbria e Romagna? L’unica Colonia Agrippina che la storia ufficiale conosce è l’odierna città tedesca della Renania.Eppure oggi figura quale città tedesca della Renania. Come mai allora Colonia Agrippina si trova in Italia? Tra altri argomenti molto interessanti la professoressa Torresi cita il caso del martire S.Valery che, secondo l’ufficialità, subì il martirio nel nord della Francia. E invece il suo corpo risulta sepolto a Fano. Anche questo, come tanti altri, è un interrogativo interessante.
“Carlo Magno, secondo me”: Simonetta Torresi riscrive la storia
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Questa presuntuosa signora in cerca di notorietà ricalca pappagallescamente il metodo manipolativo di luoghi e personaggi del Carnevale. Per pura vanità personale. La ricerca storica è cosa troppo seria per lasciarla nelle mani di certi apprendisti stregoni.