Mauro Coltorti
«Se il presidente marchigiano invece di essere collaborativo vuole insistere col volersi portare via il pallone con continui infantili capricci, faccia pure. Noi però andremo avanti, perché di tempo ne è stato perso tanto e chi vive nel cratere sismico vuole vedere cantieri che si aprono, non ascoltare polemiche politiche trite e ritrite». E’ Mauro Coltorti del movimento 5 stelle, presidente della commissione Lavori Pubblici del Senato, a replicare alle esternazioni del governatore Luca Ceriscioli sul decreto Genova fresco di pubblicazione in Gazzetta. Ceriscioli ha dichiarato di voler andare avanti con il ricorso contro la legge a causa della norma che ha depennato la necessità di adottare d’intesa con le Regioni le ordinanze commissariali per la ricostruzione. «Se coi governi Renzi e Gentiloni si è creato un corto circuito totale tra stato centrale e regioni è anche per l’atteggiamento “ponziopilatesco” assunto da Luca Ceriscioli e dai governatori di Umbria, Lazio e Abruzzo – prosegue Coltorti -. Sperpero evitabile di denaro pubblico e ricostruzione al palo: il bilancio di questi due anni è sotto gli occhi di tutti, e le giunte regionali hanno giocato un ruolo decisivo nel protrarre l’impasse. Quindi suscitano sgomento le parole del governatore Ceriscioli, che si è detto pronto a impugnare il Decreto emergenze se non verrà ripristinata l’intesa con le Regioni su materie concorrenti per la ricostruzione post terremoto. Una presa di posizione da asilo Mariuccia, in primis perché lo stesso presidente si era espresso positivamente sul decreto e in secondo luogo perché a parlare è la stessa persona che si è rifiutata di sedersi al tavolo col nuovo commissario per la ricostruzione. Basta strumentalizzazioni: i cittadini che vivono nei comuni interessati dal sisma esigono serietà»
Il decreto Genova è legge, via l’intesa con le Regioni: «Così ricostruzione impossibile»
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Non sono grillina ma apprezzo e stimo questo signore che ha fatto il quadro esatto della realtà.
A proposito del Decreto L.109/2018 (quello per Genova), non le sembra che contenga molto altro che l’emergenza? Alla faccia della Costituzione e dell’emergenza! Un solo spunto per tutto l’aver “riesumanto” all’Art. 25, la possibilità di definire la procedura di condono edilizio per Ischia, in base al primo condono quello di una legge del 1985.
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01078630.pdf?fbclid=IwAR2tl64Ufuml7hFCpNIrsU9r5Z6yiCrr7yc2U3NQjqI2qGbPGJbTL71gimg
La sua collega Terzoni, Vice presidente della commissione ambiente, in merito al sisma parla di: “Drammatica incapacità”, (Cr.M. 29/10/2018), oggi lei aggiunge: “Basta strumentalizzazioni: i cittadini che vivono nei Comuni interessati dal sisma esigono serietà”. A me pare che il suo Governo, in quanto alla prima dichiarazione, ha dimostrato di meritarsi un ruolo non secondario, sulla seconda, artisticamente parlando, non ha rivali. Ha dato prova di agire, in ambito istituzionale, come un attore consumato, addestrato ai palcoscenici, con la battuta ad effetto, sempre pronta. Il merito ovviamente va anche alle “fedeli spalle” su cui conta. Attendiamo frementi la prossima tournée parlamentare, nelle zone del sisma.