Decreto Genova, la Regione è pronta a impugnarlo per incostituzionalità. Questo, salvo non venga ripristinata l’intensa con le Regioni. A dirlo è il governatore Luca Ceriscioli: «Riteniamo il provvedimento incostituzionale perché non prevede l’intesa con le Regioni su materie concorrenti in base agli articoli 117 e 118 della Costituzione – ha detto Ceriscioli -, aspettiamo la firma del presidente della Repubblica, speriamo in qualche modifica. Altrimenti impugneremo e penso che avremo partita facile». La questione riguarda il fatto che il decreto Genova assegna alle Regioni una funzione consultiva. Già ieri le Regioni Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria, secondo quanto aveva detto il commissario straordinario alla ricostruzione Piero Farabollini, avevano presentato un documento spiegando di non essere d’accordo che la ricostruzione avvenga “sentiti i governatori” ma vogliono che sia d’intesa con loro (leggi l’articolo). «Non è una lotta di potere – sottolinea Ceriscioli – ma di rispetto che ci deve essere tra istituzioni per l’intervento in materie concorrenti in una situazione delicata come il sisma». Al momento si tratta di una iniziativa autonoma della Regione Marche.
«Fa benissimo la Regione Marche a contrastare le imposizioni del Governo Salvini-Di Maio». Ad affermarlo il senatore marchigiano del Partito Democratico, Francesco Verducci. «È vergognosa la volontà di Lega e M5S di togliere di mezzo i territori dal processo di ricostruzione post sisma del Centro Italia. Con il decreto Genova, infatti, le Regioni non saranno più chiamate a esprimere pareri sulle direttive commissariali. Senza intesa e coinvolgimento degli attori locali la ricostruzione sarà resa solo più difficile. Per questo, durante l’esame del decreto, ho presentato un emendamento per ripristinare il parere vincolante delle Regioni sulla emanazione delle ordinanze, che la maggioranza di Lega e 5 Stelle ha bocciato. Colpendo le Regioni, il Governo colpisce la ricostruzione. È gravissimo quanto sta avvenendo»
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