Il gruppone in superstrada
Caschetto, completino tecnico e occhiali da sole. In fila indiana, manco ci fosse in ballo la maglia rosa. Sono oltre una decina i ciclisti che sono stati avvistati stamattina in superstrada. E’ successo intorno alle 11 sulla corsia direzione monti. Il gruppone, a quanto pare composto da professionisti, sarebbe entrato dallo svincolo che conduce all’A14 a Civitanova per poi proseguire come niente fosse. Increduli molti automobilisti, qualcuno dei quali ha allertato le forze dell’ordine.
Stamattina ne ho visto uno poco prima dell'uscita zona ind.le di S M Apparente, pensavo mi sbagliassi, ma era vero. Erano le 07.15. Ora addirittura un gruppo???
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Ormai e’ diventata un’ abitudine andare in bicicletta anche a Macerata che non e’ una città adatta ad andarci.
Almeno qui riusciranno a stare in fila uno dietro l’altro??
con la testa purtroppo non ci fanno tutti le stessa cosa, chi ci schiaccia le noci, chi potrebbe demolirci un muro, chi ci trasporta l acqua e cosi via..talvolta e’ utile anche per distanziare le orecchie
ah, e poi le forze dell ordine che hanno fatto ? li hanno attesi alla prima uscita con in mano la maglia rosa e delle medaglie o hanno fatto in modo di fargli segnare la data sul calendario? no, cosi per sapere!
Ma fateje godé sta corsa ‘n santa pace! Manco quello?
Meno male che non camminano appaiati come sulle strade provinciali/statali! Poi se succede qualche disgrazia la colpa è sempre degli altri e nessuno sottolinea la maleducazione di chi va su due ruote.
Con gli autvelox risalgono facilmente agli automobilisti indisciplinati.E’possibile risalire a questi i e dargli una sanzione memorabile?
si se qualcuno con la bici superava i 110 km orari e avesse avuto la targa.Questa e’ gente che non dovrebbe uscire di casa a piedi.Io invece penso solo che adesso questi signori se la stiano ridendo mentre leggono i nostri commenti, avendo architettato il tutto per il piacere di dimostrare quanto siano furbi.E’ un problema diffuso e quelli che non sopportano i furbi purtroppo sono ancora in minoranza
Premetto che lì quei ciclisti non ci dovevano stare visto che si tratta di superstrada.
Però, in quanto testata giornalistica, dovreste dare correttamente le notizie conoscendo tra l’altro ciò di cui parlate invece di fare del sarcasmo sui ciclisti. Intanto non si trattava di ciclisti professionisti, come documentano le foto. Poi il fatto che fossero in fila indiana sarebbe stato semmai da sottolineare positivamente.
Quella dei ciclisti è una categoria su cui si sta abbattendo da anni una campagna d’odio spesso ingiustificata e cieca cui un giornale non dovrebbe dar seguito con i toni usati in questo articolo. Siete perciò pregati di correggere adeguatamente l’articolo.
Grazie
qui si parla solamente di praticare sport con coscienza come si dovrebbe fare tutto nella vita quotidiana, l’odio o per meglio dire una certa dose di nervosismo potrebbe venir fuori qualora, anche per una stupida folata di vento (e’ un esempio) provocata magari da un camion qualcuno di questi baldi giovani finisse disteso in mezzo alla carreggiata mentre un veicolo che segue non riuscisse a frenare! Altro che campagne di odio
Signor Marinozzi (ma il messaggio è rivolto a tutti gli altri commentatori che si sono mostrati subito pronti alla crocefissione), forse lei non è al corrente delle campagne sui social network sulla linea “uccidi un ciclista”.
Scrivere articoli come questo, con diverse inesattezze e frasi di scherno verso la categoria, non fa altro che alimentare lo scontro.
Occorre fare giornalismo, quindi descrivere i fatti! Non abbandonarsi a commenti da bar (e mi riferisco al giornalista dell’articolo che tra l’altro neanche si firma a differenza di noi “commentatori”).
E ripeto: quei ciclisti lì non ci dovevano stare e dovevano essere fermati e sanzionati pesantemente, così come lo devono essere, per esempio, tutti gli automobilisti che alla guida prendono in mano un cellulare.
io non mi sognerei di istigare nessuno a uccidere un topo ho solo detto che nella vita dovremmo fare tutto con coscenza e questo potrebbe anche significare attenersi al rispetto delle regole stradali. Io penso che un bambino di 10 anni sia in grado di capire che con la bicicletta non si possa percorrere la superstrada, tutto qui!
poi guardi telefonare alla guida e’ deprecabilissimo e giusto motivo di sanzione ma puo essere dettato da un urgenza o da un improvviso bisogno, impiegare del tempo libero percorrendo in bici una via di comunicazione vietata a molte tipologie di veicoli a motore credo abbia parecchie alternative lecite, forse sbaglio?