di Giuseppe Bommarito
Da circa tre anni, a seguito della determina 638 del 25 settembre 2014, l’Unità Operativa di Medicina Nucleare dell’Area Vasta 3 di Macerata dell’Asur Marche si approvvigiona di radiofarmaci, nello specifico il radiofarmaco F18-FDG, dalla società Advanced Accelerator Application Italy s.r.l. (A.A.A.), terminale italiano di una multinazionale americana del farmaco, con sede legale in provincia di Isernia.
Il radiofarmaco in questione – è bene precisarlo subito per capire di quale fascia di utenza stiamo parlando – viene usato nella medicina nucleare, precisamente per gli esami diagnostici di natura oncologica effettuati tramite la PET (Positron Emission Tomography), finalizzati ad evidenziare mappe precise dei processi tumorali all’interno del corpo umano, in pratica a leggere in profondità la collocazione e l’evoluzione dei tumori.
Nella determina 638/2014 era scritto che l’aggiudicazione della fornitura del radiofarmaco F18-FDG era avvenuta sulla base dell’offerta al prezzo più basso e che il relativo appalto avrebbe avuto la durata di sette mesi a partire dal settembre 2014, con possibilità di rinnovo per altri sei mesi. L’importo dell’appalto era pari a 603.255,36 euro, iva esclusa. Nel documento istruttorio allegato alla determina era possibile leggere che la società aggiudicataria (la A.A.A., appunto) acquisiva l’appalto in questione con un’offerta prevedente un prezzo unitario del radiofarmaco in questione pari ad 9,77 euro (iva esclusa).
Ebbene, va qui subito precisato che tale fornitura in capo alla A.A.A., che doveva durare al massimo solo tredici mesi, a seguito di diverse proroghe è stata di fatto prorogata nell’Area Vasta 3 fino ad oggi. Queste proroghe, molto discutibili a livello formale, sono state con certezza fortemente pregiudizievoli rispetto agli interessi della comunità marchigiana e provinciale sotto il profilo economico.
In pratica, grazie a tali assurde proroghe l’Area Vasta 3 di Macerata ha continuato sino ad oggi a rifornirsi del radiofarmaco F18-FDG ad un prezzo unitario di fornitura che è del tutto abnorme, pari, come sopra detto ad € 9,77 (quello al quale la A.A.A. si è aggiudicata la gara del 2014), prezzo che di fatto – tenetevi forte – è il più alto praticato in tutto il territorio nazionale, ove il prezzo unitario medio è pari a circa € 7,00, iva esclusa. E di tale abnormità, che da quasi due anni favorisce la multinazionale A.A.A. e danneggia la collettività, l’Asur Marche, al quale appartiene l’Area Vasta 3 di Macerata, non poteva non essere a conoscenza, in primo luogo perché il Direttore della stessa Area Vasta 3 ne è stato più volte reso edotto per le vie brevi. In secondo luogo perchè lo stesso identico radiofarmaco F18-FDG, fornito questa volta da un altro produttore, viene acquistato dall’Area Vasta 5 di Ascoli Piceno al prezzo unitario di € 4,50, iva esclusa (circa la metà, cioè, di quanto seguita a pagare l’Area Vasta n. 3 di Macerata).
In buona sostanza l’Asur Marche, senza battere ciglio e facendo finta di non accorgersene, paga lo stesso radiofarmaco al prezzo unitario di € 4,50 per l’Area Vasta 5 e al prezzo unitario di € 9,77 (il prezzo unitario più alto pagato nell’intero territorio nazionale, è bene ripeterlo) per l’Area Vasta 3, e continua imperterrita a pagare tale prezzo raddoppiato malgrado l’appalto vinto dalla multinazionale A.A.A. sia abbondantemente scaduto. Che qualcuno voglia favorire a tutti i costi questa multinazionale? Mah, certo che in questa faccenda c’è qualcosa che non va. Se siano stati commessi anche reati lo dirà tuttavia l’autorità giudiziaria, però qualche altro fatto interessante va intanto portato a conoscenza dei lettori.
Il primo è questo: l’Area Vasta 3 di Macerata ha aderito nei primi mesi del 2017 ad una procedura regionale, con stazione appaltante capofila l’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord, relativa alla fornitura di vari prodotti radioisotopici, escludendo però per quanto la riguardava, guarda caso, proprio il prodotto in questione. Come a dire: partecipare ad una gara congiunta per acquistare a prezzi vantaggiosi questo benedetto radiofarmaco F18-FDG non ci interessa affatto, perché noi dell’Area Vasta 3, che siamo furbi, questo prodotto ce l’abbiamo già ad un prezzo favorevolissimo (infatti paghiamo il prezzo più alto d’Italia!).
Seconda circostanza molto interessante da considerare accuratamente. L’Unità Operativa di Medicina Nucleare di Macerata, oltre ad operare in regime di proroga relativamente al prodotto F18-FDG che l’Asur Marche paga il doppio di quanto paga in altre Aree Vaste, utilizza pure un quantitativo abnorme del radiofarmaco in questione. Insomma, abnorme non solo il prezzo, non solo la proroga, ma anche il dosaggio adoperato. Risulta infatti che l’Unità Operativa di Medicina Nucleare di Macerata esegua circa 5-6 esami PET al giorno e per eseguire tali numero di esami acquisti quotidianamente 185 mCi circa (mCi sta per millicurie) del radiofarmaco in questione, mentre invece l’Unità Operativa di Medicina Nucleare di Ascoli Piceno, per eseguire il doppio degli esami PET (cioè 10-12 al giorno), acquista quotidianamente circa 120 mCi. Ciò significa che Macerata, visto che qui siamo sempre più furbi, ordina due terzi del radiofarmaco F18-FDG in più, e sempre al prezzo unitario più alto d’Italia, per eseguire lo stesso numero di esami. Attenzione: la circostanza che la quantità di radiofarmaco utilizzata per ogni esame effettuato tramite PET sia abnorme rispetto al numero di esami eseguiti non è desunta dalla fantasia malata di qualche scribacchino, ma è desunta con certezza dalle linee guida dell’Associazione Italiana Medicina Nucleare. Non a caso, da quello che risulta, il farmaco nel nostro ospedale viene di fatto utilizzato nel dosaggio previsto dalle suddette linee guida, mentre quello in eccesso, che rapidissimamente perde la sua efficacia, viene eliminato come materiale di scarto con le procedure previste.
Ed ecco il terzo fatto rilevante, che ancora di più rende ingiustificato, nonché palesemente illegittimo il regime di proroga in favore della A.A.A.. Con determina 1007 dell’Area Vasta 3 di Macerata del 18 luglio 2017 è stata finalmente indetta, con colpevole ritardo, una nuova procedura di gara per la fornitura del radiofarmaco in questione. Ebbene, questa gara è stata vinta da un’altra società produttrice del radiofarmaco F18-FDG per un prezzo unitario del farmaco pari ad € 4,99, come risulta dalla determina 1153 del 24.8.2017 del Direttore dell’Area Vasta 3. Tale nuova fornitura in capo alla società aggiudicataria avrebbe dovuto aver inizio dal 15 settembre 2017 e durare sino alla fine del mese di dicembre 2017, con possibilità di proroga di un mese. Ciò nonostante, ad oggi, e siamo già a metà ottobre, l’astuta e sfrontata Area Vasta 3 di Macerata continua tranquillamente ad approvvigionarsi dalla multinazionale A.A.A. per il farmaco F18-FDG, sempre al famoso prezzo unitario più alto d’Italia di € 9,77 e non ha ancora nemmeno provveduto a stipulare il relativo contratto con la società neo-aggiudicataria, che invece, come già detto, fornirebbe il farmaco ad un prezzo unitario di aggiudicazione pari a poco più della metà di quello praticato, tuttora in regime di illegittima proroga, dalla A.A.A. (che peraltro, per completare la presa in giro ai danni della collettività maceratese, fornisce il radiofarmaco F18-FDG all’Azienda Ospedaliera Marche Nord al prezzo unitario di € 6,70). Qualcosa, a quanto pare, sta cominciando a muoversi in questi giorni per formalizzare il contratto con la società neoaggiudicataria, ma solo perché la notizia di questa aberrante vicenda ha iniziato a divenire di dominio pubblico.
In definitiva, l’Asur Area Vasta 3 si sta ostinando contro ogni logica ad acquistare il prodotto F18-FDG ad un maggior prezzo (un prezzo assolutamente fuori mercato, e quindi più elevato non solo rispetto a quanto pagato dalla stessa Asur Marche per l’Area Vasta 5 di Ascoli Piceno, ma anche rispetto al prezzo medio unitario praticato in Italia che si aggira intorno ai sette euro) e ad utilizzarlo con modalità anomale, che portano alla necessità di acquistarne una maggiore quantità. La gravità della vicenda si accentua ancora di più in considerazione del fatto che il radiofarmaco in questione è usato per la diagnostica delle malattie oncologiche tramite esame PET, per cui questo balletto di cifre, tutto in favore della multinazionale A.A.A., è effettuato sulla pelle di malati portatori di gravissime patologie.
E non stiamo parlando certo di piccole cifre, visto che i maggiori costi che l’Asur Marche sta sopportando per la paradossale situazione sopra descritta (acquisto del radiofarmaco in sovraprezzo e in eccesso rispetto all’effettivo fabbisogno, per di più in regime di ingiustificata proroga), congegnata da una filiera politica che con tutta evidenza arriva ai grandi e ben remunerati consulenti del governatore Ceriscioli, ammontano ad oltre 300.000 euro l’anno (25.000 euro al mese), per un importo complessivo, a partire dal 2014, di circa un milione di euro di denaro pubblico di fatto sperperato in favore di interessi di natura privatistica. E ciò mentre nella sanità pubblica regionale vengono lesinati i soldi per le disabilità gravi, per le patologie più pesanti, per la cura dei tossicodipendenti.
Ma i responsabili dell'aria vasta n'3 ancora stanno tutti a loro posto e magari anno ricevuto anche il premio di produzione o un avanzamento di cariera dopo un fatto reso pubblico così evidente la magistratura cosa sta facendo? da cittadini siamo in attesa buon lavoro!
Questa simpatica porcata è l ennesimo scempio sulle risorse destinate alla sanità ormai assorbite sempre di più da sprechi e stipendi faraonici di burocrati ( alcuni di questi dirigenti hanno stipendi superiori a quello del presidente degli Stati Uniti ).Ad essere maggiormente indignati sono gli stessi medici ( ai medici di famiglia viene comtrollato ogni centesimo speso e le pressioni per far prescrivere farmaci obsoleti sono all"ordine del giirno sempre - ai medici ospedalieri sono imposti turni quasi illegali con retribuzioni ferme da un decennio e tra le piùbasse d"europa ).
Carissimi di Cronache Maceratesi...continuate con le vostre inchieste su Macerata. Vedrete che di scandali ne troverete altri. Ovunque ci siano Appalti. E chiedete come mai a vincere le gare siano sempre gli stessi. Chiedetevi come siano stati esclusi da gare fornitori in possesso dei requisiti da altri fornitori praticando lo sconto dello 0,1%. Chiedetevi pure come servizi di alcune gare vinte siano fatturati con prezzi diversi da quelli offerti negli appalti. Tutto questo succede a Macerata e tutto succede senza paura.
Tanto paga Pantalone...
...bravi CM per aver aperto questo squarcio, un inchiesta che era ad appannaggio di altri, penso ai funzionari locali della stessa area vasta 3: ma ora dovrà saltare fuori il garante, ci sarà anche a livello provinciale o regionale i Nazionale, qualche figura che controlli queste dinamiche, almeno spero, che contempli le differenze di trattamento tra una area vasta, e quelle confinanti. Omissione di controllo. Non vorrei inoltre che ci fosse lo zampino in queste gestioni poco accorte, di uno dei più grandi gruppi europei con sede in Italia, che opera molto bene anche nella diagnostica, anche da noi, per ora alla grande lungo la costa, ma a breve anche nel capoluogo tornerà in pompa magna... queste “disparità” se così vogliamo chiamarle, in Italia sono il motivo dei costi abnormi della sanità. Ora vedremo la grande corsa alla “deresponsabilizzazione personale”, che è il gioco in cui l’italiota, si esprime al meglio.
È vergognoso non adottare nuove metodologie riconosciute in tutta europa a costi inferiori e con precisione diagnostica di gran lunga superiore, tutto in nome del maledetto profitto e interessi lobbystici
Meglio che me sto zitto
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se c’è l’autorizzazione paesaggistica, stamo bbene come stamo…
Ah, bhe! A Macerata? Ma dai! Non è possibile! Ma non era un’oasi di pace? Non ci posso credere.
Ceriscioli sta sfasciando la sanità marchigiana, talaltro con l’aggiunta dei gravi rischi per chi ha bisogno di interventi urgenti essendo diversi Pronti Soccorso ad abissali distanza da patologie che occorrono di pochi minuti per risolversi positivamente. Più volte ho ripetuto questo fatto , ma sembra che la cosa non interessi nessuno perché siamo portati a credere e molto stupidamente che ad ammalarsi siano sempre gli altri. Adesso questo fatto denunciato da Bommarito che presumo o almeno spero sarà il prossimo scandalo anche se come spesso succede poi finisce tutto quanto a vino e tarallucci, vede in prima persona le responsabilità di chi credo sia ancora assessore per la sanità nelle Marche ossia sempre lui il buon Ceriscioli.Costui che oramai si è fatto notare anche in altri campi per la sua serietà gestionale come nel terremoto arrivato secondo i suoi studi a colpire anche il pesarese. Mah, che vogliamo di più da un uomo che si nutre delle disgrazie altrui con il suo bieco sorrisetto sempre stampato in quella sua faccia da …Governatore.
Per Umberto Cherubini
La cosa più sconcertante di questa vicenda, che è solo la punta dell’iceberg di una colossale vergogna (la sanità pubblica), è la sfrontatezza con quale vengono favoriti gli interessi dei privati, ai danni della collettività.
Questa storia del radiofarmaco è conosciuta e grida vendetta all’interno dell’Area Vasta 3 di Macerata da oltre un anno, e nessuno si è mosso, non per menefreghismo, ma solo perchè certi personaggi sono stati messi ai posti che occupano non per tutelare al meglio la salute dei cittadini, ma per favorire gli interessi dei grandi e piccoli gruppi privati.
I grandi e grassi consulenti regionali del governatore Ceriscioli, ben remunerati senza merito alcuno, sono quelli che hanno imposto la proroga della fornitura e tutto il resto. Una schifezza alla luce del sole, senza la benchè minima vergogna.
Sappiamo tutti benissimo a chi il Direttore del’Area Vasta 3 di Macerata faccia politicamente riferimento e chi l’ha voluto per il posto che occupa: si tratta di due personaggi di vertice del PD, che molto stanno scalpitando per essere candidati alle prossime elezioni politiche e che già si erano distinti per l’arroganza ed il servilismo verso i grandi gruppi privati nell’altrettanto squallida vicenda del biogas speculativo.
Chissà perché appena eletto CERISCIOLI si è riservato la delega alla sanità pur non essendo del settore? Chissà perché ha creato una “ragnatela” di potere con incaricati, compagni di partito, consulenti vari che controllano e dominano la sanità pubblica? Chissà perché un imprenditore della sanità privata con tessera PD sta erodendo quote sempre più importanti a quella pubblica ? E chissa’ perché lo stesso imprenditore abbia finanziato la campagna elettorale di CERISCIOLI e lo stesso non abbia rifiutato per un evidente conflitto d’interessi ?
Di certo, in una qualsiasi attività del settore PRIVATO, se il propietario di un’azienda si fosse accorto che il top-manager buttava via inutilmenbte i soldi dalla finestra, per acquistare un prodotto che sul mercato si pagava molto meno, il top-manager sarebbe immediatamente volato fuori dalla finestra, con la scrivania, gli arredi e le piante dell’ufficio….. e, prima di defenestrarlo, il proprietario gli avrebbe chiesto indietro il denaro inutilmente dilapidato…
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Poichè siamo nel settore PUBBLICO, dove chi spende e spande non spende e spande mai i soldi propri, questà spesso è la normalità.
E nessuno viene quasi mai cacciato, a tavolate di surf sui denti, sebbene crei un danno alla collettività
Sì,tutto giusto,ma Ceriscioli ha preso un bel pò di voti anche nel Maceratese : come mai? Si capiva bene da subito che piega avrebbe preso il suo “governatorato” ( ma per favore vogliamo smetterla di chiamare “governatore” il presidente di una regione e,in particolare,questo cui io non farei “governà mancu lu porcu”?!). Non credo,però,che tutti i mali vengano solo e sempre da Ancona: anche in provincia ( o,se preferite, area vasta 3)non si scherza ! Come riferito anche da Paolo Giuliani i medici sono oggetto di continue pressioni e tentativi di vessazione, arrivando al punto di vedersi rimproverare anche la prescrizione (ritenuta eccessiva)di pannoloni per incontinenti!La gente viene trattata a pesci in faccia con arroganza,sfacciataggine,presunzione o,nella migliore delle ipotesi,con sufficienza,come se in realtà i problemi non esistessero.Nell’entroterra (leggi distretto di Camerino) con la scusa di centralizzare e così risparmiare sui servizi c’è rimasto ben poco e presto probabilmente non ci resterà più nulla e ,come se non bastasse, già da tempo viene applicata una fiscalità estrema anche sui trasporti sanitari.Tutto questo,associato anche ad un forte recente degrado della sanità regionale, fa sì,a mio giudizio, che la sanità in area vasta 3 sia ormai da considerare una delle peggiori d’Italia.”L’area vasta 3 è sempre l’ultima ad applicare le leggi a favore degli utenti,ma è sempre la prima ad applicare quelle sfavorevoli”: suggerisco di far scrivere questa frase,come uno slogan, all’ingresso delle varie sedi,magari anche e soprattutto all’ingresso di una sede di Piediripa che sembra venga a costare 25.000 euro al mese di affitto +3.000(sempre al mese) di spese condominiali. Di positivo c’è solo che forse si cominciano a spiegare parecchie cose…
Mi trova d’accordo il ridicolo modo di chiamare governatore i presidenti di regione. Non so se questo pomposo modo di chiamarli così sia la solita americanata diventata costume in Italia come il rapper che nero ha un senso, ma bianco è proprio un obbrobrio, Mac Donald, gli Hot Dog e il caffè all’americana, il peggior modo di assaporarne gli aromi e il sapore. Oppure, nel caso specifico, derivi da i famosi governatori, di solito molto corrotti e odiati da pirati, corsari bucanieri a cui cercavano di depredare il depredato. Ad essi venivano affidati il comando delle colonie che con la spada, il cannone e soprattutto la forca cercavano di difendere il frutto dei loro furti a danno delle popolazioni del luogo cha amavano anche tassare, perseguitare e opprimere con le loro angherie. Forse il più famoso fu Henry Morgan, gallese d’origine e razziatore, pirata, saccheggiatore, rapitore ed estorsore nonché governatore della Giamaica e pure traditore dei pirati stessi. Fu una cirrosi epatica dovuta al buon rum della Giamaica che se lo porto via forse perché cominciava a farne uso la mattina inzuppandoci il croissant e abbuffandosi durante il giorno con i famosi Babà al rum. Ecco se dovessi parlare del nostro…vostro….tuo….di loro, insomma di chiunque ma non certo mio che non lo avrei mai votato, ma nemmeno presentato in pubblico per quella antipatia che gli traspare dai blue jeans, da quelle striminzite giacche che porta, le gambe secche come rami da ardere, il sorriso da Rasputin misto a quello di un castoro e che in confronto suo anche Corvatta e Silenzi e ci metto pure Comi e la Giannini mi sembrano Aldo, Giovanni e Giacomo con uno d’avanzo nel caso di un forfait. Sono sicuro che anche l’aria che respira non vorrebbe infilarsi nei suoi polmoni. Non volevo parlare di Ceriscioli come assessore alla sanità, ne ho già parlato sopra e vedo che anche negli altri commenti viene molto apprezzato. Solo che sono un po’ smarrito, perché di questa storia ne ho saputo notizia solo ieri l’altro. Mi sembra di aver capito che è un pezzo che gira. Allora mi domando, se quel consigliere fu denunciato, adesso non ricordo bene se per aver acquistato un profumo o uno slippino da donna, mostrando di conoscer bene gusti e misure, perché si disse avesse usato soldi pubblici, questo qui come fa a stare ancora in giro insieme ai suoi accoliti. O quel che dice Bommarito di solito sempre ben preciso e assolutamente incontestabile, si è ubriacato di brutto , magari con rum giamaicano, oppure in Tribunale ad Ancona sono ancora tutti in ferie. Mio cugino, italiano, vero gentlemen del furto, assolutamente inoffensivo, leggermente caduto in disgrazia per una quisquilia, si trova agli arresti domiciliari e fra qualche giorno gli fanno il processo quasi per direttissima. Non ha sfasciato niente ed è stato arrestato ancor prima di compiere il crimine. Qui si truffano pure i vermi che si stanno godendo gli ultimi raggi di questo formidabile ottobre, climaticamente parlando ed anche economicamente parlando perché a Fabriano dicono Ok, la Camera di commercio dice Ko quindi siamo pari. Non voglio neanche riparlare della sanità marchigiana, nel mio commento precedente lo descritta bene e se qualcuno è convinto del contrario, faccia del tutto per ammalarsi e vada a controllare di persona. Naturalmente sto parlando degli ospedali in cui Ceriscioli è già arrivato e dato la sua ricettà che prima o poi dovrà assaggiare anche lui. E’ si magro, magari non fuma, non , beve, non mangia cibi contenenti olio di palma, ma c’ha un coloraccio tra cinereo e fumo di Londra che non è un bel vedere. Smetto di scrivere, ho finito le medicine e mi devo sbrigare per non trovare la fila.