I dubbi della Lega su Ciarapica,
Morresi corteggia Gismondi

CIVITANOVA VERSO LE ELEZIONI - Settimana decisiva per disegnare le coalizioni. Il partito di Salvini chiede verifiche, Cognigni: "Perplessità sulle dinamiche interne a Forza Italia". L'ex vicesindaco prova a costruire un polo moderato un con Uniti per le Marche, Nuova Città e Udc. Rossi attacca il sindaco sul progetto welfare ed edilizia: "Propaganda elettorale"

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Giuseppe Cognigni Lega nord Civitanova

 

di Laura Boccanera

«Con Ciarapica ancora nessun accordo, per il momento stiamo da soli, ci sono degli aspetti da valutare». La Lega Nord di Civitanova non siede ancora al tavolo del leader di Vince Civitanova. Assenti alla conferenza di presentazione del candidato sindaco, il partito di Salvini non ha ancora concluso e formalizzato l’accordo con la coalizione di centrodestra. Prende tempo il coordinatore cittadino Giuseppe Cognigni che conferma che nessun accordo è stato chiuso. «Nel partito ci sono diverse anime, c’è chi spinge per l’alleanza e altri invece che vorrebbero andare da soli – dice Cognigni – alcuni esponenti sono rimasti un pò spiazzati dalle dinamiche interne a Forza Italia, non si capisce in effetti chi sia il coordinatore locale, noi avevamo parlato con alcune persone e con quelle avevamo fatto accordi. Prendiamo ancora un pò di tempo per decidere». A spiazzare l’accordo a livello regionale fra Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia che alcuni gruppi locali hanno avvertito come calato dall’alto e non misurato sul territorio. La presenza maggioritaria dei vertici regionali di Forza Italia e di altri partiti al Cosmopolitan piuttosto che degli attivisti locali è stata vista dalla Lega come un limite. Al momento ad appoggiare Ciarapica ci sono Fi, Fdi, Area popolare, le liste civiche e il popolo della famiglia (ieri l’intervento del responsabile nazionale Gianfranco Amato).

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Claudio Morresi e Ivo Costamagna

Dalle parti di Morresi è ormai cosa fatta l’alleanza con la lista Uniti per le Marche che venerdì ufficializzerà l’accordo. Nella lista ci saranno 8 socialisti, 8 democratici di provenienza cattolica e 8 civici.  Il candidato di Insieme per Civitanova sta cercando di portare dalla sua parte anche Piero Gismondi e la Nuova città che dovrebbe arrivare ad una decisione domani sera. Ma l’ex vicesindaco pare stia cercando di attrarre anche l’Udc nella sua orbita che in un recente incontro al Miramare aveva dichiarato di ricercare l’alleanza col Pd come in Regione, ma di non essere d’accordo sulla riconferma dell’attuale primo cittadino. Attesa invece per venerdì l’ultima parola tra il sindaco Tommaso Corvatta e il Pd.

 

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Il consigliere Pier Paolo Rossi

In attesa che maturino le scelte il capolista di Civitanova cambia e consigliere comunale Pier Paolo Rossi avanza dubbi sul nuovo progetto di welfare ed edilizia illustrato da alcuni professionisti insieme al sindaco lasciando intendere che si tratti di un progetto di propaganda elettorale. «Lo scenario induce a pensare ad un’azione con fini elettorali, anche perché, sarà l’ennesima svista visto che uno dei proponenti, Massimo Baiocco  è stato, guarda caso, appena eletto Revisore dei conti della nuova Gas Marca. Diverse sono le domande, per esempio perché rivedere il piano regolatore per “ristrutturazioni” finalizzate al frazionamento e per adeguamenti sismici ed architettonici sul tessuto non storico della città. Inoltre non si comprende  la necessità di creare ad hoc una cooperativa di servizi.  Ritengo che non sia possibile affidare, senza un bando pubblico, pur ventilando la creazione di una start up, ad una specifica cooperativa o società l’espletamento di servizi finalizzati ad un eventuale progetto assistenziale per anziani, escludendo di fatto realtà già attive sul territorio. Inoltre il sindaco parla di soldi disponibili, ma ricordo al sindaco che i ricavi dalla vendita del 49% di gas marca non ammontano a 12 milioni di euro ma alla metà circa di cui, in base a quanto stabilito nelle riunioni di maggioranza, una parte sostanziale da reinvestire assolutamente in opere pubbliche e la restante presumibilmente per il risanamento dell’azienda Atac».



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