di Claudio Ricci
Un incontro ieri con il presidente di Cassa Depositi e Prestiti Aldo Mazzocco e una visita oggi con un team di tecnici della controllata dal ministero dell’Economia per giungere in tempi stretti ad un accordo sulla permuta dell’area Ex Cras. Obiettivo rilevare le ex Casermette in tempi utili per avere chiavi in mano il nuovo polo scolastico entro l’inizio, o almeno si spera, del prossimo anno scolastico. Sono giorni intensi per il sindaco di Macerata Romano Carancini e per l’amministrazione al lavoro sul progetto per il nuovo plesso che ospiterà la scuola Dante Alighieri, tra i 12 già finanziati nel decreto firmato dal commissario Vasco Errani e in attesa solo di un terreno su cui sorgere. Oggi un altro incontro, proprio con Errani per districare la matassa burocratica che porta alla realizzazione del nuovo edificio. “Stiamo andando avanti con il lavoro, sia per quanto riguarda i vertici – dice Carancini – che nella definizione degli aspetti burocratici con Cassa depositi e prestiti. Ieri ho incontrato a Roma il presidente di Cdp e stiamo andando avanti con la volontà reciproca di portare a termine la questione”. L’operazione, secondo cui Cdp cede al comune l’area dell’ex distretto militare di cui è proprietaria in permuta con quella dove sorge attualmente la Dante Alighieri presenta complessità oggettive dal punto di vista economico-finanziario a cui il Comune sta lavorando.
“Non è un’operazione a costo zero ma molto significativa per l’amministrazione. Tutti gli aspetti una volta chiariti si riverseranno in una delibera, ma prima di sottoporla alla maggioranza e poi portarla in Consiglio abbiamo bisogno di tutti i tasselli”. Le intenzioni di concludere il rapporto ci sarebbero quindi tutte, occorre ora capire che tipo di costi dovrà sostenere il Comune per rilevare l’area. Una volta definiti gli aspetti economico-finanziari la delibera potrà essere votata dal Consiglio. E finalmente i lavori per la scuola finanziati per oltre 6 milioni di euro potranno partire. A quel punto i tempi per la realizzazione del nuovo edificio sarebbero, almeno nelle previsioni della Protezione civile, molto brevi: si parla di 4-6 mesi. Più realisticamente l’appuntamento con il taglio del nastro potrebbe non avvenire prima di un anno.
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Che tempi quando li c’erano i militari dell’aereonautica, tra loro e quelli dell’esercito erano una ricchezza per la nostra città, specie nei giorni del giuramento.
E poi… c’erano sempre tanti bei ragazzi in giro!!!
Ringrazio la Signora Paciaroni Liana per aver ricordato la storia delle casermette, l’Aeronautica ha vissuto dal 1958, come la C. I.R.A.M., poi con la S.A.A.M. e poi con la S. A.R.A.M., quanti ragazzi ricordano con affetto questa caserma, e posso assicurarvi che sono contenti che questa struttura diventi qualcosa di buono, è stata sempre una scuola e continuerà ad esserla. La paura di tutti noi Aviere era quella che diventasse un centro di raccolta clandestini, sarebbe stata la cosa più brutta. GRAZIE A TUTTI.
«L’immortalità è il ricordo che si lascia nella memoria degli uomini. Quest’idea spinge a grandi imprese. Meglio sarebbe non aver vissuto che non lasciare tracce della propria esistenza.»
(Napoleone Bonaparte)
ma non deve andare li anche la Mestica?
Che poi con una scuola sorta su un terreno militare così glorioso ci si può anche diventare Capitale Italiana della Cultura, magari con un innovativo progetto: Libro e Moschetto.
In quella struttura si possono raggruppare tutte le scuole con una bella palestra, mense, e piscina, con tanta volontà.
Senza meno, lì non ne potrà che uscir fuori una struttura completa di tutto, compreso vasche, pesciolini e tanti fiori di lillà.