Stefania Raimondi, il compagno e la figlia sedicenne saranno sfrattati domani. La maceratese aveva lanciato nei giorni scorsi un appello su Cronache Maceratesi (leggi l’articolo) trovando la solidarietà di molti maceratesi e l’affiancamento di esponenti di Casa Pound che avevano chiesto all’amministrazione l’assegnazione di un alloggio popolare (leggi l’articolo). «La soluzione abitativa per il nucleo in questione – spiegano i Servizi sociali in una nota – non può essere rappresentata dall’assegnazione di un alloggio popolare. Gli alloggi di edilizia popolare, infatti vengono assegnati seguendo precise regole, a seguito di avviso pubblico e di una graduatoria degli aventi diritto. A seguito dell’ultimo bando pubblicato nel 2013 la famiglia in questione non ha fatto domanda di casa popolare e per questa ragione non è neppure inserita nella vigente graduatoria che scadrà solo nel 2017».
L’amministrazione comunale interviene per precisare quali sono stati gli interventi messi in atto dal servizio Servizi alla persona nei suoi confronti. «Il Comune ha seguito il caso della famiglia oggetto della imminente esecuzione di sfratto nella piena consapevolezza delle sue difficoltà economiche ed abitative. I Servizi sociali fin da subito hanno accolto e accompagnato la famiglia nella ricerca di una risoluzione idonea alle proprie difficoltà. Durante questi mesi il servizio ha avviato un percorso di presa in carico e sostegno rivolto all’intero nucleo familiare attraverso colloqui, visite domiciliari, contributi economici straordinari, fruizioni di benefici economici previsti da bandi regionali finalizzati a risolvere il problema abitativo e attivazione di un servizio di assistenza educativa domiciliare. Il servizio ha inoltre avviato un percorso di mediazione con l’Ufficiale Giudiziario, incaricato dal Tribunale ordinario di Macerata, al fine di rendere meno conflittuale possibile l’esecuzione del provvedimento oramai inevitabile. Inoltre, data la prossimità e l’esecutività dello sfratto, dal mese di settembre il servizio ha inserito il nucleo familiare nel progetto “Macerata Accoglie Macerata” promosso dal GUS Gruppo Umana Solidarietà di Macerata, volto a supportare la coppia in percorsi di reinserimento socio-lavorativi e di sostegno abitativo. Il Gus si è prontamente attivato per sostenere il deposito cauzionale necessario per la stipula di un nuovo contratto di locazione, agevolato anche dal reperimento da parte del capofamiglia di una nuova occupazione con un contratto lavorativo a tempo determinato con scadenza al prossimo 31 dicembre. Purtroppo però, durante l’accesso dell’ufficiale giudiziario, lo scorso 3 novembre, le mediazioni portate avanti dal servizio non si sono concretizzate per la non condivisione del nucleo familiare agli obiettivi progettuali proposti. L’esecuzione dello sfratto, a questo punto, è stata fissata per il 12 novembre. Visti i tempi ormai troppo brevi per reperire una nuova e idonea soluzione abitativa e la necessità di riformulare un nuovo progetto sociale di intervento, il servizio ha proposto, in via del tutto emergenziale, una temporanea e gratuita ospitalità per la minore e la mamma presso un alloggio sociale per adulti in difficoltà, consentendo anche, in via eccezionale, l’inserimento del piccolo animale domestico.
Trovando ospitalità in questo alloggio, la minore e la signora possono continuare a mantenere rapporti quotidiani con tutti i membri della famiglia, essere alleggeriti dalle spese temporanee legate alle varie utenze e supportati nella quotidianità. La proposta nasce anche con l’obiettivo di garantire una idonea tutela della minore, nell’attesa di conoscere le prospettive della situazione occupazionale del capofamiglia e di eventuali nuove opportunità abitative».
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Che tristezza!!!
non sono stranieri ecco perchè non hanno diritto :/
certo, essendo italioti non hanno diritto a niente.
Mika sono albanesi/romeni/macedoni/senegalesi ecc ecc
Che schifo….
Vergognoso
È razzismo al contrario!!!
Il deposito cauzionale sarà si e no di 1.000 euro, ossia meno di un mese di assistenza di un richiedente asilo! Grazie al cinquepermille la cooperativa potrebbe dare molto di più. Ma sono solo italiani, quindi rendono poco.
Pero’ le case le lasciano agli indiani e compagnia bella che sono tornati in India…
E certo gli italiani non hanno diritto a niente solo le tasse devono pagare ! Mentre gli stranieri usufruiscono di tutto ciò a cui noi nemmeno possiamo sognarci di accedere !
L’avete letto l’articolo o parlate a vanvera come matteo salvini?
Ma perché non leggete vi informate e non rischiate così di dire le solite cose inesatte.
Conosco gente che ha uno stipendio sopra i 2000euro e usufruiscono delle case popolari ,alcuni italiani altri no ,sara il caso che vengano controllati questi appartamenti,per vedere chi davvero ne ha bisogno…
Sti comunisti….solo loro sanno leggere…
Se erano immigrati avevano un albergo a 5 stelle come alloggio 35€ pro capite X mantenersi cibo e ogni necessità X una vita dignitosa! Ma sono italiani!
Certo che la dignità umana va a farsi benedire!!!!!
i romeni sono trattati come gli italiani, non hanno diritto a niente perché sono comunitari.
Finché esiste un cancro che è al governo, che si riempie le tasche e dissangua gli Italiani, favorendo chi non è italiano, avremo un razzismo che sfavorirà gli Italiani e favore degli stranieri. Il PD è un partito ormai asservito agli interessi e alle politiche dell’alta finanza e d’oltreoceano. Quando siamo diventati schiavi. Occorre il coraggio elettorale di buttarli a mare. Come mai solo Casa Pound – accusata di essere fascista e razzista dai farisei e dagli scribi di regime – si è mossa?
sono daccordo con chi ha detto che gli articoli bisogna leggerli prima di sparare a zero su tutto e tutti, altrimenti si passa per faziosi che non aspettano altro che poter inveire per principio preso.
la casa popolare non aspetta a questa sfortunata famiglia, in primis perchè non l’ha chiesta.
Non mi pare un motivo da poco.
Attenzione non dico che non bisogna aiutare chi è in difficoltà, chiunque esso sia, ma dico che la realtà va guardata nel suo complesso.
domanda ma se nel del 2013 non ha fatto domanda evidentemente non erano messi in queste condizioni. Molto interessante che la graduatoria sia valida fino al 2017 e in questi 4 anni quante cose possono cambiare con l’aria che tira? Il padre non mi sembra che venga nominato che fine farà? Quale serenità può esserci in una famiglia sballottata di qua e di là senza nessuna certezza?
Le case popolari DEVONO essere destinate a famiglie veramente BISOGNOSE. Oggi non sembra che sia così. Ritengo che vada rivista sia la gestione di queste case che la loro iniziale assegnazione. Chi ha un certo reddito NON HA PIÙ DIRITTO alla casa.
Poi non meravigliamoci se qualcuno compie qualche gesto eclatante (e non alludo al suicidio).
Piano piano ti ci portano.
I soliti saputoni, ad es. Fabbracci, invece di polemizzare ci dicano come stanno le cose.
la graduatoria dovrebbe essere aggiornata e stilata ogni sei mesi e non ogni quattro anni e si dovrebbero prevedere corsie di emergenza per cadi limite non fare come al solito all’italiana.E ‘ stata controllata la graduatoria??? chi merita ancora la casa popolare???