Gender, Prugni interroga la Lega:
“Ma di che teoria parlate?”

TOLENTINO - Il capogruppo consiliare del Pd prende posizione sul testo in uso al Don Bosco finito nella lente d'ingrandimento. "Nessun piano dell’offerta formativa d’Italia, tantomeno nelle nostre scuole, prevede questo tipo di insegnamento"

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Bruno Prugni, capogruppo consiliare PD

Bruno Prugni, capogruppo consiliare Pd

 

Caso gender in un libro alla Don Bosco, il capogruppo consiliare del Pd Bruno Prugni interviene sulla questione che, da qualche settimana, sta tenendo banco a Tolentino. Pretende più rispetto per la scuola, accusa la sezione locale della Lega Nord (che, su richiesta di alcuni genitori ha richiesto pubblicamente chiarimenti alla scuola, leggi l’articolo) di «fare propaganda» e di «cercare visibilità», sottolinea che «la teoria gender non esiste», ribadendo quanto dichiarato dalla dirigente scolastica dell’istituto, Lauretta Corridoni, che ha affermato che il piano dell’offerta formativa “è da anni a disposizione delle famiglie in quanto presente sul sito web dell’istituto e non contiene alcun percorso formativo ispirato alle cosiddette ideologie Gender” (leggi l’articolo).

libro teoria gender don bosco tolentino (3)«Qualche giorno fa un genitore preoccupato delle sorti del figlio, dopo aver letto frasi pericolose, a suo dire, su un libro scolastico, si reca dal partito della Lega Nord non si sa bene per chiedere cosa- ironizza Prugni – . A questo punto la Lega, anziché indirizzare saggiamente il genitore nella sede competente, cioè la scuola, inizia la sua propaganda. Si è detto che l’unico intento era avere un chiarimento. Ma per quale motivo un partito si sente autorizzato a chiedere chiarimenti ad un istituto scolastico? O la Lega Nord voleva visibilità, e l’ha avuta pessima, o non ha compreso quale sia il ruolo della politica – commenta il capogruppo democrat in Consiglio – Mi sfugge anche il motivo per cui un genitore, preoccupato per lo sviluppo educativo del proprio figlio, cerchi “conforto” in un partito politico, anziché rivolgersi, come ritengo opportuno, alla scuola del proprio figlio. Che anche il genitore faccia politica? Ma la domanda delle domande è la seguente – incalza Prugni –  cari amici della Lega Nord, ma cos’è questa “Teoria Gender” di cui parlate?».

libro teoria gender don bosco tolentino (1)

La pagina del libro di testo segnalata dai genitori agli esponenti della Lega Nord di Tolentino

L’esponente del Pd evidenzia alcuni concetti: «nessuno ha mai avuto un’esperienza diretta, ma sempre per sentito dire. Su questo si deve fare chiarezza. La “Teoria Gender” non esiste. Esistono ricerche, indagini, studi, chiamati “studi di genere”, che poi è una traduzione dall’inglese, sui significati socio – culturali della sessualità e dell’appartenenza ad un genere rispetto ad un altro. Questi studi non hanno mai prodotto una teoria – sottilinea Prugni – Se non bastassero le parole chiare del ministro dell’Istruzione Giannini “Chi continua a parlare di “Teoria Gender” compie una truffa culturale, ci tuteleremo con gli strumenti adeguati”, vorrei ribadire che nessun piano dell’offerta formativa d’Italia, tantomeno di Tolentino, prevede questo tipo di insegnamento». Il capogruppo consiliare del Pd si chiede, in riferimento alla pagina del libro scolastico finita sotto la lente d’ingrandimento, se «sia davvero così preoccupante domandarsi come sarebbe mettersi nei panni dell’altro, perché è solo di questo che a mio avviso si parla. Nessuna nefasta teoria si cela in queste poche righe. Così come è giustissimo riconoscere il ruolo prioritario della famiglia nell’educazione all’affettività e alla sessualità, è altrettanto legittimo restituire alla scuola e agli insegnanti il loro importante ruolo di formatori – dice Prugni – . Le parole che usano gli insegnanti e che ritroviamo nella legge “Buona Scuola” sono tolleranza, rispetto, diritti, inclusione delle diversità, conoscenza, consapevolezza, superamento delle diversità, delle diffidenze, delle intolleranze, delle discriminazioni e prevenzione della violenza di ogni genere. Si comprende quanto il compito sia arduo al giorno d’oggi, soprattutto quando continua ad imperversare l’ignoranza, intesa come non conoscenza, alimentata da qualche gruppo politico disposto a tutto pur di avere un po’ di visibilità – conclude l’esponente democrat – La vicenda lascia l’amaro in bocca. Questo è il livello della politica locale, questo è quello che passa la destra che governa la città».



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