«Così lontani, così vicini. Politiche per l’immigrazione». Il Pd si confronta con i cittadini sul fenomeno migratorio in un dibattito sabato 3 ottobre, alle 16,30, in piazza Stazione a Porto Potenza Picena. Interverranno Khalid Chaouki deputato e responsabile nazionale Pd Nuovi Italiani, il senatore Mario Morgoni, il segretario regionale Francesco Comi, il capogruppo regionale Gianluca Busilacchi e il segretario provinciale Settimio Novelli. Al dibattito pubblico, che sarà coordinato dal segretario del PD di Potenza Picena, Enrico Garofolo, parteciperanno anche i rappresentanti delle comunità straniere residenti a Potenza Picena. Sul piatto le questioni legate al tema immigrazione: l’integrazione, il diritto di cittadinanza, il ruolo del Pd in Europa, la distribuzione degli immigrati.
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mi raccomando,pidioti,partecipate numerosi !
Possiamo immaginare già il senso dell’intervento.
pozza pioe le macine de mulì senza lu vusciu e le farge fienare a ventu.
Pd nuovi italiani??
Ma chi è allora il responsabile PD vecchi italiani??
Le comparsate in TV non bastano…??? Ora pure… personalmente… farà tanta pubblicità…!!! Ma per favore…!!! Non ci facciamo mancare nulla… questa volta in peggio…!!! Per lui esistono “solo” gli immigrati e clandestini…!!!
Saranno Solo parole di comodo
Le opportunità sono quelle di dare un lavoro ai ragazzi delle cooperative con i fondi UE e, forse, con quelli del cinque permille.
In fondo niente di rivoluzione, solo un intervento ‘governativo’.
Quando la politica si occupa in modo ossessivo di poteri, candidature, incarich e ruolo, viene giustamente disprezzata dai cittadini. Adesso che il PD, lontano da scadenze elettorali, promuove a Porto Potenza un incontro pubblico per dibattere un tema tra i più complessi e drammatici del nostro tempo che ci tocca molto da vicino, sarebbe legittimo attendersi un atteggiamento diverso. Invece , con tutta evidenza, prevalgono pregiudizi, superficialità, menefreghismo e ignoranza. Io vorrei invitare tutti i critici a partecipare all’ incontro di Porto Potenza per esprimere le proprie idee e ascoltare quelle degli altri dando vita a quel confronto che è linfa vitale per la democrazia. A meno che non si pensi che sia utile adottare la politica dello struzzo.
Onorevole.
L’incontro affronta un tema complicato e, ultimamente, anche molto sentito.
Nonchè, come lei dice giustamente, drammatico.
Ma è un tema complesso, dalle molte sfaccettatre, dai molti punti di vista….
Non si risolve certamente con un incontro, così come non si risolve facendo facile demagogia nazional popolare
E’ un tema così complesso che ancora nessuno ha trovato la “ricetta giusta” ma si va avanti, spesso, per slogan e frasi fatte, nonchè incontri inutili, in quanto poi le decisoni se non si trovano in ambito sovranazionale NON servono a nulla…..
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Però già, come fa lei (in ogni occasione di confronto online), dare del menefreghista, del barbaro e dell’ignorante a chi non è “fedele alla linea” (che il Pd, tra mille tentennamenti e capriole, cerca di tracciare) non è una bella dimostrazione di confronto, anzi il contario.
Tra l’altro se si decidono di organizzare tali incontri, il MINIMO, sarebbe portare al confronto veri esperti (in capo sociale, economico, geopolitico) e NON politici con il solito curriculum che non ha attinenza a quello che sio va a discutere.
Caro Cerasi lei dice che il problema è’ complesso è difficile ed e’ per questo che il PD organizza un incontro : per confrontarsi e per capirci di più. Mi pare che la politica in una democrazia debba partire da qui. E per un tema come questo serve più la politica che non i tecnici e gli esperti. Lo sostengo perché è evidente che le soluzioni, prima che tecniche, riguardano la concezione delle relazioni umane da qui al futuro , i principi e le strategie. Solo dopo vengono le soluzioni tecniche. . Ed è per questi motivi che leggere critiche denigratorie e parole di scherno mi pare, e lo confermo, un segno di superficialità, menefreghismo e ignoranza. Anche perché chi organizza questo incontro, al di là di chi interverrà, sono militanti per lo più giovani, che impegnano il loro tempo e le loro energie dedicandosi gratuitamente ai problemi che coinvolgono la comunità e non i loro interessi personali. Almeno per questo motivo l’ iniziativa di domani merita rispetto.
@ Morgoni,
La ringrazio per la sollecita risposta, anche se noto che partiamo da punti di vista NON coincidenti.
Noi a livello locale possiamo fare quante assemblee vogliamo, incontri e dibattiti.
Aprirci alla popolazione, discutere e magari anche trovare soluzioni comuni, o percorsi differenti.
Ma il problema è che qui a livello locale si può informare la popolazione, ma finisce qui.
Anzi…
Facendo un incontro “targato Pd” (senza esperti ma con politici) si portano alla luce solo le vostre idee ed i vostri punti di vista (e non sta scritto da nessuna parte che i vostri punti di vista e le vostre porposte siano le migliori o le più praticabili, anche e soprattutto nel medio/lungo perodo); ma anche questo poi finisce qui.
Il problema delle migrazioni è complesso, molto complesso e di difficile soluzione, visto che in 2.000 anni NON è mai stato risolto, ma ci si è sempre messa una pezza (pezza talvolta politica, talvolta economica, talvolta stupida).
Messa una pezza e rimandado sempre al futuro soluzioni (ragionevoli) che potessero superrare il problema
Perchè il problema è, IN REALTA’, sono una serie incredibile di problemi, collegati tra loro, alcuni divergenti, altri in antitesi.
E fare incastare tutto alla perfezione è estemamente difficile, altrimenti l’avrebbero già fatto…
Oltre ai problemi legati alla reperibilità di cibo e di condizioni di vita sufficienti, problemi legati alle guerre ed ai conflitti locali, problemi legati agli interessi delle multinazionali e degli Stati Sovrani, ecc ecc. ecc…. ci sono poi problemi:
politici (élite incapaci e corrotte),
economici (tanto epr fare un esempio: in talunee aree coltivare papaveri rende + che coltivare grano),
sociali (nel corso degli ultimi 50 anni una diminuzione delle nascite in Europa ha portato all’aumento del benessere generalizzato, cosa che non avviene in Asia e Africa, vista l’alta natalità),
religiosi (i findamentalismi, di ogni genere e specie, sono delle palle al piede per il progresso),
ecc. ecc.e cc. ecc.
E lei veramente crede che, più che parlarne, a livello locale si possa fare qualcosa??
Le decisioni (QUANDO si riescono a prendere) sono sovranazionali ONU, CEE, ecc…
Sempre che queste decisioni si vogliano prendere e non invece, come accade spesso, ognuno degli Stati interessati gioca per se, fregandosene del resto…
Quindi ben vengano gli incontri e le discusisoni, ben vengano il confrontarsi (anche aspramente) su posizioni differenti, ben venga il dialogo e l’impegno civile, ben venga chi destina il suo tempo e le sue energie per informare la popolazione MA
Noi paghiamo PROFUMATAMENTE Senatori e Deputati che sono chiamati a RISOLVERE i problemi: sono loro che devono studiare, applicarsi e proporre SOLUZIONI RAGIONEVOLI (non supercazzole elettorali o demagogiche)…
Oppure queste persone si facciano da parte perchè INCAPACI a risolvere i problemi dell’Italiae, di rmando, incapaci di portare sul piano internazionale soluzioni e proposte che possano essere praticabili e condivisibili….
Problema risolto.
https://www.cronachemaceratesi.it/2015/10/01/alla-scuola-scodanibbio-corsi-per-rifugiati-e-workshop-con-serena-abrami/711250/
Ridiamoci sopra con Corrado Guzzanti:
https://www.youtube.com/watch?v=3IrgWBA7pA0
Credo che al di là del signor Cerasi che pone questioni di merito il resto dei commenti non meriti risposta… del resto era stato così anche per la Festa de l’Unità ad agosto e nonostante i commenti sferzanti di qualche commentatore seriale compulsivo le cose sono andate benissimo… più di quel che ci si aspettasse. In particolare nell’incontro con padre Maggi che ci ha parlato proprio di accoglienza. Al sognor Cerasi invece voglio dire che è vero, probabilmente non saremo noi sabato pomeriggio a risolvere il problema, ma parlarne non è mai un male. Chissà che confrontandosi con comunità straniere e residenti i nostro onorevoli e senatori non trovino qualche spunto e qualche idea buona. Senza pretese, ma potrebbe essere sempre un punto di partenza.
Per Gaballo. Lei che cosa intende per accoglienza?
Non so gli Africani che vivono sulla costa del Mediterraneo. Ma conosco quelli dell’Africa Nera. E li ho visti per cosa sanno fare. Quelli che arrivano hanno la stessa indole di quelli rimasti laggiù. Poveri figli miei, poveri nipoti miei… Ringrazierete il PD e il papa quando sarà troppo tardi?
@ Tommaso Maria Gaballo
Localmente si possono, anzi si debbono, discutere di questi problemi.
Tutto dipende dallo scopo con cui se ne discute, con chi se ne discute e come se ne discute….
Se l’obiettivo ultimo (a corsa lunga) è solo quello di accogliere, per poi trasformarli in voti elettorali, senza realmente integrarli è solo un mero interesse di bottega.
Ma l’integrazione è ben più che dare al profugo/migrante lo status di “cittadino”.
Ci sono valori e norme che devono essere pienamente accettate, senza sottolineare sempre le diversità.
Per Cerasi. Avallo il discorso del concetto di integrazione. Alcuni migranti (maschi, infatti non ci sono migranti femmine) vengono in Europa convinti che anche qui le donne siano oggetti che si comprano, sono merce. In effetti per loro il matrimonio è una compravendita di donne tra padre e futuro marito. Le cooperative lo sanno benissimo, studiano geografia economico-politica sul campo tutti i santi giorni. Ma come si fa ad integrare queste persone, insegnando loro a suonare il clarinetto?
Per nuovi italiani, si intendono quelli che finiranno con lo sfrattarci o quelli che dovrebbero cominciare a liberarci dai Comi e simili?
Molti critici danno addosso ai migranti come ultras da stadio che si scagliano contro la tifoseria avversaria.Forse sono le stesse persone.
La fregnaccia delle 12.05.
C’era una volta:
https://www.youtube.com/watch?v=6bjQOwXMoPk
Per tutti i criticoni (a priori…) di questa iniziativa (che si valuterà a posteriori..), rispondo semplicemente: anziché criticare, muovete intanto il c… voi x promuovere iniziative volte a migliorare il fenomeno in oggetto …