Inneggia alla Jihad, espulso Usman Ghani, operaio pakistano di 28 anni residente a Civitanova. E’ stato arrestato ieri mattina all’alba dagli agenti dell’ufficio immigrazione della questura di Macerata. Il provvedimento è stato emesso dal Ministero dell’Interno per motivi di sicurezza pubblica. Il ragazzo, che lavora in ditta di suole per le calzature nel territorio di Morrovalle, avrebbe frequentato persone e siti inneggianti alla guerra santa e postato video sui social network che lascerebbero trasparire posizioni radicali. Il 28enne è fratello di Faqir Ghani, anche lui operaio e volontario della Croce Verde civitanovese, espulso a inizio dell’anno (leggi l’articolo). Il padre dei due, Sher Ghani, 59 anni, è stato arrestato ad aprile per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nell’ambito di un’indagine che ha smantellato una presunta organizzazione qaedista, operazione che ha portato a sette arresti di pachistani e afghani in altrettante provincie italiane. Francesco Laganà, avvocato del 28enne, ha chiesto la protezione internazionale per il suo assistito che in patria, con l’accusa di terrorismo, rischia la pena di morte. La difesa ritiene generiche le accuse mosse al pakistano, la cui posizione resta sospesa in attesa della decisione della commissione territoriale competente. Ghani, incensurato, in Italia dal 2002, sposato e padre di due figli, è stato quindi accompagnato al Cie di Roma.
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Ah nel suo Paese rischia la pena di morte? E allora? Critica il nostro, tornasse a casa sua, li è meglio secondo lui, ora che fa ha paura? È finita la pacchia, chi non accetta le nostre regole fuori dai…..
L’avvocato vuole protezione per una persona che si vuole mettere coscientemente nei guai: ma così gli fa del male perché si oppone ai suoi desiderata!
Di queste persone che, con il loro fanatismo religioso, bisogna aver paura…..
Penso che di soggetti come questi siamo pieni in Italia, speriamo che si prendano provvedimenti seri prima che avvenga il fattaccio o che sia troppo tardi.
Un attentato in Italia ?
Solo un questione di tempo.
Finora siamo stati “risparmiati” perchè considerati testa di ponte.