“La nostra amministrazione ha accolto con rammarico i recenti aumenti delle tariffe minime del trasporto pubblico urbano, sia pure ferme dal 2013, deliberate dalla regione Marche ed inevitabilmente recepite da Apm”. Ad intervenire sulla questione molto dibattuta in questi giorni, è l’assessore comunale alla mobilità, Mario Iesari il quale afferma che “si tratta di una decisione che si muove in senso contrario al nostro impegno di promuovere il trasporto pubblico, come ogni altra forma di mobilità più sostenibile di quella automobilistica. A tale scopo auspichiamo che Apm operi per contenere gli effetti negativi di questo intervento mantenendo il più possibile inalterate le tariffe di quelle tipologie di acquisto, come i carnet da 10 biglietti, che possono agevolare la scelta dell’utenza maceratese a favore del trasporto pubblico urbano”. A Macerata il costo dei bus è aumnetato di 10 centesimi all’ora (leggi l’articolo).
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APM è una società in utile; Apm è partecipata al più del 90% dal comune di macerata; se l’assessore alla mobilità ritiene che il contenimento delle tariffe sia una priorità, anche politica, non ha che da formalizzare la richiesta ad apm che dovrebbe, magari previo passaggio in cda, riassorbire il rincaro imposto dalla regione. “auspicare”, ossia dare un colpo un cerchio e uno alla botte non serve a nulla; la politica esiste ( o dovrebbe) per prendere delle decisioni, non per dare consigli.
L’APM, oltre che gestire, è anche la grande collaboratrice delle iniziative culturali del Comune (ad esempio è Major Sponsor dello Sferisterio)
Molti sono i viaggiatori che non timbrano il biglietto o addirittura non ce l’hanno proprio.