Immigrazione e integrazione sono i temi che il circolo provinciale Sel di Macerata sottopongono all’attenzione di Laura Boldrini, presidente della Camera, oggi in visita privata a Recanati (leggi l’articolo).
«Tra le tappe della giornata recanatese – scrive il segretario di Sel Macerata Michele Verolo – vi è il passaggio al Museo dell’emigrazione marchigiana di Villa Colloredo Mels: un luogo che raccoglie i ricordi di molti marchigiani che, in passato, hanno lasciato le Marche per cercare fortuna altrove.
Insomma: vi è stato un tempo in cui i migranti eravamo noi. Oggi, il tema dell’immigrazione continua ad essere al centro del dibattito politico. Crediamo sia fortemente connesso alla costruzione di un’Europa politica, prima ancora che economica. Alcune tra le forze anti europeiste che si stanno affermando in questi mesi veicolano messaggi razzisti e xenofobi. Messaggi che dovrebbero, che devono indignarci e che devono essere respinti con forza. La globalizzazione muove il denaro in tempo reale, ma sembra aver paura che le donne e gli uomini possano compiere analoghi percorsi».
Sel Macerata fa un appello al presidente della Camera: «Chiediamo a Laura Boldrini che il Parlamento approvi quanto prima la legge sullo ius soli, che attribuisca la cittadinanza italiana alle persone che nascono in Italia. È una questione di civiltà.
Ma il razzismo e la xenofobia vanno combattuti anche sul territorio. Non più tardi di qualche settimana fa, a Macerata alcuni ignoti hanno dato fuoco ad un negozio gestito da una coppia di nigeriani (leggi l’articolo). Alle prossime elezioni comunali, è annunciata la partecipazione (anche sotto le false spoglie di liste civiche) di Casa Pound (in coalizione con il centrodestra) e di Forza Nuova.
Si capisce, allora, come la sinergia tra l’azione locale e quella nazionale sia fondamentale per affermare i valori della pace, dell’accoglienza, della solidarietà. Sono i valori della Resistenza, di cui ci apprestiamo a festeggiare il settantesimo anniversario».
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Razzismo e xenofobia si combattono con la cultura (sia per gli immigrati che per gli italiani) e con il rispetto ferreo delle regole. “Regalare” la cittadinanza è solo un becero tentativo di sgravarsi la coscienza da parte di chi non è in grado di partorire idee sensate che guardino al futuro.
Dai dai…tutti un applauso alla Presidentessa che così è tanto tanto contenta. Dai…tutti un applausA
Togliamo la cittadinanza a chi fa queste proposte cretine…e anche il vitalizio
…che idee bislacche….
Magari aspettiamo che arrivino a 20 anni poi se sanno giocare al calcio gli diamo la cittadinanza cosi magari ci fanno vincere un mondiale.Forse sarebbe il caso senza tante ipocrisie di togliere anche il reato di clandestinità che rende molti stranieri vittime di sfruttamento e criminalità e non risolve di certo il problema dell’immigrazione.
Bell’ assortimento di commenti…….
Quando la miopia politica non riesce a far vedere oltre il proprio piccolo ammennicolo.
Il goffo maldestro tentativo di copiare quanto accaduto in altri Paesi Europei da la chiara dimostrazione di quanto arrabattata e confusionaria sia questa prposta.
Dove, per motivi storici e politici, c’è stata una forta immigrazione dalle ex colonie si è cercato di integrare i “forestieri” (quasi sempre con scarsi risultati: i più fondamentalisti religiosi sono cittadini europei di seconda e terza generazione!!!) facendoli partecipare alla vita politica e sociale.
Ma in Italia, l’immigrazione dalle nostre ex colonie, è ridicola in quanto da noi immigrano migliaia cittadini che nulla hanno avuto a che fare con italiche esperienze coloniali….
Però il tentativo massmalista di raccattare voti è fin tropo chiaro, ridicolo e infantile: diamogli la cittadinanza così questi, per riconoscenza, voteranno per noi.
D’accordo, ingresso libero agli stranieri. Cominciamo da SEL, dove mi pare che siano tutti bianchi, e non di rado figli d’arte di ben radicata tradizione italica.
Platone, nel capitolo VIII della sua “Repubblica” intitolato <>, scriveva che la Democrazia può morire per tante cause e, tra queste, “…quando il cittadino accetta che, di dovunque venga, chiunque gli capiti in casa possa acquistarvi gli stessi diritti di chi l’ha costruita e c’è nato;quando i capi tollerano tutto questo per guadagnare voti e consensi…”
segue Platone perché le virgolette ma hanno tagliato il titolo che era: Atene 370 a.C.