di Claudio Ricci
Multe con gli autovelox irregolari a Rotelli e Molino di Pollenza: mancano i cartelli che indicano i limiti di velocità prima dei totem. A segnalarlo un automobilista, Dino Passeri, che si trova spesso a passare lungo quel tratto di strada, la provinciale 108.
Lungo i tratti all’altezza della frazione Rotelli e della frazione Molino di Pollenza i totem installati non sarebbero accompagnati da una corretta segnalazione. In quel tratto il cartello del limite di 50 non si ripete dopo ogni incrocio presente lungo la strada, come è invece previsto per legge. Una mancanza di segnaletica che riguarda entrambi i lati della carreggiata. L’unico cartello che si incontra lungo quel punto di provinciale è quello che indica la serie di speed check e che riporta in un piccolo riquadro il limite di 50. Ma tale indicazione non è sufficiente a segnalare la velocità massima consentita. Il comma 2 dell’articolo 104 del codice della strada recita testualmente: “lungo il tratto stradale interessato da una prescrizione i segnali di divieto e d’obbligo (nella fattispecie il cartello del limite di 50), devono essere ripetuti dopo ogni intersezione”. A confermare l’irregolarità della situazione anche l’ordinanza del 20 maggio della Corte di cassazione. La sentenza è riferita ad un caso analogo avvenuto in Calabria e stabilisce che i segnali del limite di velocità devono essere reinstallati sempre dopo ogni incrocio altrimenti la prescrizione cessa subito dopo il superamento dell’incrocio stradale. Tra le sanzioni elevate sarebbero state recapitate a casa degli automobilisti anche quelle rilevate senza l’immediata contestazione sul luogo come prevede invece il codice nel caso ci si trovi all’interno di un centro urbano.
Ma non è solo a Pollenza che autovelox e speed check fanno discutere. Molte le segnalazioni sulle irregolarità delle multe elevate per eccesso di velocità tramite l’utilizzo di autovelox, e tanti gli automobilisti che si ritengono vittime di sanzioni viziate da modalità di rilevazione che, a loro dire, non rientrano nei termini di legge, e diverse anche le amministrazioni comunali accusate di voler battere cassa contando sugli speed check. Ma gli esempi non sono poi tutti negativi. E’ infatti di qualche giorno fa la notizia dell’ imminente installazione di un speed check fisso sulla strada fuori dal centro urbano di Matelica, che verrà predisposto grazie ad un accordo tra amministrazione comunale e Provincia volto alla prevenzione e alla sicurezza su un tratto di strada ad alto scorrimento (leggi l’articolo). Ci sono poi casi come quello di un automobilista di Corridonia che, dopo una multa presa a Pieve Torina aveva fatto ricorso al giudice di pace, ottenendo l’annullamento della multa per l’inadeguatezza della segnaletica atta ad indicare la presenza di autovelox ma ha continuato a vedere attuate le stesse irregolarità applicate nel medesimo tratto di strada dalla polizia municipale (leggi l’articolo).
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Chiudiamo i comuni sotto i cinquemila abitanti , troppi sprechi e i cittadini e automobilisti pagano.
Egregio Sig. Dino Passeri, premesso che gli autovelox non sono simpatici neanche a me… prima di protestare per cose di cui evidentemente si sa poco…sarebbe meglio informarsi bene. Come si vede chiaramente dalla foto pubblicata insieme all’articolo, la zona di Rotelli (come credo anche la zona Molino) è delimitiata dal cartello di “Inizio centro abitato”. Tale cartello ha valore anche di limite di velocità e di divieto di segnalazioni acustiche… pertanto non è necessario aggiungere i due segnali di prescrizione di “limite di velcoità” e divieto di “segnalazioni acustiche” (art. 131 del regolamento del codice della strada). L’art. 142 del codice della strada poi recita: … “ed i 50 km/h per le strade nei centri abitati”. Pertanto dal momento che lei, caro Sig. Dino, incontra il cartello di “inizio di centro abitato” e finchè non trova il cartello “fine centro abitato”, il limite di velocità da rispettare è di 50 km/h, salvo diversa segnalazione, e non c’è bisogno di ripetere nessuna segnalazione dopo gli incroci. Diverso il discorso della presenza dell’autovelox… che deve essere segnalato massimo 400 metri prima… ma mi sembra che sia anche quello di cartello
Caro/a “Occidit_qui_non_servat”, a leggere l’articolo non mi sembra che il Sig. Passeri abbia fatto proteste o quant’altro, ma una semplice segnalazione a questo giornale on line, che da quanto rilevo ha effettuato le opportune verifiche in loco ed ha riscontrato che la segnalazione è risultata perfettamente corretta. Se la legge, come ben riportato nell’articolo, prescrive che tutti i segnali di obbligo e divieto debbano essere ripetuti dopo ogni intersezione presente sulla sede stradale, non mi spiego il motivo del suo intervento in maniera così polemica!!! Se la legge non ammette ignoranza da parte del cittadino e quando lo stesso sbaglia paga, la stessa legge deve essere valida per le amministrazioni pubbliche!!! se la segnaletica stradale non è conforme alla legge la stessa deve essere contestata o quantomeno segnalata come ha fatto il Sig. Passeri, e la sua affermazione che “non c’è bisogno di ripetere nessuna segnalazione dopo gli incroci” resta una “Sua affermazione” perchè la legge prevede ben altra cosa così come ribadito anche dall’ordinanza del 20 maggio 2014 della Corte di Cassazione, a meno che Lei non ne sappia più della Corte di Cassazione.
Inoltre caro/a “Occidit_qui_non_servat” Le voglio dare un consiglio: così come abbiamo fatto sia io che il Sig. Passeri, se ha qualcosa da dire, da segnalare o da contestare, ci metta la Sua faccia e si presenti con il Suo nome e cognome ed eviti di nascondersi dietro pseudonimi.
@ Michele Pecora: la legge non ammette ignoranza? Mi pare che il motto in latino fosse: ignorantia legis non excusat. Che dovrebbe significare: l’ignoranza della legge non è una scusa.
Innanzitutto un grazie a Michele Pecora per aver appoggiato la mia causa.
Rivolgendomi a”Occidit_qui_non_servat” voglio dire soltanto, e senza alcuna polemica, che io non ho protestato, come tu affermi, ma ho semplicemente fatto una segnalazione alla redazione di questo giornale on line per sapere se questa situazione è legale o meno. Dal servizio realizzato dal cronista rilevo di non aver fatto una segnalazione campata per aria, per cui respingo al mittente la tua affermazione “prima di protestare per cose di cui si sa poco…sarebbe meglio informarsi meglio”. Anzi ti dico anche che se non faccio segnalazioni e non chiedo informazioni su cose che non sò, come debbo fare per informarmi in merito caro sig. sputasentenze? A sostegno della mia affermazione “che io non ho protestato, ma semplicemente fatto una segnalazione alla redazione”, c’è il fatto che, per mia fortuna, non sono mai stato multato nel territorio del comune di Pollenza, per cui non ho motivo alcuno di protestare, ma al tempo stesso conosco diverse persone che sono state multate con l’autovelox e non hanno subito la contestazione immediata della contravvenzione, anche se l’infrazione è stata rilevata in un centro abitato per cui esiste l’obbligo di contestazione immediata: una di queste persone avendo visto il video su Youtube, su cui gira già da mercoledì 24.9, mi ha contattato dicendomi che nei pressi del ristorante Moulin Rouge di Rambona ha preso 2 multe con l’autovelox per un importo complessivo di quasi 600,00 euro senza la contestazione immediata delle infrazioni pur essendo passato ad una velocità rilevata inferiore ai 70 km/h, ed in questa località: Rambona, si verifica la stessa situazione segnalata ai Rotelli ed in località Molino: il cartello di 50 km/h di velocità massima consentita non esiste, né all’inizio né dopo i vari incroci in entrambi i sensi di marcia!
Tutto ciò precisato, attendo, come dice lo stesso cronista nel video, che l’amministrazione comunale di Pollenza risponda per dare una spiegazione chiara ed esaustiva sulla situazione in modo da fugare qualsiasi dubbio o incertezza.
Io ribadisco di non avere mai avuto l’intento di protestare o di fare polemica con chiunque, ma semplicemente ho segnalato una situazione che secondo il mio parere non è regolare, e ribadisco secondo il mio parere che potrebbe essere anche errato!
Caro Sig. Pecora, mi scuso innanzitutto se il mio intervento le è sembrato polemico… non era assolutamente mia intenzione fare polemica, ma solamente cercare di chiarire per evitare che qualcuno possa magari transitare nella zona in questione pensando di poter andare alla velocità che vuole perché non ci sono limiti di velocità e rischiare di mettere in pericolo qualche anziano che attraversa la strada o peggio ancora qualche bambino in bicicletta. Anche perché lo sport preferito dai maceratesi è imbufalirsi contro gli autovelox, ma poi quando qualcuno muore in un incidente stradale si affrettano ad inserire tanti bei “..che tragedia”… “riposa in pace” .. “sarai sempre con noi”. E’ un’equazione che non torna!!! La velocità è la causa principale degli incidenti stradali gravi… Sono d’accordo con lei che questi strumenti vanno usati con buon senso, e questo spesso non accade. Entrando nel merito… forse non sono riuscito ad essere sufficientemente chiaro nel precedente intervento… il limite di velocità nei centri abitati non deve essere imposto con il segnale di obbligo ma è stabilito nell’art. 142 che sulle strade dei centri abitati vige il limite di 50 km/h e tale obbligo è ricompreso nel segnale di “inizio centro abitato” (quello bianco con la scritta nera per capirsi) che non è un segnale di obbligo e quindi non deve essere ripetuto. Deve essere solamente segnalata la “fine del centro abitato” e da li in avanti non c’è più il limite di 50 km/h. Questo discorso vale solamente per il limite di velocità nei centri abitati (e non anche fuori dai centri abitati), per tutti gli altri segnali è vero che devono essere ripetuti dopo gli incroci, infatti la sentenza di cui lei parla fa riferimento a tutt’altra circostanza e non si parla di centro abitato. Ah dimenticavo… non ne so più della Cassazione… sono un povero ignorantone… si figuri… Tanti saluti … e grazie tante per il consiglio di mettere il nome… ma siccome io non offendo nessuno (non l’ho mai fatto), non ho bisogno di visibilità né di pubblicità e più di tutto non ho voglia di lasciare in giro i miei dati per il web, temo che per stavolta non lo accetterò. Saluti. (p.s. spero non senta l’irrefrenabile bisogno di rispondere perché ho già perso troppo tempo e temo che non potrò darle ulteriori attenzioni)
Passeri, non ti curar di loro, ma guarda e passa (stai solo attento all’Autovolox).
Sig. Occidit_qui_non_servono_le_minchiate…. Le principali cause di incidenti (la gravità degli stessi è tutta da definire, perché non so se pesa di più un morto, piuttosto che 3 feriti gravi di cui 2 segnati per la vita, o 12 auto coinvolte oppure le varie categorie anagrafiche umane, eccetera eccetera), per l’anno 2013 sono:
-1) Procedeva con guida distratta o andamento indeciso
-2) Procedeva senza rispettare le regole della precedenza, la segnaletica o il semaforo
…… solo al -3 POSTO troviamo) Procedeva con velocità troppo elevata.
Quindi, la velocità non è la causa principale degli incidenti stradali gravi.
Poi, saprà anche che il maggior numero di incidenti avviene in strade extraurbane (anzi, non lo sa perché ha già sbagliato il primo livello) e non nei centri abitati e quindi tutto quel discorso dei cartelli, delle trombette sui cartelli e del limite dei 50 km/h, non so che l’abbia fatto a fare……
Su una cosa sono d’accordo, sul quel “….sono un povero ignorantone……”, che le posso dire: faber est quisque forunae suae.
Il ministro della giustizia che non ha una laurea in giurispundenza ma un diploma al liceo scientifico , questa è l’italia poi si può discutere in tanti modi come il dini pensionato doppio a 25 mila euro al mese. mentre i poveri pagano o si fanno la guerra.
Caro Occidit_qui_non_servat, riferendomi al tuo primo intervento di ieri, voglio farti notare che sono andato a leggermi il primo comma dell’art. 142 codice della strada a cui hai fatto riferimento che così recita: “Ai fini della sicurezza della circolazione e della tutela della vita umana la velocità massima non può superare i 130 km/h per le autostrade, i 110 km/h per le strade extraurbane principali, i 90 km/h per le strade extraurbane secondarie e per le strade extraurbane locali, ed i 50 km/h per le strade nei centri abitati, con la possibilità di elevare tale limite fino ad un massimo di 70 km/h per le strade urbane le cui caratteristiche costruttive e funzionali lo consentano, previa installazione degli appositi segnali”. Secondo la corretta interpretazione della lingua italiana, l’ultima parte: “previa installazione degli appositi segnali”, non può essere riferita solo “con la possibilità di elevare tale limite……..” ma a tutta la frase nella sua interezza altrimenti non dovevano starci le virgole prima e dopo la porzione di frase: “con la possibilità di elevare tale limite…….! Purtroppo per te questo è l’italiano! Se poi come per la gran parte delle nuove generazioni, anche per te, la grammatica è diventata solo una opinione io non posso che consigliarti di ripassartela in modo più approfondito.
PS: purtroppo ho sentito l’irrefrenabile bisogno di risponderle non per farle perdere tempo ma per farle capire che se non prende rimedi per la sua conoscenza dell’italiano, oltre al tempo perderà anche la faccia ed a quel punto capisco la sua necessità di nascondersi dietro ad uno pseudonimo.
Abbiamo più di ottomila comuni: se bene strutturati, ne basterebbero circa duemila. con il risparmio no sarebbe più necessario fare opera di brigantaggio con gli autovelox e si potrebbero togliere anche qualche tassa incostituzionale come le addizionali e limu.
Una osservazione.
L’art.3 del codice della strada, al punto 8, definisce
8) Centro abitato: insieme di edifici, delimitato lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e fine. Per insieme di edifici si intende un raggruppamento continuo (osservare: CONTINUO), ancorché intervallato da strade, piazze, giardini o simili, costituito da non meno di venticinque fabbricati e da aree di uso pubblico con accessi veicolari o pedonali sulla strada.
La località ROTELLI (non Molino) ha queste caratteristiche? A me non sembra