La sentenza del giudice di pace Alessandra Maria Guarnieri che annulla la multa per eccesso di velocità
di Claudio Ricci
E’ incredulo Gabriele Ciccioli, il corridoniano che dopo aver vinto il ricorso per una multa da autovelox emanata dalla polizia municipale di Pieve Torina ai danni della moglie Vittoria Rampichini, continua ad assistere con i propri occhi alle irregolarità che lo hanno spinto a rivolgersi, qualche anno, fa al giudice di Pace di Camerino Alessandra Maria Guarnieri. «I fatti risalgono all’agosto del 2009 – confida al telefono Ciccioli – Attraversavo il centro abitato di Pieve Torina con mia moglie alla guida, la polizia municipale scattò una foto che ci ritraeva alla velocità di 60 km/h . Una contestazione esatta, se non fosse per alcuni fondamentali vizi di forma. In primis quando si tratta di una contestazione in centro abitato la pattuglia è obbligata a fermare il veicolo e al contrario non ci intimarono l’alt. Poi il rilevamento della velocità mobile deve essere segnalato con cartelli mobili come indicato nella sentenza con cui il giudice di Pace ci ha riconosciuto la ragione». Nel verdetto risalente al 14 aprile scorso tra le cause dell’annullamento, si legge infatti: “L’illegittima, incoerente ed omessa allocazione di segnaletica di preavviso del rilevamento elettronico della velocità […] Il verbale impugnato deve essere annullato in violazione degli artt. 4 della L. 168/02 e 142 comma 6 C.d.S. allorchè nello stesso è fatto riferimento all’allocazione di segnaletica stradale nel rispetto delle norme e circolari ministeriali […]
«Di fatto – commenta perplesso Ciccioli – si continua a violare una legge nella totale tranquillità. Continuo a passare spesso per quella strada e vedo che nulla è cambiato. I vigili si mettono sempre nascosti nello stesso punto, senza posizionare un segnale mobile che indichi il punto di rilevamento della velocità come previsto dalla normativa, con la scusa che esiste una segnaletica fissa, che però, per legge, non è abbastanza. Io ho avuto tempo e voglia di impugnare il verbale ma penso a quanti, davanti ad una contravvenzione di 163 euro, piuttosto che imbarcarsi in un procedimento annoso, decidano semplicemente di pagare la multa, rassegnandosi ad un destino ingiusto senza sapere di essere in realtà dalla parte della ragione». Gabriele Ciccioli continua a frequentare quella strada per più volte alla settimana e racconta di vedere puntualmente la stessa scena che gli costò l’illegittima contravvenzione nel 2009. «A questo punto mi rivolgo attraverso gli organi di stampa direttamente al Prefetto – sostiene Ciccioli – affinchè faccia qualcosa per restituire legittimità all’uso allo strumento del controllo della velocità nelle aree urbane, qualora questo venga fatto nei termini di legge e non solo per fare cassa. Mi aspetto quindi dall’autorità competente una risposta che possa tutelare chi come me ha avuto la sfortuna di imbattersi in una vigilanza “viziata”, che restituisce un’immagine fuorviante del buon lavoro svolto dalle forze di polizia».
La questione del corretto posizionamento degli autovelox era stata sollevata nei giorni scorsi anche dal consigliere provinciale Giacomino Piergentili, multato a Caldarola (leggi l’articolo). Nella replica, il comandante Cecchini aveva sottolineato la regolarità delle operazioni effettuate da parte della polizia municipale (leggi l’articolo).
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Se i gestori delle istituzioni italiane fossero rispettosi del cittadino, farebbero prevenzione, invece di fare opera di brigantaggio. Inoltre, visto che sono politici farebbero anche buona politica invece di usare mezzi illeciti per fare cassa.
Una volta c’era Robin Hood che rubava ai ricchi per dare hai poveri, oggi invece c’è chi ruba ai poveri per dare ai ricchi !!!
Tra un po’ Robin Hood verrà…e dopo ridemo!!!
LORO NN SI METTONO IN REGOLA? E NOI ANDIAMO DAL GIUDICE DI PACE, FACCIAMO LA GARA CHI SI STANCA PRIMA…..ANCHE SE ALLAFINE I SOLDI SONO SEMPRE I NS ,……..
Chi ci deve tutelare nel far rispettare le leggi,poi sono i primi ad inc………!
Anche io ad ottobre 2013 presi un verbale,addirittura mi fermai tornando indietro.
Parlai con la persona che tutto sembrava fuorché un vigile,non avendo in effetti la divisa e la macchina era una Fiat grande punto bianca con scritta comune di camerino….
Sapevo di poter fare ricorso,ma alla fine pagai,purtroppo,non facendo ricorso… perdendo 3 punti….
Andavo a 68 km/h.
Chissà se ora potrei farlo…mah….lascio perdere e auguro a chi ha incassato di spenderli in medicine….
Malattia lenta e logorante….mogli,figli e spirito Santo.
Bastardi !!!!!
E’ diventato uno schifo!!!
fortunamente nelle strade vado sempre in 10 km/h al di sotto i limiti di velocità (la cosa migliore da fare)
oltre anche un gran risparmio di benzina e macchina.
Perchè viene installato l’autovelox in quel tratto di strada che attraversa l’abitato di Pieve Torina? Perchè è effettivamente pericoloso e gli incidenti a testimoniarlo non mancano purtroppo. Quindi un interrogativo mi sorge spontaneo, un autovelox nascosto è davvero un deterrente? E se il delinquente di turno che viaggia ad alta velocità in quel centro abitato, non accorgendosi della presenza di tale strumentazione, quindi prendendosi una bella multa, investisse ugualmente un pedone qualche metro più avanti? Personalmente ritengo che un autovelox visibile sia effettivamente un deterrente, uno nascosto può avere solo altri fini che poco si conciliano con la sicurezza stradale.
Nel tratto di strada tra sanseverino marche e casteraimondo c’è l’autovelox del comune di san severino contravvenzione per velocità superiore ai 60 km h € 35 , per lo stupore della cifra è stata pagata subito online . non riesco a capire perchè pieve torina € 163 ??
che ci si metta il cartello subito dopo:”per il ricorso rivolgersi a:” il guaio è che quando le cose non le facciamo bene noi siamo multati o qualcosa in più dobbiamo pagare …. quando sbagliano loro che penale ricevono? Magari una lode in più…. ma che te so dove stiamo?
Ci sono passato proprio oggi….per andare a visso a fare un giro….e c’era il vigile…con l’autovelox …all’ombra a fumare una sigaretta…senza nessun cartello che informava della presenza…(apparte quelli fissi) …sembrava proprio..dalla serie…TANTO TE BECCO!!!! Fortunatamente vado sempre piano anche perche e’ pieno centro abitato….però un uomo in divisa….che sta sbracato a fuma’……bhooooo!!!!!
Qui una foto scattata dal sottoscritto dopo aver invertito la marcia.
L’autovelox è nascosto tra la pianta e il cespuglio, la vettura della municipale di pievetorina non è affatto visibile dalla strada.
http://ge.tt/4pGS1ar1/v/0?c
Ma perchè invece di protestare dopo, non rispettate le regole prima? Vedo comunque che i magistrati sono apprezzati quando annullano le sanzioni dell’autovelox, mentre vengono disprezzati quando non perseguitano gli stranieri che vendono sulle spiaggie
Alla lunga serie di commenti dettati dalla completa ignoranza in materia, mi sento di ribattere punto per punto quanto fin quì scritto1. Teresa Punzo. A san Severino il limite di velocità è di 70 kmh, a Pieve Torina 50 Kmh (centro abitato) da qui la differenza sulla sanzione.2. Michele Mic mente perchè conosco i vigili che fanno servizio e posso assicurare che non fumano.3.Ipno.Il codice dice che la postazione deve essere visibile, non necessariamente la macchina o il viglile.4.Nel tratto di strada interessato dall’autovelox in soli m. 200 sono presenti 4 incroci, 5 passaggi pedonali, numerosi passi carrabili a raso. Negli ultimi 20 anni si sono verificati diversi incidenti mortali ed altrettanti con conseguenze gravissime. Però stiamo a discutere sulla forma e non sulla sostanza. Il codice impone in centro abitato 50 kmh.Per evitare ogni discussione sugli agguati BASTA SEMPLICEMENTE RISPETTARE TALE CODICE. Restiamo indignati su come avvengono i controlli mentre ci sentiamo vittime quando ci comportiamo da pirati della strada mettendo a rischio l’altrui sicurezza. Strana moralità. Gabriele Ciccioli,il giudice di pace può averle dato ragione ma l’ultima circolare Maroni recita espressamente che quando su un tratto di strada il servizio viene svolto con regolarità e programmazione sono “sufficienti” i cartelli fissi. inoltre la contestazione immediata non è obbligatoria (dipende dalle apparecchiature usate e dalle condizioni di traffico).Inoltre a 60 Kmh la sanzione nel 2009 era di €.37 non 160. Magari sarebbe utile sentire anche l’opinione dei residenti e dei familiari che hanno avuto vittime per “merito” dei poveri automobilisti vessati e tartassati che sono costretti ad attraversare il nostro centro abitato a bassa velocità .La sanzione è l’unica” tassa “che possiamo scegliere di non pagare semplicemente rispettando i limiti. Ma si sà…strano paese l’Italia.
Meglio fare delle precisazioni altrimenti rimaniamo tutti nell’ignoranza
1) L’art. 142 in materia di “autovelox” recita testualmente:
“Le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili”. Se il legislatore ha voluto esprimere un aggettivo per marcare la differenza tra “visibile” e “ben visibile” ci sarà un motivo. A Pieve Torina siamo nel caso comunque del “poco o niente visibile”.
2) In più per postazione ci sarebbe da dimostrare che costituisce “postazione” solamente la macchinetta e non l’intero insieme costituito per svolgere il servizio di accertamento, ovvero anche il vigile stesso.
3) Ma veniamo al punto principale: l’articolo 43 del codice della strada (insieme agli art 11 e 12) prevede:
“Gli agenti preposti alla regolazione del traffico e gli organi di polizia stradale di cui all’articolo 12 del codice, durante i servizi previsti dall’articolo 11, commi 1 e 2, del codice, quando operano sulla strada devono essere visibili a distanza, sia di giorno che di notte […]” Di fatto sono state annullate multe contestate tramite autovelox quando i vigili rimanevano nascosti.
Non parliamo poi dei limiti delle strade, in molti tratti è semplicemente impossibile rispettarli nel lungo periodo, tipo i limiti di 50 in alcuni tratti di statale.