Amedeo Belli torna a casa
Il giudice dispone i domiciliari

PORTO RECANATI - Il 59enne è accusato di omicidio preterintenzionale per la morte della moglie Anna Maria Gandolfi

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Amedeo Belli all'uscita dalla caserma dei carabinieri di Porto Recanati

Amedeo Belli all’uscita dalla caserma dei carabinieri di Porto Recanati

Accusato di omicidio preterintenzionale per la morte della moglie Anna Maria Gandolfi, Amedeo Belli ha lasciato ieri il carcere di Montacuto dove era in stato di custodia cautelare dal 28 marzo.  È tornato a casa dopo che il giudice ha accolto l’istanza di revoca della misura in carcere presentata dagli avvocati, del cinquantanovenne ex imprenditore,  i legali Paolo Giustozzi e Valeria Attili, disponendo per Belli la detenzione domiciliare. La tragedia risale allo scorso 27 marzo, quando la vittima era stata ritrovata con il cranio fracassato nella sua casa di Grotte a Porto Recanati, dopo che il marito separato da tempo, si era costituito ai Carabinieri raccontando di una violenta lite tra i due.

(Redazione CM)

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