di Filippo Ciccarelli
Un altro negozio cala la saracinesca a Macerata, questa volta non in centro storico ma nel borgo di Villa Potenza: ma l’esercizio commerciale di Almo Maccioni e Piera Principi, per la frazione e non solo ha rappresentato una vera e propria istituzione. Non a caso Almo è conosciuto, come recita l’insegna di Borgo Peranzoni 78, come il re del prosciutto. La salumeria venne aperta dalla famiglia di Piera Principi, moglie di Almo, nel lontano 1894. Sabato scorso l’ultima apertura in 119 anni di storia: dopo le festività di Pasqua la sorpresa per molti clienti che hanno trovate il locale chiuso.
Almo, come mai avete deciso di chiudere bottega?
“Perché io e mia moglie ci siamo… invecchiati! La gente mi dice che sono un ragazzino, ma la realtà è che ho 81 anni e con gli acciacchi abbiamo preferito fare così”.
Quanto tempo fa ha cominciato a lavorare nella storica salumeria di Villa Potenza?
“Ci ho lavorato per 50 anni. Mia moglie invece stava già nella pancia della madre quando ha iniziato a vendere mortadelle!”.
Qual è il segreto di una carriera così longeva?
“Io ho sempre scelto gli ingredienti migliori, la pista me la faceva una persona che conoscevo bene e poi compravo sempre alimenti di prima qualità. Non solo con gli insaccati, anche con formaggi, parmigiano e il resto, prendevo la prima scelta, che era sicuramente più costosa ma garantiva la soddisfazione dei clienti. E poi ho costruito negli anni un rapporto ottimo con tutti. Con i clienti bisogna essere anche un po’ psicanalisti, c’è chi vuole chiacchierare, chi ha bisogno di attenzioni particolari. Negli ultimi anni di crisi magari vendevo meno rispetto ai colleghi perché la merce era un po’ più costosa ma ho scelto di proseguire sulla strada della qualità”.
In tutti questi anni avrà certamente raccolto molte soddisfazioni…
“Sì, sono tantissime: quella principale è il rapporto con i clienti, perché tanti sono diventati amici. Erano tutti di casa, per così dire, la soddisfazione più grande è proprio quando le persone ti ringraziano e ti fanno i complimenti per il tuo lavoro. L’altroieri per esempio una signora di Montecassiano mi ha telefonato per ringraziarmi del baccalà che le avevo venduto, poi ricordo dei clienti che venivano apposta da Roma tre volte l’anno…”.
Quale sarà il futuro del negozio?
“Ci sono alcune persone interessate: una di queste vorrebbe proseguire l’attività della salumeria, mentre un altro vorrebbe cambiare tipologia”.
Sono tante le persone che conoscono e apprezzano i proprietari della salumeria di Villa Potenza: tra questi il nostro lettore Marcello di Marco: «Ai simpaticissimi Piera ed Almo – scrive – un grazie ed un augurio di una serena seconda giovinezza! Speriamo che qualche altro volenteroso sappia tramandare ancora le tipicità di questo apprezzatissimo negozio».
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che peccato!
noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
Auguri, mitico Almo, titolare del c/c n.1 della Banca delle Marche (allora Carima)! Fui ad aprirglielo nel lontano 1982!
un grosso abbraccio ed un saluto, siamo felici per voi, ma tristi per noi…dove andremo a prendere gli affettati???? e la gentilezza e la vostra simpatia? e le belle chiacchierate? Vi auguriamo tutto il meglio per tutti e due .Lauro e Paola
noooo! villa potenza perde un attività commerciale tra le più eccellenti della frazioni!
E adesso chi mi dirà come deve essere cucinato il Baccalà?? Piera…non si fa!!
Quando si entrava in negozio spuntava Almo:
< che te faccio pacchiarí > ????
Ci mancherá il nostro Almo!!!
Che te possino Almo! Non hai detto nulla l’ultima volta che ci siamo visti. In ogni caso tantissimi auguri a te e a tua moglie.
quanti panini con il prosciutto…caro almo e piera che ho preso in 38 anni ……..ora vi auguro un buon vivere sereno come siete voi , bravi sinceri e onesti .
E’ importante che questa attività possa essere continuata fa qualcuno.
Bravissimi, gentilissimi e sempre prodighi di consigli….
Un paio di mesi fa mi aveva detto che pensava di chiudere, ma credevo che non fosse così presto…
quanto vorrei conoscere quel deficente che ha voluto lasciare il segno deLsuo complesso di inferiorità cliccando sulle manine rosse