Ho incontrato questo ragazzo, appena quattordicenne, in una delle tante assemblee fatte nelle scuole della nostra provincia per cercare di portare avanti un discorso di prevenzione rispetto all’utilizzo massiccio e continuato di alcol e droga sin dall’età di 11-12 anni. Quello che segue è il resoconto di un successivo colloquio fatto nel mio studio. Il ragazzo, uno studente al primo anno delle superiori che abita nell’entroterra maceratese, ha chiesto l’anonimato: Gianni è quindi un nome di pura fantasia. Quella che emerge è una situazione allucinante e tragica, che è sotto gli occhi di tutti, nelle famiglie, nelle scuole, nei centri urbani, anche se tutti fanno a gara per non vederla.
Puoi parlarmi del consumo di alcol dei ragazzi della tua età?
“Per la maggior parte di noi ragazzi di 13-14 anni, e anche per molte ragazze della stessa età, esistono due soli divertimenti: l’alcol e la droga, intesa soprattutto come canne e pasticche”.
Cominciamo dall’alcol.
“A parte le birre che si bevono di pomeriggio in qualche bar, il consumo vero di alcol c’è solo nel fine settimana, quasi sempre nelle discoteche. Qui, quando paghi il biglietto, hai una bevuta gratis. Mettendo insieme più bevute gratis, puoi sostituirle con una o più “cannucciate”, cioè con con grandi caraffe piene di alcol (soprattutto vodka lemon, ma anche altri supercolici, mescolati con bevande tipo Red Bull, Monster e forse anche pasticche sbriciolate: in realtà, nessuno sa quale sia il contenuto preciso); da questa grandi caraffe poi con le cannucce beve tutto il gruppo e così si comincia ad andare su di giri. Almeno questa è la mia esperienze in due discoteche dell’entroterra maceratese e fermano”.
Vi vengono chiesti i documenti per farvi entrare e per darvi da bere? Cioè, il personale della discoteca distingue tra maggiorenni e minorenni?
“Nemmeno per sogno, neanche quando, finita la cannucciata, qualcuno di noi va al banco per fare, questa volta a pagamento, la seconda o la terza bevuta, quasi sempre di qualche altro superalcolico. Il costo delle altre bevute è accettabile, certo, dipende da quello che chiedi, però con 5 o 10 euro te la puoi cavare. Si continua a bere perché nel fine settimana lo scopo principale è lo sballo, con qualsiasi mezzo, anche per i ragazzi più grandi di noi, quelli di 20-25 anni. All’interno del gruppo c’è quasi una competizione a chi si sballa di più, a chi si fa di più, sia con l’alcol che con le sostanze”.
Se si presenta al banco qualcuno visibilmente ubriaco, gli viene dato egualmente da bere?
“Diciamo che fino a quando non svieni, non gliene frega niente a nessuno se sei ubriaco o no. L’importante è che paghi”.
E’ vero che qualcuno arriva in discoteca già ubriaco?
“Sì,è vero, a volte è così, perché tanti ragazzi prima della discoteca consumano uno o più aperitivi al bar, o ci danno sotto con il vino o le birre se fanno cena prima di entrare in discoteca, dove si arriva non prima dell’una di notte. Poi, una volta entrati, come ti ho detto, per molti ragazzi c’è una specie di gara a chi beve di più (del tipo: vediamo stasera chi si piglia la botta più grossa), e dalle due in poi c’è un sacco di gente ubriaca, sia ragazzi che ragazze, in prevalenza però maschi. Gli ubriachi, specialmente quelli che prendono anche sostanze eccitanti, sono quelli che poi danno vita alle risse in discoteca, molto frequenti e quasi sempre causate da motivi proprio stupidi. Con le ragazze ubriache, se vuoi, puoi farci qualsiasi cosa.
Poi che succede?
“Dopo un po’ si cerca di vomitare per buttare fuori l’alcol bevuto oppure si beve molta acqua per espellere l’alcol con l’urina in bagno. Dalle quattro in poi c’è il rientro a casa, che quasi sempre facciamo con dei pulmini; di solito siamo ancora abbastanza ubriachi, ma i genitori non se ne accorgono quasi mai perché dormono tranquilli, sapendo che torniamo a casa con un pulmino e non rischiamo incidenti stradali”.
In discoteca si consumano anche sostanze?
“Certo, c’è un uso pubblico e continuo di canne, molti se le preparano in piedi o seduti su qualche tavolino, portando l’occorrente (qualche sigaretta, il tritaerba, un accendino, un filtro di cartone, le cartine lunghe) e poi se le fumano davanti a tutti, più di una, anche davanti al personale che se ne frega altamente e non interviene. Altri comprano gli spinelli lì dentro, costano pochissimo, due o tre euro, mentre le pasticche di ecstasy e di ketamina qualcosa di più, intorno agli otto-dieci euro”.
Girano molte pasticche?
“Sì, molte pasticche di ecstasy, poi nelle discoteche più grandi vedo delle strisce di coca nei bagni e a volte sui tavoli, nelle più piccole solitamente erba, fumo e pasticche, e adesso tanta ketamina e pure LSD, insomma tutto quello che serve per non stancarsi, per percepire meglio la musica e i colori delle luci, per socializzare meglio tra di noi, per fare qualche viaggio allucinato, insomma, per sballarsi”.
Chi spaccia questa roba?
“Lo spaccio è sia interno che esterno alle discoteche, molti si portano la roba da fuori. C’è solo l’imbarazzo della scelta, anche perché i prezzi sono molto bassi. Ci sono ragazzi che spacciano in sala, chissà, forse anche dello staff, altri aspettano nel parcheggio e ogni tanto qualcuno esce e li raggiunge per comprare quello che gli serve. Qualcuno acquista le dosi anche nei discobus”.
Questo in discoteca. Di giorno, a scuola e fuori dalla scuola, cosa succede?
“Succede che spesso qualcuno si fa le canne prima di entrare a scuola, e poi ovviamente in classe dorme o comunque non segue, non capisce nulla. Alcuni insegnanti, non tutti, capiscono che ci sono le canne di mezzo, però fanno finta di nulla; altri semplicemente non si rendono conto e pensano che i ragazzi siano assonnati perché la notte stanno al computer. A volte le canne vengono preparate e fumate durante la ricreazione, oppure appena usciti (tra i maschi quasi tutti si fanno le canne, tra le femmine la percentuale è più bassa). Se penso alla mia classe, per alcuni farsi le canne, anche più volte al giorno, è diventata un’abitudine giornaliera, e così in qualche modo diventi dipendente; per altri il consumo è molto più occasionale, in ogni caso almeno un ragazzo su due, e mi tengo abbastanza basso, si fa le canne. Comunque nei bagni a scuola fumano tutti, o quasi, magari solo le sigarette normali. Le sigarette normali le fumano anche diversi bidelli”.
A scuola si fa attività di prevenzione?
“Nella mia scuola la prevenzione è scarsa o nulla, qualche insegnante addirittura minimizza, tutti sanno che nei bagni si fuma di tutto e nessuno interviene”.
Il pomeriggio, usciti da scuola, che succede?
“Nel pomeriggio è uguale, si fuma a casa di un amico quando non ci sono i genitori, oppure all’aperto in qualche parco o in qualche località un po’ defilata, quasi sempre in gruppo. Alcuni pensano solo alle canne, è un’abitudine quotidiana della quale non riescono a fare a meno, per cui, per esempio, se in qualche fine settimana non si va in discoteca, allora ci si ritrova a casa di amici, portando l’alcol e le canne, e alla fine ci si sballa come sempre. Tanti ragazzi dicono che non sono dipendenti dalle canne, ma non riescono a farne a meno”.
Anche durante la settimana i genitori non si accorgono di niente?
“Per non farsi sgamare dai genitori, usiamo mentine e gomme per l’alito, ci laviamo le mani per far sparire la puzza di tabacco o di erba, cerchiamo di stare un po’ all’aria aperta per spuzzare i vestiti impregnati, mentre le sigarette e l’accendino si nascondono nei motorini”.
Ma non siete a conoscenza del fatto che nella cannabis oggi in commercio il principio attivo raggiunge e spesso supera il 30% e può causare, magari a distanza di anni, gravi problemi psichiatrici?
“Molti ragazzi lo sanno che le canne di oggi sono fortissime e possono causare gravi danni e creare anche dipendenza, però pensano che sia meglio una canna che dieci sigarette normali, che provocano stanchezza, il fiatone anche per una rampa di scale, debolezza…. Ai ragazzi comunque i danni della droga importano poco perchè a loro dagli amici viene detto: “non sai quello che ti perdi”. Spesso poi all’interno del gruppo c’è competizione a chi si sballa di più, a chi si fa di più, tanto si sa che con le canne non si va in overdose. Lì, in quei gruppi, o ti fai di canne o stai fuori”.
Perché i ragazzi si svogliono sballare con la droga o con l’alcol?
“C’è sempre una causa, anzi, ce ne sono parecchie di cause: per farti accettare dal gruppo, per metterti in mostra, a volte per problemi familiari, per sottovalutazione delle conseguenze, perché sei una persona passiva che non ha interessi sportivi, musicali o di qualsiasi altro genere. Le famiglie quasi sempre non se ne accorgono, sono poco informate, e poi hanno paura ad affrontare il problema. Volendo, qualcosa potrebbero capire, per esempio dovrebbe essere risaputo che le canne causano occhi rossi e ristretti, un certo rallentamento nelle risposte, un’euforia incontrollata, risate senza senso, e poi, smaltito l’effetto, forti mal di testa”
Chi spaccia nella tua città?
“Da noi gli spacciatori finali sono quasi tutti italiani, intorno ai 18-20 anni, che a loro volta si riforniscono quasi sempre da marocchini o nigeriani. Poi nei gruppi c’è di solito un ragazzo che raccoglie i soldi e fa da tramite con lo spacciatore”.
I ragazzi in genere rimangono poi alle canne e alle pasticche, oppure passano ad altre sostanze tipo eroina e cocaina?
“Non c’è una regola generale. Alcuni ragazzi rimangono alle canne, altri passano ad altre sostanze; le canne se le fanno almeno uno su due. Tra i miei amici e tra quelli che conosco il 60-70% di chi comincia con le canne poi prosegue verso altre sostanze”.
Ma il Comune, i Carabinieri, la Chiesa non si muovono, non intervengono in qualche modo per bloccare nella vostra città questo continuo commercio di canne e di altre sostanze?
“In Chiesa, sino a quando ci sono andato, questo argomento della droga era tabù, semplicemente non se ne parlava. In Comune quello che fanno non lo so, penso niente. Quanto ai Carabinieri, certe volte mi chiedo perché non entrano, anche in borghese, nei locali e nelle discoteche dove tutti sanno che si spaccia. Boh, avranno i motivi loro”.
* Avv. Giuseppe Bommarito
Presidente onlus “Con Nicola, oltre il deserto di indifferenza”
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Questa è una tragica realtà che ci consegnerà una generazione di malati cronici. E nessuno fa niente.
Niente di nuovo sotto questo cielo!
Sono storie quotidiane che dobbiamo rendere note affichè nessuno possa pensare che non ci riguardano e riguardano solo i figli degli altri.
carissimi, voglio fare un intervento un po’ fuori dal coro.
Noto che nell’ intervista, il ragazzo sottolinea che nessuno fa niente per evitare questo disastro e può anche essere vero.
Sicuramente non si fa abbastanza e noi genitori e le istituzioni debbono combattere questa piaga con tutti i sistemi possibili, prima di tutto l’ alternativa allo sballo e il dialogo.
Questo è vero , ma non deve passare il messaggio che la colpa è degli altri senno facciamo il gioco di chi si tura naso e tappa le orecchie.
Non sono gli altri ma noi
riaprite gli oratori e non date soldi ai vostri figli!!!spronarli a fare sport..che mondo tristemente malato…………………
La colpa è delle discoteche, dei bar che non effettuano i dovuti controlli, della scuola, dei soldi facili….e si potrebbe continuare così all’infinito dando la colpa all’esterno. Ache 15 anni fa si spacciava nelle scuole.
Quello che vorrei dire, perchè di discorsi belli se ne fanno tanti ma purtroppo non bastano, è che bisogna partire dalla famiglia. Dove sono i genitori???Tanti ragazzi crescono avendo tanto di materiale ma ben poco di quello che in realtà serve: amore, dialogo, comprensione. La famiglia deve cambiare….. quanti genitori dicono non mi sono mai accorto che facesse uso di sostanze…certo non stavi mai a casa per sapere cosa facesse tuo figlio! Qui mi agito…..proviamo a farci un esame noi come persone e quello che diamo a nostri figli, poi possiamo passare a dare colpe agli altri!
Credo che sia tardi per parlare di prevenzione anche perché chi si droga sa a cosa va incontro e le conseguenze che ne comporta e di certo sa anche che la morte è un amica e compagna che ogni momento può chiamare, ma ognuno di noi è libero di fare quello che vuole. Secondo me tutto parte dall’educazione che si da inizialmente ai bambini, poi la nostra società prende parte all’opera offrendo ai giovani un futuro, ma un giovane oggi come oggi cosa deve fare? Fin dalla nascita il bambino è succube di persone avide e senza scrupoli e di certo la droga che entra in commercio non è frutto di un piccolo spacciatore. Io sospetto che sia colpa dello stato, che impartisce un certo tipo di educazione e agisce in modo da rovinare la vita dei giovani attraverso la tv, film(in alcuni nazioni alcuni giochi e film sono stati censurati o vietati),giochi ed educazione scolastica che, all’inizio potremmo anche ritenere innocui ed innocenti, ma che poi si rivelano dannosi. Adesso come non mai gli psicofarmaci vengono assunti già in tenera età da quasi tutti e non c’è più limite al divertimento sfrenato…..ma anche noi che adesso siamo adulti, un tempo abbiamo vissuto in bei periodi ma allo stesso tempo pericolosi ma non come oggi,ma purtroppo molti dei miei compagni sono morti assumendo droga e quelli che sono sopravvissuti potrebbero essere paragonati a degli zombi ma alcuni per fortuna si sono salvati. A parer mio credo che il vero problema sia la perdita dei valori, come la famiglia e l’importanza della vita e tutto quello che fanno i giovani oggi si riverserà sul domani di tutto il mondo e guardando bene non si prospetta un bel futuro. Essendo importante la vita dei nostri giovani perché nessuno interviene sui mass media o produttori di film che incoraggiano l’assunzione di sostanze stupefacenti e incentivano ad adottare uno stile di vita sempre più egoista e ipocrita. Sappiamo benissimo quello che succederà, ma nessuno protegge i giovani che sono deboli, ma ormai chiamarli deboli non è più l’aggettivo giusto perché sono consapevoli cosa comporta l’assunzione eccessiva di alcool e di sostanze stupefacenti, ma molti di loro accettano il rischio di morire per puro divertimento. Forse molto giovani sanno difendersi da soli ma allo stesso tempo si autodistruggono, secondo me invece cercano in tutti i modi di comunicare il male che hanno dentro, il male che la nostra società e noi adulti abbiamo costruito per loro. Pochi o pochissimi fanno qualcosa di serio e vero nei loro conforti, anche sei ci si prova a fare qualcosa si ha sempre la strada sbarrata e credo che ci vorranno decenni per smantellare questo fenomeno, ma fino a quando ci saranno interessi maggiori sotto le cose non cambieranno. Una nazione come l’Italia di vecchi è da tempo stata conquistata e ora è inerme e questi giovani di oggi, cosi come sono, non potranno mai fare il futuro o essere una minaccia per chi comanda la nazione o il mondo. Fare del buonismo è bello ma serve? Ci vogliono cose vere e sincere e soprattutto colpire in alto da dove vengono prese le decisioni. Voglio ricordare che senza presente non c’è futuro quindi distruggere i giovani è un progetto in atto da tempo e noi abbiamo il dovere di difenderli e aiutarli FACENDO CAPIRE LORO CHE DROGARSI SIGNIFICA DISTRUGGERSI E CHE NOI GLI SIAMO VICINI PER AIUTARLI A VIVERE LA LORO VITA.Dedichiamo loro fiducia,futuro,speranze e tempo e impariamogli a vivere come facevano gli anziani un tempo, abbiamo abbandonato tutto per farlo fare alle scuole ed ecco il risultato. Ci sono molte cose da migliorare soprattutto cambiarle, PRIMA DÌ TUTTO DOBBIAMO CAMBIARE NOI ADULTI NEI LORO CONFRONTI.
Pasticche???? Estasi?????(droghe preistoriche morte e sepolte negli anni novanta in uso ancora in pochi paesi del nord est europeo) Non chiedono i documenti per bere nelle discoteche?????(che tra laltro sono piene di polizia in borghese che ti fanno chiudere seduta stante per una cosa del genere…….) caro Bommarito hai preso un granchio questo ti ha raccontato un sacco di balle…….!!!!Serietà signori serietà!!!!…..”errare humanum est perseverare autem diabolicum”…..
Caro Paolo Bartolomei mettiti davabanti al tribunale di macerata e fà un test antidroga a tutti i nostri illustri avvocati maceratesi da 40 a 70 anni poi me lo vieni a dire di quale generazione di malati cronici parli….ma mi faccia il piacere……SERIETà SIGNORI SERIETà!!!!!!!!…..Vi imploro!!!!
Rino hai ragione!! la nostra società e rovinata alla base e guardiamo la punta per darle le colpe e giustificare il tutto .. ma quanto siamo bastardi e ipocriti e senza soluzioni perché i viziosi noi adulti..
mi sembra una visione patetica di chi non ha ancora una visione della vita ma si omologa a comportamenti stupidi.punto
i genitori dormono tranquilli perchè sanno che torniamo con il pulmino…ecco i genitori NO COMMENT tu testa di minghietta che non sei altro a 14 anni te ne devi stare a casa a giocare con i Gormiti.
E ‘ 25 anni che frequento le discoteche e dico che realta’ come quella dichiarata dal quattordicenne rappresentano a mio avviso non piu’ del 5 % dei frequentatori abitue’ delle disco.
bravo avvocato.hai scoperto l’acqua calda!!!!!!a rino pace vorrei dire che l’avvocato non ha preso un granchio,le pasticche ci sono eccome,i documenti non li chiedono per bere,sono 15 anni che frequento discoteche,mai chiesto il documento per bere,neanche quando avevo 14 anni.Il documento pero’ me lo hanno chiesto alla SNAI per giocare una schedina da 2 euro……………
……ignoranza e molta paura di essere genitori …… educare e arduo ma va fatto con molta,molta informazione a riguado….
Castick se ultimamente hai preso una pasticca vuol dire che ti hanno venduto un optalido per extasi! Rintracciali e fatti ridare i soldi! Inoltre le leggi ferree contro l’abuso di alcool per i minorenni sono in vigore da meno di un decennio quello che facevi tu quindicianni fà lo facevamo tutti magari al mitico tartaruga di domenica pomeriggio quando da tudentelli di superiori frechi fresci bevevamo i nostri primi coctail ( situazione impensabile al giorno d’oggi….ed aggiungo SERIETà)
Per Rino Pace
Sei liberissimo di avere le tue opinioni, però ti invito (come invito tutti i lettori) a leggere un libro uscito solo qualche giorno fa: “Droga – Le guide de LE IENE”, Edizioni Fivestore. Non è certo un libro schiacchiato su tesi proibizioniste, nè tanto meno di voluta e strumentale amplificazione della realtà. Si può ordinare sia in edicola che in libreria e costa solamente € 9,90.
Un altro utile approfondimento lo potresti fare al Sert di Macerata per sapere se ecstasy e pasticche varie sono un reperto preistorico, così come sarebbe utile arrivare anche all’Istituto Santo Stefano di Porto Potenza Picena, dove sono ricoverati in stato vegetativo alcuni ragazzi della nostra provincia, ed anche di altre province, con il cervello ormai irrimediabilmente fuso per estasy, ketamina e LSD.
Sappi comunque che quello che ho scritto, riportando l’intervista che qui stiamo commentando, ho provveduto a verificarlo con numerosi altri giovani e giovanissimi. Ti posso confermare che è un problema gravissimo, le cui colpe sono sicuramente molteplici (non solo dei ragazzi, e non solo dei genitori, ma anche e soprattutto di chi, per fini economici, a monte governa il traffico criminale di sostanze e a valle gestisce le fila del divertimentificio dei giovani, speculando sulla loro pelle e sulla loro vita).
Ora si tratta di decidere: lo vogliamo rompere o no il vergognoso silenzio delle famiglie, delle scuole, della Chiesa, delle varie agenzie educative, sull’avvio precoce di tanti adolescenti, anche di 11-12 anni, all’alcol e alle sostanze?
vedo che in quasi 20 anni (da quando ne avevo 14 io) è cambiato ben poco, e in peggio…
scusate il mio commento, ma penso proprio che gran parte della colpa di cosa stia accadendo a questo ragazzo, è dei genitori. Quando io avevo 14 anni, non tornavo a casa a notte fonda, mi era consentito tornare a casa alle 23.00 al massimo; non passavo le notti in discoteca; era vietato, anzi, impossibile; quando tornavo a casa alle 23.00, mio padre e mia madre, volevano che passassi da loro in camera da letto; mi controllavano con attenzione, come quando un tempo ogni ragazzo che ha fatto il militare, faceva il contrappello. Non avevo mai disponibilità di soldi in tasca; uscivo a divertirmi con 5-10.000 lire e appena tornato a casa, dovevo render conto al genitore delle spese fatte nel corso dell’uscita.Gli unici sballi che di nascosto mi sono concesso, era quello di truccare il vespino, arrabattandosi in casa a modificare il motore e “limare” alcune parti meccaniche; ed andare in discoteca la domenica pomeriggio al tartaruga o all’arcobaleno, ma crdo proprio e ne sono sicuro che i miei genitori erano al corrente di quello che avevo fatto.
Abbiate pazienza, ma credo proprio che i genitori di questo giovane vanno aiutati, per poi arrivare a salvare questo ragazzo.
Un forte abbraccio a queste persone che vivono questa difficoltà
Avvocato non hai preso un granchio e nessuno ha scoperto l acqua calda!! Sballarsi per un ragazzo di 14 anni oggi giorno è una stupida realta ma nessuno ne ha colpa ne i genitori ne le istituzioni . Le cose per quanto ti vengono offerte te le vai a cercare tu perche …perche non hai un cavolo da pensare tutto il giorno evidentemente . Le scuole possono informare quanto gli pare se non le stanno a sentire … i carabinieri la polizia certo che agiscono , vanno a cercare il ragazzino che si fa la cannetta ma non riescono a beccare tutti i kili che riescono a passare perche questo ? Io sono daccordo con Rino le droghe di oggi non sono piu le chicchette sono altre siamo passati direttamente al principio attivo ! Chi dice di fare le analisi davanti al tribunale ha ragione provate un po e vedete quanti di questi avvocati risulteranno puliti . é inutile guardare le iene tutti mostrano solo quello che vogliono far vedere certe cose se non le hai vissute non le capisci dall esterno .Troviamo piu eroina e cocaina che hascish e marijuana cio vuol dire che girano molti piu soldi di una volta e che la legge(carabinieri…etc) in qualche modo ha fallito. La chiesa lasciamola stare proprio che non ha un punto di vista ,in generale non si espone meglio..che preghino loro per le nostre povere anime .! Nelle discoteche , nelle scuole trovi quello che vuoi se lo cerchi , ma per esperienza dico che non è cosi eclatante come si pensa le cose te le devi cercare nessuno ti regala niente.Davvero non si puo dare la colpa alle discoteche o ai locali alle scuole.Riaprire gli oratori ok giusto dopo 2 mesi il ragazzino che nel gruppo si fa le canne se le fa anche all oratorio e magari tira dentro anche gli altri .La cosa brutta è che oggi c è molta piu informazione di dieci o venti anni fa e questa è un arma a doppio taglio io a 14 anni no sapevo nemmeno cos era una canna davvero invece oggi lo sa chiunque e la curiosita puo venire a tutti deboli e non deboli .
Signor Bommarito io non nego che la cosiddetta extasi non esista, anzi il numero di metanfetamine e la varietà è addirittura aumentata(vedi il caso di milano dove i cinesi hanno introdotto metanfetamine nuove e più letali) il problema esiste ma l’uso di MDMA (sigla della struttura molecolare della metanfetamina) viene fatto tramite inalazione o scioglimento all’interno di buttigliette di acqua da 1/2L e non tramite la forma della pastiglia.Il problema esiste ed è grave per le proporzioni delle devastanti conseguenze apportate al sistema nervoso.Voglio aggiungere però che questo tipo di droghe se pur diffuse difficilmente vengono cedute a ragazzini che nell’impossibilità di gestire lo sballo entrano in uno stato di panico che li porta dritti dritti al prontosoccorso con conseguente denuncia dello spacciatore dato che il quattordicenne inpaurito e sconquassato non avrà problemi a denunciare il suo pusher! Io appoggio appineno le sue intenzioni ma dal dialogo con il ragazzo si evince una propenzione all’esibizionismo ed alla mitomania, magari è solamente alle prime sbronze o alla prima cannetta che gli ha procurato il vicino di casa più grande! per carità anche questo è sbagliato ma le proporzioni del fenomeno trà i neo adolesenti e molto più circoscritto di quello descritto dal questo ragazzo!
…..riguardo a LE IENE ed il loro report sulle droghe …
Krokodil, massima allerta anche in Italia sulla droga killer
In campo il Sistema di allerta nazionale del Dipartimento politiche antidroga, dopo la crescente diffusione della droga che scioglie ossa e pelle
http://scienza.panorama.it/krokodil-massima-allerta-anche-in-Italia
LA GENTE SE NE ACCORGE SEMPRE TARDI -.-” SONO PIENI DA NON SO QUANTO TEMPO… E NESSUNO GLE NE FOTTE UN C**** PER IL SEMPLICE MOTIVO CHE IL LOCALE GUADAGNA, E SOPRATUTTO LA DROGA CHE NON DOVREBBE GIRARE INVECE DE STA A SCALDARE LE SEDIE DELL’UFFICIO LE FORZE DELL’ORDINE E’ ORA CHE INZIANO A FARE IL LORO DOVERE !!
Paoolo i report delle iene non è che non dicano la verita tu dici il krokodil un mix di sostanze che in russia va da un po di tempo nelle zone piu disagiate. Un mix di oppiacei ,psicofarmaci , farmaci e BENZINA! Una cosa terribile che tu penseresti come fa una persona che vede un servizio dove la gente usa una droga che ti distrugge il corpo portandolo all osso (nel vero senso della parola) ad usarla o iniziare a provarla giusto!Allora perche la gente la usa pur sapendo i suoi effetti?? io non lo farei mai ? perche mostrando certe cose a dei ragazzini si innesca o meglio si puo innescare un senso di curiosita totalmente subdolo inaccettabile secondo me che potrebbe portarli a provare questo nuovo mondo per questo dico che l informazione puo essere usata anche in modo malevolo pur non volendo.
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da una parte una persona impegnata che cerca di dare un contributo nella difficile lotta contro droga e alcolismo giovanile, dall’altra alcune persone una in particolare, che, con motivazioni ridicole o poco attendibili critica e sminuisce. bel contributo da parte di quella persona. le discoteche sono piene di poliziotti in borghese, nessuno si impasticca, i minori non bevono. che bello. e noi che eravamo preoccupati.
Mi guadagnerò un sacco di “inimicizie” e pollici versi, ma certe tesi qualcuno deve pure sposare.
C’è una fetta di società, e mi riferisco all’incirca ai nati dal 50 al 65 -anno più anno meno-, che della torta hanno mangiato la parte maggiore. Una torta costituita da servizi pubblici funzionanti, agevolazioni, facilitazioni.
Nel ’70 bastava la terza media per avere un lavoro che spesso durava quei 30/35 anni sufficienti ad arrivare alla (dignitosa) pensione. Un diploma era garanzia di lavoro e retribuzione decente, tranne casi trascurabili.
Fino al 1994 c’era l’equo canone (che poi berlusconi ha tolto) e gli affitti abbordabili, poi per molti lavoratori la casa non era un problema perché la forniva l’ente, il corpo, l’arma, le ferrovie e talvolta anche l’azienda privata.
In ospedale esistevano fino gli anni ’90 i ricoveri per accertamenti. Con comodo, in due settimane, ti rivoltavano come un calzino alla ricerca dei problemi. Allora si facevano interventi per l’ernia al disco, per la colicisti; oggi non ti operano l’appendicite se non va in peritonite.
Una fase storica dove si viveva di ottimismo, opulenza, sperpero, spreco. Molti dei figli di questi “privilegiati” sono stati coccolati, non gli è stato negato nulla. Ma al momento di far spiccare loro il volo, si è atteso. Rimandato, evitato.
Abbiamo una società gerontocratica. Pare che “gli anziani” sono a prescindere meglio dei giovani. A parità di mansione, sono più pagati. Siedono sui posti del potere. Vogliono mettere bocca ovunque, con la saccenza della “esperienza”.
Poi è iniziata la fase calante. Già i nati del ’70 hanno iniziato ad avere difficoltà di inserimento al lavoro. Ce ne sono tanti ancora alla ricerca della prima busta paga ufficiale. Maggiore scolarizzazione, ma minore qualità dell’insegnamento. Il 68 ha dato frutti amari, la scuola è diventata una specie di servizio di babysitteraggio. Prova a bocciare un somaro che ti trovi ricorso al tar e talvolta le gomme tagliate.
Siamo arrivati ai nati a ridosso del nuovo millenio. Mettetevi nei loro panni: che prospettive hanno? Gli dite studia, fa il bravo… per ottenere cosa? Una pergamena affissa al muro da riguardare e rimirare nelle lunghe giornate da disoccupato.
Se la vita fa schifo, e la colpa non sempre va imputata ai singoli, è ovvia conseguenza cercare l’evasione. Gli togli l’evasione, produci un impiccato.
Carpe diem, ragazzi, Cogliete l’attimo. Approfittate della giovinezza per prendervi quelle soddisfazioni che vogliono negarvi, soprattutto quelli che hanno preso tutto. Divertitevi, ma abbiate la testa sulle spalle. Fate attenzione che è tornata a circolare l’eroina. Quella ammazza, distrugge, evitate. Le droghe sintetiche sono micidiali perchè i soccorritori non sanno neanche come affrontarle. L’alcool è la droga che produce più vittime, da una dipendenza con risvolti miserabili.
Il divertimento va bene se non è pregiudizievole, se non diventa l’unica finalità della vita. Cogliete l’attimo, purchè sia un attimo.
questi ragazzi hanno 14 anni non 35, ma dove sono iloro genitori? che cosa fanno? come possono dormire tranquilli? è veramente allucinante!!!!!!
Ma di cosa si va a impicciare adesso il Bommarito, con codesta esibizione di sorpassatissimo giornalismo d’inchiesta?
Mira forse egli a mettere in ginocchio l’economia (e gli ottimi servizi di autotrasporto pubblico) dell’alto maceratese?!
Oppure peggio, ingigantendo – senza bon ton alcuno – certi spiacevoli dettagli della vita, e forse strumentalizzando l’ingenua voglia di protagonismo d’un adolescente, punta egli a mettere in dubbio il dato fondamentale e complessivo, ormai ampiamente acquisito, che dice che quello che abbiamo consegnato ai nostri figli è il migliore dei mondi possibili?!
Ho 46 anni ed all’età di Gianni e Pinotto facevo esattamente le stesse cose. Dov’è lo scoop?!?
Caro Bommarito,
molto bello il suo pezzo come sempre.
Però, avrà notato /tranne qualche manina che può essere sempre pilotata…) avrà visto che è calato l’amore dei commentatori per lei. Bommarito sindaco ed altro nn si nota e legge più.
Ha notato?
Come mai dirà? Perchè ci mancano i suoi pezzi sui bilanci, sulle marachelle e scartabellare i vari consigli. Come mai?
Hanno addomesticato anche lei? Gli eroi non esistono, vero?
Firmato: un suo ex fan.
Perchè nelle scuole medie non vengono fatti incontri tutti i mesi direttamente chi è uscito dalla Comunità, quella seria, che dura 4/5 anni. 5 anni di non vita per poter vivere, anni difficili, senza libertà, senza libero arbitrio… Purtroppo in pochi sono in grado di resistere, solo se hai visto la morte, magari se sei sopravvissuto ad una overdose… Basta un buco, che sarà mai… E poi ti trovi nella merda, ma non ne esci… Parliamo di eroina, non di canne, altrimenti il giovane comincia a pensare che siano tutte cazzate: quello si fa le canne e non muore, allora anche sull’eroina dicono stronzate, un buco, mica succede nulla… Addio…
Non trattiamo i ragazzi come scemi, io sono degli anni 80, sono cresciuto con la certezza che l’eroina uccide, che le pasticche ti bruciano la testa per sempre, che la coca ti fa morire se tagliata male e che una canna non ti ammazza. Ma le cose bisogna dirle per come sono, e vedrai che la scelta su come fare la cazzata a 15 anni non cadrà sull’eroina, su quello che uccide, su quello che non ti lascia più…. Ora l’eroinomane medio è il ragazzino e la colpa è anche di chi ha generato l’idea che sia tutto uguale…
troppa libertà….e troppo difesi da tutti….
@ Francesco 66:
Come dov’è lo scoop? Lo scoop sei tu!
Buon giorno a tutti ! Come sempre, mai al di sotto delle aspettattive…articolo interessante e mi auguro destinato a far riflettere tutta la società ( parlo a 360°: famiglie, scuole e chiese) sul problema che è molto grave e coinvolge tutti, nessuno ha il diritto a mio avviso di sentirsene al di fuori o addirittura immune….è il momento, (anzi è già passato) di agire, ma non è MAI TROPPO TARDI per invertire la rotta !
@pischello. Non facevi prima a dire: divertitevi senza sballare? Io non condivido l’invito a mollare tutto e non pensare al futuro.
@travaglio. riesci a dire meschinità anche in occasione di un articolo che certo non dice molto di nuovo ma che ci ricorda che abbiamo molto da rimproverarci e molto da temere per il futuro dei giovani.
@ Cecco Angiolieri:
Intanto che ti chiedo scusa per essere stato (forse) un po’ troppo duro con te in una precedente occasione (anche perché vedo che hai raccolto il consiglio che ti diedi), ti do ragione su quello che dici di non condividere nel commento n. 26 dell’amico Pischello, il quale, al senz’altro lodevole scopo di continuare a dimostrarci che non capisce mai una mazza, sta diventando sempre più prolisso.
D’altra parte ciò facendo egli incarna perfettamente una caratteristica peculiare, e sicuramente degna di valorizzazione, di un certa scuola di pensiero camerte.
wow si deve leggere il LIBRO DELLE IENE per avere un educazione e un quadro globale delle droghe sulla società?
ne fanno anche sui preti pedofii a 9.90??
a me sembra che questo signore bommarito parli ancora una volta di cose a lui sconosciute con riferimenti di un qualunquismo disarmante.
quoto in tutto e per tutto pischello
@sem. Il tuo ultimo commento, il 37, è illuminante sul tuo livello culturale e sul grado delle tue conoscenze in merito a fatti, cose e persone. Complimenti.
Ho letto l’articolo e anche i vari commenti e ci tengo a dire la mia, ho 25 anni e continuo ancora ad andare in discoteca, onestamente non mi è mai capitato di vedere nulla, quindi di certo la droga la trovi se la cerchi. Apparte ciò però non vorrei uscire dal discorso principale… tutti noi siamo stati adolescenti, tutti noi abbiamo passato momenti di depressione o di tristezza, ma NON tutti si sono buttati sull’alcol o sulla droga, non voglio dare la colpa ai genitori perchè purtroppo finchè nelle situazioni non ti ci trovi non puoi dire nulla… secondo me però i figli più che controllati andrebbero educati.. educati a superare i problemi della vita senza ricorrere a sostanze pericolose e inutili in quanto permetteranno pure di dimenticare momentaneamente i problemi, ma non ti permettono di superarli. Per il Resto anche io avevo a 15 anni il coprifuoco alle 23,30 e anche io venivo controllata dai miei, cosa che spero farò con i miei figli.
Posto che in materia si possono avere diverse opinioni ( proibizionismo o antiproibizionismo in primis) la diffusione sempre più incontrollata di alcool e droga non può non essere considerato un grave problema sociale.
E per questo motivo genitori e scuola per primi ( mettiamoci anche la chiesa va) non possono continuare a mettere la testa sotto la sabbia e far finta di niente.
A me pare che il “lavoro” di Peppe Bommarito sia proprio questo: nessuna ipocrisia ( famiglia, chiesa, società, istituzioni-scuola); informazione, informazione e ancora informazione. Cioè imparare a guardare il fenomeno come una cosa che potrebbe essere in casa nostra e non riguardare solo “gli altri”.
Può darsi che il ragazzo abbia “ingrossato” la faccenda anche per un certo protagonismo. Però il punto è che l’alcool, la droga e lo sballo per molti ragazzi sono diventate etichette distintive per “partecipare” al gruppo ed essere pienamente “ammessi”.
Questo, anche se certamente non vale per tutti, è un dato di fatto innegabile e sta diventando un “fenomeno di massa” proprio a partire da quella fascia di età dove veramente non si capisce un c…zo di se stessi e il “gruppo” con i suoi irrefrenabili rituali assai “consumistici” ( il divertimento a tutti i costi “acquistando” lo “sballo”: dal motorino all’i phone” alla musica, dall’alcool alla droga), diventa luogo di identificazione della propria personalità. E quì finisco perché mi si apre una voragine di riflessioni…
Ciao ! Sono una ragazza di 19 anni e non vivo sicuramente in mondo diverso da quello del ragazzino di 14 anni. Io non frequento moltissimo le discoteche ma quando vado in quei posti vedo cosa succede. Il problema di fondo è che i miei coetanei VOGLIONO drogarsi, certo in molti casi magari all’inizio vengono anche costretti, ma sicuramente continuano a bere e a assumere sostanze stupefacenti solo grazie alla loro volontà, perché pensano che droga, alcool e sesso occasionale sono il connubio del puro divertimento. Molti iniziano solo per il gusto di provare e poi non riescono più a smettere, giovani così ribelli che non si fanno sottomettere da genitori e insegnanti, che rispondono male a chiunque e che vogliono dimostrare di avere 30 anni e poi ? E poi si fanno plasmare, domare e sconfiggere da oggetti inutili come l’alcool e la droga. C’è qualcosa che non va e siamo proprio noi ragazzi che dovremmo capire che drogarsi e bere è sbagliato, non servono a niente le campagne di sensibilizzazione o cose simili, qui servono i fatti e non le belle parole dette solo per sentirsi a posto con la coscienza. Al limite solo chi ci è passato e è uscito dal giro della droga può veramente mostrarci la verità, ma oggi come oggi neanche la morte fa più paura e ha da insegnare qualcosa ai miei coetanei. Di speranze per un bel futuro ce ne sono poche ma per fortuna c’è ancora tanta gente che usa ancora il cervello e si mantiene sobrio da un divertimento devastante.
Ma Travaglio deve essere sempre e comunque inopportuno?!? Si è già dimenticato le magagne del Pd scoperte da Bommarito sul biogas che stanno tenendo banco in questi giorni???
@ Sem per qualunquismo intende che sono cose comunque risapute e non si può far niente oppure “Lasciateci drogare in pace, della nostra vita facciamo quello che vogliamo”???? Se conosce meglio l’argomento lo spieghi…
faccio i complimenti all’avvocato bommarito per la sua azione di prevenzione, ma dopo aver letto questo articolo bisogna precisare alcune cose: allora il ragazzo che parla di mdma,che è una metanfetamina,con la presenza del metile sul grupo amminico.parliamo di una sostanza ottenuta con precursori quali il safrolo o oldio di sassafrasso,prodotti non semplici da trovare.inoltre l’mdma adesso non è più venduta in forma di pasticca,bensì come cristalli.parliamo di prezzi che vanno sui 40-50 0.5 gr.
le cosiddette pasticche non vnegono più commercializzate in italia dal 2007 credo, e già all’epoca si aveva pillole con principi attivi bassissimi; le pasticche venivano vendute a 20 euro più o meno.
passiamo alla ketamina, possiamo estrarla da farmaci veterinari quali il ketavet, è un dissociativo con effetti molto pronunciati:una sostanza che non è molto indicata per la discoteca e in anni di esperienza in discoteche (ho fatto eventi in tutta europa)poca gente ne fa un uso voluttuario,specialmente nei locali delle nostre zone;inoltre il fatto che il ragazzo parli di 8 euro per pasticche o ketamina è una palese bugia
gli spacciatori non ti regalano nulla, e non esiste che per iniziare ti regalano nulla.
passiamo all’lsd,dietilammide dell’acido lisergico,che ha effetti entactogeni; tra l’altro lsd è una sostanza di difficile reperibilità e vengono preparati piccoli quantitativi.
ultimamente si trova nei blotter venduti sostanze analoghe quali il 25i-nbome,25b-nbome,25c-nbome,oppure qualcuno fa uso (ma a livello personale) di dmt (dimetiltriptamina,si estrae dalla mimosa hostilis) che è un allucinogeno molto potente.
vorrei ricordare che gli allucinogeni mal si addicono a una situazione di rumore come le discoteche,essendo sostanze in cui il setting e soprattutto la presenza di un sitter sono fondamentali per la riuscita del viaggio.
ricordiamo che sia l’mdma che l’acido venivano usati per le psicoterapie di coppia.
infine passiamo alle “canne”:dividiamo in 2 i ceppi fondamentali: indica e sativa.l’indica da un effetto + stone, mentre la sativa da un effetto,come dicono gli americani,,high.
la percentuale di thc non è aumentata;coltivatori leggendari come il dr.lester grinspoon o un italiano(franco casalone,titolare della greenhouse seeds di amsterdam)creano tutti i giorni nuovi incroci,spesso usati come cannabis medica.
non troverete mai in commercio hash o erba con percentuali alte;la maggior parte del fumo che arriva da noi proviene tutto dal marocco,dalla zona del rif (ketama valley), dove la cannabis,coltivata in maniera tradizionale, è battuta per creare poi l’hashish.
ovviamente i pani(solitamente da 1 h) partono e arrivano da noi,dove la camorra o la ndrangheta usano hennè, lucido per scarpe, paraffina e schifezzze del genere per far pesare di più il prodotto.
è questo il 30 % in più: i ragazzi fumano queste schifezze.
LA VERA vergogna sono esercenti di bar,discoteche e locali simili che vendono litri e litri di alcol ai ragazzini,facendoli ubriacare e mandandoli in coma etilico;le pasticche non vengono sbriciolate nei drink dagli esercenti,questa è una leggenda metropolitana.
vero è che l’mdma può essere sciolta nell’acqua e bevuta.
la piaga della droga,specialmente qui nel maceratese, è l’eroina.
spacciatori,per lo più tunisini di 20-30 anni, vendono eroina di tipo brown o bianca tailandese.
mettono nell’eroina brown la stricnina o altro schifo e non essendo chimici non riescono a tagliare bene le sostanze;usano il gesso e quant’altro.
il krokodil,mostrato dalle iene,è usato dai junkies russi perchè in quella zona della russia l’eroina è difficile da trovare,perciò usano quelle pillole e estraggono la droga.il krokodil è DESOMORFINA,l’effetto èè 10x più della morfina.
vorrei infine dire una cosa: le droghe creano dipendenze,fisica e psichica. bisogna usare la testa nella vita, lo sballo è obbligatorio perchè la società ci dice di farlo.
ci dice di andare in girlo col bmw, col woolrich,con i contanti e i 5 gr di coca pronti nelle tasche;chi li ha è un vincente, chi non li ha uno sfigato.
è il messaggio che in questi ultimi 30 anni di berlusconismo ci siamo sorbiti;ci siamo fatti un’overdose di stronzate.
infine vorrei spezzare una lancia a favore della cannabis medica,ovviamente sotto controllo medico: a chi ha tumori o simili,non sarebbe meglio somministrare cannabis,magari strain come l’og kush(usata con successo in america)invece del dannoso ossicodone,dell’oramoph(morphina in leccalecca o patch)?
perchè permettiamo alle multinazionali del farmaco questo?
Sono felicemente mamma ed ho anche l’opportunità di essere a contatto con i giovani. Ho la fortuna di vederli crescere e sorridere. A volte qualcosa si inceppa e le loro espressioni cambiano: è già accaduto qualcosa! Solo chi ne trae (o lo pensa) interesse ne minimizza la portata: il ragazzo per giustificarsi con se stesso. l’adulto per proprio tornaconto. La droga, l’alcool, divorano ed anche uccidono. Non conta chi più o chi meno o se uno o se cento. E se la ns. presa di coscienza servisse solo ad uno sarebbe sempre un gran successo. Famiglia, amici, sport, chiesa, scuola, regaliamo sane abitudini, i valori , la serenità . Conoscenza e coscienza, uscire allo scoperto e GIOCO DI SQUADRA per vincere INSIEME.
Bel lavoro avv. Bommarito! Il ragazzo non dice stupidaggini: nessuno in discoteca ti chiede i documenti per entrare e per bere e, se ti guardi in giro vedi di tutto e di piu’, sotto ai tuoi occhi, senza chiedere! A dire la verita’ non te li chiedono neanche i bar prima di darti un “cicchetto” e non si preoccupano di te: l’importante é che hai i soldi. Se qualche genitore fa obiezioni al barista perche’ si trova sul posto mentre viene somministrato alcool ad un minore si sente dire: tanto se non glielo do’ io, lo fa il mio concorrente oppure “che te ne frega, mica è tuo figlio!” Non capita sempre ai figli degli altri e gli adulti e gli educatori tutti, hanno il dovere di intervenire. Basta con i soliti ridicoli progetti nelle scuole, parliamo di legalità, di dipendenze, di valori …….smettiamola di fare finta che in certi istituti il problema non esista …….il ragazzo ha perfettamente ragione quando dice che gi insegnanti sminuiscono o fanno finta di niente! Tirino fuori il coraggio di essere prima di tutto “educatori”, non per lo stipendio, ma per rispetto verso se stessi e verso il ruolo fondamentale che hanno nella societa’: il futuro passa nelle loro mani. I genitori non devono aver paura di chiedere aiuto quando hanno qualche sospetto sui loro figli, debbono confrontarsi con loro e anche dibattere, ognuno nel propro ruolo e debbono pretendere dalle istituzioni quanto é di loro competenza. La parrocchia potrebbe fare tanto, tanto, tanto e, troppo spesso fa poco, poco o niente pur sapendo. Le forze dell’ordine dovrebbero svolgere il loro ruolo istituzionale. I comuni potrebbero avviare progetti di sensibilizzazione nei loro territori: con testimonianze reali ed informazioni certe, in maniera sistematica; non è vero che partecipano solo quelli che non ne hanno bisogno. Potrebbero avvalersi delle associazioni sportive, ricreative e di volontariato presenti sul territorio. E’ imortantissimo che ci siano testimonianze come questa, occorre vincere l’indifferenza, non dobbiamo mai abbassare la guardia, non ci sono oasi felici e nessuno di noi é immune. Continui sempre così, avv. Bommarito, parlarne e far agitare qualcuno, é già un risultato!
Per Jeremy Jones
Sento il bisogno di ringraziarLa per l’importante contributo tecnico che ha dato con il Suo commento. Si tratta di informazioni senz’altro utili, che adulti e ragazzi dovrebbero leggere con attenzione, anche per capire meglio le schifezze che in qualche modo finiscono per maneggiare.
Sono anche d’accordo sul fatto che il principale pericolo oggi per i giovanissimi sia l’eroina. Se Lei andrà nell’archivio di questo giornale, in alto dove c’è scritto “cerca” e digiterà il mio cognome, troverà tutti i miei articoli, uno dei quali, risalente ad un paio di mesi fa, parla proprio del prepotente e preoccupante ritorno “in grande” dell’eroina.
Dissento invece sul fatto che, al di là dei messaggi mediatici che ci bombardano (circa una settimana fa, ad esempio, ho visto al cinema l’ultimo film di Richard Gere, “La frode”: niente di eccezionale, se non per il fatto che quasi non c’è scena in cui uno o più dei protagonisti non bevano dei superalcolici, vuoi per festeggiare qualcosa, vuoi per scaricare la tensione, vuoi per socializzare …), lo sballo alla diventi qualcosa di obbligatorio: rimane comunque in ciascuno di noi, giovani e adulti, la facoltà e la libertà di dire “no” sia all’alcol che alla droga.
Ma in tutto questo, i GENITORI, che sono le figure più importanti nella vita di questi ragazzi, fanno qualcosa d’altro oltre che dormire serenamente?
@timesteps. Le famiglie sono responsabili, come tanti altri soggetti della vita sociale, ma non tutti i genitori hanno la possibilità o il tempo per dormire serenamente. A volte la vita costringe le persone a condurre una vita di sacrifici, che può anche comportare l’impossibilità materiale di seguire i propri figli. E’ uno dei motivi per i quali le famiglie non vanno sempre e solo colpevolizzate, ma vanno per lo più aiutate e convinte a farsi aiutare.
Un grazie di cuore all’Avvocato Bommarito. Occuparsi di questo problema fa un gran bene non solo ai nostri ragazzi, che hanno tanto bisogno di essere considerati anche e soprattutto su questi comportamenti, ma anche a noi insegnanti che troppo spesso non sappiamo come dobbiamo comportarci di fronte a studenti che evidenziano atteggiamenti a dir poco anomali. Intanto la prima cosa che, secondo la mia esperienza di insegnante, è fondamentale per i giovani è l’autorevolezza. Oggi è una caratteristica che gli adulti hanno perso, non solo perché essi stessi per tanti e tanti motivi non sono più in grado di avere, ma anche perché una societá permissivista e oltremodo buonista sta tentando in tutti i modi di cancellare. Chiedere il rispetto di fondamentali ed elementari norme di comportamento dentro e fuori la scuola, è diventato un atteggiamento da persone puntigliose e troppo pedanti. Correggere i ragazzi è doveroso, è un atto di amore che loro stessi si aspettano dagli adulti, ma bisogna essere tutti compatti, dai Presidi ai genitori. Le contraddizioni tra gli adulti provocano varchi ampi in cui i ragazzi entrano per misurarsi con la trasgressione. Diamoci da fare, tutti. Da insegnante e da genitore sento fortemente questa responsabilità. I ragazzi ci guardano e aspettano di essere guardati e amati.
Quali punti di riferimanto hanno?????? Autorevolezza (da non confondere con autorita’) e un po piu’ di fermazza e’ quello che manca a noi genitori!!! Ohhh cielo…….. ma non vorremmo mica farli sentire emarginati questi figlioli!!!!!! Emarginarli da tutto questo sarebbe la loro fortuna!!!!!
Magico Rive Lino, le parole sui nostri figli con le quali hai concluso il commento n. 44 sono da fotografare!
Però lo sai che, interpretate in un certo modo, quelle stesse parole ti potrebbero far passare per un genitore mostruoso e settario, di quelli che vogliono tenere i figli sequestrati.
Anche questo fa parte dei rischi della rivoluzione, proprio come volersi emarginare dal PD…
Massimo Giorgi io credo che i nostri ragazzi non vadano sempre e necessariamente assecondati ogni qualvolta se ne presenta l’occasione ma piuttosto “indirizzati” anche se spesso causa scontro, necessario per avere un CONFRONTO, che a mio modo di vaderla risulta molto utile per la crescita di tutti, genitori compresi,figurarsi per un adolescente. Poi non metto in dubbio che ognuno abbia le sue proprie convinzioni, ci mancherebbe!!!!
ALLORA : premetto che sono Veneto ( e mi sono iscritto qui perchè ho trovato questoa rticolo interessante) ma SINCERAMENTE QUESTO MI SEMBRA UNA RTICOLO “iNUTILE” E “STUPIDO”: prima di criticarmi leggete il perchè ;
Io ho 21 anni e non mi vergogno a dire che anche sabato notte ,alle 4 quando sono tornato a casa ho vomitato causa SBRONZA di sambuca, birra,ecc…
Comunque: io ho iniziato a fumare sigarette e canne a 16 anni ma sinceramente so con certezza che altri miei amici hanno iniziato a 14 anni. Nonostante ciò nella mia vita ( e di discoteche ne o viste tante) non ho MAI fatto uso di EROINA, COCAINA , KETAMINA,LSD,ecc… SEMPRE E SOLO CANNE ( fumo e Marijuana ).Per quanto riguarda l’alcool a 16 anni bevevo “bianchi” e “amari” a fine scuola dato che ero di provincia ma andavo al liceo in Città , e dicevo ai miei che stavo su con gli amici a studiare….
ORA a 21 anni : STUDIO, LAVORO , FUMO SOLO SIGARETTE ( ho fatto solo 2 canne nell’ultimo anno) E QUANDO GUIDO NON BEVO E COMUNQUE A VOLTE MI UBRIACO ( ma solo dopo settimane di super stress e solo in certe serate ) MA MAI DA CAUSARE PROBLEMI AI MIEI AMICI E TANTOMENO MAI DA DEFINIRMI ALCOLIZZATO.Infatti durante la settimana bevo si è no 1-2 birre non di più e SOLO CERTI FINE SETTIMANE “ESAGERO” CON L’ALCOOL .
Con Questo discorso voglio dire che se a 14 anni si fanno le canne o prendono qualche pasticca o qualche funghetto..SE tendono ad “ubriuacatrsi spesso” al fine settimana ..NON CE NULLA DI SCANDALOSO O DI PREOCCUPANTE !!!!
Il grave sarebbe se guidassero il motorino da ubriachi …MA BERE E FUMARE, FARE UN PO’ DI CAZZATE A QUELL’ETA’ ( quella adolescenziale) E’ NORMALE !!!!
Fidatevi che di tutti i miei amici che erano come me SOLO 1 HA FATTO UNA BRUTTA FINE ( ma questo fumava 10 Canne al giorno… poi passo all’LSD ..diventò spacciatore,ecc… insomma se l’è cercata..) mentre TUTTI GLI ALTRI HANNO UN LAVORO O COMUNQUE STANNO FACENDO BENE ALL’UNIVERSITA’..HANNO UNA RAGAZZA,ECC…INSOMMASONO RAGAZZI NORMALISSIMI.
Io sono uscito da pochi anni dalla “fase adolescenziale” ma vi posso assicurare che , crescendo, che superando i 19-20 anni, finendo le superiori,ecc… SI CAMBIA !!!
Insomma per carità non dico che “BISOGNA” farsi le canne e ubriacarsi ..MA E’ MOLTO PIU’ GRAVE CHI HA 40 ANNI TIRA DI COCA che IL 15-16 ENNE CHE FUMA CANNONI E SI UBRIACA AL SABATO SERA….
Fidatevi che a 20 anni ,finita la fase del liceo, dell’adolescenza , le cose cambiano…le responsabilità cambiano… si matura . Inoltre FUMARE E BERE a 15-16 anni fa sentire i RAGAZZINI “GRANDI” ma solo dai 20 anni in sù (almeno per la maggior parte..per quasi tutti) SI INIZIA A MATURARE VERAMENTE E A CONTROLLARSI !!
Inoltre QUEI GENITORI CHE OPPRIMONO,LIMITANO E “ISOLANO” I PROPRI FIGLI….SI RITROVERANNO IN FUTURO CON PROBLEMI BEN PIU’ GRANDI (nella maggior parte dei casi chi non “prova” e non “vive” l’adolescenza come “si deve”, si ritrova con “ancora più voglia di disobbedire” e inconsciamente poi nella maggior parte dei casi sono proprio questi individui a FARSI DI COCA IN DISCOTECA A 23-24 ANNI ….)
Chiudo dicendo : TRANQUILLI !
Riassumendo certe lezioni qui impartiteci con logica ferrea ed ineccepibile, mi pare di aver capito così: il Bommarito, invece di preoccuparsi invano per i quattordicenni alle prese con alcol e canne, i quali, appunto perché sono alle prese con alcol e canne, sono ben avviati sulla strada del successo a 360° nella vita, si occupi piuttosto, se vuole essere utile alla società reale e non a quella della sua immaginazione, dei veri casi patologici di oggi, cioè di quei quattordiceni che, non essendo alle prese con alcol e canne, rischiano di pagarne le conseguenze per tutta la vita.
@Alberto. Il tuo ragionamento fa acqua da tutte le parti. Ad un certo punto ho pensato anche che quella persona della quale parli, te stesso, non esista. Certo tu esisti, ma forse non esiste quella persona della quale parli. Anche mio nonno ha fumato tutta la vita ed è morto a 90 anni, ma questo cosa vuol dire? Che il fumo non nuoce alla salute? Per una persona come quella che tu hai descritto, ce ne sono migliaia, che dopo aver fatto certe esperienze in età giovanile, sono finite male.
Sei mai stato in un centro di recupero per tossicodipendenti o alcolizzati? O un centro per malati di cancro ai polmoni o al fegato?
Quelli di cui ci dovremmo preoccupare sono quelli di quaranta anni? Certo anche di loro. Ma a che età hanno iniziato quei signori?
Sono d’accordo che non è colpevelizzando il giovane e addossandogli tutte le responsabilità dei suoi gesti, si risolve la questine. Ma non è nemmeno facendo finta che sia normale drogarsi e ubriacarsi che si risolvono i problemi.
Il fatto è uno solo….. che i figli se si fanno bisogna anche saperli crescere e stargli dietro perchè poi è facile scaricare colpe su cattive compagnie locali notturni e altro !!!!
Pensate a fare i genitori e vedrete che così non dovrete più cercare colpevoli di un’eventuale cattiva crescita di vostro figlio !!!!
Un ragazzino di 14 anni che dice cose del genere per sentirsi importante e fare “l’uomo vissuto” mi fa molto sorridere perchè ho sentito delle bestialità allucinanti come le pasticche tritate nelle cannucciate messe dai proprietari dei locali…. roba da matti !!!!…. uno che parla così…. non è mai uscito di casa !!!!!!!
Posso capire il dolore di un genitore che perde il proprio figlio per droga o per un incidente causato dall’alcol ma la prima prevenzione da fare è quella di iniziare ad educare i propri figli perchè i primi responsabili siamo Noi !!!!!…. inutile fare la “caccia alle streghe” se poi siamo Noi i primi a non cagarci i Nostri figli !!!!
Queste crociate contro il mondo della notte sono assurde se poi non siamo Noi a comportarci da genitori !!!
Capisco l’apprensione di un genitore e capisco anche il rimorso di altri genitori ma l’educazione di un figlio è la base fondamentale su cui dover puntare !!!!
Dobbiamo essere più presenti con loro e vedrete allora che non ci sarannio spacciatori o cattive compagnie che tarranno !!!!
Cecco Angiolieri
so bene di chi sto parlando cosa e come…conosco la storia.
e ripeto che il signor bommarito fa informazione spicciola, che sia in buona fede non ci sono dubbi ma star qui a parlare ancora di queste cose lo trovo alquanto ridicolo.
come l’intervista al ragazzino.
fate parlare o indagare chi veramente conosce e vive queste esperienze nel mondo reale, non chi ha i propi demoni o vuole fare le crociate.
saluti
@ sem
Completamente d’accordo !!!
Credo sia durissimo perdere un figlio per droga o alcol ma non per questo dobbiamo scagliarci contro tutti e tutto quando poi i maggiori responsabili della crescita caratteriale di un figlio siamo Noi genitori !!
Va bene la prevenzione va bene che i giovani oggi sono più scapestrati di come eravamo Noi ma non per questo bisogna criminalizzare tutto ciò che non tolleriamo !!!
Per Francesco Clerico e Sem
Io so benissimo di cosa parlo, così come lo sa, per la sua esperienza personale, il ragazzo che mi ha rilasciato l’intervista.
E comunque, descrivere ciò che accade in molte discoteche, anche nei riguardi di frequentatori minorenni, non significa certo negare o attenuare le responsabilità genitoriali, nè tanto meno inseguire demoni personali.
E’ ormai inutile denunciare e proporre. Hanno deciso di drogare tutta la nostra società per fare soldi e per renderla incapace di intendere e di volere, onde lasciare ai manovratori del vapore di renderci sempre più schiavi.
Voglio raccontare cosa ha fatto un mio caro amico maceratese, cittadino italiano e contemporaneamente sudafricano. Molti anni fa, suo figlio ragazzino andava in una collegio privato a Johannesburg, lo stesso in cui andava il nipote di Mandela. Un giorno vide uno spacciatore che si aggirava nei paraggi della scuola… Lo avvicinò e gli disse: “In quell’istituto ci va mio figlio. Se ti incontro ancora in questi paraggi ti faccio fare una brutta fine.” Lo spacciatore non si vide più, poiché questo mio amico era conosciutissimo in Sudafrica per la sua storia personale di combattente e di uomo deciso.
In questa società rammollita, con una Casta partitica di merda, che permette addirittura di fare arrestare i nostri due Marò per ignavia, noi non possiamo che accontentarci dei pannicelli caldi dei dibattiti, delle comunità di recupero, degli psichiatri che danno metadone. Oppure dovremmo fare presto qualcosa… Altrimenti, lasciamo pure che tutto vada a fondo. E chi perde un figlio per la droga e l’alcol, o si attacca al tram, oppure prende una pistola e si dà una revolverata, oppure a va a giustiziare i responsabili.
Clerico
Sarebbe da favola, se a tal fine come genitori bastasse educare nel migliore dei modi i propri figli. Ma non basta, perchè la famiglia non è che una delle agenzie sociali. La famiglia non è un’isola; C’è la scuola ( come luogo di frequentazione quotidiana, di eterogeneità sociale) , l’ambiente , il gruppo dei coetanei e tutta una cultura intrisa di dis-valori, falsi consumi e incentivi alla felicità, individualismo estremo a farle concorrenza nello scolpire una materia grezza e sensibile come un giovane in età di crescita. E c’è quindi, ultimo ma non ultimo, la psicologia di ognuno che gioca un ruolo decisivo: c’è chi è più fragile chi meno, chi più caratterialmente strutturato chi meno, chi più esigente, chi più insicuro, chi meno, chi più smanioso di integrazione, chi meno.
Basti come esempio lampante e frequente, quello in cui in una famiglia con due figli, uno ha dipendenze, l’altro è il primo della classe, irreprensibile in tutto . Allora, se i due genitori sono pur sempre gli stessi, coi loro modelli educativi, con lo stesso imprinting: qual è la variabile? Ed è questo il cruccio infatti per quei genitori che non sanno darsi un perchè trovandosi in quella situazione.
Altro non so , riporto qual è la risposta che dà loro in questi casi Suor Elvira, fondatrice della Comunità ” Il Cenacolo” . “Voi , padre e madre, avete trattato i vostri figli, li avete educati allo stesso modo, ed è questo l’errore involontario, perchè ognuno di loro è diverso dall’altro.”
I figli , tutti, chiedono due sole cose: amore e ascolto. Se l’amore però può essere dato diffusamente, l’ascolto è quello che fa la differenza nell’essere accolti , accettati come figli per quello che si è ,e guidati ad ogni passo dai propri genitori. Non sempre, non tutti siamo capaci, in grado, forgiati, all’altezza, di assolvere questo delicato compito di ruolo.
Allora, io penso, siamo pregati tutti a non dare patenti di colpe, perchè nessuno in assoluto può prendersi quella di buoni genitori: non è in commercio. Non diamo colpe e non prendiamoci meriti, soprattutto, quando siamo stati magari solo più incidentalmente fortunati su questo fronte, rispetto ad altri.
Per quanto riguarda il consumo di certe droghe piuttosto che altre, o come vengono assunte e somministrate, ritengo sia una questione dibattibile ma marginale rispetto il nodo centrale dell’enorme problema sociale sollevato da Bommarito, il quale, credo, intenda richiamare ogni volta al senso di responsabilità che noi come adulti, come società, come Istituzioni, abbiamo verso un fenomeno dai contorni sempre più allargati ,e allarmanti anche per i risvolti di criminalità che comporta oltre lo spaccio: furto, sfruttamento della prostituzione, riciclaggio, mercati illeciti vari.
Che il punto centrale nel pezzo non sia la canna, la pasticca , la cannucciata, l’ubriacatura o la dose di eroina, lo attesta che ogni epoca, ogni società, e di qualsiasi latitudine geografica, inventa le sue droghe per sopportare il male di vivere che colpisce alcuni o molti, quando i giovani attratti spavaldamente nella loro sfida alla morte, alla trasgressione, quando persone di ogni età di fronte i propri veri o presunti fallimenti.
A Parigi nel nel 1892 , tra bar e bistrot, il consumo di assenzio fu di 129.678 ettolitri .
Oggi il nostro problema droga è quello che sappiamo. Ci dobbiamo interrogare o no, perchè ha assunto queste dimensioni? Possiamo fare che, come, per arginare?
Concludo quindi dicendo, che quando leggo Bommarito su questo argomento non penso ad altro che al film di Spielberg, a Shindler ,che con ogni mezzo cerca di allungare ,di nome in nome, la lista degli uomini da salvare da quell’immane sterminio. La sola cosa giusta che possiamo fare perciò di fronte alle sue denunce, non è stabilire perchè lo fa,, ma seguirlo come ognuno può, magari solo uscendo da quel nostro isolamento familiare che ci vede protagonisti appagati e contenti per come abbiamo cresciuto i nostri figli, incuranti di tutto il resto fuori della nostra porta di casa.
signor bommarito mi spiace contraddirla di nuovo ma lei non conosce la strada e quello che c’è dietro, se questa crociata le serve a stare meglio o a prendere consensi da genitori spaventati e in ansia per i propi figli lo faccia pure.
pubblica informazioni di pastiglie di ecstasy a 8/10 euro neanche negli anni 90 costavano cosi.
la ketamina in discoteca?
il ragazzino parla per sentito dire o ha preso qualche sola da un suo amico in giro, lei è di quelli che crede che gli spacciatori regalino le prime dose per farsi i clienti o che stanno fuori le scuole con le figurine impregnate nell’lsd?
mi sembra di si.
poi la conclusione che la chiesa non faccia nulla è quasi comica, addirittura tirare in ballo la chiesa…maestra di ipocrisia.
e la frasetta finale che i suoi amici hanno iniziato con le cannette per poi passare a qualcosa di più è la ciliegina sulla torta.
quelli della vostra generazione non riescono a capire purtroppo, siete i classici genitori che i miei amici prendevano per il culo facendogli tutto sotto al naso.
cosa diversa per chi ha genitori che vengono da realtà e città grandi, i cui, prevedono ogni tua mossa appena la stai pensando.
perchè? perchè l’hanno vissuta direttamente o indirettamente.
andate in pensione che è ora e lasciate spazio ai giovani che molte cose cambieranno, come le ambizioni.
In effetti noi genitori un po’ di colpe dobbiamo prenderle : questi poveri ragazzi studiano tutta la settimana, arrivano al sabato stanchi…ma li vogliamo far riposare un po’????E’ giusto che si sfoghino e liberino tutta la tensione accumulata…all’oratorio??nooo e poi ci sono i piccoli che danno fastidio…altre attività?? nooo vogliamo dare loro altri impegni??? e così via. A volte mi sembra che così facendo si tenda un po’ a deresponsabilizzarli : tutto quello che può essere in più rispetto ai loro compiti base è troppo faticoso e impegnativo per loro. Conosco però parecchi ragazzi che, nonostante le fatiche dello studio, riescono a fare molte altre cose, durante la settimana aiutano nello studio chi ne ha bisogno (a gratis!!) vanno a leggere le favole ai bimbi ricoverati in pediatria, o passano qualche ora con gli anziani di Villa Cozza o i ragazzi dei Nuovi Amici, è anche successo che una domenica l’abbiano dedicata al servizio presso la mensa dei poveri o dei malati di aids…no, non sono ragazzi speciali…anche loro vanno con gli amici e in discoteca (puntualmente riportati a casa dai vari genitori!..avete presente Fiorello??). Sia loro che i loro genitori non si sono limitati a dire che la Chiesa e le varie istituzioni non fanno nulla per i giovani, bensì hanno accolto quello che la chiesa, le varie associazioni di volontariato e alcune istituzioni hanno sempre proposto e continuano a proporre loro. Nessuno viene a casa tua, ti prende per i capelli e ti dice “vieni, ti porto via io dai pericoli”. Non dobbiamo avere paura di far entrare i nostri figli in un oratorio o in una delle varie associazioni di volontariato per i giovani. Né dobbiamo dire che non esistono, perchè ce ne sono eccome, però siamo noi genitori i primi a dire che non è il caso, che ormai sono grandi, che poi si possono vergognare nei confronti dei compagni…Ecco solo questo vorrei sottolineare: i giovani che vivono in questo modo, con queste convinzioni difficilmente avranno dei vuoti da colmare. Sono più di 30 anni che vivendo con i bambini e con i giovani ho avuto modo di sperimentare tutto questo…e ormai ho capito che funziona
Forse il mio intervento non parlando di droghe è un po’ fuori dal coro…meglio così! Grazie al sig Bommarito per tutto il suo lavoro, i miei figli lo hanno ascoltato a scuola e ne sono rimasti molto colpiti
Alcuni commenti fanno davvero inorridire e preoccupare! Qui non si tratta di fare i moralisti, di inseguire demoni personali od un facile protagonismo, né di inveire contro il popolo della notte o fare il vecchio cerbero che non sa vivere.
E’ giusto il concetto che la giovinezza vada goduta pienamente, come, del resto, ogni età della vita, ma faccio fatica ad associare il concetto di godere con quello di vomitare dopo una sbronza, tornare alle 4 di mattina dalla discoteca, bere fino al coma etilico o drogarsi, a 14 anni, come a 25 anni o a 40 anni. Tutte queste mi sembrano soltanto manifestazioni di un grande vuoto esistenziale, e/o assuefazioni conformiste a modelli comportamentali indotti da chi ha un interesse economico ad avvallarli. Non credo che sia questo il modo di vivere intensamente, o di “succhiare il midollo della vita.”
E ancora grazie a Giuseppe Bommarito che ha squarciato quel certo velo di ipocrisia e finto libertarismo per cui sembra normale o socialmente accettabile quello che accettabile non è. A volte si è più trasgressivi a leggere un libro in solitudine che a inondarsi di aperitivi e superalcolici.
Io onestamente non capisco l’accanimento con Bommarito per questo articolo, ha semplicemente intervistato un ragazzo che gli ha raccontato cosa accade nella sua vita quotidiana, cercando di sensibilizzare tutti contro un problema attuale e grave LA DROGA. Se non vi piace l’articolo non lo leggete siete liberi di farlo, ma commentare accanendosi contro l’autore mi sembra un pò ridicolo e alquanto inutile. Se ritenete che si è esagerato perfetto, vivete nel vostro mondo in cui questo problema non vi tocca.
Il commento 47 del ragazzo che dopo i 19 anni è diventato uomo, lo trovo stupendo ma nello stesso tempo agghiacciante. Quando leggo queste storie personali di gente di vita vissuta, ora che ha solo 21 anni (beato lui) ha un bagaglio di esperienze di vita tali dapoter dire cosa è meglio fare o non fare.
Ora che ho letto il suo ragionamento, mi chiedo se una persona, avendo superato la fase adolescenziale senza essersi fatti canne, o aver bevuto fino ad ubriacarsi sia da considerarsi una persona sfigata oppure l’opposto. Ossia se ti sei fatto le canne e ti sei ubriacato, conti di più di uno che ha rifiutato di farsi le canne e di essersi ubriacato?
Ho letto che fumava sigarette e canne a 16 anni, ma che ora ha smesso con le canne, tranne qualche cannetta (2 in un anno), però le sbronze quelle si..ma mi dici che gusto ci provi a sbronzarti? Resti disconnetto, stai male, non ti reggi in piedi, vomiti; è divertimento tutto questo??? Perché voi ragazzi dovete ridurvi a zombi pensando che il divertimento sia sballarsi e fare casino, questo non riesco a concepirlo. E circa i genitori oppressivi, quindi secondo la tua teoria meglio che un genitore dica..ma si figliolo esci e fatti pure tutte le canne che vuoi?
Poi sui 40-50 enni che si fanno canne o coca o altre cose più sofisticate concordo, ma forse è proprio perché hanno cominciato alla tua età a usare quelle schifezze e da canna a canna si passa d altro. Anche se non è matematicamente sempre certo, ma è una buona strada di accesso. Quindi meglio evitare. Sempre. Poi un consiglio, se puoi smetti anche di fumare le sigarette. Nella vita ci sono tantissime altre belle cose su cui puntare attenzione.
Il problema droga c’è ed esiste questo nessuno lo nega ma sentire le dichiarazioni di un ragazzino che parla per sentito dire è alquanto imbarazzante !!!!….. parla per sentito dire perchè i prezzi non corrispondono al vero perchè parla di droghe (come LSD) che ormai non sono più così frequenti mentre invece non parla della droga più diffusa che è la MDMA …. comunissima e molto attuale.
Sentire che nelle cannucciate ti mettono pasticche tritate mi fa accapponare la pelle perchè è una cazzata pazzesca !!!!…. che motivo avrebbe lo Staff di una discoteca a farti sballare ???… nessuno perchè una volta che ci si sente male il casino che si crea danneggia l’immagine e di conseguenza gli interessi del locale stesso !!!
Criminalizzare una discoteca e il suo Staff per delle dichiarazioni allucinanti come quelle riportate mi sembra assurdo !!!
è vero @ Tamara che non esiste solo la Famiglia e che non basta a proteggerla ma grazie al mio lavoro so benissimo che molti genitori lasciano una libertà inconcepibile ai propri figli e tutto ciò non fa che nuocere a una crescita sana di questi ragazzi.
Non basta starci attenti come non serve dire sempre “NO” ma essere più presenti nella loro vita quello si !!!
Se poi parliamo di non servire alcol a ragazzi minorenni quello son d’accordo anche io ma tenete presente che molti di loro vanno a ballare già belli ubriachi perchè le bevute all’interno di una discoteca sono molto costose.
Sono anche io dell’opinione che debbano essere serviti alcolici a ragazzini minorenni ma così facendo è vero anche che troverebbero nella droga uno sballo alternativo.
Come se ne esce ???….. sempilce, stando attenti al tipo di vita che svolgono i propri figli, facendogli fare sport o altro che li tengano occupati mentalmente e che li tengano soprattutto lontani dalle cattive compagnie della strada !!!
Cominciamo Noi stessi a cambiare a pensare meno alla carriera ai soldi e a Noi stessi e vedremo che i risultati arriveranno da soli.
In bocca al lupo a tutti i genitori che stanno attraversando l’età critica dei propri figli.
cmq non so che locali frequenti questo ragazzino ma di certo se ti beccano al MIA per esempio con una sigaretta già te la fanno buttare…. figuriamoci con una canna !!!!!…. se vai ai raduni di musica afro o in locali “alternativi” lì non so che dirti (perchè non ci sono mai stato)…. ma è come se un ragazzo di 15 anni va in vacanza con gli amici ad Amsterdam…. di sicuro non ci va per i monumenti !?!…. quindi lì di chi è la colpa ???…. dei genitori che fanno finta di nulla o di altri ?!
Io vorrei dire solo una cosa, non conosco l’ambiente delle discoteche attuale, conosco quello di 15 anni fa, quando ci andavo anche io, sicuramente le cose erano brutte negli anni ’90, penso che adesso siano peggiorate, soprattutto per la disponibilità di soldi che hanno oggi i ragazzi e per le nuove sostanze che circolano. Io penso che qualcosa bisogna farlo, io stò per diventare padre e finalmente mi rendo conto delle preoccupazione che avevano i miei genitori quando avevo 20 anni. Sinceramente ho paura che mia figlia possa nascere e crescere in un ambiente simile, io penso che le istituzioni debbano iniziare a fare controlli più serrati, investire più soldi nella prevenzione e anche la scuola deve intervenire, altrimenti non c’è futuro per i nostri figli.
Nel commento 62 ho scritto “Sono anche io dell’opinione che debbano essere serviti alcolici a ragazzini minorenni” ….. ovviamente intendevo scrivere che NON DEBBANO ESSERE SERVITI !!!
Cmq se fosse mio figlio col caiser che lo mandavo a ballare a quell’età !!!!…. tempo al tempo !!!!!
Credo che andare a ballare a 14 anni sia prematuro (credo anche che il 14 enne in questione parli per sentito dire) e così facendo si brucino le tappe e si rischi ancor di più (perchè in un’età facile da farsi traviare) di intercorrere in brutte compagnie che facciano commettere cazzate anche a “bravi ragazzi” ben educati dai propri genitori !!!
@stella maggiore se permetti a me sembri tu e insieme ai falsi perbenisti che vivete nel vostro mondo, perchè queste informazioni non sono reali e non appartengono a questo mondo e società.
nessun accanimento, ma non sono daccordo e reputo queste notizie (oltre che disinformazione), inutili e retrogadi minestre riscaldate.
a prescindere dall’attendibilità di quanto riferito da “Gianni” a Bommarito, credo che il contenuto del post scritto dal ragazzo veneto sia la prova che la droga e l’alcool fanno veramente male e lasciano in danno degli assuntori di qualsisi età strascichi per tutta la vita, sia a livello fisico che psichico.
non ho mai letto nulla di più agghiacciante.
Questo modello di vita volto solo verso il consumo, verso l’avere tutto subito che fa gola ai ragazzi senza far capire a loro che una cosa che si desidera (che essa sia un oggetto o ancora di più una persona, nel caso dei sentimenti umani) va conquistata, desiderata, pensata, corteggiata.
Cosa ci avrebbero con i soldi quei 2 ragazzi di cui uno di una squadra di calcio del pesarese (con un compenso pattuito di 50 euro, aveva aiutato un complice a derubare sette compagni di squadra nello spogliatoio del club calcistico di terza categoria di Sant’Angelo in Lizzola (Pesaro Urbino). Cosa è questa se no fame di soldi? Soldi soldi soldi a tutti i costi! la refurtiva, portafogli, cellulari e scarpe. E cosa ci si fa coi soldi un ragazzo di 19 anni, cosa ci fai se nno straviziare?? I soldi vanno sudati! Vanno conquistati! Non RUBATI!
Invece oggi cosa si fa… si ingaggia un amico e si organizza un raid proprio agli amici che giocano a calcio e si fa razzia dei loro oggetti nello spogliatoi. E’ allucinante. Cosa centra questo con la droga? Centra eccome perché penso che tutto questo ruoti direttamente o indirettamente con la droga. La droga porta ad avere fame di soldi soldi..soldi sempre soldi…. inutile fare finta di nulla. Un ragazzino che riceve la paghetta dal babbo e mamm, ma se deve comprare droghe (anche leggere, e per questo che io sono contrario anche alle droghe cosi dette leggere a prescindere che facciano bene o meno bene) chi glieli da i soldi a questi ragazzini?
@Sem falsi perbenisti?? io ho solamente detto che accanirsi contro un articolo non lo trovo giusto, se permette un conto è la critica ad un articolo che è libera e anche giusta, un altro è tirare in ballo giudizi e addirittura additare l’autore dicendo che vuole fare una crociata e che le sue intenzioni sono più personali che altro, questo è accanimento. Se vuole continuare lo faccia pure siamo in un paese libero se ritiene che le informazioni fornite non siano vere, beh meglio così dormiremo più tranquilli. Ah dimenticavo io non mi sono permessa di insultare nessuno, la invito a fare altrettanto.
Ciao, ho 14 anni e ammetto che purtroppo i divertimenti dei miei coetanei oggi sono solo questi: alcool e droga. Se fai parte di un gruppo e non fumi o non bevi, non sei accettato e per essere accettato devi fare quello che fanno gli altri. E’ difficile a quattordici anni andare contro corrente e vivere senza un gruppo. Nel pulmino che ci porta alle discoteche, ci sono già coetanei ubriachi ai quali gli adulti hanno servito alcool nei bar senza badare ne informarsi della loro età e, soprattutto nelle discoteche, si può fare di tutto: dal fumare cannabis al bere di continuo senza che nessuno ti chieda documenti o altro. Non è vero che il fumo lo devi cercare, ti gira continuamente sotto gli occhi compreso a scuola, dove ognuno pensa solo a salvaguardare il nome dell’istituto. I genitori sono troppo ingenui perchè o rimangono creduloni di fronte alle parole dei loro figli o sopratutto non vogliono vedere nè indagare sulle amicizie e sui luoghi frequentati da loro. Hanno paura di trovarsi davanti il nocciolo del problema, di ammettere il promblema e di chiedere aiuto. Le autorità non vigilano o perlomeno raramente e con superficialità. Questa è la realtà di oggi, sopravvivi solo se sai nuotare in questo mare nero. GIanni ha detto solo pura verità.
see vabbe…buonanotte a tutti 😀
… è un ragazzotto alto, paffutello, con i riccioli sulla fronte e la crestina… in classe fa il bullo per sopravvivenza… se potesse mostrare le sue fragilità sarebbe uno come tanti, ma fuori dal gruppo! in classe dico spesso ai miei alunni “siate voi stessi … non abbandonate i sogni e non lasciate che altri ve li portino via … le mafie vi abbordano solo se siete ignoranti … difendete la vostra libertà e siate padroni di voi stessi … lui è Giulio (un nome di fantasia per proteggerlo), ha solo 13 anni e fa di tutto per essere considerato un leader… ma è un leader negativo e non ha veri amici … quelli che lui chiama amici, in realtà si dimostrano tali solo per tenerlo buono! … l’altro giorno, dopo una mia espressione “chi sei, chi vuoi essere, che farai da grande” mi risponde… <prof, ma se io mi voglio rovinare o mi voglio sballare, a lei che cosa importa? mica è mia madre!> … <l’unico che mi capisce è mio padre…. con lui esco tutti i sabato sera e mi porta in disco> … allora continuo… quelli della tua età non possono andare in quella disco (ometto il nome della discoteca), devi dimostrare di essere maggiorenne! e lui con un sorrisetto mi risponde <prof, ma lei dove vive? … nessuno controlla nulla, non mi chiedono niente neanche quando vado al bar a fare la consumazione e di certo non bevo la coca cola!!!!
è vero, la bianca sostanza è sempre esistita ma, negli ultimi 30 anni il cambiamento della vita è stato radicale; difficile additare solo un responsabile, difficile parlare di recupero o di prevenzione. Spaccio e consumo aumentano di anno in anno, solo che ora i ragazzi sono sempre più piccoli e fragili; nello sballo cercano risposte che non verranno mai … lo sanno bene i venditori di morte! Modificano geneticamente la sostanza per aumentare la quantità di principio attivo, quindi non ci sono più droghe leggere e droghe pesanti! SONO TUTTE PESANTI! anche una stupida canna! il costo invece si è abbassato, così anche i giovanissimi si possono permettere l’acquisto di una dose… è solo un gioco di mercato, gestito da professionisti adulti che possono contare su una ricca varietà di manovalanza, composta da minorenni o da stranieri. Ringrazio quindi l’avvocato Bommarito per questo articolo. Mi auguro che i genitori prendano nota e coscienza, che gli Organi Istituzionali si interroghino su questo gravissimo problema che colpisce moltissime famiglie e affligge la società, tutta!
Chiedo scusa a sem e quell’altro, forse ancora felicemente ubriaco, se conosco droga e alcol solo per avere avuto amici e purtroppo parenti che ne hanno subito le conseguenze. Chiedo scusa se ho condotto una vita normale ed aver conosciuto le realtà di cemtri di recupero per tossicodipendenti e alcolisti solo per andare a visitare qualche amico. Chiedo scusa se ho parlato di cose che non ho conosciuto personalmente per non averne fatto uso.
Come faccio a parlare di cose che non ho provato? Forse constatandone le conseguenze su testa, fegato, stomaco delle persone? Forse vedendo famiglie distrutte dal dolore e ridotte in miseria? Forse conoscendo donne che hanno dovuto lasciare il lavoro per seguire il figlio?
Si può criticare un articolo, ma qualcuno, per sostenere tesi discutibilissime, lo ha fatto senza tenere conto che chi lo ha scritto, si occupa da anni della materia e ha scritto decine di altri articoli con i quali ha dimostrato di conoscere bene la materia. Non è una persona che un giorno si sveglia e pensa di trovare un pò di visibilità scrivendo una storia strappalacrime senza sapere di cosa parla.
Vediamo che, in molti, esiste la tendenza a minimizzare in materia di abuso di alcol e droghe da parte di minorenni e bambini. Talvolta si sfiora il negazionismo, tal’altra ci si spinge addirittura fino ad individuare apertamente in tale abuso una valenza altamente formativa ed uno spessore ricreativo-culturale notevole.
Non per niente siamo nel sempre sorprendente Bel Paese, quello dove, se poi provi per esempio a testare quello stesso tipo di persone su tematiche come quella dell’eutanasia e del suicidio assistito, scopri che, alla minimizzazione ad oltranza, subentrano i bruschi irrigidimenti dogmatici, i vade retro satana ed i frettolosi segni della croce.
Perché da noi le cose chiamate con il loro nome e praticate civilmente MAI!
Cosicché, alle mammane dell’aborto clandestino, abbiamo voluto aggiungere (perché il’progresso’ non si fermi neanche da noi) quelle dell’eutanasia e del suicidio assistito dei nostri figli, per via dell’avanzare di una moda, imposta per fini di mercato, del ‘male di vivere’ per sbarbatelli.
Nel complesso, insomma, ci confermiamo alla grande quel paese della Vecchia Piccola Borghesia che Claudio Lolli qui cantava:
http://www.youtube.com/watch?v=lNxGdQQay-g
ce penserà lu patre e la matre…
Dopo tutti questi commenti belli brutti negativi positivi cosa c’è da fare, perché solo le parole non servono.. a poco in questo caso e servito a tirare fuori dei pensieri .. ma poi ?
Non fermerete mai l’uso di droghe leggere o pesanti…è una guerra persa in partenza…la polizia, le istituzioni, non riusciranno mai e poi mai a fermare ciò…
Sta soltanto ai GENITORI PORCO…..prendere a sberle e svegliare i figli…perchè se tornano a casa cannati, drogati anche alle 6 di mattina si nota SUBITO…poi con le tecnologie di adesso basta un tampone e premerlo sulla fronte per vedere quali droghe ha assunto…ma poi…non bastano solo le sberle….il motivo pìù grave è che la maggior parte di voi coi figli non parla…se lo fà…solo di cose stupide..io penso che oggi essere genitori sia veramente difficile…forse distratti dal lavoro, dai soldi, dalla crisi, dai sacrifici…ma basta dedicare qualche giornata in pìù…non qualche ora….
sono daccordo sul fatto che la droga in un modo o nell’altro ci sarà sempre, e dico purtroppo perchè non è il ragazzino che va in discoteca e si fa il secchio che mi preoccupa e mi rattrista. ma vedere gente giovanissima ridotta all’osso con speranze di futuro e di ripresa pari a 0.
io penso e in parte condivido quello scritto dal saggio, ma sono anche dell’idea che se ci si approccia ai ragazzi o ai propi figli demonizando ogni tipo di droga con le solite zolfe ormai antiche questo reagirà contrariamente al volere dei genitori.
tanto se un ragazzino vuole fumare le canne e bere nel weekend a quell’età lo fà e basta.
seguire di più il ragazzo sono daccordo, ma anche ad educarlo sul tipo di droga e sugli effetti che essa ha.
far sapere di conoscere quelli di cui si parla e non per sentito dire, per un libro o per la televisione ma per vita vissuta. e questo non significa che chi parla deve aver provato tutte le droghe al mondo.
le solite minstre da tv e libri e comizi il ragazzino le vedrà sempre come la solita zolfa e rottura di palle, e dopo 5 minuti se ne sarà dimenticato.
bisogna secondo me creare strutture sportive, non solo il calcio e farli crescere come quei mongoli che stanno in tv montati e cocainomani, ma sport e attività a 360 gradi.
i ragazzi si drogano e bevono molto da noi come in altre piccole realtà perchè i paeselli non offrono nulla, e non mi venite a fare paragoni con gli oratori…ma vi rendete conto che la percentuale di cristiani credenti veramente è ormai ridicola? i giovani sono contro la chiesa, almeno per il 90%, e questo per fortuna è solo un bene.
altro che oratori, bisogna tenerli impegnati con ben altre cose…renderli partecipi.
qua ancora sta tutto in mano ai vecchi, si fanno le cose per i vecchi nelle nostre zone.
venite a farvi un giro a tolentino, ci sono 40 bar e non esiste un locale, nessuno organizza niente. igli esempi da seguire per i giovani sono andare allo stadio e tifare 4 scaccia cani che danno un calcio ad un pallone, fare risse…bere e quant’altro.
a macerata più o meno è la stessa storia.
bisogna propio ricostruire e rpendere il problema in un altro modo
X vero saggio .. prova a dare una sberla a un figlio poi vedi cosa avviene.. ti trovi gli assistenti sociali a casa e una denuncia se ti va bene, ti possono levare anche il figlio. Non sono facili i giovani oggi e se provi a fare qualcosa trovi sempre le strade sbarrate, credo che il problema non si risolva perché comodo a qualcuno fare giovani sottomessi e facile da tenere schiavi.. si inizia da piccoli con i cartoni, e poi film, musica ecc…. ma nessuno li tutela? come mai? Anzi droga sesso e rock and roll
non l’ho mica inventato io..
X Simona hai ragione non è cambiato nulla anzi peggio oggi ti bruciano il cervello.. e ti fanno diventare uno zombi….
Come ho detto grazie a questo articolo se ne parla… ma per fare ci vogliono i mezzi e il potere… che i cittadini non hanno…. noi con le parole possiamo solo parlare ma poi i giovani continuano a stare sempre ai soliti posti e droga alcol stanno sempre li … questa nostra civiltà se cosi si può chiamare ha fallito in molti aspetti.. quindi o lo fanno apposta o chi comanda non è competente.non ci sono scelte…..La colpa dei genitori? la colpa dei figli? credo che siamo due vittime entrambi
NON VI SIETE ACCORTI CHE POCHISSIMI GIOVANI HANNO COMMENTATO!!!
Bommarito, grazie per l’articolo so che è dura, questa notizia l’ho presa adesso… Link la situazione sicuramente è destinata a peggiorare, ma si deve lottare per quello che si crede, Pasolini è stato ucciso perché parlava a noi non saremo tratti meglio… ma già parlare e molto i giovani si devono sentire apprezzati e dargli un futuro degno e le cose che mancano la famiglia e la serietà di noi adulti. E loro devono metterci la loro volontà.
@Vero Saggio tu scrivi ” Non fermerete mai l’uso di droghe” … permettimi di essere in disaccordo a metà!
@ sem ” le solite minstre da tv e libri e comizi il ragazzino le vedrà sempre come la solita zolfa e rottura di palle, e dopo 5 minuti se ne sarà dimenticato – bisogna propio ricostruire e rpendere il problema in un altro modo” – verissimo, anche perché i ragazzi ci mettono continuamente alla prova, studiano i nostri comportamenti e fanno confronti con le nostre azioni, spesso diverse dalle belle e solite e scontate parole… in poche parole, noi adulti non siamo credibili! DA GENITORE, ESPERIENZA VISSUTA SULLA MIA PELLE … DOLOROSISSIMA…
@javier La colpa dei genitori? la colpa dei figli? credo che siamo due vittime entrambi
NON VI SIETE ACCORTI CHE POCHISSIMI GIOVANI HANNO COMMENTATO!!! anche questo è vero! questo però dovrebbe portarci a riflettere diversamente e ad agire di conseguenza e in modo diverso!
allora lancio una sfida alle 16.168 persone che hanno visitato e letto questo articolo REGOLE – UNIONE – CONDIVISIONE … DENUNCIA! si, denuncia! quanti hanno vissuto o stanno vivendo storie di dolore perchè un congiunto è caduto nella rete? si cominci a denunciare: nomi dei responsabili, fatti, eventi, luoghi … solo così possiamo provare a capovolgere la situazione… quando un minore ti addita perchè sei assente, si provi a dimostrare l’amore con una presenza (non importa la quantità del tempo, ma la sua qualità) fattiva! chi è finito nel vortice di questo dolore, cominci a dimostrare con i fatti che si ha voglia di luce e verità …. mi rivolgo soprattutto a quei genitori che per paura dell’apparenza coprono con il silenzio omertoso, danneggiano tutti e non dimostrano AMORE AI LORO FIGLI!!!
Ester.. non è facile se denunci una persona ti tri nei casi, guarda le forze dell’ordine oggi li arrestanoe rischiamo la vita,e dopo qualche giorno stanno fuori ti trovi gente che ti ammazza e non ci puoi fare nulla. Certo che si deve cambiare qualcosa. Ma non è facile certamente se hanno le mani legate le forze dell’ordine noi cittadini possiamo solo parlare e incontrare i giovani, altro lo devo fare chi è di competenza.
Alla Sig Ester Sperandini e a tutti i genitori. Sig Ester mi sembra di aver capito che sia una insegnante ( ma se non lo è non importa) vorrei sottoporre la sua /vostra attenzione a un fenomeno che sta interessando i giovani di cui poche volte, per fortuna, se ne sente parlare, ma che esiste (spero che ancora non dalle ostre parti). Accantoniamo per un attimo la droga..anche se per me c’è correlazione al 1000×100 tra droga e questo fenomeno che ora vi dico, perchè per arrivare a fare certe cose non puoi che essere che sotto effetti alterati della tua mente. uan mete normal e sana nona rriverebbe ad ammirare il fenomeno del VAMPIRISMO. Genitori e insegnanti, occhi aperti. http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/2013/03/30/866435-vampiri-moda-vampirismo.shtml
El dindo — che le cose vadino in peggio e naturale. Se si semina male cosa vuoi raccogliere, bisogna ripartire da capo e se nessuno lo fa chi se lo sente fa, del suo meglio altro non si può fare, abbiamo più volte chiesto di avere degli spazzi a disposizione per creare dei laboratori con i ragazzi in quelle zone a rischio, ma tu credi che qualcuno risponde o ti da una mano? Senza costo per la società perché fatta da noi. Eppure nulla. Quindi si lotta per come si può unendoci e organizzando le cose si sensibilizza, altro ci vorrebbero dei miracoli.
X Bommarito si potrebbe organizzare un incontro con la gente che si interessa di questo e parlarne, e agire coordinando le forze gli obbiettivi.UNENDOCI!!
PENSO PROPRIO che all’età di 14 anni, prima dei carabinieri, o altri praticoni competenti, debbano essere i
genitori a provvedere, a raddrizzare una pianta che hanno coltivato male. Troppo facile parlare di comunità
dove un caso su cento si risolve. Se ce ne fosse bisogno a quella età un’ottima medicina, sono dei sonori
schiaffoni. Mia madre quando mi vide la prima sigaretta in bocca (17 anni), mi fece passare la voglia in un
giorno. Non ho più provato a fumare. Non ci sono surrogati ai genitori.
@ javier “”X Bommarito si potrebbe organizzare un incontro con la gente che si interessa di questo e parlarne, e agire coordinando le forze gli obbiettivi.UNENDOCI!!””
questa proposta mi piace, forse nell’unione degli intenti possiamo fare qualcosa!
@ nico – nex t’insegna ad essere genitore, altrimenti avremo tutti figli perfetti; poi il mondo è cambiato! un tempo anche gli insegnanti potevano punire; oggi si rischia una denuncia anche per una nota disciplinare! senza contare che gli stimoli esterni ed i modelli negativi da seguire sono veramente troppi!!! da soli non ce la possiamo fare, uniti si! almeno proviamoci, prima di addossare tutte le colpe alla scuola o alla famiglia o alla società! se sarà un fallimento, allora potremo, con cognizione di causa, additare la famiglia, la scuola, la società!!!!
Gentillsimo Avvocato mi sovviene un unica affermazione nei suoi confronti, posso capire che lei ha perso una persona cara, a causa di qualsiasi voglia mala gestione familiare , di solito quello che si semina si raccoglie ,nulla togliendo alle sue responsabilità di padre ci mancherebbe altro , ma io mi domando visti gli articoli che lei pubblica costantemente su cronache maceratesi ,mi viene da chiedermi , ma lei non ha null’altro da fare inoltre ad scrivere articoli cosi meritevoli se non che essere eletto presidente della Repubblica Forense della provincia di Macerata condivido ogni suo articolo mi creda si sta rovinando la vita , poiché c’è gente nella sua provincia che non sta ne in piedi ne in terra, specialmente quando si è governati da una mala società chiamata Marche io posso capire tutto il suo accanimento presso una società formata da poco più di 350.000 individui se la sua lotta alla droga e all’alcool cosa cui io sono fortemente favorevole avesse portato a qualsiasi risultato non esiterei un solo secondo a propolo come Presidente della Repubblica Italiana