All’indomani dell’assoluzione definitiva (leggi l’articolo), l’ex custode Pierpaolo Melchionda, torna a manifestare sotto la curia di Camerino, per denunciare, a suo dire, la persecuzione di cui è stato vittima insieme alle due ex suore che si incatenarono davanti San Pietro .
«Oggi 18 gennaio 2013 – spiega in un comunicato – sono qui legato ad una panchina in piazza del Duomo di Camerino, per protestare verso la persecuzione ecclesiastica che ho subito unitamente alle due suore del monastero Santa Maria del Carmine, Suor Albina Lo Cantore (anni 78) e suor Teresa Izzi (anni 83) e per protestare anche verso l’accanimento giudiziario che abbiamo subito dal Pubblico Ministero di Camerino. Quattro anni fa fui processato per i reati di truffa, violenza, circonvenzione di incapaci ed estorsione, frutto di una denuncia macchinata dalla chiesa di Camerino, dall’ordine dei Carmelitani e dalla Santa Sede, attraverso l’avvocato Ventimiglia legale del monastero S.Maria del Carmine di Camerino. Iniziava così una lunga persecuzione legale nei miei confronti e di lì a poco anche nei confronti delle suore, iniziata vari anni prima (2001), all’interno del monastero di Santa Maria del Carmine, con violenze psicologiche ed intimidazioni, poi sfociate per l’appunto in denunce e quindi in ingiusti processi,. Dopo aver vissuto vari anni nell’onta di essere un delinquente con indagini, mormorazioni, in cui fui definito un violento, un ladro, in concorso con le mie concubine suore, anch’esse ladre violente e non solo, fui processato ed il 30 settembre 2008 fu emessa la sentenza di piena assoluzione, fui assolto. Fu la prima grande vittoria. Il Pubblico Ministero si appellò alla sentenza di piena assoluzione emessa dalla corte di Camerino. Per questo ho dovuto aspettare altri 4 anni e 4 mesi, per dover subire un altro processo (in secondo grado), in cui ho dovuto per la seconda volta difendermi da quelle infamanti calunnie fino ad un secondo grado di giudizio in Corte d’Appello. Ebbene, ieri 17 gennaio . Ho subito il processo d’appello voluto tenacemente dal Pubblico Ministero di Camerino (dr.ssa Polenzani), ed in Corte d’Appello ad Ancona, non più un magistrato come in primo grado, ma ben tre magistrati hanno per la seconda volta emesso una sentenza di assoluzione. Quindi per la seconda volta sono stato assolto, come è accaduto anche l’11 marzo 2011. Ora mi chiedo chi pagherà i danni di quello che ho dovuto subire? Ecco perchè il sottoscritto è qui oggi, legato ad una panchina in piazza del Duomo di Camerino. Suor Albina e Suor Teresa non sono presenti a questa protesta, perchè anziane e malate, ma hanno riferito che è come se lo fossero, non ci sono con il corpo ma con il cuore e con la mente sono qui, legate unitamente al sottoscritto, per denunciare la cattiveria dei fautori di tutta questa meschina e vergognosa vicenda ecclesiastica».
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sono contento x tutti voi x la vostra vittoria …ora dovreste fae voi causa alla chiesa ..fate una raccolta di firme , ci vengo pure io a camerino , 60 km li faccio volentieri x firmare contro questa inutile istituzione massone e commerciale..altro non e’…
siete vittime di una vicenda vergognosa, così come è vergognoso che a tutt’oggi la chiesa pensi di fare e disfare a proprio piacimento, grazie anche ad appoggi esterni.
Sono con te, se hai bisogno io ci sono.
che domanda è “chi paga i danni”? faccia causa ritiene di aver diritto a un risarcimento, incatenarsi non penso che porti a nulla (a parte un po’ di pubblicità…)
@ Roberta Blanchi…ma lei ha idea a quali costi si và incontro per iniziare una causa??? secondo me no
Probabilmente,il sig. Melchionda ha già sostenuto grosse spese per difendersi! ….non le pare ? eh sì che si fà facile a parlare sulla pelle degli altri…..e quando lei parla di pubblicità , a cosa si riferisce….!?Semmai più che di pubblicità,io parlerei del volersi riappropriare della propria dignità oltre che dei soldi spesi…e mi pare più che giusto!…..Proprio la legge obbliga al risarcimento danni della causa persa,o non lo sà!? Molto spesso si è costretti ad arrivare a gesti un pò plateali per farsi ascoltare e rispettare i propri diritti! In Italia è così,purtroppo….
Sono Pierpaolo Melchionda il diretto interessato.
Rispondo a …………
E’ scandaloso protestare pacificamente verso una parte di Chiesa che commette, senza scrupoli, delle vergognose ingiustizie?
Forse sono più scandalose le ingiustizie che commette! Non le pare?
Forse bisogna subire in silenzio (così pretendono loro sfruttando vilmente il mistero della Croce) i sopprusi di questi mistificatori ecclesiastici perchè altrimenti anche la “chiesa buona” viene coinvolta dallo scandalo?
Il male è necessario combatterlo, ma con l’ipocrisia bigotta e l’omertoso silenzio lo si nutre rinforzandolo!
È vile infilare la testa sotto la bigotta indifferenza a mo’ di struzzo (i famosi bacia mano di sacrestia, che non vedono, non sentono e non parlano) o peggio atteggiarsi a fanatici squadristi chiesastici per difendere chi infanga la Chiesa. Cristo non ci ha insegnato ad essere dei sepolcri inbiancati, tiepidi e servili fedeli di talati delinquenti, che non servono affatto il maestro ma assai il Mammona; ci ha insegnato ad essere buoni, onesti e coraggiosi.
A volte si confonde l’insegnamento di Cristo con la bigotta arrendevolezza e il falso buonismo frutto di un catechismo ambiguo, mirato alla sottomissione cieca e arrendevole del fedele alle autorità ecclesiastiche, ben lontano dai dettami evangelici di nostro Signore. Insomma per capirsi: il “fedele” ignorante e arrendevolmente sottomesso è ben manipolabile sia spiritualmente che materialmente dai falsi profeti, ben inseriti e nascosti ma ben operanti nella povera chiesa.
Occorre perciò smuovere la coscienza dell’oppinione pubblica anche con gesti eclatanti (per taluni scandalosi), quando chi si propina ministro di Cristo ne testimonia il contrario commettendo ingiustizie e persecuzioni deplorevoli, che “gridano vendetta al cospetto di Dio”.
È vergognoso che codesti imbroglioni di Chiesa (per nulla ministri di Cristo) commettendo ogni sorta di porcherie, nascosti nella “Grande Istituzione”, rimangano impuniti o quanto meno misconosciuti, “grazie” all’omertà dei vertici ecclesiastici loro consapevoli complici per primo e dei loro laici bacia mano ipocriti e bigotti per secondo.
Chi subisce le loro meschine azioni dovrebbe rimanere in silenzio, magari con le manine giunte a mo’ di chierichetto?
A proposito, se Lei mi fa reperire il suo indirizzo io le faccio reperire le parcelle dei miei avvocati, così magari può riflettere sulle sue semplicistiche ed ambigue affermazioni.
Riguardo alla sua maliziosa e bassa affermazione riguardo alla “pubblicità” non commento, altrimenti rischierei di offenderla.
Elisa Claps (omicidio in chiesa), il sacerdote di LaSpezia (droga, sesso ecc.), il sacerdote di Fano (atti di libidine, pedofilia), le violenze ai sordomuti e andicappati, il frate che violenta la suora, bambini sodomizzati e violentati, la pedofilia nella chiesa Americana, brasiliana, irlandese, affari sporchi con società malavitose (Marcinkus, ecc.), e su tutto ciò il silenzio colpevole della Santa Sede, anzi il cercare di nascondere tutto ciò, ecc. ecc. ecc. ecc. (forse è meglio essere struzzi eh!)
Grazie. Pierpaolo Melchionda.
Invito i lettori a leggere il blog delle suore “ribelli” (contento del termine?)
http://www.lesuorelegate.wordpress.com
Egregia Roberta BLANCHI, per caso è parente a mons BLANCHI… se fosse capisco il suo diniego.