”Mentre esultiamo di gioia per la mangiatoia che si riempie di vita e di vita divina, dobbiamo registrare amaramente che le nostre culle si svuotano”. E’ il messaggio di Natale del vescovo di Macerata mons. Claudio Giuliodori, che addebita il calo delle nascite e la ”sterilita’ sociale” del Paese non alla crisi, ma ”ad una pervasiva ideologia individualista” e alla progressiva ”chiusura egoistica”, eredità degli anni Settanta e dell’illusione della ”felicita’ a poco prezzo”.
Ha aggiunto: “Il decremento delle nascite e quindi il venire meno di quell’indispensabile riserva di energia vitale che costituisce la vera speranza di un popolo, deriva dal fatto che si è inaridito il cuore e si è chiusa la mente di tanti uomini”.
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Oltre all’inarridimento del cuore c’e’ anche quello del portafoglio, le coppie hanno paura di mettere al mondo molti figli perche’ non sono in grado di garantire le aspettative di benessere che la societa’ propone.
Bisognerebbe tutti fare due passi indietro.
Non c’è dubbio che, tra i vari indicatori della diaspora dal centro storico di Macerata verso le periferie, rientrano a pieno titolo la chiusura dei vari istituti religiosi e degli edifici di culto, visto che dopo le suore “Giuseppine” di vicolo Tornabuoni vennero deportate anche le “Monachette” dal convento annesso alla chiesa del Corpus Domini. Il problema non è legato alla diminuzione delle vocazioni, quanto alla mancanza di bambini e di altri servizi sociali ormai inutili per mancanza di residenti. Insomma dopo che gli appartamenti dei palazzi sono stati pervicacemente svuotati dei residenti per far posto a musei, chiese e conventi, chiudono i portoni e i negozi abbassano le serrande.
La buona notizia che avrebbe fatto felice il compianto curato di San Giorgio: la nascita di un bambino in via Crescimbeni: Ludovico.
Ma perché far sentire in colpa le famiglie, quando i primi a non contribuire sono proprio loro?
Sentir fare certi discorsi mi fa venire il voltastomaco.
Discorso allucinato dalla retorica, fuori da ogni senso della realtà.
Le famiglie hanno grossi problemi economici e i bimbi costano parecchio; basti pensare a:
pannolini: circa 100 euro/mese
asilo nido: circa 350-400 euro/mese
vestitini e scarpe: circa 50 euro/mese
etc. etc.
Certo, per chi non paga nulla, riceve soldi dallo stato in continuazione, è esente da ogni forma di sacrificio, è facile criticare.
Faccio qualche domanda a voi, gente del clèro: Perchè non mettete su famiglia? Perché non la smettete di dire a noi cosa dobbiamo fare, quando voi siete i primi a non farlo??? Perché non contribuite anche voi alla stabilizzazione finanziaria dello stato, PAGANDO L’IMU?
p.s. mia moglie ha lavorato in una scuola cattolica paritaria e non le è stata retribuita la quota parte MATERNITA’ spettante all’azienda, pari al 20% del totale, in quanto ciò è sancito dai contratti collettivi nazionali, pattuiti tra stato italiano e VATICANO.
Come al solito, predicate bene e razzolate male. VERGOGNA!!
….ma per fortuna che ci sono gli extracomunitari ….
Qualsiasi cosa fai o non fai questi cavolo di preti
ti trovano una colpa! Perche non mettete su famiglia voi come
i protestanti? Invece di rompere continuamente? E cmq
si sa che è per mancanza di denaro che si fanno pochi figli
Buon anno a tutti eccetto i preti
Che bella foto !! Sembra proprio la statua di San Gennaro ( o ” faccia gialla” come lo chiamano a Napoli) con la Mitria, il bastone pastorale e i paramenti dorati … Certo quel Cristo che disse : “Sono venuto per servire e non per esser servito”, quel Cristo che lavò i piedi ai suoi discepoli, quel Cristo che accolse la Maddalena ha decisamente molto più APPEAL di questo suo rappresentante .
quanto tempo dovremo aspettare ancor affinchè come diceva un grande che non c’è più…”anche i preti poranno sposarsi, ma soltanto a una certa età” cosi metteranno su famiglia, pagheranno l’imu, e contribuiranno alle spese dell’Italia. Sarebbe ora che i preti li si faccia sposare, forse capirebbero tante cose.
Attenzione…. Attenzione
Il discorso del vescovo può apparire a prima vista una delle tante infelici uscite che, regolarmente, fa da quando è a Macerata….
Sembra che, al solito suo, sia una di quelle omelie che poteva risparmiarci, piena di retorica e anche di inesattezze (gli anni dell’edonismo, della Milano da bere sono quelli ’80)… Fa perfino sorgere il dubbio che la specializzazione in “comunicazione” dovrebbe averla presa, assieme al Trota, in Albania….
Pare….
Invece stavolta (ma dati gli infelici precedenti presumibilmente non è farina del suo sacco) il vescovo fa comunicazione politica ad altissimo livello, mascherata da omelia.
Ciancica di culle che si svuotano, farnetica di sterilità sociale, straparla di chiusura egoistica e tutti vanno a seguire il dito con cui lui indica, ma non vendopno la luna…..
Ma il discorso vero è puramente numerico: a livello planetario le “voci” che vengono/verranno ascoltate saranno quelle dei leader: politici e religiosi.
Se il tuo “gregge” diminuisce e altri greggi, più prolifici, aumentano va da se che la tua voce (e la voce dei tuoi sottoposti) viene/verrà meno ascoltata
Quindi ecco che bisogna figliare, perchè altrimenti il papa (presente e futuro) avrà meno voce e altri, che ora sussurranno, potranno urlare a pieni polmoni, in quanto saranno maggioranza…..
E siccome l’omelia del vescovo è pro-domo-sua (e del suo gruppo politico) ve l’immaginate l’ipotesi (in un futuro) che un religioso, di una religione “minore”, potesse fare la voce grossa e pretendere di mettere una statua dove gli pare???
MA sai le pernacchie….
Diceva Buonanima: “Quando le culle sono vuote la Nazione invecchia e decade”. Aveva perfettamente ragione. Quindi faceva “qualcosa” per riepire le culle con una politica per la famiglia e l’0assistenza, onde permettere l’incremento dei figli ed avere otto milioni di baionette…
Oggi, si può analizzare il fenomeno secondo cui si fa un atto sessuale, ma non per avere figli?
Noi sappiamo quale è la causa sotterranea che non permette la procreazione. S.E. la conosce?
Perché non iniziano a contribuire anche loro a riempire le culle?
Oltre i danari mancano “fattori” e “fattrici”!
Provvedano preti e suore…….
In Cina è in atto da svariati anni la politica del figlio unico. Ciò allo scopo di risolvere il problema dell’esplosione demografica. Una soluzione elegante che però la Chiesa rifiuta perché considerata basata sull’egoismo della coppia. A me pare invece una soluzione basata sul buon senso, perché, come dico io, ‘meno siamo meglio vivamo’. D’altra parte Dio NON vuole la sofferenza nel mondo da Lui creato!
Eccellentissimo…mettere al mondo dei figli oggi è un atto egoistico oltre che irresponsabile..
visto che quel prete su in Liguria, che ha dichiarato che le donne non devono girare in minigonna, perchè se no l’uomo gli salta addosso (http://affaritaliani.libero.it/liguria/donpiero-lerici-femminicidio271212.html?refresh_ce) e che per aver scatenato (inevitabilmente) l’ira delle donne si è pentito e ha abbandonato ( sembra) l’abito talare, perchè il vescovo non lo invita a macerata e gli dice di mettere su famiglia e di fare na vagonata di figli???
Non penso di essere succube di “una pervasiva ideologia individualista” o di poter essere accusato di ”chiusura egoistica”, ma per mia esperienza con due figli in età scolare credo che lo svuotamento delle culle sia più semplicemente dovuto a motivi economici. Tra l’altro, egoista proprio no, visto che per venire incontro alle esigenze economiche della famiglia ho rinunciato a parecchie cose. Qualche numero? Mi limito a quelli più “freschi”: visita oculistica per entrambi € 160, visita otorino (in teoria era per un figlio, ma te la senti di non far controllare anche l’altro?) € 180, scuola di musica per il maschietto € 60 al mese, scuola di danza per la femminuccia € 60 al mese, contributo per l’acquisto di materiale di consumo per la scuola dell’OBBLIGO € 40 per entrambi, libri “aggiuntivi” obbligatori € 25, scarpe per entrambi € 100, giubbino invernale per tutti e due (ogni anno vanno comprati perché i bimbi crescono) € 150…continuo?
il pensiero va agli orfanotrofi gestiti dagli enti ecclesiastici, dove per lo più trovano albergo i bambini “abbandonati”. sarebbe preoccupante una drastica diminuzione della clientela.
Che le omelie di Giuliodori – ne ricordo in particolare una nel giorno di San Giuliano di qualche anno fa, che aprì ufficialmente la campagna elettorale delle amministrative maceratesi, scavalcando l’iniziativa politica – siano il prodotto di un lavoro “ben fatto” di politica ecclesiastica, che ci piaccia o meno, è un fatto. Del resto, sempre nella prospettiva dell’incremento di potere, quale fine apertamente perseguito dalla Chiesa, specie negli ultimi tempi, si può ben dire che Benedetto lavori alla grande, a tutto discapito del senso cristiano del servizio sociale.
Ma…c’è un ma e cioè: lo stile asso piglia tutto, per non definirlo totalitario, alla fine non paga, anzi, scopre il paradosso che mina l’incremento dell’anagrafe cattolica in funzione antipolitica e antiecumentica: se infatti, come qualcuno qui ha giustamente rilevato, ci vogliono i numeri per restare la religione superiore, la Chiesa non dovrebbe mostrarsi così “choosy” rispetto alle unioni di fatto o alle famiglie dei divorziati o ancora all’annoso problema del celibato si/celibato no dei preti, irrigidendo inoltre , come sta facendo talora vergognosamente, un’idea di famiglia “naturale” che non sta in piedi neanche teologicamente, visto che è dimentica, quando non sprezzante, della natività di Gesù e delle forme di vita sociali e comunicative delle comunità cristiane.
No comment, perché è palese, sull’incuria e il disascolto della povertà del paese, in particolare dei problemi concreti dei giovani – e dire che il lavoro è stato sempre un tema forte dei cattolici; è sconvolgente con quale pervicace cecità etica si evita di valorizzare il senso di responsabilità dei nostri giovani, agli occhi dei quali appare chiaro che l’atto egoistico, nelle attuali condizioni di disagio, sarebbe piuttosto il contrario, cioè mettere al mondo un figlio che non si possa dignitosamente far crescere libero e indipendente (ma non sarà questo che li spaventa?..) ; è sconvolgente che non vedano e raccolgano i sentimenti di rinuncia, frustrazione e impotenza che si portano dentro come una sconfitta, come fosse colpa loro se la culla comune, quella del futuro, è vuota .
dammeli tu i soldi per mantene’ un figlio e contemporaneamente pagare il mutuo o l’affito……..
Sig. Giuliodori…l’unica cosa inaridita è il portafogli della gente. Come si fà a fare la spesa senza soldi se non si ha il lavoro? Di sicuro voi preti non avete il problema del mutuo,bollette,imu,assicurazione auto etc.etc…
loro cosa ne sanno di nn arrivare a fine mese, la loro pansa e sempre piena e nessuno je porta via casa se nn paga la rata!!!!!!!!! donate le vostre ricchezze
bella claudio!!!…..famme un altro cross ma un po’ piu’ basso!!….questo non ce so arrivato, è troppo alto…!!!!
@cerasi, ho qualche dubbio che Don Giuliodori si sia sbagliato a richiamare gli anni ’70.
Anzi, penso proprio dal suo punto di vista abbia “centrato” il “decennio” giusto.
Il discorso del Vescovo nudo e crudo, come è stato riportato, sa di sciocchezza ma, forse, è solo un discorso molto più lungo che deve invitare a tante riflessioni.
Condivido quanti hanno dichiarato che i figli se ne fanno di meno per un discorso economico, lo stipendio che prendiamo è lo stesso da diversi anni mentre le spese fisse e le tasse varie sono aumentate sempre; si è perso il potere d’acquisto e con due stipendi e due figli, specie se studiano, si fa difficoltà ad arrivare a fine mese anche facendo grossi sacrifici.
Una volta i nostri figli li lasciavamo ai nonni, loro ne erano felici e a noi non ci costava niente, oggi i nonni prendono la pensione quando sono nella cassa da morto e siamo costretti agli asili che, privati o no, hanno sempre un costo.
Se lavora solo il marito e la moglie sta a casa con i figli, la situazione è addirittura peggiore!
Credo che il Vescovo non si è espresso bene…
Forse si riferiva allo sfascio delle famiglie, al senso di famiglia che non c’è più, alle coppie che sempre di più si dividono e che non si formano affatto ma si limitano ad una convivenza.
Io ritengo sia meglio non mettere al mondo figli se non si è sicuri del proprio rapporto di coppia piuttosto che abbandonarli un po’ qua e un po’ là dopo una separazione.
Ma se si parla di individualismo egoista sono d’accordo col Vescovo.
Quanti hanno due cellulari, una borsa per colore, venti paia di scarpe, un armadio pieno di vestiti, la settimana bianca, la vacanza all’estero (e non prendiamo la scusa del last minut!) parrucchiera ed estetista tutte le settimane, il sabato sera la pizza al ristorante per non cucinare, eccetera eccetera…. manco lo so quante cose ci si possono ancora aggiungere.
In questo caso abbiamo perso il valore dei figli, magari è più economico guardare quello che danno in tv in compagnia dei nostri “marmocchi”, senza spendere in uscite tutti “acchittati”, ma sicuramente molto più piacevole.
Ora saranno in tanti a votarmi contro ma io, per mia esperienza, preferisco, di gran lunga, un sorriso d’affetto e un’allegra chiacchierata con le mie figlie piuttosto che tante frivolezze che dopo due giorni ci hanno già stancato perchè passate di moda.
E solo con questa ottica il Vescovo può aver detto cose giuste, per il resto, rimango d’accordo con tanti commenti precedenti al mio.
Liana Paciaroni
La trasmissione della vita è più importante di qualsiasi altra contingenza ed un discendente degli apostoli non può che ricordare questo valore che, purtroppo, nella società che ci siamo costruiti viene molto dopo le condizioni sociali di benessere ei di ricchezza. Un cristiano non può essere prima benestante e poi anche cristiano.
@ saben
Lei forse si sta riferendo al periodo in cui la società civile rifilò 2 pappine referendarie alla reazione clericale???
Ma perchè caro vescovo non vai a mangiare con i poveri come ha fatto Menichelli?
Omelia sull’egoismo delle famiglie, ma per favore.
Ricordiamo anche al caro Vescovo che Noi l’Imu la PAGHIAMO e non possediamo tutti i soldi che ha la Chiesa….. quindi la vedo dura mantenere un figlio se a malapena riusciamo a mantenerci Noi !!!!!!
Prima di parlare bisognerebbe uscire di casa e vedere che cosa c’è oltre le 4 mura di una Chiesa perchè sono tutte le tasse che ci stanno massacrando a creare la sterilità procreativa !!!!!!!!!….. mentre i ricchi si fanno sempre + ricchi la gente comune diventa sempre + povera !!!!!….. APRIAMO GLI OCCHI !!!!
Roba da matti….
e poi, commenti come quello di Borroni mi fanno rabbrividire….
Sarebbe troppo bello se le intenzioni fossero state quelle immaginate da Lilly. Il richiamo non è nemmeno ingenuo come quello di Giovanni.
Loro non si sognano neanche di impegnarsi con una famiglia e procreare. Hanno il dovere di dedicare ogni energia a tutti i figli di Dio. Chissà come faranno tutti i loro colleghi di altre fedi cristiane.
Questo è il momento di ricordare ai fedeli che occorre schierarsi con chi pone la famiglia “naturale” al centro delle politiche governative,, con chi favorirà quelle numerose, con chi aiuterà le organizzazioni religiose ad aiutare le famiglie ad avere più figli e rendersi sempre più dipendenti, senza tanti grilli per la testa. Quelli stanno bene sulle teste di chi potrà approfittare della situazione di sempre maggiore bisogno di assistenza.
O pago l’IMU o faccio figli.
Sig. Muti non credo che i figli non si fanno per l’Imu ma per tanti altri motivi, tant’è che ancora non c’era quando le nascite hanno cominciato a calare.
Per quanto riguarda l’Imu, comunque, è quella sulla prima casa che mi fa rabbrividire, fatta con i sacrifici miei e di mio marito, insieme a quelli dei miei genitori e dei miei suoceri, oltre che con le rinunce delle mie figlie.
L’Imu sulla prima casa è come estrarre sangue ad un dissanguato (sebbene votare chi spera di guadagnare voti dicendo che la toglierà è spararsi un proiettile in testa!).
Liana Paciaroni
Ma cosa ne sa un prete di cosa significa tirar su un figlio?
Quali basi garantirgli per affrontare il futuro e in quale società lo andiamo a collocare?
Siamo invasi da extracomunitari che la chiesa prima ha accolto e poi è andata a prendere addirittura nei loro paesi, come se non bastavano queli che arrivavano per scelta loro.
Delinquenti, spacciatori, puttanieri e fancazzisti, che vengono qui a nutrirsi a sbafo dei nostri sacrifici e quelli dei nostri padri, quando va bene… perchè negli altri casi delinquono.
Iniziasse la Chiesa a pagare l’imu su tutte le loro attività commericiali e gli alberghi, se noi paghiamo meno tasse magari qualche altro figlio lo facciamo pure!!
‘I bambini seducono i preti’
‘ Le donne provocano i loro assassini’
‘I gay minacciano la pace nel mondo’
e alcuni esponenti del clèro non sono psicopatici…
Quando andavo alle elementari il mondo stava per arrivare a tre miliardi di abitanti. Oggi siamo circa sette miliardi. E c’e amcora qualcuno che pensa che la popolazione debba ancora crescere???
Per quanto riguarda le motivazioni del vescovo concordo pienamente con Cerasi, per quanto riguarda le ragioni economiche che impedirebbero alle giovani coppie di sposarsi e fare figli credo che Lilly non abbia tutti i torti.
Bravo Alex. Sintetico, ma efficace e “tombale”.
In quanto all’IMU sulla prima casa, che qualcuno ha voluto indicare come uno dei motivi della scarsa natalità (sic.), premesso che è ingiusta si, ma non più di centinaia di altre tasse “indirette” ben più onerose, ricordo che almeno un terzo dei proprietari non la deve pagare, che chi la paga in alcuni casi ha sconti notevoli proprio in virtù del numero dei figli e che infine, per abitazioni “normali”, incide talmente poco rispetto ad altri tributi, da rendere solo propagandistico ogni commento su di essa.
Quella tassa ingiusta potrebbe essere eliminata semplicemente o inserendone altre (facile no?) o riducendo le spese superflue dello stato (meno facile) o pagando tutti le giuste tasse (preticamente impossibile).
Esattamente @cerasi
Avendo vissuto e “visto” quel periodo ( ho una certa età….sigh) ricordo perfettamente che quel 2 a 0 (non dimentichiamo che rappresentò un tratto fondamentale soprattutto nel percorso di “liberazione” della donna) fu un risultato talmente clamoroso che ad oggi sono certo debba essere ancora “digerito”. Tant’è che i “rigurgiti” provenienti della Chiesa e i suoi “dintorni”, sono puntuali come il sorgere del sole ( l’ultimo: il prete che ha affermato – e scritto- che le donne in fondo “se la cercano” la violenza e poi “anche” la morte dato che in un atto di violenza ci può “pure scappare”).
La mia opinione è che le “pappine” siano tutt’ora parte fondante della colta querelle papale ( Benedetto XVI) sul “relativismo”, vista la storia personale del Reverendo Ratzinger ( per anni fu Prefetto della Dottrina della Fede).
E siccome il Vescovo Giuliodori è prima di tutto uno scaltrissimo uomo in carriera ( la famosa “targa” in fronte alla chiesa di S. Filippo non è una banale “caduta di stile”) …non vedo cosa ci sia da scaldarsi rispetto alle sue esternazioni “teologiche” che come tali, sono quanto di più lontano possa esistere dalla umana realtà quotidiana.
Uno dei principali problemi della discussione politica e sociale nel nostro Paese è che quasi sempre si ragiona in maniera astratta , basandoci sulle ideologie e poco o nulla sull’analisi dei fenomeni reali . Se invece questa ultima fosse la regola o almeno la consuetudine , polemiche come queste avrebbero un andamento molto diverso . Basterebbe poco per scoprire che il tasso di Natalità nel nostro paese ha declinato a partire dagli inizi degli anni 60 in maniera ininterrotta fino alla metà degli anni 90 dove , accidenti , ha cominciato a risalire fino al 2010. Allora poco o nulla c’entrano le ideologie degli anni ’70 (e poi l’individualismo non fu sopratutto negli anni 80 dell’edonismo reaganiano e della Milano da Bere ?) ma neppure decisive possono apparire le condizioni economiche peggiorate negli ultimi anni . Molte sono le cause (sopratutto la mancanza degli aiuti alla donna e alle famiglie) ma adesso sarebbe troppo lungo parlarne . Però sul metodo bisogna che prima o poi qualche passo avanti lo facciamo.
ps: per chi non si fida basta seguire il link http://it.wikipedia.org/wiki/Demografia_d'Italia
Non ho ancora sentito nessun prete predicare la destinazione dell 8 x 1000 ai disoccupati, cassaintegrati e messi in mobilità.
“Lì preti non è mai morti de fame” diceva qualche anziano.
Sono sicuro che la preoccupazione del vescovo non è la diminuzione demografica, ma il fatto che le chiese si svuotino. I giovani non credono più in una chiesa ipocrita, falsa, mafiosa e criminale.
Non credo che due persone che si amano rinunciano alla famiglia per loro stessi e per il loro piacere… lo fanno solo perchè oggi le condizioni economche e sociali non permettono di farsi una famiglia.Anni fa bastava un lavoratore in casa ed era molto più agevole costruirsi una famiglia, oggi è l’opposto. non bastano due persone che lavorano per arrivare a fine mese, figuriamoci con uno o più figli. Lo spirito cristiano ci dice di avere bambini? benissimo, ma se poi non si è economicamente in grado di sostenere la famiglia, che ci dice lo spirito cristiano? di rivolgerci ai nostri parenti per una iuto economico mensile oppure di andare dal vescovo per chiederlo a lui?è troppo facile dire che la mangiatoia è vuota per colpa del nostro egoismo….
ah dimenticavo un piccolo aspetto…. quante sono le donne che oggi si recano ad un colloquio di lavoro e si sentono chiedere dal possibile datore di lavoro di non rimanere incinta per almeno due anni? in alcuni casi addirittura si chiede la firma di una lettera di licenziamento in bianco e senza data…. questo aiuta la famiglia?
Con tutta onestà non capisco perché le parole del nostro Vescovo abbiano destato così tante polemiche! Il bassissimo tasso di natalità che attanaglia il nostro Paese è un dato allarmante che dovrebbe quanto meno far riflettere. Siamo tra gli ultimi paesi in Europa in quanto a nascite. Le responsabilità sono sicuramente molteplici: la crisi profonda delle unioni matrimoniali, l’incapacità di vedere in una nuova vita la vera realizzazione di una coppia, la sensazione di non farcela se non si hanno gli aiuti necessari qualora entrambi i genitori lavorino o la mancanza stessa di un’occupazione. Ecco che la politica ha anch’essa una grande responsabilità in questo senso, perché è chiamata a fare leggi che promuovano concretamente le nascite, quali il potenziamento degli asili nido, agevolazioni fiscali per famiglie con più figli, come d’altra parte si fa in tante altre parti d’Europa, soprattutto del nord, nella consapevolezza che un Paese che non cresce non ha futuro, non ha speranza, impoverisce, regredisce.
Francesca D’Alessandro
@ Francesca
Contestualmente al basso tasso di natalità del nostro Paese perchè la Cupola ecclesale romana non si interessa per cercare di diminuire lo spaventoso altissimo tasso di natalità (e di morte) di altre parti (più disagiate) del Mondo, dove si sfornano figli destinati a sicura miseria?
Tra l’altro prendi ad esempio le Nazioni del Nord Europa dove, guarda che coincidenza, la pressione politico affaristica intrallazzatoria della religione è molto scarsa e dove la laicità dello Stato è molto più estesa….
Caro Gianfranco, non penso sia il caso di scomodare i paesi del terzo mondo, i cui problemi, serissimi, legati a sfruttamento economico, a mancanza di Stati democratici, a violenze sociali inaudite, non possono essere di certo oggetto di disamina in questo contesto. Di certo la povertà non si genera con un alto tasso di natalità. Ma ripeto non è questo il contesto più appropriato per questo tipo di ragionamenti. La Chiesa da secoli proclama la sacralità della persona umana, proprio perché non frutto di un casuale generar si di cellule. La vita non può e non deve andar dietro a logiche economiche, sarebbe sminuirla fino a disprezzarla. Semmai dovrebbe essere il contrario, l’economia dovrebbe essere gestita, sviluppata, concepita per la persona in quanto portatrice di un bene non economicamente misurabile, qual è la vita stessa dell’essere umano.
francesca d’alessandro
E’ il buon esempio che manca. Se anche loro facessero più figli……
Armiamoci e……… partite!
Ad un figlio non serve SOLO il mangiare, il vestire,…..ma un ambiente tranquillo e sereno nel crescere…dei valori, dei principi, dell’educazione…della Fede..ecc ecc….
Se i genitori hanno problemi economici questo spesso ovviamente li preoccupa e non possono stare sereni con i loro figli…se non hanno problemi economici e lavorano sempre non stanno con i loro figli…un bel dilemma!!!!….Spero che il Vescovo scenda un pò sulla Terra e guardi i REALI problemi delle famiglie…in questo tempo economici…ma anche personali, di crisi dei valori, di crisi di Fede….
Vi dico una cosa: quando ci nacque la seconda figlia…dopo due mesi a me e mio marito ci si è verificato il fatto che l’azienda dove lavoravamo (la stessa azienda) non aveva da pagarci + gli stipendi:……dissi di questa preoccupazione ad un prete giovane…che disse con tanta faciloneria di non preoccuparmi…dopo un po lo reincontrai e era lui che era preoccupato perchè doveva pagarsi l’assicurazione dell’auto e prendeva come aiuto parroco solo 300 euro al mese…ahh che ridere!!..si preoccupava di pagare l’assicurazione dell’auto: se non la paga alla fine va a piedi…noi genitori se non paghiamo l’assicurazione dell’auto non possiamo accompagnare i figli a scuola ne andare al lavoro, se non paghiamo due rate del mutuo ci portano via la casa, se non paghiamo l’affitto abbiamo lo sfratto, se non paghiamo le bollette ci interrompono i servizi…..con questo voglio dire NON GIUDICARE GLI ALTRI….forse chi non si sente pronto a “fare” figli…è bene che aspetti, rifletta….ripeto……tanti hanno possibilità economica ma non sono pronti per avere dei figli…non bisogna dare loro la colpa….ma la Chiesa penso debba amare questi più degli altri….penso che la Chiesa debba amare gli ultimi…coloro che hanno paura…che sono soli…che sono poveri economicamente….poveri di valori e di fede….per fortuna “Beati i poveri…di essi è il Regno dei Cieli!!!”…..caro Vescovo…spero che capisca e che non giudichi …così allontana ancora di più chi vuole credere…
@ Francesca
Il discorso sarebe troppo lungo ed amplio ed andrebbe ad investire diversi piani di discussione (sociale, politca, culturale, ecc.)
Ma, per sommi capi , vorrei farti notare che le condizioni economiche/sociali, in tutto il Mondo, negli ultimi 50 anni sono andati migliorando quando è diminuita l’eccessiva natalità.
Se vedi le foto di famiglia di inizio secolo (dove accanto al capofamiglia e alla moglie c’erano molti bambini, alcuni dei quali sarebbero purtroppo morti, per fame e malattia, prima di diventare adulti) e le paragoni alle foto odierne di famiglie del III o IV Mondo noterai che non ci sono molte differenze.
Per quanto riguarda la predicazione della chiesa cattolica apostolica romana, rispetto alla sacralità della persona umana, mi permetto di consigliarti di vedere tutte e 2 i lati della medaglia.
Sacra la persona solo se sottomessa alla chiesa; in tutti gli altri casi (crociate, guerre, caccia alle streghe, ecc.) della sacralità della persona a tutte le chiese non è mai importato un fichissimo secco.
E come avevo scritto sopra, in questo specifico caso, a mio avviso il vescovo è più interessate alla “conta” dei soldatini cristiani: più soldatini e più i generali possono fare la voce grossa (ieri la guerra), meno soldatini e meno domani i generali possono far ascoltare la loro voce….
Trilussa
LA NINNA NANNA DE LA GUERRA
(1914)
Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujermone
che se mette a pecorone,
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co le zeppe,
co le zeppe d’un impero
mezzo giallo e mezzo nero.
Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s’ammazza
a vantaggio de la razza
o a vantaggio d’una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.
Chè quer covo d’assassini
che c’insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le Borse.
Fa la ninna, cocco bello,
finchè dura sto macello:
fa la ninna, chè domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.
E riuniti fra de loro
senza l’ombra d’un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!
Ninna Nanna ( semisconosciuta canzoe di Baglioni su testo Trilussa)
questi discorsi non fanno altro che allontanare quelle persone che ancora credono. Sto guardando la Mesa su rai Uno in diretta da Ancona e ( come in altri casi) quando fanno i primi piani sul “pubblico” l’età media è sui 70 anni..e i giovani dove sono? I fedelissimi dei raduni del papa dove sono? Dove sono i 30 enni?? Lo volete capire che alla messa non ci va più nessuno?? Poi a cosa ci va a fare se devi sentire prediche politiche anziche religiose? La Chiesa deve essere meno bacchettona, la gente è meno stupida di quanto la chiesa creda. Tutto quello che sta accadendo, con questi proclami medioevali fatti dal papa o da altri preti, sulle donne che provocano, sulle coppie di fatto e su altri temi legati (chi sa perchè) sempre alla sfera sessuale, alla gente non interessa. Se volete parlare di famiglie, e se volete fare la morale alle famiglie, rivolgetevi alle famiglie sposate in cui lui fa il maritino e poi di nascosto va P….e, o rivolgeteti a lei, che si sposa e poi fa la scappatella con un altro e ci fa pure un figlio (essendo già sposata e avendo un marito), ma di queste cose la chiesa non ne parla mai!!! A tutti quelli che si riempono la bocca con la parola famiglia, leggete questo articolo e soprattutto lo leggano gli appartenenti del mondo della chiesa. Chi sa perchè c’e stato il boom del test fai da te per la paternità??? http://www.blitzquotidiano.it/societa/test-dna-paternita-figli-tradimenti-infedelta-1178859/ che belle famiglie che sono queste!!!! Buon anno!!
Ma se lì ar Vaticano regna Dio
risponni a ‘sta domanna che te fò:
perché c’avemo solo papi Pio,
cioè perché nun ce sta manco ‘n papa Dò?
Bilussa
I vescovi sono considerati dal codice canonico pastori della Chiesa. Infatti, il bastone pastorale che Giuliadori tiene in mano nella foto è uno delle insegne episcopali, oltre la mitria e l’anello.
Ebbene, chi pensate siano per per i vescovi le pecore?
E finché accettiamo di essere tosati senza reagire (già, di che vive il clero?) hanno anche ragione.
Mah. Tante chiacchiere sulla bassa natalità, e poi costringono il Parlamento a una legge – la famigerata legge sulla procreazione assistita – che di fatto impedisce alle coppie portatrici di malattie genetiche di mettere al mondo dei figli sani.
Ma il mondo della Chiesa è un coacervo di contraddizioni, a partire dal suo testo base, il vangelo, che dicendo tutto e il contrario di tutto (Gesù di Nazaret parlava di pace, ma diceva anche di portare guerra e divisioni nelle famiglie, e di procurarsi la spada qualora non se ne disponesse; diceva di perdonare i nemici, e poi frustava i mercanti nel Tempio e copriva di insulti velenosi i farisei…) può essere assunto a riferimento da chiunque: per una madre Teresa di Calcutta, ci sono poi preti come quello in Liguria che dà la colpa alle donne se i mariti le ammazzano, e quell’altro in Toscana che sul presepe ci mette la foto di Odifreddi e della Hack con l’invito ad ammazzarli, o qualcosa del genere.
In breve, il clero non può essere assunto a modello né ad esempio. Mia madre riassumeva così la filosofia del prete medio: “Fate quello che dico, e non fate quello che faccio”.
Non è che i vescovi facciano eccezione. Quello attuale di Macerata, mi dicono, coltiva molto la propria immagine e cerca di imporre le sue scelte magari a spese degli altri: vedi la storia del monumento a Matteo Ricci che, per fortuna, è poi naufragata.
A Corridonia, nel 2012 solo 16 matrimoni religiosi, 80 e qualcosa di nati e 140 e quacosa di morti.
Degli 80 nati quanti sono quelli dei musulmani?
Il vescovo di Macerata imputa all’egoismo individuale la decrescita della natalità. Non sarà che mettere al mondo un figlio diventa una responsabilità verso quel figlio?
Certo Sua Eccellenza è abituato ai Neocatecumenali che figliano come conigli, confidando nella Provvidenza. Ottimo! Ma non tutti hanno questa fede e la nascita di un figlio diventa un dramma quando non sai come allevarlo in un mondo di speculatori finanziari come l’attuale. In Italia poi…
Il vescovo avrebbe dovuto richiamare alla responsabilità la casta politica cattolica e i grossi imprenditori cattolici a dare una certezza alla famiglia. Come puoi badare ai figli se le paghe sono basse, se ti chiudono la fabbrica, se lavori come un negro anche di domenica?
A me, questo clero quacquaracquà fa schifo: infatti, sono tra i cattolici anticlericali, che in Italia esistono, per grazia di Dio.
Mi fa schifo pure Sua Eminenza quando sostiene il lacchè della Trilaterale e del Gruppo Bilderberg, covo di satanisti di medio livello: la sguisuga del Popolo di Dio che lascia intatti i grossi capitali, le grosse finanze e la casta di politii magnaccia. In un anno che costui ha comandato non ha avuto il tempo di fare giustizia per gli Italiani?
Sue Eminanza fa perdere la fiducia nella Chiesa al Popolo di Dio.
Per fortuna che credo nell’Eucaristia, altrimenti diventerei musulmano.
Paolo VI lamentava che il fumo di Satana era entrato nel Vaticano. Beh, il fumo di Satana c’è sempre stato vicino al Cristo. E nel Vaticano c’è sempre stato un pieno di satanassi ladri, puttanieri, pederati, assassini e criminali che hanno gettato il Popolo di Dio nelle guerre, nei massacri, nelle carceri e sui roghi. La Chiesa paga oggi ciò che costoro hanno seminato. Oggi, siamo al top del satanismo!
Gesù diceva che si sarebbero camuffati da agnelli, ma li avremmo riconosciuti dalle loro azioni…
Infatti, li stiamo riconoscendo, questi lupi.
Vorrei augurare un buon 2013, ma temo che non lo sarà.
iniziate voi preti a dare il buon esempio, cancellando il celibato e sposandovi, finalmente, e facendo figli, così magari riuscirete ad essere più vicini ai problemi veri della gente.
ah! quasi dimenticavo, rinunciate all’8 per mille e ridestinatelo a scuole, ospedali statali e alla giustizia, battetevi per debellare il concordato ve ne saremo eternamente grati.