Cinquecento persone, molti in piedi (tra cui l’assessore regionale Pietro Marcolini, presente con molto fair-play), hanno ascoltato Oscar Giannino, giunto ieri sera a Macerata per presentare ufficialmente nelle Marche il movimento ‘Fare – Fermare il declino’. “Il declino dell’Italia – ha incalzato subito il noto giornalista ed economista – è fatto di consensi bipartisan e piccole lobby contrarie a mercato e concorrenza. Oligopoli all’insegna del ‘tengo famiglia’ che generano aggravi di costi e corruzione. Ma ora basta: non siamo più bancomat per pagare gli sprechi di stato”. Giannino, uno dei fondatori del Movimento nato lo scorso agosto per “Cambiare la politica, fermare il declino, tornare a crescere”, ha arringato per un’ora e mezza il pubblico del cinema Italia all’insegna della “coscienza contributiva” e della “disobbedienza, quando serve”. Ha portato l’esempio della Francia del Sei e Settecento dove il Fisco era condannato a risarcire il triplo della somma chiesta al privato, qualora essa fosse stata ritenuta iniqua da un giudice terzo. “Oggi – secondo Giannino -, siamo al di sotto della libertà fiscale di uno Stato assoluto com’era la Francia. Ma il peggio è che ci siamo abituati a subire. Invece bisogna rifiutarsi di pagare le tasse quando sono state causate dagli sperperi”.
Il programma di ‘Fermare il Declino’ è perciò basato sul taglio “in 5 anni di 100 miliardi di tasse” con l’obiettivo di generare “6 punti di Pil in più”. Basta Irap, a cui sono condannate anche le aziende in perdita, meritocrazia nel settore pubblico e taglio di sprechi e tasse sul lavoro “che in Italia incidono per il 68% dei profitti, mentre in Germania sono 22 punti sotto, in Inghilterra ben 30 e in Irlanda 40”. Sulla politica nazionale Giannino ha raccontato come, nonostante ‘Fermare il declino’ sia oggi stimato intorno al 5%, “tutti ci hanno cercato, da Bersani a Monti. Bersani ci ha mandato un ambasciatore: ha paura di non avere la maggioranza del Senato al Nord”. Su Monti, Giannino “attende una parziale conversione”, senza però mai chiudere definitivamente la possibilità di alleanza. “Se dirà di aver sbagliato l’agenda tutta tasse dell’ultimo anno e di condividere i nostri dieci punti, allora potremo allearci. Altrimenti – ha ironizzato -, credo che l’Italia sarà condannata dalla ‘questione orografica’: Monti, Tremonti, Montezemolo hanno gli stessi interessi. Noi invece vogliamo il mare!”. Non sono mancati complimenti e velati appelli ai renziani, “se avesse vinto Matteo ne avremmo potuto parlare”. Stop a Casini. “Casini dice: c’è bisogno di voi. Ma noi, caro Pierferdinando, siamo convinti che non c’è bisogno di te”.
“Questo non è un partitino personale – ha tenuto a precisare Giannino – . Non c’è solo il mio nome e non ci tengo”. Conclusione prima di lasciare la sala alla volta di Ancona: “Abbiamo assistito in questi giorni ad una legge di stabilità degna dei governi balneari della DC. Vivremo una campagna elettorale all’insegna della tassa patrimoniale del PD e delle demagogie promesse dal buffone Berlusconi. Possiamo allearci con questi soggetti responsabili del declino? No! Meglio avere in Parlamento uno sparuto gruppo di rompiscatole.” La serata è stata introdotta da Carlo Stagnaro, direttore del centro ricerche dell’Istituto Bruno Leoni.
Secondo Stagnaro “alle prossime elezioni ci saranno tre candidati premier, ciascuno dei quali è esponente di Governi che hanno aumentato tasse. Nessuno di loro è credibile quando promette di tornare a crescere essendo le tasse la nostra principale zavorra. Soprattutto su lavoro e impresa.” Chi volesse approfondire il Manifesto dei 10 punti programmatici, al quale hanno già aderito 43 mila italiani, può visitare il sito www.fermareildeclino.it. Le Marche, dove sono attivi numerosi coordinamenti locali, è la quarta regione italiana per diffusione del movimento in rapporto alla popolazione.
Tra i presenti Aldo Canovari della Liberilibri che ha ricevuto i complimenti di Carlo Stagnaro: “Macerata deve ringraziare la casa editrice Liberilibri che l’ha resa capitale del pensiero liberare diffondendolo in tutta Italia”.
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Ecco un altro che spara cavolate a vanvera!!
Sig. Pieroni venga nel mio studio. Posso spiegarle nel dettaglio come Giannino fara’ quello che dice. Raffaele Pallotto Commercialista
Articoli ed argomenti, caro Sig. Pieroni, in cosa consistano le cosiddette cavolate a vanvera.
Pur avendo una idea politica personale diversa (umilmente parlando) apprezzo la competenza e sopratutto l’onesta’ intellettuale di Giannino (specie quando parla in radio mentre in tv a volte e’ un po’ troppo polemico) . c’è da augurarsi che il suo impegno serva a rinnovare e modernizzare il centro destra italiano , visto che ne abbiamo certamente bisogno
Oscar Giannino ha idee valide ed interessanti ma vedo dei punti di debolezza sul fatto che non si sa quasi nulla come la pensano quelli di FID su temi diversi dall’economia, e sul fatto che non si sono organizzati (o non hanno chi li supporta economicamente) in modo da avere una presenza maggiore sui mezzi di comunicazione. Apprezzo molto, invece, che Giannino non si voglia apparentare con Berlusconi.
A parte Pieroni che si commenta da solo, Giannino non è inquadrabile nel centro destra ma nemmeno nel centro sinistra.
Fare – Fermare il Declino è una forza politica alternativa che mette la ragione, il merito e la competenza al posto di populismo, false promesse e clientelismo.
Per Mr.xabaras: avere qualcuno che ti supporta economicamente può significare anche essere comprati e manipolati. Certo i fondi sono importanti ma più dei fondi le idee e le persone.
Sui temi diversi dall’economia (immagino l’etica, la cultura ecc) anche se piacciono molto all’opinione pubblica si può correre il rischio di banalizzare ovvero di prendere posizioni che non è giusto prendere in quanto non esistono soluzioni univoche. In alcune tematiche può non esistere una interpretazione corretta e non schierarsi può significare anche rispettare le esigenze dell’individuo che dovrebbero essere sempre garantite.
Massimo Raparo (Macerata)
x Raffaele Pallotto:di chi e’ la proprieta’ della moneta?
Riecco il mago Otelma della finanza: “di chi è la proprietà della moneta”
Io risponderei: di chi ce l’ha in saccoccia!
ho indovinato?
qui è ora di voltare pagina e rottamare tutti i vecchi partiti ivi compreso Monti e i suoi seguaci.
Abbiamo tre nuovi partiti che si presentano con buone credenziali anche se diverse. Possono rappresentarci da sinistra a destra (anche se queste terminologie sono desuete) a noi la scelta.
Sono: Fermare il Declino; il M5S, Gli Arancioni. Tutto il resto è spazzatura.
la liberta’ di pensiero e parola é un diritto di tutti ma anche la dignità e la coscienza di parlare sapendo quel che si dice satebbero graditi. invece mancano entrambi nell’intervento di Pieroni. la prima perché di nuovo ci troviamo davanti a giudizi non sostenuti da argome tazioni e la seconda perché la mancanza di un adeguato approfondimento fa si che si parli per dare aria all’ugola. Questo paese ha bisogno di gente che sappia quel che dice e basta al pressapochismo..alla superficialità e alla lagna sterile…alzare il culo e raegire questo serve.
L’unico pensiero che mi viene dopo averlo sentito parlare è di donargli un buon libro di macroeconomia. Ma lo capisco… la strategia “statobrutto debitocattivo castacoruzzionee!” fa molto effetto sulla gente
in un paese maturo e culturalmente più elevato si parlerebbe meno di Grillo e più di fermare il declino, un plauso ad Oscar Giannino per avere avuto il coraggio di riportare del sano pensiero liberale nello stantio dibattito politico italiano
Sto seguendo Oscar Giannino nei suoi scritti, dei quali capisco molto poco non essendo economista. Però, la parte politica che esprime mi potrebbe piacere. Poiché è astuto e consapevole, egli non vuole finire nella morta gora in ci sono finiti altri che oggi si ripropongono facendo “le vergini dai candidi manti“, come Berlusconi, Fini, Casini, e tanti altri.
Io auguro a “Fermare il declino” di avere un buon successo elettorale con l’elettorato in fuga da PdL, UDC, PD. Non prenderà, però, voti dall’elettorato del Movimento 5 Stelle, né dagli Arancioni.
Ho notato che l’eclettico Giannino calza notevoli scarpe a punta. Con quelle potrebbe, almeno, prendere a calci nel deretano tanti imbroglioncelli della politica italiana…
Con la pressione fiscale al 65% e un paese immobile da 50 anni c’è chi pensa alla sovranità della moneta. ok.
La moneta e’ stampata da una banca privata (Bce) che la da in prestito agli Stati.Stiamo parlando di un’aspetto incostituzionale quindi un crimine nei confronti dei cittadini italiani ed europei. La moneta deve essere di proprieta’ del popolo.
L’attuale disponibilita’ di moneta in circolazione copre al massimo l’1% del debito che con l’attuale sistema di emissione della moneta’ e’ INESTIGUIBILE.
Si quindi: riprendiamoci la nostra Banca Italia, la facciamo diventare pubblica (ovvero facciamo uscire le banche che la partecipano) la nazionalizziamo e cominciamo a stampare moneta? Questa sarebbe la soluzione. Facile. Ma purtroppo staremmo molto peggio di prima in quanto nessuno attriburrebbe più valore alla monta in quanto potremmo stamparla a piacimento. Sinonimo di moneta è credibilità. Sostituisci il sinonimo alla frase che hai scritto e vedrai che non sta più in piedi Max.
Che alternativa propone se poi si mescola al carrozzone dei pro-Monti?
x Massimo Raparo : la moneta deve essere del popolo italiano e/o europeo ma attraverso un sistema di corruzione continuato e l’appartenenza di gran parte dei politici alle societa’ segrete, e’ stata ceduta la sovranita’ monetaria ai banchieri internazionali che danno la moneta in prestito.Con l’attuale sistema il debito e’ inestinguibile.
La Norvegia si stampa la moneta ed i cittadini non hanno debito (oltre ad avere un reddito pro-capite elevato).
Ti consiglio la lettura di Euroschiavi.
Scusami Max, credimi non è questo il problema. Se credi che la Norvegia non ha debito perchè stampa la propria moneta purtroppo non andiamo da nessuna parte. L’America stampa la propria moneta ma ha un debito enorme. Non c’entra nulla. Le problematiche vere da affrontare e le cause del debito sono: la corruzione, il voto di scambio, la tassazione mostruosa, la burocrazia, la produttività del lavoro, l’innovazione, il mercato del lavoro, la giustizia. Questi sono problemi reali su cui lavorare e tanto. La moneta è nulla, è solo una convenzione per scambiare beni e servizi. Stamarne quanta ne vuoi è come se ti facessi riempire il portafoglio quando ne hai voglia gratis. Non avresti debiti ma non avresti niente. Avresti solo carta, straccia.
Sig. Massimo condivido il fatto che la tassazione sia eccessiva, condivido il fatto che la corruzione radicata della politica sia un enorme problema, ma questo è poca cosa senza il controllo della moneta.
Svendere il patrimonio pubblico e privatizzare (cedere a privati spesso esteri i servizi pubblici come elettricità, acqua, gas, trasporti, aeroporti, spiagge) come indicato nel punti 1 del programma di GIANNINO, non può essere la soluzione giusta. Lo può essere nell’immediato, 1 anno o 2, per abbattere i parametri, ma poi un’ulteriore crisi sarebbe la catastrofe!!
Per quanto riguarda la moneta dobbiamo stare attenti alle parole che hanno utilizzato per confonderci le idee.
MONETA EURO – la colleghiamo all’Europa. Ma l’europa non è uno Stato. L’Europa è una unione di Stati dei quali solo 17 hanno ADERITO al sistema monetario Euro.
Quindi l’Euro è una moneta SENZA STATO.
L’unica moneta al mondo.
Un ESPERIMENTO! (sulla nostra pelle)
La BCE non è la banca dell’Europa, è una banca partecipata dalle banche centrali dei 17 Stati che LORO STESSE sono a partecipazione PRIVATA.
Quindi la BCE è una banca PRIVATA. Emette moneta creando debito REALE per gli Stati!
I 2000 miliardi di debito non li abbiamo fatti con la corruzione, li abbiamo fatti prendendo accordi economici (truffaldini) con banche finanziarie (Goldman Sachs e JP Morgan in primis) per aggiustare i parametri necessari a rispettare i trattati europei.
Il debito pubblico lo abbiamo poi alimentato perché emettiamo titoli di stato a tassi elevati. E gran parte degli interessi che noi paghiamo con le austerità vanno fuori dall’Italia. CI IMPOVERIAMO!
Tassi elevati perché la BCE non tutela gli Stati acquistando i titoli di stato invenduti. Anzi lo ha fatto lo scorso anno aggirando i trattati europei e la Germania si lamenta. (3 operazioni LTRO, LTRO2, LTRO3: la BCE ha dato i soldi alle banche private, Intesa San Paolo, Unicredit ed altre, ufficialmente per riattivare il credito ad aziende e privati, ma in realtà li hanno utilizzati per acquistare i titoli di stato italiano: così lo Stato italiano ha evitato il default e le banche hanno guadagnato il 3% che, giustamente pagheremo noi cittadini con le austerità)
Pensa in che sistema ci hanno messi!!!
Siamo alla mercé delle agenzie di rating, controllate guarda un po’ da chi compra gran parte dei titoli di stato stessi.
Il discorso è un po’ complicato ma presto i nostri politici dovranno, volenti o nolenti, affrontarlo.