di Alessandra Pierini
(foto-servizio di Guido Picchio e Lucrezia Benfatto)
«E fieramente mi si stringe il core a pensar come tutto al mondo passa e quasi orma non lascia. Ecco è fuggito il dì festivo, ed al festivo il giorno volgar succede, e se ne porta il tempo ogni umano accidente». Così nel 1820 Giacomo Leopardi cantava “La sera del dì di festa”. A quasi 200 anni, il borgo “natio” in attesa della visita del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sembra non essere mutato e aver mantenuto le caratteristiche e le atmosfere che il poeta descrisse nei suoi canti: i mattoni brillano al sole, i recanatesi hanno indossato gli abiti della festa e i rintocchi di una campana scandiscono l’avanzare delle ore. A testimoniare il tempo passato solo le bandiere tricolore, diventate simbolo dell’Italia unita ventiquattro anni dopo la morte di Leopardi, oggi apparse sui balconi, lungo le vie e in mano ai tanti presenti.
Nonostante il centro blindato e lo spiegamento di forze dell’ordine, l’attesa dell’arrivo di Giorgio Napolitano direttamente da Pesaro è stata piuttosto rilassata. Tra i primi ad arrivare per accoglierlo il presidente della Provincia Antonio Pettinari Pettinari il quale ha assistito a Pesaro al discorso di Napolitano che ha tuonato «Occorre impegnarsi perchè dove si è creato del marcio venga estirpato, perchè i partiti ritrovino slancio ideale, tensione morale, capacità nuova di proposta e di governo» e ha sottolineato la necessità di «una nuova legge elettorale che consenta a cittadini di scegliere i
rappresentanti in Parlamento e non di votare nominati dai partiti e una nuova legge sul finanziamento ai partiti». Pettinari ha mostrato orgoglioso il suo dono per il Capo dello Stato, un orbicolare con i luoghi più belli e le eccellenze del territorio.
Da sinistra Vittoriano Solazzi, Luca Marconi, Pietro Giardina, Francesco Fiordomo, Antonio Pettinari, Olimpia e Vanni Leopardi
All’interno anche un biglietto con un verso dell’ode leopardiana “La quiete dopo la tempesta”. «Napolitano – ha detto – è l’unica autorità morale che può richiamare politica e partiti al loro dovere e lo ha fatto. E’ l’unico che ci aiuterà». Concorda anche l’assessore regionale Luca Marconi: «Le Marche sono avanti rispetto a ciò che il presidente prospetta. Abbiamo bisogno di una politica seria e noiosa, meno brillante e non spettacolare». Su Leopardi, testimonial d’eccezione che ha portato Napolitano a Recanati, Marconi ha un’idea precisa: «E’ una figura molto attuale che nel suo tormento rispecchia il tempo e l’umanità, ha una grande capacità di intercettare l’uomo moderno».
Si aggiunge agli altri anche il sindaco di Recanati Francesco Fiordomo che, onorato della visita, approfitta per riflettere sul futuro di Recanati e sui valori che devono guidarla: «Questo è un territorio in difficoltà, chiediamo aiuto alle istituzioni. Noi, da parte nostra, dobbiamo fare un passo in avanti nella cultura che deve avere un risvolto sociale ed economico di coesione». Tra i presenti anche il prefetto Giardina, appena arrivato a Macerata e alla prima uscita ufficiale e Adolfo Guzzini. I minuti passano e l’atteso arrivo si fa sempre più vicino. Sull’uscio di palazzo Leopardi appaiono anche Vanni e Olimpia Leopardi pronti a fare gli onori di casa.Gli addetti del Quirinale predispongono il tutto curando i minimi dettagli e distribuiscono le autorità secondo i dettami del cerimoniale. La contessa Olimpia non resiste e si affaccia esclamando «Sono curiosa di vedere come li avete posizionati» mentre il conte Vanni estrae la sua macchinetta digitale e immortala ogni dettaglio.
L’ingresso del corteo presidenziale viene annunciato dall’urlo «Grande» della gente schierata davanti a Porta Nuova. L’auto del Presidente con le inconfondibili bandierine sul cofano si ferma davanti al portone, Giorgio Napolitano con cappello nero in testa scende dallo sportello di destra, sua moglie Clio in tailleur blu brillante da sinistra e insieme varcano la soglia tra i saluti. La visita prende il via dal piano nobile, intanto dalle finestre della biblioteca si gode lo spettacolo della piazzetta Sabato del Villaggio gremita Fabio Corvatta, presidente del Centro Studi leopardiani. Passa poco meno di un’ora e il corteo scende dall’ingresso opposto. Il tempo passato tra gli scritti leopardiani, toccando con i guanti le sudate carte danno lo spunto per un messaggio di speranza e incoraggiamento per gli italiani. A chi gli chiede se l’Italia deve rassegnarsi al pessimismo leopardiano risponde: «Gli italiani hanno sufficiente intelligenza per non abbandonarsi a nessun pessimismo. Non scomoderei Leopardi, perchè qui si parla di pessimismo e ottimismo concreti rispetto ai problemi e al futuro dell’Italia. E conoscendo gli italiani so che troveranno in se stessi e l’energia necessaria per garantire il futuro del Paese». Ancora un bagno di folla per il presidente Napolitano che saluta i bambini e una rappresentanza dell’associazione partigiana cittadina.
«Il presidente è una persona molto gradevole – racconta il conte Vanni Leopardi dopo la visita – è molto attento e conosce perfettamente Giacomo e i suoi testi. Gli abbiamo mostrato anche “Storia dell’astronomia” e ha notato persino un errore in una trascrizione. Ha detto che avrebbe voluto stare molto di più. Abbiamo parlato delle nostre iniziative e ci ha incoraggiato ad andare avanti. Dei recanatesi ha apprezzato la loro discrezione nel salutare cortesemente» . Proprio come si accoglie un ospite, i Leopardi hanno offerto al Presidente e a sua moglie Clio un caffè da servire nel servizio usato due secoli fa dal poeta e del vino: «Avevano già bevuto del caffè – continua il conte Leopardi – perciò hanno rifiutato ma hanno molto apprezzato il vino “Zibaldone” e il fatto che si chiami proprio così». Raggiante Olimpia Leopardi: «Il presidente Napolitano è una persona meravigliosa. Lo avevo incontrato a Torino il 19 marzo 2011 per la presentazione di una versione adattata per lui delle Operette Morali di Mario Martone. Allora lo invitai a Recanati. Da quel momento ci siamo scritti più volte ma ormai avevo perso la speranza quindi è stato un vero piacere averlo qui oggi».
Dopo gli applausi e il bagno di folla il Capo di Stato ha lasciato Recanati, che in men che non si dica, il borgo ritorna quello de “La sera del dì di festa” quando ” Già tace ogni sentiero, e pei balconi rara traluce la notturna lampa”.
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Quanto è costata ai cittadini questa messa in scena? E’ vero che sono stati mobilitati tutti i poliziotti della Questura, molti dei quali hanno dovuto anche fare straordinario? La Merkel e Sarkozy hanno gradito l’organizzazione? I ragazzini delle scuole si sono presentati spontaneamente o sono stati portati lì dai rispettivi istituti? Che pena…
noooooooo.!!!!!!..infatti siamo molto ottimisti…come no!!!!
Presidente, se deve venire a raccontarci che Cristo è morto di freddo,se ne stia pure nella sua super lussuosa residenza.
ma si certo!!!!!!…..siamo cosi intelligenti da farvi andare in giro ancora a spese nostre!!!!!
CERTOOOOOOOO!!! SI SUICIDANO PERCHE’ SO’ CONTENTI!!!!
ma che pessimismo!!! siamo 58 milioni di ottimisti !!! gli altri 2 milioni siete voi bastardi di politici parassiti che non vi guadagnate nemmeno l’erba che vi brucate!!!
non ha mai lavorato neanche 1 giorno della sua vita e’ dal 48 che sta’ la dentro e ora fa le prediche…..
è facile essere ottimisti quando si va a spasso per l’Italia il 25 aprile con i soldi degli altri, noi operai lavoriamo ogni anno dal 1 gennaio al 15 luglio per pagare questi parassiti(TASSE), dal 15 luglio al 31 dicembre per comprarci da mangiare la benzina il mutuo i figli ecc ecc… e al massimo ci esce un week-end alla foce del fiume Potenza
Talvolta anche quelli che sembrano più saggi dicono cazzate oceaniche…..
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Da Wikipedia
in molti siti web (primo tra tutti quello del noto comico Beppe Grillo, oppure dei giornalisti Marco Travaglio, Piero Ricca e del politico Antonio Di Pietro), Napolitano è stato accusato di essere troppo accondiscendente nei confronti di Silvio Berlusconi, nel periodo in cui quest’ultimo è stato Presidente del Consiglio. In quest’ottica Napolitano viene accusato di aver firmato alcune delle leggi approvate dal Parlamento su proposta del Governo giudicate “delinquenziali” dall’opposizione. In particolare:
In occasione della promulgazione del Lodo Alfano il blogger Beppe Grillo ha posto cinque domande molto critiche al Presidente della Repubblica in carica, colpevole, secondo l’autore, di aver firmato e quindi legittimato una legge anticostituzionale, per il quale è stato richiesto il pronunciamento di costituzionalità da parte della Corte Costituzionale e che il 7 ottobre 2009 la Corte stessa ha effettivamente ritenuto incostituzionale. In data 21 maggio 2009, sul sito web della Presidenza della Repubblica è stato pubblicato un comunicato ufficiale di risposta alle critiche mosse da un banner e da un video pubblicati sul blog di Beppe Grillo. In una intervista su Repubblica l’ex-presidente Carlo Azeglio Ciampi ha espressamente criticato la scelta di Napolitano di firmare subito e soprattutto di usare come scusa il fatto di aver dichiarato, in risposta a una domanda specifica di un cittadino “Tanto se me le ripresentano uguale a quel punto sono costretto a firmarla”.
In occasione della promulgazione del cosiddetto Scudo fiscale, l’Italia dei Valori di Antonio di Pietro ha nuovamente criticato Napolitano per aver firmato senza rinvio una legge accusata da molti economisti di essere un mezzo per riciclare legalmente denaro sporco. Di Pietro ha definito la firma “un atto di viltà”.
Qualche settimana prima delle elezioni regionali italiane del 2010, a seguito dell’esclusione delle liste PDL in Lazio e Lombardia, Napolitano ha firmato nottetempo il decreto legge del governo per la riammissione delle liste escluse. Per questa scelta Di Pietro ha dichiarato di valutare una richiesta di impeachment.
Nell’aprile del 2010 Giorgio Napolitano promulga con la propria firma la legge sul legittimo impedimento del premier e dei ministri, mentre i pm di Milano si dicono pronti a ricorrere alla Consulta per sollevare eccezione di incostituzionalità. Nel gennaio 2011 la corte ha ritenuto la legge in parte incostituzionale.
Altre promulgazioni criticate e discusse hanno riguardato il decreto Mastella per distruggere i dossier della security Telecom, l’ordinamento giudiziario Mastella-Castelli, la legge salva-Pollari, la norma della legge finanziaria che ha raddoppiato l’Imposta sul valore aggiunto a Sky, i due pacchetti sicurezza Maroni accusati di contenere norme anti-rom e anti-immigrati.
Certo ce dovemo sempre fà reconosce, je poteva lu sinneco offrì un pò de fava co lu cacio nostrano!!! Semo proprio pidocchi.
E non siate blasfemi!!!!!!!
Il presidente incarna i valori della repubblica e della democrazia!
Chissa se si è accorto però che la Res Pubblica non è più di tutti ma solo di qualcuno!?
E che il Demos il potere l’ ha totalmente perso da tempo a beneficio di un’ oligarchia massonico-mafiosa?
Ma che importa nella repubblica delle banane va sempre tutto bene!
FANTOZZI for president!
almeno lui era uno del popolo!
Napolitano dice che Grillo è un demagogo .
Forse ha ragione !!!
Grillo dice che aumentando le tasse non si riduce il debito ma ruberanno di più .
Legge oggi su quasi tutti i giornali di altre centinaia di auto blù : non avevano detto che bisognava ridurle per ridurre gli sprechi ?
Mi sà che Grillo è troppo moderato !!!
Meritano ben altro che un vaffan..lo !!!!!!
Discorso di pura demagogia fatto da un capo dello stato che ha attentato alla nostra costituzione ed alla sovranità popolare. In difesa dei partiti e delle lobby. Non è il mio presidente.
Perfettamente daccordo…. NOn è il mio presidente… è solo un burattino delle lobby che governano il mondo… con quelle pensioni d’oro che avete ma perchè non ci vai in pensione al posto di continuare a dirci cavolate!!!!
che valori può mai “incarnare”, e il termine mi sembra decisamente esagerato, un tizio che all’indomani dell’invasione della cecoslovacchia disse: “è un male necessario” !!
beato lui che è ottimista e ci credo lo stipendio fisso lo prende
Napolitano è assolutamente il mio presidente ! penso che nessuno di noi è in grado di dire cosa sarebbe successo se al suo posto ci fosse stato uno qualsiasi dei politici espressi dalla seconda repubblica o soltanto qualcuno con il senso dello stato e delle istituzioni inferiori al suo (e non credo che ce ne siano molti nemmeno nella cosiddetta società civile). Ma avete perso la memoria ? Avete presente chi era al governo del nostro paese mentre correvamo il rischio che nessuno volesse più acquistare i nostri titoli di stato ? Napolitano non ha attentato a nessuna costituzione perchè ha accolto le dimissioni del precedente governo ha indicato un nuovo presidente del consiglio che poi ha avuto la fiducia del parlamento da noi eletto . tutto perfettamente secondo la nostra costituzione. E pensare lui , un “comunista” , in mano a lobby internazionali è francamente ridicolo. Io capisco la rabbia e la sfiducia che molti (o quasi tutti) hanno verso una casta di personanggi che hanno fatto del male al paese e che non cedono i loro privilegi . Ma non avere la capacità di distinguere, considerare tutti alla stessa maniera ci condanna alla irrilevanza. Rimangono solo gli sfoghi e l’incapacità di costruire una alternativa praticabile.
Caro Mario,
finchè si scherza bene altrimenti poi bisogna dirle le cose.
1. Il fatto che i nostri titoli di debito non li volesse più nessuno è una cavolaia. Anzi li vorrebbero tutti visto lo spread che ci gira sopra ( soprattutto li comprano le banche)
2. aritcolo 1 della costituzione….. la sovranità è del popolo. E questa non te la commento perché troppo facile.
3. I comunisti , sono come le fate . tutti ci credono ma nessuno le ha mai viste. ( scusa la battuta)
4. proprio perché è comandato dalle lobby ha affidato l’ incarico di governo ad un RAGIONIERE di banche e ad altri FACCENDIERI espressioni di banche.
5. solo per non passare oltre non ti preciso il passato del tuo caro presidente……..
svegliatevi!
FANTOZZI FOR PRESIDENT
ma che bella rappresentazione di baldi giovani si siamo proprio un paese giovane basta vedere le foto sembra il circolo arci dei pensionati
@ mario iesari
Napolitano ha ricevuto diverse denunce da parte di privati cittadini per attentato alla costituzione, fonte…google.
un link a caso: http://www.net1news.org/avvocato-accusa-napolitano-governo-monti-incostituzionale.html
Secondo il parlamento non viene più eletto da anni ormai, ma solo nominato. Comunque poco importa, tanto nessuno fa gli interessi nostri fino a quando i media sono in mano alle stesse persone che si spartiscono il potere.
Non sono sfoghi questi ma senso critico utile per costruire qualcosa di giusto. Quello che vuole fare Napolitano non so se sia giusto o meno, ma di sicuro non prevede che la sovranità appartenga al popolo.
Non mi piace il nostro presidente, ieri ha detto che nessuno si può sostituire ai partiti, ma è stato lui a sostituirli… wonderland continua, io comincio a divertirmi.
@ Caro fiat lux
per quanto riguarda l’art 1 della costituzione ti sei fermato troppo presto infatti recita ” la sovranità appartiene al popolo….. che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione” Forme e limiti di cui fanno parte la democrazia rappresentativa, il ruolo dei partiti , del presidente del consiglio e del Capo dello Stato. E’ del tutto legittimo che Napolitano abbia cercato delle alternative al presidente del Consiglio dimissionario,lo imponeva la costituzione e lo stato dei fatti. E ricordati che si parla di limiti proprio perchè ogni potere in democrazia, compreso quello del popolo, deve avere dei limiti altrimenti sfocia nella dittatura (ad esempio della maggioranza sulla minoranza)
Per quanto riguarda i titoli italiani … beh si tratta di domanda ed offerta . quando la domanda è inferiore all’offerta (cioè bassa) salgono i prezzi e nel nostro caso i prezzi sono i tassi di interesse che crescevano o crescono quando meno gente è interessata all’acquisto dei titoli stessi. I grandi investitori internazionali a partire dall’estate scorsa hanno ridotto di molto la domanda e lo stock di titoli italiani posseduti non per una combutta globale ma perchè non si fidavano più di noi , noi PAESE.
A questo punto ci voglio idee e rinnovamento, quello che è stato non potrà più essere, non sono queste cariatidi che possono portarci fuori dal guado, il Presidente dovrebbe sapere che Leopardi nonostante fosse nato in uno sperduto borgo potè avvalersi dello studio di 16000 libri della biblioteca del padre oltre agli studi esterni e affinare la sua genialità poetica, letterale e filosofica e morire a soli 39 anni lasciandoci un patrimonio immenso, fatte le dovute differenze, potremmo fare due più due e dire che l’innovazione non spetta ai vecchi e soprattutto ai burocrati.
Mario,
sarebbe un discorso un po’ lungo,quindi soprassediamo………. ma è evidente che quello che dici è PALESEMENTE LONTANO DALLA REALTA’ e volevo solo ricordarti che la Costituzione , incentrata a “difendere” il popolo dalla dittatura, non può difenderci dall’ oligarchia/partitocrazia!
Anche sulla domanda e l’ offerta direi che potrei scrivere pagine ma non è il caso…….. comunque vatti ad approfondire meglio la questione dei titoli di stato, lo spread e tutte le menate che ci raccontano per nascondere la verità: chi compra i titoli di stato? Verso chi il nostro paese è indebitato? e chi fa oscillare in alto o in basso lo spread? rispondere la domanda e l’ offerta è da ciechi.
Contento tu…….
p.s bagno di folla? alla sagra della mia contrada ce n’è di più di gente.
se si tolgono i politici che si fanno fotagrafare, siamo poi a duecento persone massimo……
FANTOZZI FOR PRESIDENT
se gli italiani fossero intelligenti e contemporaneamente aprissero gli occhi…vi manderebbero tutti a casa!
grottesco sempre piu grottesco ora va male xche c’è la crisi è vero gli italiani sono intelligenti si al rovescio pero se erano intelligenti non avrebbero permesso tutto questo nei paesi latini del sud america basta che parlino di aumenti e gia hanno un rivoluzione pronta invece qua parlano di aumenti tutti i giorni e nessuno fa niente l’italiano è davvero intelligente
uno dei peggiori Presidenti della Repubblica, una vera e propria vergogna…
uomo di PAGLIA a servizio dei corrotti
Se ci fosse stato anche il Presidente della Camera avremmo cantato Giovinezza rossa alla riscossa.
Non accetterò mai di diventare complice di coloro che stanno affossando la democrazia e la giustizia in una valanga di corruzione
(S. Pertini)