Da sinistra: Massimo Mobili, Luisella Cellini, Mirella Emiliozzi, i moderatori Laura Boccanera e Matteo Zallocco, Laura Ruggeri e Tommaso Claudio Corvatta
di Alessandra Pierini e Laura Boccanera
(foto di Lucrezia Benfatto, Guido Picchio e Roberto Vives)
Oltre 300 persone hanno preso parte ieri sera al confronto fra i 5 candidati alla carica di sindaco per il Comune di Civitanova organizzato da Cronache Maceratesi nella sala conferenze dell’hotel Cosmopolitan. Un faccia a faccia a 5 che ha visto i candidati approfondire alcuni dei temi che sono stati al centro della campagna elettorale, dall’urbanistica al commercio, fino alla cultura. E per la prima volta dai tempi di Barbara Pistilli sono ben tre le donne. Tra tutte a primeggiare per dialettica è stata Mirella Emiliozzi, del movimento 5 stelle. Un “premio” fair play se così possiamo chiamarlo a Tommaso Claudio Corvatta, che sebbene meno incisivo rispetto al precedente confronto per la sfida delle primarie ha mantenuto uno stile contenuto, applaudendo in alcuni passaggi anche a delle dichiarazioni di Mobili. Bene Luisella Cellini, accompagnata da una folla di giovani, i suoi candidati consiglieri, che l’hanno sostenuta nei passaggi principali dei suoi interventi. Ha difeso la linea dei 5 anni di governo Massimo Mobili, sindaco uscente, che si scalda su urbanistica e cultura. Molto sintetica Laura Ruggeri, al primo intervento pubblico, essendo del tutto nuova della politica, che tuttavia non ha mancato di sottolineare i temi cari all’Udc, sostegno alla famiglia in primis.
A rompere il ghiaccio è Massimo Mobili che inizia per primo, come è nell’ordine di sorteggio e di comparsa nella scheda elettorale: “Abbiamo iniziato un lavoro e vogliamo riportarlo a termine. Non siamo riusciti a fare tutto ciò che avevamo pensato perciò porteremo avanti tante altre idee. Qualità della vita, sicurezza e lavoro”. “E’ stata una scelta faticosa quella di candidarmi – sottolinea invece la Cellini – ma l’ho fatto per dare voce ai giovani che credono nella politica ma non hanno trovato spazio e ai non giovani delusi. Ho un programma semplice e concreto realizzabile con poche risorse: i cittadini devono riappropriarsi della città e trovare porte aperte in comune e pareti trasparenti. Non escludere la famiglia di fatto e urbanistica moderata”. La grillina Emiliozzi si presenta e si dichiara “una cittadina prestata alla politica. Chiunque fa parte del movimento 5 stello non può svolgere più di due mandati.
Noi quando accediamo ai rimborsi elettorali li restituiamo, finora un milione e 700 mila euro. Credo nella politica sana”. Famiglia al centro dell’intervento di presentazione di Laura Ruggeri che chiama in causa addirittura il Papa: “La politica ha bisogno di rinnovamento e nuove energie. Il Papa e il Cardinale Bagnasco hanno chiesto l’impegno dei giovani. Serve una svolta etica, progettuale e sociale per questo nel nostro programma ci sono sgravi per le famiglie, urbanistica di recupero e spazi verdi”. “Non mi sono candidato – spiega invece Corvatta – la mia candidatura ha passato il vaglio delle primarie. Sono un medico, sono un manager per la salute dei miei pazienti e così farò per il Comune”.
Matteo Zallocco sottopone ai candidati le domande pervenute dai lettori di Cm. La prima riguarda i criteri di assegnazione degli assessorati e degli incarichi presso le aziende partecipate. In particolare un lettore chiede se i candidati hanno in mente di istituire una norma interna che preveda l’impossibilità di assunzione per i parenti degli amministratori. “I miei assessori saranno 3 donne e 3 uomini – dice la Cellini – purchè competenti e disposti a parlare con la gente. Le municipalizzate potrebbero essere unificate con un solo dirigente” Concorsi pubblici per i presidenti delle municipalizzate li prevede invece la Emiliozzi, così pure come criteri meritocratici sono alla base del programma dell’Udc con un professionista per una unica holding di municipalizzate. Ancora una similitudine con la medicina per Corvatta: “Non scelgo gli specialisti per i pazienti se non nel loro interesse – afferma – lo stesso farò in comune. “La riduzione delle municipalizzate è prevista dalla legge – sottolinea Mobili . Gli assessori devono essere scelti come è sempre stato per capacità. Quando si parla di rinnovamento si deve dar seguito con i fatti: nella mia giunta solo 3 assessori
erano vecchi, gli altri nuovi. Concorsi per la presidenza delle municipalizzate? – replica Mobili alla Emiliozzi – Non esiste, la presidenza è un rapporto fiduciario”. Tutti d’accordo sul taglio delle spese per la macchina amministrativa, con sforbiciata per consulenze esterne e cura dimagrante per le farmacie (al centro dell’intervento della Emiliozzi che sottolinea come i 109mila euro lordi di utile si traduca in circa 2500 euro netto a farmacia). “Non sono costi, abbiamo fatti investimenti – replica Mobili che più volte cade oggetto delle stoccate della grillina – abbiamo rinnovato diverse strutture e servizi”.
Il dibattito si concentra poi su Imu e Tarsu: “l’Imu è una tassa dolorosa – dice Corvatta – cercheremo di applicarla a chi utilizza gli immobili penalizzando invece chi ha case sfitte. L’imu va utilizzata come politica fiscale. Per la Tarsu, noi siamo per la riduzione della produzione dei rifiuti e delle spese. Ci sono comuni che spendono e altri che guadagnano. In alcuni comuni il rifiuto è diventato una ricchezza, è un oro che dobbiamo far rendere”. “La tarsu a civitanova è la più bassa della provincia -sentenzia Mobili – Siamo al 70% della differenziata, qualche comune, governato dalla sinistra, voleva continuare a pagare meno nonostante producesse indifferenziata. Siamo nettamente avanti”. “Cercheremo di applicare il minimo anche sulla seconda casa – dichiara la Cellini – nel caso in cui venga affittata a prezzi agevolati alle famiglie numerose e alle nuove coppie. Il criterio per la Tarsu deve essere meritocratico: il cittadino che differenzia meglio deve essere premiato”. Si rifà invece agli esempio virtuosi in Italia come Vedelago la Emiliozzi: “I rifiuti possono diventare una ricchezza, perchè non creare laboratori di riuso, lo scarto acquisterebbe valore”.
Commercio del centro contro grande distribuzione al centro di una domanda di un lettore che chiede di sapere quali saranno i criteri adottati dai candidati sindaci in caso di vittoria per le attività del centro.”Ci risultano altri 3 centri commerciali in costruzione – attacca Corvatta – Bisogna gravare su quelli che fanno un prodotto standard e non portano turismo. Il centro è stato trascurato. La grande distribuzione deve essere limitata, ne abbiamo abbastanza, più del necessario”. “Il commercio risente della crisi – afferma invece Mobili – dobbiamo quindi continuare l’opera di rinnovamento. Abbiamo investito nel corso, nel borgo marinaro che devono diventare centro commerciale naturale. Dobbiamo potenziare il turismo che come indotto favorirà il commercio.” Originale invece la proposta della Cellini: “aprire uffici di esperti per reperire fondi europei per la valorizzazione e sostegno delle attività commerciali, pedonalizzare il
borgo marinaro e lasciare aperte le vie principali. Cultura non è solo grandi eventi ma anche valorizzazione di contenitori esistenti”. “Cosa ha Civitanova meno di Rimini – ribatte la Emiliozzi – la Ztl sarebbe utile per far diventare più bello il centro di Civitanova bello”. Più parcheggi per ripopolare il centro è invece la proposta della Ruggeri.
Ma a scaldare la platea e i candidati è l’urbanistica, in particolare Cavalcavia e Area Ceccotti. Tanto che proprio per il Cavalcavia va in scena anche un botta e risposta tra Emiliozzi e Mobili. Il sindaco uscente difende la scelta del Cavalcavia come soluzione per smaltire il traffico e come via di fuga, la Emiliozzi ironizza fra gli applausi generali: “Avete mai visto via Aldo Moro intasata? Il Cavalcavia non serve a niente, tanto meno alla sicurezza in caso di alluvione dal momento che si trova in zona esondabile”. “Si è parlato di un progetto che non abbiamo mai preso in considerazione – ribatte Mobili riferendosi alla “nave” emersa a seguito delle dichiarazioni di Giorgio Berdini – il nostro progetto è un altro”. La Emiliozzi intanto mostra al pubblico i render delle immagini del progetto: “abbiamo trovato tutto alla palazzina tecnologica non lo abbiamo inventato”.
E al centro di questa campagna elettorale grande assente, al di là delle polemiche su Popsophia è stata la cultura. I moderatori chiedono quali saranno le politiche culturali per la città: “Accanto ai grandi eventi prevediamo corsi di formazione per arte e cultura utilizzando i luoghi già a disposizione – dice la Cellini – Non grandi spese ma belle manifestazioni. Popsophia è un grande evento ma questo teatrino non mi piace, qualcuno della sinistra l’ha criticata, dall’altra gli organizzatori dicono che se ne andranno, mi piacerebbe vedere un bel gesto da parte degli organizzatori, donare a civitanova il marchio di Popsophia”.
“Popsophia andrebbe migliorata anche nella trasparenza ma ha portato un bel flusso di gente – secondo la Emiliozzi – E’ l’esempio di cosa succede quando si organizza bene un evento. Tutta l’estate dovrebbe essere ben organizzata con un calendario che coinvolga tutti gli operatori e comprenda tutti i luoghi”.
Ottima manifestazione anche secondo Laura Ruggeri che come Udc sosterrà l’evento. Chiamato in causa su Popsophia Corvatta commenta: “tanto per sgomberare il campo, non ho mai detto che popsophia vada chiuso. Noi parliamo di incongruenze, quale famiglia pensa di pagare la Ferrari se non arriva a fine mese? Come facciamo a programmare Popsophia senza avere un bilancio preventivo? come si fa a spendere soldi pubblici per un marchio privato? Va integrata anche con gente locale che faccia cultura. Non facciamo fuggire chi ha idee intelligenti”. E Mobili proprio su questo tema tira fuori la grinta e difende a spada tratta la scelta dell’amministrazione, comparando le spese di Popsophia con quelle di altre manifestazioni culturali: “La gestione delle Muse costa 3 milioni di euro, la lirica costa 4 milioni di euro, a Civitanova con un milione e cento mila euro facciamo tutte le manifestazioni, c’ è civitanova danza, civitanova classica, vita vita, la festa di San Marone e Popsophia.
Corvatta ha fatto marcia indietro rispetto alle sue dichiarazioni. I conti? Signori miei ve li dò personalmente, basta chiarezza e trasparenza, basta dire che qualcuno ha mangiato su Popsophia, io mangio del mio lavoro. Oggi sulla treccani c’è una voce sulla Pop filosofia e viene citata civitanova. Che vale il marchio senza le idee? qualcuno vuole essere padrone delle idee? Civitanova è una città libera e noi abbiamo fatto tutto per la città. Musicultura? di chi è il marchio. Finchè ci sarò io ci sarà la liberta di esprimere le idee perchè la cultura non è di destra nè di sinistra.
Ribatte Corvatta: Come si fa a non vedere il pericolo di un marchio privato. Fanno come la Fiat , gli stiamo dando tutto e vanno via lo stesso.
***
Le liste a sostegno dei candidati (in ordine di sorteggio sulla scheda elettorale):
Massimo Mobili (Insieme per Civitanova, Pdl, Lega Nord, Libera, Vince Civitanova);
Luisella Cellini (Fli, Primo Polo per Civitanova);
Mirella Emiliozzi (Lista Civitanova 5 Stelle);
Laura Ruggeri (Udc);
Tommaso Claudio Corvatta (Federazione della Sinistra, Idv, La Nuova Città, Pd, Sel, Uniti per Cambiare).
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Gira che ti rigira i problemi sono sempre gli stessi e tutto il mondo è paese…. a Civitanova però c’è grande partecipazione e reattività…. fanno ben sperare che qualcosa possa cambiare in meglio
Dopo aver partecipato alla serata di ieri sera ringrazio Cronache Maceratesi per aver organizzato l’unico dibattito in programma per questa campagna elettorale… E’ stato un momento di confronto importante, serviva.
A parte la scandalosa impreparazione della candidata Grillina e della candida dell’UDC i programmi dei candidati raccontati alla gente sono sostanzialmente identici.Il problema è che cosa faranno veramente una volta eletti.C’è da fidarsi? non credo.Vedo la foto di alcuni sostenitori del candidato Corvatta.Mi sbaglio o sono sempre quelli della NO Politica,No partiti del Comitato No al Cavalcavia? Belle facce da tolla che hanno visto che il loro presidente impolitico si è candidato al Consiglio Comunale.Evidentemente pensa che i residenti della zona sono dei beoti.Il resto una platea di schierati da non confondersi con la gente comune che è alle prese con i problemi gravi come quello di arrivare alla fine del mese.
Belle le foto ,una bella platea e si vede il grande interese specie del dirigente del PD Angelini .
Non ho partecipato alla iniziativa di “CRONACHE ” non per snob, ma per il semplice motivo che non credo utili alla elevazione della cultura dei cittadini la politca show! la politica non si fa assistendo a ” PORTA A PORTA, ma andando di porta in porta a parlare con i cittadini, confesso che in questo mio giudizio influisce la mia età e l’aver vissuto molta la politca nel vecchio modo, ma una domanda vorrei fare a quanti commentano questo evento, a chi lo organizza e a chi ci partecipa. La domanda è il giudizio che il cittadino si farà sul candidato è su ciò che sente o cio che vede? Altra considerazione essendo un vecchio avventore della cantina, vedendo le foto della platea senza paura di essere smentito, posso affermare che tolti i candidati di tutte le liste, gli addetti alle liste, i dirigenti di partito, i ” cittadini ” erano un piccola pattuglia, forse tre o quattro occasionali avventori. Sono 240 i candidati e di tutte le liste ed erano quasi tutti presenti . Non per difendere Angelini, che era reduce dal turno notturno della sua farmacia, capisco che si era annoiato dallo spettacolo.
Non difenda l’indefindibile .Angelini doirmiva e basta.Se aveva sonno ed era stanco perchè non va a dormire.Ma quale turno di notte se la riunione al Cosmopolitan si è tenuta alle 21,30? La notte del giorno prima? Dorma e faccia bei sogni ci fa più bella figura.
@ GATTACCIO, lei mi sembra rigido a sproposito, era stanco ebbene forse ha ragione lei doveva andare a letto, ma ha preferito esserci, si è poi addormenatto che male c’è? Che fastidio le da? lei dimostra un rancore spropositato rispetto al fatto, lasci perdere altrimenti passa per un invidioso!
Granne Cellini