di Laura Boccanera
31.740 metri quadrati di superficie utile, 2 ettari e mezzo di verde e 41.956 metri quadrati di parcheggi pari a 1485 posti auto e 2 piazze. Questi i numeri del nuovo piano per la Ceccotti adottato con la variante al piano regolatore. Il sindaco questa mattina nel corso di una conferenza stampa ha voluto illustrare in maniera più particolareggiata quanto approvato nel consiglio comunale di giovedì scorso (leggi l’articolo). “E’ una risposta eccezionale per la città – ha esordito Mobili dicendo di aver voluto aspettare qualche giorno prima di rilasciare le dichiarazioni ufficiali – Ora posso dire che sono molto soddisfatto perché la città aveva bisogno di questa risposta dopo tanti anni di attesa. Quanto alle polemiche, nessun progetto alternativo è stato presentato, ho sentito solo astratte considerazioni, è il fronte del no che si oppone a tutto”. Il Sindaco ha poi ricostruito i diversi passaggi del Piano. Nel 1980 erano previsti 180 mila metri cubi di edificato, nel 1991 erano 108mila e oggi sono stati ridotti del 10%, di cui 50% ad uso abitativo, e 50% a servizi. “Tanti consigli comunali sono stati fatti sull’argomento – ha precisato il sindaco – la provincia quando aveva la competenza ha preferito bocciare piuttosto che indicare le prescrizioni, in merito a questa lottizzazione, la politica ha fatto sempre la scelta di rimandare, piuttosto che approvare, ma i cittadini attendevano la sistemazione di una zona che era diventata una pericolosa terra di nessuno”. Nel progetto anche un bus terminal e delle strade di collegamento con una rotatoria in via Marconi e un passaggio ciclopedonale che collegherà la Cecchetti con la Ceccotti attraverso via della Vetreria. “E’ un investimento da parte dei privati pari a 60milioni di euro, di cui 21milioni saranno destinati a opere pubbliche”. Ma bisognerà aspettare ancora diversi anni prima che l’area Ceccotti così come illustrata dai render mostrati in consiglio comunale diventerà realtà. In mezzo una serie di passaggi burocratici fondamentali: ora per 60 giorni la variante sarà a disposizione di chiunque voglia presentare delle osservazioni che verranno discusse una ad una in consiglio comunale nell’ambito di una nuova convocazione. Da lì la procedura passa alla Provincia che valuterà la conformità rispetto alle aree di competenza dell’ente provinciale e sulla base di queste osservazioni verranno poi apportati eventuali cambiamenti prima dell’approvazione definitiva da parte, ancora una volta, del consiglio comunale. Solo allora partirà il concorso di idee per gli edifici di nuova edificazione. “Ma la prima pietra è stata posata – commenta Mobili manifestando però il suo dispiacere per la bocciatura del grattacielo a 26 piani da parte della Sovrintendenza – sarebbe stata una costruzione che identificava la città, un monumento contemporaneo, testimonianza della nostra era e da lassù si sarebbe potuta vedere anche la Croazia”. Presenti alla conferenza anche l’assessore Ermanno Carassai (Lavori Pubblici), Silvia Squadroni (Delegazione e Personale), il consigliere comunale Cristina Bolzicco e il presidente del Consiglio comunale Pierpaolo Borroni, mentre era assente per motivi familiari l’assessore Alfredo Perugini (Urbanistica).
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Andateci ad abitare voi che avete votato la varuiante in quella zona. Non ne uscirete mai con quella viabilità buona per un asilo nido. Vergognatevi per il danno che avete fatto ai civitanovesi.
bravo gzibibbo, in poche parole hai centrato l’inghippo!!!!!!!!!!!! ..è una vergogna!!! ..guarda caso è presente anche una persona che, sperando di sbagliarmi, parteciperà………………………………………………