di Laura Boccanera
E’ stata adottata all’una di notte, dopo tre ore e mezzo di discussione la variante per la zona Ceccotti di Civitanova. Ieri sera il consiglio comunale durante un lungo ed acceso dibattito ha adottato con 14 voti favorevoli, 13 contrari e 2 astenuti il progetto per l’area che prevede un palazzo a 13 piani sopraelevato al posto del grattacielo di 25 piani e circa 1680 parcheggi. L’assenza del consigliere Udc Garbuglia e l’astensione di Doria (sempre Udc) e di Pollastrelli (Fli) non sono state determinanti nella votazione, anche se aprono scenari politici piuttosto importanti in vista delle prossime elezioni amministrative. Il consiglio è cominciato con la presentazione per mezzo delle slides del progetto, commentato dal dirigente Scarpecci che ha mostrato le variazioni rispetto al precedente progetto che prevedeva appunto il grattacielo, poi stralciato dalla Sovrintendenza.
In aula circa 200 persone che a più riprese durante l’assise hanno applaudito gli interventi contrari all’approvazione della variante, determinando anche alcuni momenti di aperta polemica con il presidente del consiglio Borroni che intimava di riportare il silenzio per mezzo delle forze dell’ordine. Scarpecci ha illustrato come il diniego della sovrintendenza fosse dovuto anzitutto a motivazioni di tutela paesaggistica del bene architettonico (l’ex fornace) riconducibile a una testimonianza di archeologia industriale. Da qui l’eliminazione della torre da 25 piani; al suo posto un “grattacielo orizzontale” che si erge sopraelevato lasciando la zona a raso a disposizione del passaggio. Tra le indicazioni della sovrintendenza anche l’altezza degli skyline che non devono superare l’altezza della fornace. Tra le spiegazioni date dall’ente paesaggistico si legge che “la morfologia costruita non si relazionava con l’impianto storico dell’insediamento”. 1680 circa i parcheggi che sorgeranno nell’area e 4000 metri quadrati di “giardino pensile”.
Dopo l’illustrazione hanno preso la parola i consiglieri, quasi tutti dell’opposizione, solo Corrado Perugini e Vincenzo Ripa, al termine delle osservazioni della minoranza hanno espresso parere favorevole al progetto. A sottolineare anomalie nelle procedure il consigliere Vastaroli: “il piano è stato portato lunedì in una commissione andata deserta – riferisce – e portato martedì in consiglio, non dimentichiamo che si tratta di 108 metri cubi di cemento e che non c’è un piano del traffico”. Critico anche Scalabroni di Rifondazione che osserva come ad oggi “sia anacronistico costruire ancora quando in città esistono 30 cantieri aperti con il 60% degli appartamenti invenduti”. A sollevare invece una problematica rilevante e che potrebbe fornire ulteriori stralci giudiziari è Stefano Ghio del Pd che chiede contezza delle verifiche fatte dai dirigenti in merito alla nuova legge regionale: “questa deliberazione è in contraddizione con la legge 22 del 2011 che stabilisce che non possono essere approvate varianti se non relative ad aree degradate, e sebbene questo potrebbe essere il caso in nessun passaggio questa condizione emerge, in nessun atto amministrativo. Siamo sicuri che questo atto amministrativo non apra la strada a contenziosi ulteriori? A mio avviso è un atto illegittimo e poi si può ridurre la cubatura in un’area che non prevede cubatura?”.
Alla fine la variante viene adottata all’una e mezza di notte. Tensione nell’Udc con il segretario Carusone in prima fila in sospeso sul voto di Doria che poi di fatto si astiene e lascia l’aula subito dopo la votazione. Ed è proprio l’Udc ad uscire dilaniata politicamente dal caso Ceccotti. Andrea Doria si astiene, allontanandosi dall’indicazione data dal partito, ma non dando un segnale di distacco netto quale sarebbe stato un voto contrario che avrebbe fatto saltare in aria il consiglio e la variante. Agnese Biritognolo fa appello invece al senso di responsabilità e alla fine vota secondo le indicazioni. Il futuro terzo polo di Pollastrelli è ancora poco compatto: Troiani ha votato a favore della Ceccotti, Antonio Recchioni della lista civica contrario, Pollastrelli si è astenuto.
Sullo sfondo le proteste degli “spettatori” tra cui diversi movimenti civici e sociali che a più riprese hanno agitato il dibattito, senza però interrompere l’assise. Passa dunque per un solo voto e in seconda convocazione un tema che per anni ha arroventato la città e che divide l’opinione pubblica. E che probabilmente continuerà a far ancora parlare di sé, candidandosi a diventare materia di campagna elettorale, mentre l’ex fornace è ancora lì, con la sua storia e il suo lavoro che guarda da lontano la città e le scelte che la cambieranno negli anni a venire.
(Foto di Roberto Vives)
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sta ai cittadini opporsi a questo scempio,a maggio si rinnova il consiglio comunale,votare x chi cancella questo scempio!!!!!!!!!!!
Schifo!!!!
Ora il prossimo candidato Sindaco del centrosx, prenda posizione in maniera inequivocabile!
La politica del fare..
Condivido il giudizio di Dino.
Il centrosinistra deve ragionare sui termini dello sviluppo cittadino e non sposare , sempre e comunque , tesi da ” FRONTE DEL RIFIUTO ” .
Inequivocabile presa di posizione Mirco, dalla parte del mattone!
La “politica del fare”, come la chiamate voi, ha portato in pochi anni Civitanova ai primi posti nelle classifiche di occupazione del suolo, a fronte di maggiore inquinamento, minore vivibilità e soprattutto non portando quello sviluppo anche in termini demografici: le giovani coppie scappano verso cittadine meno costose e gli appartamenti restano invenduti! Gli idraulici e gli elettricisti che lavorano nelle nuove lottizzazioni vengono pagati in…appartamenti! Di liquidi non ce n’è più! E di fronte a questa realtà il centrosinistra avrebbe dovuto avallare ancora 100.000 metri cubi di edificazione? Certo che la zona Ceccotti è talmente vasta che può benissimo starci anche nuovo edificato, ma non in questa misura e non può essere questo l’obiettivo di una amministrazione pubblica. Bene lo sviluppo della città, ma in termini di nuova mobilità (parcheggi, terminal per pullman, metropolitana di superficie, nuove arterie viarie) e di sfruttamento delle risorse storiche (la fornace nel piano è ridotta a fastidioso neo). Perchè non prevedere una nuova e anche più piccola stazione rivolta verso l’area per recuperare la vecchia stazione all’interno della città?
Invece per sviluppare ancora si pensa sempre “a lo mattò”!!
Si rischia di sostituire un degrado con altro degrado: abbiamo vicino a noi gli esempi dell’Hotel House e di Lido Tre Archi! Chi li farà questi appartamenti e chi li comprerà? Nel frattempo però avremo compromessi lo sviluppo futuro della città…
Micucci, basta chiedere al comune di Macerata per sapere come si distrugge il territorio
fare cemento
Evviva anche Civitanova avrà il suo Hotel House .
Caro Berdini , siamo alle solite.
Si parla di mele , e si risponde di pere.
Quale partito del mattone ? .
Perche’ mistificare parole che sono visibili a tutti ? .
Io credo che chi andra ‘ a governare , dovra’ confrontarsi con la complessita’ .
Trovare sintesi positive fra parti confliggenti.
Questo , e’ sano riformismo.
Questo , e’ il profilo virtuoso dell’amministratore modello.
Capisco che non e’ operazione semplice , ma vanno azzardati tentativi.
Non possiamo sempre essere considerati , noi del centrosinistra civitanovese , come quelli ” DEL FRONTE DEL RIFIUTO ” a prescindere.
La citta’ , ha bisogno di UN PATTO CONDIVISO PER LO SVILUPPO .
Questo io penso .
Pensavo che il commento di Dino Gazzani fosse ironico, ma forse mi sono sbagliato.
Mirco continua esternare il nulla. Senza DNA e senza valori politci nn si governa, governa nn è un mestiere , come fare il buon e bravo ragioniere, con virtuosisimi e far quadrare il cerchio. Un partito assieme ad una coalizione porta al governo della città ideali, valori e aspirazioni dei cittadini ad una città migliore, non la pratica delle trattive un pò a te un pò a me. facile nascondrsi dietro slogans e affibbiare ad altri etichette, facile e comodo e nn si è obbligati a far scelte governando la città, una domnda mi viene spontanea se nn frequenti il mio PD, se ad ogi mio scritto in materia urbanstica ha cliccato il mi piace , come fai a dire noi del centrosinistra e dove leggi il mio radicalismo antagonista?NTu ti dichiari di far parte di una minoranza del PD e nn c’è nessun scritto della minoranza che sia a favore del Matone come lo sei tu.
@Ciava
Si può sapere cosa vuoi dire ?? Protesti perchè il TUO PD è stato “fronte del rifiuto” e perchè occorre “un patto per lo sviluppo” che secondo il tuo politichese significherebbe “trovare sintesi psitive fra parti conflggenti”.
Mi spieghi come può il TUO PD trovare sintesi positive fra parti confliggenti se a gevernare la barca c’è il NON TUO PDL ?
Ma che caspita dici !! Ha fatto bene il PD e tutte le altre forze compresi i comitati e cittadini a fare FRONTE DEL RIFIUTO. Questa schifezza andava sicuramente bloccata.
E difronte a questo scempio non hai altro da dire che il PD è il solito fronte del rifiuto !
Tu saresti quello che vorrebbe la leadership del PD de Citanò…… Poveri noi !