di Giuseppe Bommarito
Certamente ci si aspettava una maggiore trasparenza da parte del PD nel corso del dibattito proposto nei giorni scorsi dallo stesso Partito Democratico sulla cittadella dello sport (leggi l’articolo) e finalizzato proprio, secondo i proponenti, a fare chiarezza sui molteplici interrogativi emersi, grazie all’inchiesta di Cronache Maceratesi, in relazione a diversi aspetti poco chiari della vicenda e sulla sorte dei nuovi impianti sportivi ipotizzati nel protocollo di intesa tra Comune e Università di Macerata.
In realtà, nel corso del dibattito sono emersi molti buoni propositi per la gestione futura della vicenda, ma c’è stata poca chiarezza su quanto avvenuto sino ad oggi.
Il PD, infatti, inteso come partito (il segretario cittadino Bruno Mandrelli), come gruppo consiliare (il capogruppo Narciso Ricotta) ed anche come massima espressione dell’Amministrazione (il sindaco Romano Carancini), poco o nulla ha detto sul perchè un privato cittadino ha deciso di acquistare nel dicembre 2000 al prezzo di 35.000 euro proprio la sconnessa e scoscesa area di Fontescodella, sul mistero buffo di una perizia dell’ufficio tecnico comunale che ha valutato quella stessa area uno sproposito (quasi 1.800.000 euro) senza basarsi su criteri e valutazioni di mercato, sui reali motivi per i quali il Sindaco (o chi per lui) a febbraio del 2011 ha richiesto una nuova stima all’Agenzia del Territorio, sull’assurdo atteggiamento di quei componenti della Commissione Ambiente e Territorio facenti parte della maggioranza di centrosinistra che nella seduta del 22 agosto 2011 hanno difeso a spada tratta la perizia dei tecnici comunali e hanno attaccato invece quella più favorevole per il Comune stilata dall’Agenzia del Territorio (poi integralmente riconfermata a distanza di qualche mese), sul perché il Presidente della Commissione Ambiente e Territorio ha dichiarato anche qualche giorno fa che occorreva andare avanti sull’acquisto del campo di patate di Fontescodella perché “gli impegni presi vanno mantenuti”.
Nonostante le proclamate buone intenzioni del PD, quindi, poca chiarezza di fondo: le domande di cui sopra, tutte di notevole rilievo e di grande interesse per i cittadini, sono rimaste infatti senza una risposta grazie alla regola ferrea dell’omertà di partito e di maggioranza, che impone di coprire i propri uomini anche quando vengono pescati con le mani nella marmellata. D’altra parte, diciamo la verità, l’opinione pubblica maceratese le risposte a quelle domande ormai le ha ben chiare e ben stampate in mente.
Le buone notizie, vengono, invece, dai chiarimenti che il Sindaco ha fornito circa l’iter futuro di questa sciagurata vicenda. Carancini, questa volta senza cautele e con notevole chiarezza, ha precisato senza tanti giri di parole alcune circostanze importantissime: 1) con il privato potenziale venditore non si è instaurato alcun legame contrattuale giuridicamente vincolante (e quindi, con buona pace del Presidente Carelli, non ci sono “impegni” da portare avanti e il Comune ha le mani totalmente libere); 2) in ogni caso, la cittadella dello sport non è affatto una priorità per l’Amministrazione e non è detto che lo diventerà nel corso del presente mandato; 3) allo stato, non esistono nemmeno gli estremi per una valutazione del terreno di Fontescodella da parte di un perito nominato dal Tribunale (come invece sostenuto da Giorgio Ballesi, nuovo legale del proprietario dell’area), mancando i presupposti per qualsiasi iniziativa giudiziaria da parte del potenziale venditore.
Il che equivale a mettere una pietra tombale sull’acquisto, tramite compravendita o leasing, del terreno in questione e sui sogni di facile e notevole arricchimento ai danni della collettività dei traffichini e dei maneggioni del PD e dintorni.
Non è poco, a mio avviso, per un giornale come Cronache Maceratesi che, in questa, come in altre vicende molto opache, ha scelto di essere dalla parte dei cittadini, e non del “cittadino” e dei suoi sodali, e così facendo ha evitato che si dilapidasse a vantaggio di pochi una somma enorme (è bene ripetere ancora una volta la cifra di cui stiamo parlando: 1.800.000 euro).
Certo è che la vicenda della cittadella dello sport ha evidenziato in maniera esemplare l’esistenza a Macerata di un Sistema che predetermina secondo il proprio tornaconto le principali scelte urbanistiche e poi, avendo il potere di farlo, indirizza in tale direzione le decisioni dell’Amministrazione (pensiamo, solo per fare qualche esempio, anche al Suap Giorgini e alla vicenda Valleverde, a come è nato e si è sviluppato l’intero quartiere delle Vergini, alla Facoltà di Scienza della Formazione, ai tanti immotivati cambi di destinazione).
Intendiamoci, qui non c’è una cupola che tutto decide e tutto condiziona, ci sono aggregazioni varie e cangianti (le chiamerei “cupolette”), che sempre però passano attraverso accordi sotterranei tra amministratori comunali che decidono in materia di urbanistica, di cambi di destinazioni e di lavori pubblici, funzionari e dirigenti del settore, studi professionali di riferimento che fungono da schermo, imprese edili che in città fanno il bello e il cattivo tempo. Personaggi che tra di loro si conoscono e si riconoscono e sanno di poter contare l’uno sull’altro.
E’ un Sistema che poggia sulla permanenza al potere da troppi anni di un determinato schieramento politico, sulla omogeneità dei livelli politici superiori – Provincia e Regione – che impedisce il benché minimo ostacolo ad esempio in materia di piani regolatori e varianti varie o di grande distribuzione commerciale, sulla presenza di una opposizione abbastanza debole ed incerta e incapace di prefigurare una reale alternativa, su un’opinione pubblica poco attenta prima della nascita di Cronache Maceratesi. Il risultato finale di tutto ciò è che spesso vengono assunte decisioni che non privilegiano l’interesse pubblico, ma che usano l’interesse pubblico (reale o a volte anche costruito ad arte) per tutelare in realtà, almeno prevalentemente, l’interesse di soggetti privati, compreso ovviamente quello dei manovratori del caso.
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Mi congratulo con CM per il lavoro fin qui svolto!!!
@Giuseppe Bommarito
“Intendiamoci, qui non c’è una cupola che tutto decide e tutto condiziona, ci sono aggregazioni varie e cangianti (le chiamerei “cupolette”), che sempre però passano attraverso accordi sotterranei tra amministratori comunali che decidono in materia di urbanistica, di cambi di destinazioni e di lavori pubblici, funzionari e dirigenti del settore, studi professionali di riferimento che fungono da schermo, imprese edili che in città fanno il bello e il cattivo tempo. Personaggi che tra di loro si conoscono e si riconoscono e sanno di poter contare l’uno sull’altro.”
I FAMOSI “COMPAGNUCCI DI MERENDA”…..
Questa volta Giuseppe Bommarito e Cronache Maceratesi gli hanno mandato a monte la merenda!!!!
BRAVISSIMI
@avv. Bommarito
Grazie .
Una bella panoramica del “SOTTOBOSCO MACERATESE” , dopo tanto cemento in citta’ !!!!!!!!!!!!!!
@Giuseppe
bell’articolo..bello davvero..complimenti. Ti volevo chiedere però una cosa: ste “cupole” ..ste “aggregazioni cangianti”..ce l’hanno un nome..? una ragione sociale? ..di sicuro sappiamo che nell’edile si giocherella spesso con squadre e compassi..dici che vanno ancora in giro incappucciati?
Complimenti a chi non si ferma, ascolta, si informa e rende disponibie ai piu tutto cio che scopre…
Pietra Tombale sulla cittadella !!!!!
Niente paura Signori — lo sapevano già e stanno
già organizzando giochini da altre parti–
E quando li freghi !!!!!!
Avvocato inizi a orientare l ‘ occhio verso
altri orizzonti —
Che dite vedo troppe fiction ????
Complimenti ancora una volta avvocato !
Ma se questi personaggi che tra loro si conoscono e riconoscono, venissero additati quali sono, cioè meri parassiti che cercano di succhiare linfa vitale ad una città che non lo merita?
Magari, cupole e cupolette rimarranno in città solo quelle di San Giovanni e di San Paolo……
Le altre verranno seppellite da una cittadinanza attenta e vigile sulla vita pubblica, come ci ha insegnato CM , Matteo e Giuseppe!!!!!
Traffichini e maneggioni vi hanno fatto ” tana” ………..
Buffo come si coprano a vicenda l’un con l’altro, a costo di sprofondare insieme tutti quanti.
Da che mondo è mondo, se in un gruppo, un’azienda, un clan o altro, c’è un elemento che destabilizza il resto, questo viene espulso. Nel PD, invece, no ed ecco perchè pian piano perde sempre più voti.
Mandrelli ha detto che si riconosce nelle parole di Ricotta!!!
Carancini mi sembra uscire vincitore da questo confronto in quanto a trasparenza e forse la statistica uscita ieri non è poi così sbagliata…
Complimenti a CM per come è riuscita a far emergere e forse a bloccare (si spera!!!) uno scandalo di dimensioni enormi rapportato alla realtà maceratese!! 1.800.000 Euro per un terreno pagato 35.000 euro qualche anno prima, per costruirci sopra un campo sportivo che potrebbe essere edificato in molti altri appezzamenti di terra di proprietà del Comune, e quindi a costo zero, rappresenta per Macerata uno spreco di denaro gigantesco.. come se a Milano o Roma fossero stati scoperti degli scandali di miliardi di Euro!!!!!
Dal dibattito di venerdì sera mi è però rimasto un forte interrogativo al quale spero qualche persona competente riesca a rispondere. Ad una precisa domanda del pubblico, sul perchè al privato siano stati offerti oltre 1.800.000 Euro senza neanche prendere in considerzaione l’eventualità di un’esproprio, il capogruppo Ricotta ha risposto che quella valutazione di 1.800.000 Euro era stata fatta fatta proprio basansosi sull’ammontare dell’eventuale indennizzo che il Comune avrebbe dovuto pagare in caso esproprio, lasciando quindi immaginare che qualora il Comune avesse deciso di espropriare quall’area avrebbe in ogni caso dovuto rimborsare al privato 1.800.000 euro di indennizzo!!!!!!!!!!!!!!!!! sic.. A me sembra un’assurdità mostrusa, ma non avendo competenza tecnica e termini di paragoni per controbattere, mi piacerebbe che qualche persona competente in questo ambito scrivesse un suo parere. Oltretutto in questo caso il valore dell’esproprio sarebbe doppio del valore di mercato attribuito dall’Ufficio del Territorio!!! Sono questi, in generale, gli indennizzi pagati nei casi di esprorpio per Pubblica Utilità? Io mi sono sentito ancora una volta preso in giro da queste persone!!
Per Tommy Gun
Secondo me la massoneria, pure ben presente in città con diverse logge massoniche di entrambi i riti, non c’entra affatto in queste storie. Ciò non toglie che alcuni dei personaggi negativi delle vicende urbanistiche ed edilizie maceratesi siano, a titolo individuale, iscriti alla massoneria. Ma, lo ripeto, non è questo il dato di fondo.
La molla principale, infatti, come sempre, e molto più banalmente, è costituita dal denaro, dal desiderio di alcuni di arricchirsi notevolmente e velocemente ai danni della collettività, sfruttando le posizioni di potere raggiunte nell’amministrazione pubblica della città, laddove è possibile, con la scusante dell’interesse pubblico, far passare determinate scelte assunte preventivamente per finalità di tornaconto personale.
La colpa del PD (e prima del PDS e dei DS), partito che ha avuto le maggiori responsabilità di governo cittadino negli ultimi 17 anni e che, sia a livello di dirigenza che di base, è composto da tante persone oneste e corrette, sta proprio nell’aver lasciato mano libera a questi personaggi, che hanno potuto fare il bello e il cattivo tempo nelle principali scelte urbanistiche ed edilizie e nei maggiori (ed anche minori) lavori pubblici, facendo finta di non vedere quanto stava avvenendo e facendo prevalere, anche davanti all’evidenza, per inaccettabili logiche omertose, una malintesa tutela dell’immagine del partito.
Ecco, secondo me, la principale colpa dei vertici del PD è proprio questa, emersa con evidenza anche nell’ultima assemblea pubblica sulla cittadella dello sport. In tale confronto, richiesto proprio dal PD per fare chiarezza, gli esponenti del PD tutto hanno fatto meno che fare chiarezza su quanto avvenuto in questa vicenda sino ad oggi.
Io mi sarei aspettato parole chiare su alcuni passaggi della storia di Fontescodella che gridano vendetta, così come mi sarei atteso, ad esempio, che almeno qualche alto dirigente del partito avesse chiesto, anche pubblicamente, le dimissioni del Presidente PD della Commissione Ambiente e Territorio, le cui responsabilità quanto meno politiche sono emerse senza ombra di dubbio.
E invece niente, tutti zitti, a rimuginare contro la cultura del sospetto, il presunto scandalismo di Cronache Maceratesi, l’antipolitica che monta, i tentativi di scavalcare dall’esterno i poteri decisionali del partito. Qui, in questa inaccettabile logica omertosa sta la principale responsabilità morale e politica dei vertici cittadini e provinciali del PD.
bel pezzo di Bommarito!
c’è da dire che Mandrelli, dopo aver dichiarato che per la giustizio c’è via Urbino 7 ha lasciato la parola a Ricotta tutta la sera… e Ricotta non se l’è cavata affatto bene… 🙂
Carancini per una volta ha detto la verità davanti ai cittadini su tutto, fosse sempre così sarebbe pure un buon sindaco, ma 1 sera su 1 milione non fa storia…
La cittadella non si farà, ormai pare chiaro, le piscine forse ma nn si sa dove…
Bommarito è stato il vero vincitore della serata, e secondo me s’è trattenuto molto perchè il KO ci poteva stare invece lui li ha voluti risparmiare in molte occasioni.
cmq il risultato netto è CM vs PD 3-0!
finalmente MT de MC cominci a renderti conto di chi è il vero obiettivo dei tuoi continui attacchi alla nuova storia….
Io vorrei far notare una cosa, forse fuori tema, ma sicuramente significativa.
Nel suo precedente commento, gcsavor fa una precisa richiesta. Non critica nessuno e chiede solo di capire.
Si becca ben 2 “non mi piace”.
Sarei curioso di sapere “chi” è interessato a non capire? E perché?
Che cosa ha detto gcsavor di tanto strano?
Riporto in sintesi il commento.
Dice gcsavor:
“Dal dibattito di venerdì sera mi è però rimasto un forte interrogativo al quale spero qualche persona competente riesca a rispondere. Ad una precisa domanda del pubblico, sul perché al privato siano stati offerti oltre 1.800.000 Euro senza neanche prendere in considerazione l’eventualità di un esproprio, il capogruppo Ricotta ha risposto che quella valutazione di 1.800.000 Euro era stata fatta proprio basandosi sull’ammontare dell’eventuale indennizzo che il Comune avrebbe dovuto pagare in caso esproprio, lasciando quindi immaginare che qualora il Comune avesse deciso di espropriare quell’area avrebbe in ogni caso dovuto rimborsare al privato 1.800.000 euro di indennizzo”
“non avendo competenza tecnica e termini di paragoni per controbattere, mi piacerebbe che qualche persona competente in questo ambito scrivesse un suo parere. Oltretutto in questo caso il valore dell’esproprio sarebbe doppio del valore di mercato attribuito dall’Ufficio del Territorio!!! Sono questi, in generale, gli indennizzi pagati nei casi di esproprio per Pubblica Utilità? “.
A me piacerebbe capire, invece, in cosa “non piace” la richiesta di gcsavor?
La mia idea?!!
Che qualcuno speri e confidi nella “Beata ignoranza”.
…questa vicenda, come molte altre, mi ha riportato alla mente una frase di Steven Biko, leader delle lotte civili in Sudafrica per l’abolizione dell’aparthaid ucciso dalle torture inglesi..: “la vera arma nelle mani degli oppressori è la mente degli oppressi”..ecco io credo che al di là dei risvolti giudiziari o di cronaca, ideologici o affaristici la vera vittoria (per rispondere a MT de MC) è della consapevolezza, della presa di coscienza , lenta ma inesorabile, di una certa cittadinanza..intesa, non tanto come conglomerato umano, ma quanto come un diritto del quale ci si sta riappropriando, ovvero la capacità di incidere concretamente nella realtà nella quale si è scelto di vivere senza delegati. In ultima analisi il lavoro di CM, di Giuseppe Bommarito & Co.la capillare diffusione della rete, ci invitano a renderci più edotti, informati, consapevoli. Solo la consapevolezza unita alla conoscenza è capace di disarmare l’oppressore.
Ma 900.000 E per un campo di patate scosceso su cui ci si può costruire solo campi da gioco, non sono ancora una enormità?
Chapeau avvocato!!! Fortuna voi!