di Alessandra Pierini
e Filippo Ciccarelli
(foto-servizio di Guido Picchio e Lucrezia Benfatto)
La politica, stimolata da Cronache Maceratesi, ha abbandonato le sedi deputate, ormai così lontane dai cittadini che quasi non le riconoscono neanche più, per un confronto pubblico sulla Cittadella dello sport in una affollata sala convegni dell’Itc “Gentili”. «E’ un incontro inusuale – ha sottolineato in apertura il direttore Matteo Zallocco – perché Cronache Maceratesi non è una parte politica. Pensiamo comunque che la serata di oggi sia occasione per fare ulteriore informazione». E proprio per fare chiarezza e per garantire la massima informazione, non certo per diffondere “la filosofia del sospetto”, secondo Ricotta alla base dell’inchiesta, che Matteo Zallocco e Giuseppe Bommarito (autore dell’inchiesta sulla cittadella pubblicata da Cronache Maceratesi) hanno pungolato con determinazione i loro interlocutori, traducendo i tanti interrogativi che i cittadini si sono posti sulla questione. L’ideale della Polis è ancora ben lontano ma è stata questa iniziativa un primo passo verso la partecipazione democratica, principale risorsa di ogni comunità. Tante le domande poste nel corso della serata ai rappresentanti del Pd e al sindaco Romano Carancini, poche le risposte. Alcune fondamentali per capire, per fare chiarezza. Ci sono vincoli contrattuali tra il Comune e il privato che non permettono di fare marcia indietro nella trattativa? No, secondo Romano Carancini che ha così smentito le dichiarazioni del presidente della commissione Ambiente e Territorio, direttamente interessata e il capogruppo del Pd Narciso Ricotta. Quali dubbi hanno spinto il sindaco a chiedere una valutazione dell’Ute? La non risposta del primo cittadino è stata in questo caso più significativa di ogni parola.
Ha introdotto la questione il moderatore dell’incontro, il giornalista Ugo Bellesi che ha ripercorso le fasi salienti della vicenda che ha poi passato la parola al direttore di Cronache Maceratesi: «Lo scorso agosto abbiamo seguito i lavori della commissione urbanistica. Ci siamo incuriositi su diversi aspetti: in particolare siamo rimasti sorpresi dall’atteggiamento di diversi consiglieri comunali che hanno criticato con forza la perizia dell’Ute, difendendo invece quella dell’ufficio tecnico comunale, che è doppia rispetto ai 900.000 euro dell’Ute – ha detto Matteo Zallocco – . Abbiamo cercato i documenti e abbiamo chiesto a Giuseppe Bommarito, nostro opinionista, di studiarli e analizzarli. Mi preme sottolineare che che tutto quello che abbiamo scritto è basato su documenti. Poi era anche giusto fare delle considerazioni e delle domande su questi documenti. Chiediamo perché la valutazione del terreno è stata fatta fare all’Ufficio Tecnico comunale e non all’Ute, a cui il Comune si era rivolto per stimare altre aree, come quella del centro fiere di Villa Potenza? Abbiamo chiesto a Carancini perché ha ritenuto necessaria la perizia dell’Ute, evidentemente non si era fidato della perizia precedente. Per questo gli abbiamo chiesto di portare la vicenda in Procura. Ci siamo domandati perché alcuni consiglieri di maggioranza hanno dichiarato che non si poteva tornare indietro e bisognasse pagare un milione e 800 mila euro. Ci chiediamo perché spendere quei soldi pubblici per un terreno in cui si sarebbe dovuto fare solamente un campo da calcio, una struttura, quest’ultima, per la quale l’Università non avrebbe sicuramente trovato i finanziamenti né dal CUS nazionale né dal Coni come recentemente dichiarato. Le strutture sportive si possono fare utilizzando terreni già di proprietà comunale, visto che ci sono».
Ugo Bellesi ha poi incalzato Narciso Ricotta, capogruppo del Pd: «Non ritiene sia opportuno dopo 10 anni rinunciare a quest’impresa? Come giudica il comportamento di Carelli che ha difeso la perizia dell’ufficio comunale invece di quella dell’Ute?»
«Intanto – ha precisato Ricotta – l’Università nel gennaio 2010 ha invitato il Comune ad acquisire l’area. Ci sono atti amministrativi che nessuno ha ancora smentito con atti amministrativi. De Introna dice che ha firmato quell’atto già sapendo che non si sarebbe mai realizzato. Un bell’esempio di logicità! Quest’opera è ancora importante, è nel nostro programma amministrativo che i cittadini hanno votato. Offre alla città degli impianti sportivi nuovi, di cui c’è necessità, facendo risparmiare soldi al Comune, perché la spesa sarebbe compartecipata con Regione, Cus, Ersu, Università. L’obiettivo permane, ma va realizzato nella maniera opportuna e migliore, un’ipotesi è la realizzazione parziale di quest’obiettivo. La Commissione Urbanistica, chiamata in causa dal privato che contestava la perizia dell’Ute, non ha difeso alcunché: ha solo trasmesso le osservazioni del privato all’Ute, aggiungendo alcune richieste di chiarimenti che erano emerse nel dibattito».
Significativo l’intervento di Giuseppe Bommarito: «Cronache Maceratesi ha affrontato questo argomento partendo da un presupposto, l’opera in sé è positiva. Il problema è che in questa occasione, come in tante altre opere pubbliche, è emersa in maniera molto sgradevole ma pure abbastanza palese, la sensazione che accanto, dietro, sopra l’interesse pubblico ufficialmente perseguito ci fossero anche altre interessi. È emersa la sensazione che in questa città c’è un sistema che predetermina le principali scelte urbanistiche. Abbiamo avuto diversi casi in cui ciò è stato conclamato: SUAP Giorgini, il quartiere delle Vergini, la nuova sede di Scienze della Formazione, e pure a Cittadella dello Sport». Dopo avere ribadito l’importanza di verificare l’adesione dell’Ateneo al progetto, Bommarito ha continuato a porre una serie di domande: «Perché un privato cittadino nel 2000 compra un terreno dove secondo il PRG si potevano costruire solo attrezzature sportive, senza avere interessi nel mondo dello sport? Perché nessuno se l’è chiesto nell’amministrazione? A Villa Potenza c’è un’area comunale immensa, che è del Comune, dell’APM, del Cemaco e dell l’Ircr, dove si prevedeva la costruzione del palazzetto. L’area avrebbe posto meno problemi di costruzione, rispetto a Fontescodella. E’ emerso dalla costruzione del polo natatorio quando i costruttori, chiedendo un milione mezzo in più, hanno scoperto una falda acquifera che i maceratesi conoscono da decenni. Perché solo in seconda battuta è stata chiamata in causa l’Agenzia del territorio?
Quando abbiamo avuto questa perizia di 900 mila euro, perché consiglieri di maggioranza e minoranza non hanno presentato un’interrogazione per chiedere spiegazioni circa questa difformità? Riguardo la seduta del 22 agosto della Commissione Ambiente e Territorio il verbale canta: alcuni consiglieri hanno difeso strenuamente, si sono trasformati in periti e difensori del privato. Questa è una cosa francamente inspiegabile, e secondo me quella commissione passerà alla storia politica amministrativa maceratese come un esempio dei peggiori esempi amministrativi. Vogliamo che la Cittadella venga fatta al minor costo possibile: l’amministrazione ha terreni di sua proprietà: ha l’obbligo morale e politico di puntare esclusivamente su quei terreni».
Ha rappresentato il punto di vista del Pd il segretario Bruno Mandrelli che ha parlato “di correttezza e trasparenza amministrativa. Chi pensa il contrario pensa una sciocchezza che non potrà essere supportata da alcun atto e alcun fatto. Questa città è governata da un sindaco del Pd che ha chiesto una verifica sul prezzo dell’area. La risposta è nei fatti. L’indirizzo della Procura è via Pesaro 6, se qualcuno è a conoscenza di reati, che vada lì. Il Pd è dalla parte della legge. Io mi riconosco nelle parole di Ricotta. Noi cerchiamo di governare la città con atti amministrativi e realizzazioni. Il problema che ci si deve porre è se in questo anno terribile che ci accingiamo a vivere, siamo in condizione di poter garantire la realizzazione di tutto quello che avevamo messo nel programma amministrativo, oppure no. Privilegiando magari non grandi opere pubbliche, ma atti verso i cittadini più poveri e disagiati. Prima ancora di capire qual è la perizia corretta voglio sapere se chi deve contribuire a realizzare poi lo faccia. Non vorrei che si comprasse un’area per poi vedere che non si può costruire niente, perché i parnter si sfilano. Se poi c’è accordo, allora c’è la questione del prezzo giusto da pagare. Il prezzo giusto, per quanto possa non piacerci, non è quello più basso. Noi so quale sia, non so nemmeno di quanti metri quadri stiamo parlando».
Chiamato in causa il sindaco Romano Carancini ha precisato che non c’è niente di fatto, non ci sono decisioni prese e che la cittadella è tutta da vedere. «L’amministrazione a un certo punto ha ritenuto di aggiornare la perizia dell’Ufficio Tecnico perché vi erano atti amministrativi (in particolare un atto di giunta) che orientavano una certa scelta. Ritenevamo che tra il 2009 e il 2011 le condizioni potevano essere cambiate ed, essendoci una nuova giunta, volevamo effettuare un’ulteriore verifica. Qui non si è deciso nulla: non siamo nell’imminenza di acquistare nulla. Stiamo decidendo. Non si acquista un’area con una delibera di giunta: questo va detto chiaro e tondo. Se qualcuno qui pensa che un processo si determina attraverso una delibera di giunta, o non sa, o finge di non sapere. C’è una delibera di giunta che dà un orientamento politico e trae spunto da un protocollo d’intesa che ha un vincolo pari a zero. Il protocollo d’intesa dice che gli impianti del CUS verrebbero in parte finanziati dalla variante urbanistica di via Valerio. Questo vuol dire che prima di qualsiasi altra scelta (1°,2° stralcio, ecc.) ci sono passaggi politici e amministrativi innumerevoli. Rispetto ai quali, peraltro, non c’è solo il Pd, ci sono tutti i partiti. Destra e sinistra».
Matteo Zallocco ha insistito per capire quali erano i dubbi del Sindaco. «Io avevo dubbi e continuo ad averli – ha risposto Carancini – ma il sillogismo che i miei dubbi siano connessi all’indissolubile sospetto sulla perizia non esiste. Io ho voluto verificare. Ho manifestato una serie di problemi connessi agli strumenti finanziari ipotetici che avremmo potuto mettere in campo, visto il vincolo del patto di stabilità. Le strutture le vorremmo fare: ma dobbiamo capire che impatto hanno le manovre del governo, e poi il patto di stabilità. Io, personalmente, non la ritengo una priorità, ma posso essere tranquillamente smentito dal Consiglio comunale. Ci sono altre priorità, anche in termini di impianti». E sull’ipotesi chiesta da alcuni consiglieri e dall’avvocato Ballesi di andare in tribunale per chiedere la perizia a un giudice terzo? «Qui non esiste un atto che tenda a far dire conciliamo. Non c’è un accordo. Non c’è un impegno per l’amministrazione. Questo dovrebbero saperlo per primi i consiglieri per cui non c’entra neanche il Tribunale» . Ma Guido Garufi dell’Idv ha chiesto l’intervento di un giudice terzo, parlando di diffamazione: « Mi pare avventuroso e denigratorio nonché diffamatorio l’atteggiamento di qualcuno che ha accusato in modo diretto o indiretto, palesando la commissione terza come la banda Bassotti. Inoltre, si è andati a un secondo teorema, accusando i tecnici del vecchio ufficio tecnico di essere la seconda Banda bassotti. Chi crede in queste fandonie è avventuroso e diffamatorio».
A dimostrare l’interesse della cittadinanza anche le questioni sollevate dal pubblico. «Ci sono passaggi errati – ha chiesto a Ricotta Andrea Marchiori – nella ricostruzione documentale fatta da Cronache Maceratesi? E il privato può obiettare al Comune di non aver adempiuto al progetto e chiedere un risarcimento danni?». La risposta di Ricotta: «No ma in Cronache Maceratesi c’è una filosofia del sospetto di fondo. Si parte dicendo che un signore che compra un’area agricola per quattro spiccioli e poi se la ritrova che vale un milione e 800 mila euro. L’area è così da oltre 40 anni, dal piano Piccinato che la indicava come area per strutture sportive. L’amico Zallocco nel tentativo di mettere il Sindaco contro la maggioranza e viceversa, chiede chi per primo si è rivolto all’Ute ma la nostra è stata una scelta comune e condivisa. Non c’è un vincolo contrattuale ma ci può essere una responsabilità precontrattuale. L’area ha una vocazione tipica per le strutture sportive che sono prima di tutto indirizzate agli studenti. Noi lavoriamo in partnership con l’Università che ha interesse ad avere una struttura strategica per cui Villa Potenza non è un luogo adatto. Come ci arrivano gli studenti a Villa Potenza?». Semplice e diretta la risposta di Bommarito: «Qui non c’è alcuna cultura del sospetto. I fatti sono chiari e sono stati esposti in maniera precisa. Noi ci siamo posti le domande che qualsiasi cittadino gestendo soldi propri si porrebbe. A Villa Potenza gli universitari come ci vanno? Ci vanno col pullman, come vanno alla facoltà di Scienze della Formazione. Villa Potenza è la sistemazione ottimale».
Importante anche il quesito di Maurizio Failla «Perché non si è provato l’esproprio anziché la trattativa diretta?», al quale Ricotta ha risposto «Il Comune ha utilizzato proprio i valori espropriativi perchè i valori di mercato sarebbero più alti». Immediata la replica di Patrizia Sagretti: «Di quali valori espropriativi si parla? Non esistono valori espropriativi perché secondo il testo unico sugli espropri vanno presi in considerazione i valori di mercato» alla quale Ricotta ha risposto: «Io non faccio perizie».
Matteo Zallocco ha concluso dicendo che «La serata ha offerto diversi spunti interessanti e ulteriori elementi. I cittadini devono essere protagonisti e devono sapere come, quando e perché si spendono soldi pubblici”.
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dalle foto si vedono facce un po preoccupate(pd) e facce divertite (cittadini)comunque ricotta e soci hanno fatto 1 bella marcia indietro,ma il sig.carelli non cera????
Che ve devo dì questa adé Macerata, dove se fa tante chicchiere ma de fatti niente e parlo delli fatti che interessa alli cittadini. Ce se riempe la bocca de parolò dei politici e dei professò che dice tutti la sua come sapientò, ma veniteme a parlà su lu problema de chi ha da portà lo pà ogni jorno a casa. Saria lu Sferisterio o la cittadella dello sport? Vorrio un dibattittu sullu lavoro, su come da a magnà alli figli nostri, de sviluppo, de crescita della città!
Ieri sera l’incontro è stato molto nteressante e, per certi versi, anche molto istruttivo.
Mancavano, purtroppo, alcuni “attori” di queto lungo sceneggiato, mentre altri (di “attori”) erano presenti ma seminascosti tra il pubblico (e si son guardati bene dal prenderela parola).
Dopo aver ascoltato attentamente tutti gli interventi un dubbio amletico mi è balenato in mente.
Circa 2 anni fa la vecchia amministrazione aveva dato mandato all’Ufficio Tecnico di fare una perizia.
L’Ufficio Tecnico fa questa perizia e, per circa 2 anni, tale perizia sembrerebbe essere presa per buona da tutti.
Sale in carica la nuova amministrazioni, composta da molti presenti anche nella vecchia (magari con ruoli scambiati: prima assessore ora consigliere, prima consigliere ora assessore o Sindaco) che per 2 anni sembra aver dato per buona la perizia dell’Ufficio Tecnico ed improvvisamente si sente la impellente necessità di rifare i conti perchè, come ha detto il Sindaco, sembra essersi sentita la necessità di “aggiornare” la perizia
E NON si chiede una nuova stima all’Ufficio Tecnico ma ci si rivlge all’esterno…
Va bene che c’è una convenzione ma, visto che si era data per quasi 2 anni si era data per buona la PRIMA perizia, logica vuole (anche per avere dei dati congrui) che sarebbe stato forse il caso di far fare la SECONDA perizia a chi aveva presentato la prima.
Ed invece la seconda quotazione risulta circa la metà della prima…
Va bene la crisi economica…
V bene il momento congiunturale difficile
Va bene le difficltà strutturali del Paese…
Ma che a distanza di 2 anni il valore dei terreni crolli della metà credo sia impossibile!!!
Quindi presumibilmente chi ha efffettuato le perizie si è sbagliato, pertanto o la prima o la seconda sono state fatte male.
Ora l’Amministrazione sembra orientata a prendere per buona la seconda perizia, ciò implica una sconfessione della precedente perizia… o No????
E perchè allora NON si dice nulla all’Uffcio Tecnico???
Guardate che avete preso una cantonata bella grossa se oggi una nuova perizia dice che la vostra è eccessiva del 50%….
Guardate che forse la stima che avete fatto 2 anni fa non stava ne in cielo ne in terra…..
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Ma più interessante è stato ascoltare quello che alcuni hanno detto, a telecamere spente, sul reale costo di tutta l’operazione.
Sul fatto che è strano che una struttura sportiva costi complessivamente MENO dell terreno in cui dovrebbe essere realizzata.
Sul fatto che, sembrerebbe, che non essendoci indici certi, per delineare il valore del terreno, se ne siano presi altri, diversi, che hanno, sembrerebbe, erroneamente fatto lievitare esponenzialmente il valore
Sul fatto che presumibilmente, qualcuno ha detto, che entambe le perizie (proprio a causa degli gli indici presi) sono sbaliate per eccesso.
Ma tutto quello che si è detto, a telecamere spente, resta un pour parler in attesa di altre puntate di queta telenovelas
Mi spiace non essere potuto intervenire, ma un plauso ancora a Matteo Zallocco e all’avvocato Bommarito per quanto fatto: a mia memoria, una partecipazione democratica e popolare come questa non si era mai avuta !!
Una ultima cosa mi turba un pochino ancora: come mai la riunione “chiave” sia stata fatta nella canicola di un assolato 22 agosto, per di piu’ quando un titolato ( per meriti di studio e di pratica), serissimo (al di sopra di ogni minimo appunto) e tampoco espertissimo funzionario del Comune, sia ben chiaro completamente estraneo alla diatriba politica e periziale, ma che dirige un ufficio affine stava organizzando le sue ferie matrimoniali……. La sua voce autorevole avrebbe potuto essere ascoltata da “chi non fa perizie…..”
Il buon Guido parla di qualcuno che ha sollevato sospetti di Banda Bassotti, ma credo che la coincidenza sia un altro tassello in questa lunga e penosa storia…….
Due note finali:
-ai nostri tempi all’Universita si andava a piedi, oggi non credo proprio sia un avventura arrivare a Villa
Potenza…..
– nemmeno io faccio perizie di mestiere, ma so valutare con la diligenza di un buon padre di famiglia che forse non si può far spendere 1,8 mln di euro alla gente che mi ha eletto quando se ne potrebbero spendere di meno o per nulla….
Pessima tempora currunt, sed peius venebunt…
Mamma mia quanti corazzieri Lo Turco che (predicano bene e) camminano male! Complimenti a Matteo Zallocco e a tutti i redattori e compositori di CM.
Gli interventi di Ricotta e Mandrelli sono apparsi moderati e riflessivi, quello di Carancini addirittura da applausi, perlomeno nella parte in cui ha ammesso colpevoli ritardi nell’attuazione del programma, manifestando la volontà di recuperare il tempo perduto.
In sintesi, sono emerse delle differenze dialettiche tra i protagonisti del partito ma non scontri…
…se questa fosse la vera anima del PD e soprattutto lo fosse stata negli ultimi undici anni, Macerata sarebbe una città migliore.
A loro la responsabilità di dimostrare nei fatti che non sono state solo parole di circostanza.
Ciaffi e Meschini , uccelli di bosco o in letargo in attesa della primavera ,LA NUOVA STAGIONE ?????
La chiave di lettura di tutta questa vicenda è data da una lineare cronologia degli eventi che CM ha correttamente ricostruito e che non è stata smentita dagli autorevoli esponenti del PD.
Le considerazioni ex post fatte ieri sera dagli stessi, ovvero dopo che la faccenda è diventata di pubblico dominio, non possono che essere condivisibili ma, a mio avviso, anche scontate e sopratutto di circostanza.
Nessuno si è preso la briga di commentare le dichiarazioni di alcuni componenti della commissione che difendevano a spada tratta le esorbitanti valutazioni dell’ufficio tecnico comunale poi smentite da una successiva perizia dell’ufficio tecnico erariale.
Ho la sensazione che l’azione amministrativa, forse per una deformazione professionale dei tanti avvocati che affollano l’agone politico, abbia come limite il codice penale o il codice civile e non la corretta gestione della cosa pubblica intesa come massimizzazione del beneficio colletivo.
Se volete vedere “l’impiccio” fatto dall’Ufficio Tecnico del Comune per la valutazione dell’area sono completamente d’accordo con Voi…… Cronache Maceratesi Bommarito & Co …….. ma BASTA dire che la Cittadella dello Sport è un’opera di cui ha bisogno Macerata !!!
In un periodo di crisi finanziaria come questo che stiamo attraversando l’ultima cosa da fare è sprecare soldi per costruire una struttura INUTILE !!!
Gli universitari sono ogni anno che passa in calo a Macerata, lo so perchè ci lavoro con questo tipo di clientela, quindi a cosa mi serve un MEGA IMPIANTO SPORTIVO ???
Volete realizzare questo Vostro sogno ???….. PAGATEVELO ! ! ! !
Gli Universitari hanno posti dove poter andare a fare attività fisica se vogliono quindi NON RENDETE PRIORITà un’opera che non lo è !!!
Battetevi per tutti “gli impicci” e gli sbagli politici che sono stati fatti ma….. NIENTE DI PIù…. la Cittadella dello Sport NON è UNA PRIORITà PER MACERATA ora come ora…. lo sapete Voi lo so io e lo sanno tutti i maceratesi con un po’ di buon senso.
Volete far fare sport agli universitari… bene, ci sono 4 palestre a Macerata…. tantissimi campi da calcetto… campi da volley….. e queste strutture non sono sature, si può ancora fare di più quindi perchè costruire un’ulteriore struttura se tutte le altre non sono piene ???… Dov’è la necessità di quest’impianto ???
Sapete cosa vogliono davvero gli universitari ???…. Libertà di potersi divagare la sera senza “il coprifuoco” che solo Noi a Macerata siamo riusciti ad avere !!!…. Gli universitari vogliono poter pagare meno un’istruzione che dovrebbe essere un diritto e non un privilegio !!!…. Voi NON SAPETE COSA VOGLIONO DAVVERO GLI UNIVERSITARI PERCHè NON CI PARLATE…PERCHè NON LI ASCOLTATE….. quindi risparmiatemi certe frasi tipo “bisogna farlo per gli universitari”….. è una struttura che volete solo Voi perchè non mi risulta che gli Universitari l’abbiano chiesta o che ne abbiano bisogno !!!
EVITATE queste uscite perchè a Voi realmente NON FREGA NULLA DEGLI UNIVERSITARI ! ! !
Io vivo in mezzo a loro ormai da anni e so che tra i loro reali bisogni NON c’è l’esigenza di una struttura sportiva polifunzionale…..
@ francesco clerico
“…Sapete cosa vogliono davvero gli universitari ???…. Libertà di potersi divagare la sera senza “il coprifuoco” che solo Noi a Macerata siamo riusciti ad avere !!!…. Gli universitari vogliono poter pagare meno un’istruzione che dovrebbe essere un diritto e non un privilegio !!!…. Voi NON SAPETE COSA VOGLIONO DAVVERO GLI UNIVERSITARI PERCHè NON CI PARLATE…PERCHè NON LI ASCOLTATE….. ”
“COPRIFUOCO”?????
“PERCHE’ NON LI ASCOLTATE”??????
Io li ascolto tutte le notti… fino alle cinque del mattino e posso dire che sono semplicemente maleducati e privi di un minimo di scolarizzazione
bla bla bla
solo chiacchiere si fanno
Ero presente all’incontro e visto che non abito a Macerata nè ho alcun interesse, se non quello civico/politico, alla vicenda mi suona strano che gli acuti osservatori non abbiano notato la plastica evidenza della crisi che stiamo vivendo. Il lavoro di CM è stato egregio, l’organizzazione di un incontro pubblico pure. La serata era giusta: un Venerdì sera. Non dico che l’Auditorium doveva essere pieno, ma chi mancava era il CITTADINO. Tra i presenti il 90%, per una ragione o un’altra, erano coinvolti direttamente nella vicenda. Gli interventi sono stati quasi sempre dei comizi (e come poteva essere altrimenti, se non ci sono i cittadini, gli altri che sanno le cose possono solo fare questo tipo di interventi). Per finire senza dilungarmi:
COMPLIMENTI A CM
A MACERATA COME IN ITALIA ABBIAMO QUELLO CHE CI MERITIAMO!
@ Gianni45
Il fatto che usi uno pseudonimo già la dice lunga sulle tue considerazioni…. ma d’altronde non sei il primo che lancia il sasso e nasconde la mano…… comunque…..
Non puoi fare di tutta l’erba un fascio altrimenti rischi di cadere nel banale e nello scontato….
è vero che ci sono degli studenti che fanno casino durante le serate universitarie, ma sono poche decine al cospetto di centinaia di universitari…. quindi una bassa percentuale di maleducazione…. e per risolvere questo problema ci sono molte soluzioni che però non hanno applicato qui a Macerata… anzi lo hanno fatto in maniera sbagliata penalizzando locali notturni e la maggior parte degli universitari che sono persone educate !!!
Se vogliamo criminalizzare tutti gli universitari per pochi maleducati allora facciamo pure…… ma la questione è un’altra e tu non l’hai affrontata per niente (la Cittadella dello Sport)…. forse perchè ti piace solo sparare a zero come fanno in molti…. che parlano tanto …senza dire nulla !!!
Posso dire quello che penso senza avere uno straccio di prova – ma d’altronde non siamo in un libero dibattito -?
Nella migliore delle ipotesi la “plusvalenza” avrebbe finanziato il sistema dei partiti (uso una indicazione generica) per gli anni a venire. Quali partiti/correnti/singoli gruppi/politici singoli non lo so e, devo dire, non mi interessa. Se è così, tutto il gioco democrativo viene drogato e, quindi, falsato.
p.s. Se ho detto una “cazzata” siete invitati a dirmelo apertamente ed avete anche l’autorizzazione all’insulto. Sapere che tutta la vicenda è frutto solo di approssimazione e dilettantismo sarebbe una medicina per guarire da una malattia che ha attecchito anche sulla mia persona: il qualunquismo!)
Da ex amministratore e da umile professore di Estimo……esprimo “cordoglio” ai cittadini maceratesi pere le perdite di scienza e coscienza!!!!
@ Marco p.
“Ciaffi e Meschini , uccelli di bosco o in letargo in attesa della primavera ,LA NUOVA STAGIONE ?????”
A me è parso di intravedere tra la folla l’uomo/ falena/ ridens!
Una di quelle creature mostruose che si nascondono tra di noi e da anni ci sono apparizioni misteriose. Due metri di altezza, due ali enormi e due occhi rossi.
Esiste davvero l’uomo falena? Crozza lo ha voluto chiedere ad un pescatore che è solito andare a caccia di falene. Un giorno egli stava giocando con suo figlio Josh che ad un certo punto cadde e svenne, e mentre lui lo rianimava sentì un rumore sordo di ali che sbattevano, quello tipico dell’uomo falena. Era molto buio e si continuava a sentire quel sinistro rumore di sbattere di ali. Egli prese in mano la mazza da baseball…solo dopo seppe che lo sbattere di una tovaglia provoca lo stesso rumore delle ali dell’uomo falena. Quella sera dunque era stato Carlito a sbattere la tovaglia con anticipo rispetto alle altre sere. Ora, dopo sei mesi, Carlito si è licenziato, canta in un locale e si fa chiamare Lola, la famosa “Lola Falena”.