di Giancarlo Liuti
Prendere un cosciotto, lardellarlo con pancetta, lasciarlo marinare per un’ora in una salsa d’olio, vino bianco, erbe aromatiche, sale e pepe, dopodiché metterlo al forno e predisporsi a gustare un arrosto di primissima qualità. Era questa, sicuramente, l’intenzione dei bracconieri che l’altro giorno hanno ferito a morte un giovane capriolo di Esanatoglia, non riuscendo però a catturarlo e facendo sì, senza volerlo, che dalla loro squallida impresa saltasse fuori una piccola storia – anzi, una fiaba – in cui hanno preso il sopravvento i buoni sentimenti di un’intera comunità.
Qualcuno ricorderà il “Bambi” di Walt Disney, un film del 1942 nel quale un capriolo reso orfano dai cacciatori di frodo che gli avevano ucciso la madre si comportava come fosse un cucciolo di uomo e per la gioia degli spettatori bambini rideva, piangeva, giocava, scherzava con le altre creature del bosco, riusciva perfino a salvarsi da una schioppettata e da ultimo, diventato grande, si sposava con la sua grande amica, la dolce Faline.
Stavolta, però, non c’è stato lieto fine. Esanatoglia – il nome deriva da Esus, il dio celtico dell’Esino, e, successivamente, da Sant’Anatolia – è uno dei paesi più affascinanti del Maceratese, e non solo per le bellezze naturali, così incastonato fra i monti Gemmo, Corsegno e Cafaggio, così circondato da verdissimi boschi, ma anche per le testimonianze romane che risalgono a ben prima del Mille e poi proseguono con le vestigia – chiese, torri, dipinti – dell’epoca dei Malcavalca, degli Ottoni di Matelica e, soprattutto, dei Varano di Camerino. E noto, in età contemporanea, per l’industria conciaria e cartiera. E, oggi, anche per le vigne da cui sgorga il Verdicchio di Matelica, un gioiello dell’enologia italiana.
Ma veniamo alla storia amara e dolce – o alla fiaba, ma vera – di questo nostro Bambi che da un paio d’anni viveva un quei boschi, a poche centinaia di metri dal centro abitato. L’altro sabato s’è allontanato dai genitori, o ha commesso l’azzardo di sottrarsi allo scudo della vegetazione, o è stato inseguito dai cani. Chissà. Sta di fatto che i bracconieri hanno cominciato a sparargli con pallettoni da cinghiale e l’hanno colpito al fianco sinistro. Allora Bambi si è dato disperatamente alla fuga. Ma non nel bosco. I caprioli, si sa, sono animali gentili, espansivi, socievoli. E può darsi che lui confidasse nell’amore degli esseri umani per averli già incontrati e averne ricevuto segni d’affetto. Così ha pensato che la salvezza fosse da loro. Ed è corso verso il paese. Veloce, finché c’è riuscito. Ma un altro colpo gli ha spezzato una gamba e Bambi s’è trascinato fino a un vicolo davanti alle fontane di San Martino, dov’è caduto. E i cacciatori? Spariti. Temevano di essere visti (i caprioli sono una specie protetta, e, a parte certi discutibili ma ora sospesi interventi della Provincia per limitarne la proliferazione, ammazzarli è vietato). Qualcuno – Angelo Lacché, fra i primi – si è precipitato a soccorrerlo, l’ha trovato ancora vivo ma perdeva molto sangue, i suoi tenerissimi occhi si stavano appannando. E nel giro di pochi minuti, come ha raccontato Matteo Parrini sul Carlino, sono sopraggiunti il guardacaccia Gervasio Micucci e la veterinaria Eleonora Zampini che l’ha portato nel suo ambulatorio e ha tentato di operarlo. Inutile, Bambi non ce l’ha fatta. Un autentico lutto, per chi aveva cercato di strapparlo alla morte. E, quando s’è sparsa la voce, un velo di tristezza in tutto il paese. Come se fosse toccato a un amico.
Ignoro se quelli che l’hanno ucciso sono di Esanatoglia. Ma so che Esanatoglia si è schierata contro di loro e dalla parte di Bambi. Un buon segno, questo, che fa sperare nell’avvento di una nuova sensibilità verso tutto ciò che vive nella natura, nell’ambiente, nel paesaggio. Una sensibilità che trova le sue radici anche nel profondo e antico umanesimo del nostro entroterra. Può darsi che il destino di Bambi fosse, prima o poi, di finire in macelleria. Stavolta no. Diversamente da altri luoghi a noi vicini – si pensi alla sorte di lupi, volpi, istrici, falchi, donnole, faine, marmotte, ricci e gatti selvatici, a volte eliminati per puro divertimento, ma anche alla crudele leggerezza con cui ci si disfa degli animali domestici – da Esanatoglia giunge ora un episodio che lascia intravedere l’affermarsi, via via, di un rapporto più rispettoso fra la nostra vita e le tante altre vite che ci circondano. Ho chiesto dov’è finita la carcassa ancora fresca di Bambi. “Non dica la carcassa”, mi son sentito rispondere, “dica il corpo. E’ stato cremato, proprio come uno di noi”.
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Maledetti!! Stramaledetti!!
Spero che nessun assassino venga qui a commentare e giustificare in qualche modo l’accaduto, nemmeno dicendo che i cacciatori sono diversi dai bracconieri. NO!!
@ axel munthe
…. lei che condanna il Cav Prato , viene e detta moralismi ….
be vede la sensibilita verso le altre …… non si possono avere a giorni alterni….
Ps. non sono un cacciatore non amo la caccia …
Paoolo,
il suo commento fuorviante e insensato non ha alcuna logica. Infatti la sfido a mostrare il nesso tra la morale e la vita di un animale. Oltretutto, non so se ha capito, si tratta in entrambe le cose di ILLEGALITA’, se la vogliamo mettere su questo piano.
Inoltre per la questione Prato, non detto moralismi, ma esprimo la mia opinione, ossia che il cosiddetto museo è illegale e contro la normativa sui rifiuti, che qualsiasi cittadino che provasse a fare una cosa del genere verrebbe subito sanzionato e che è una discarica. E’ la mia opinione, non è moralismo. Ma si vede che a lei sta bene sia quella discarica che l’uccisione del povero capriolo, pur di non cadere in moralismi…. cerchi di avere un’opinione sua, con la testa sua.
@ a… m…..
“Quid vetat ridentem verum dicere”?
…… i cacciatori sono diversi dai bracconieri …ed e’ arbitrario da parte sua dire il contrario!!!!!
già, gli stolti sono tutti uguali invece.
Uno dei punti che il governo Monti dovrebbe toccare è anche questo, mettere come indice di richezza, dunque entrare nel cosiddetto “REDDITOMETRO”, la caccia. Con quello che costa andare a caccia !!!!!Siamo sicuri che tutti pagano le TASSE????? Dunque case,viaggi, macchine e caccia (senza distinzione tra legale ed illegale, che non c’è alcuna differenza).
INTANTO AMICI CACCIATORI VI AUGURO UNA BUONA CACCIA :)))))
Anni fa si tentò inutilmente, con un referendum, di vietare la caccia. Nella nostra provincia le maggiori percentuali di contrari all’abolizione della caccia erano rinvenibili nei paesi dell’entroterra maceratese, Esanatoglia compresa.
Con questo non voglio certo dire che quei cittadini di Esanatoglia che hanno inutilmente cercato di salvare il capriolo siano dei falsi e degli ipocriti. Semplicemente immagino che, guardando da vicino e negli occhi, così umani, quel povero animale ferito a morte, abbiano sentito fortemente la compassione e la vicinanza per una sofferenza priva di senso e di logica. Credo che molti cacciatori non avrebbero il coraggio di praticare il loro c.d. “sport”, così infame, se, anzichè da lontano, si trovassero a sparare a distanza ravvicinata alle povere bestie a cui tolgono così stupidamente la vita.
Per quanto riguarda la differenza tra cacciatori e bracconieri, secondo me l’unica differenza è che i primi uccidono inutilmente nel rispetto di alcune norme insensate, mentre i secondi uccidono altrettanto inutilmente, senza rispettare nemmeno quelle regole insensate che autorizzano e regolamentano la caccia.
@ Giuseppe Bommarito
Non sono pienamente daccordo con lei nel dire che i cacciatori se avessero le lore prede sotto ai loro occhi non sparerebbero più; secondo me questo gioco al massacro è simile a quello di tanti che vanno allo stadio solo per sfogarsi, per menare le mani a differenza di altri che si godono lo spettacolo( della natura). E’ un male ambientale, un costo sociale che porta a danni irreparabili, come la morte di altri cacciatori o di ignari passanti. Uccidere, è solo questo, avere il potere di uccidere per alcuni è inebriante, trascinare la carcassa ( io direi il corpo), eccitando a loro volta i propri sensi più animaleschi, sentire l’odore di carne morta ed avere un cane che se non serve più….si uccide anche lui con una fucilata. Si cacciava per vivere ora si caccia per far morire, e questo è inaccettabile, come è inaccettabile un referendum, si deve vietare per legge. Si può sparare a dei piattelli, ma quelli non muoiono e non c’è il gusto di FAR MORIRE QUALCUNO.
@ Gabriele Severini
e allora dov’e il problema !!
….nei mattatoi si uccidono milioni di animali per la carne….
.. eppure tutti cosumano cotolette e bistecche alla fiorentina…
..anche questo lo chiami potere di uccidere ?
Fortemente contraria alla caccia sebbene mangiare la cacciagione mi piace molto… mi domando…. e quei pescatori che tolgono l’amo dalla bocca dei pesci, quando li guardano così da vicino che fanno?
Ributtano il pesce in acqua per pietà??
Tutti quelli che lavorano nei mattatoi sono assassini??
Il contadino che spara al maiale per farne affettati sta facendo una cosa illegale??
E la contadina che scanna i polli… la mettiamo in galera??
Quando organizzano battute con squadre formate da cacciatori autorizzati per uccidere gli animali in esubero, sono legali??
Diciamo piuttosto che la caccia è fatta con armi ed è questo che cambia il discorso.
Diciamo piuttosto che tutto ciò che è fatto contro le regole è illegale ed è questa la cosa da evitare.
E’ il modo che va criticato, non il fine: la carne la mangiamo tutti e da sempre!
Liana Paciaroni
Odio fortemente coloro che sparano impunemente a specie protette, sono la feccia che fa in modo di fare odiare tutti i cacciatori.Pur difendendo la forma di prelievo selettivo, punirei severamente coloro che si macchiano di questo REATO, gli toglierei la licenza (sempre se ce l’hanno) e gli infliggerei una pena esemplare….ma purtroppo non sono un giudice, sono solo un cacciatore che rispetta le regole. Anche se qualcuno di voi lo pensa, e lo ribadirà con forza, non siamo tutti uguali.
@paoolo
E’ vero nei mattatoi, si uccide e tanto, dunque bastano loro, anche se nei mattatoi non si uccidono uccelli, caprioli, cani o tutto quello che si muove dietro a un cespuglio. Io non sono vegetariano, ma credimi basta la carne che si trova in macelleria, anzi è troppa e i cacciatori a fronte di questo sono diventati anacronistici e inutili. Anche l’oncolgo Veronesi ed alltri affermano che il consumo eccessivo di carne è una delle cause che può provocare il tumore.
Non tutti i cacciatori sono bracconieri….
MA TUTTI I BRACCONIERI SONO TUTTI CACCIATORI….
@Gianfranco Cerasi
sarebbe come dire che
Tutti coloro che hanno la patente di guida non sono pirati della strada,
MA TUTTI I PIRATI DELLA STRADA HANNO TUTTI LA PATENTE…..
@ andreuxio
In fatti è così…. Tralasciando chi ha la patente ritirata chi causa incidenti (sotto i fumi dell’alcool o l’effetto delle droghe) è uno che ha il permesso di guidare a seguito di un esame.
Tutti sono cacciatori … Ma poi ci sono i cacciatori-bracconieri che delle regole se ne fregano, ma sebbene bracconieri essi sono anche cacciatori.
E’ una cosa banale da dire, ma è così…
Gianfranco,
è troppo difficile il tuo ragionamento…. per qualche ominide che sopravvive nel 2011.
A questo punto credo che lorsignori siano affetti da un impulso ancestrale più forte di ogni logica, un pò come altri fenomeni, tipo l’orientamento tipico dei maschi e non delle femmine (poichè il maschio doveva trovare la strada per la grotta quando andava a caccia in mezzo alle foreste), o la temperatura corporea maschile più alta di quella femminile, fenomeno che spinge all’accoppiamento.
Hai voglia a ragionare…
@Gianfranco
per ottenere la licenza di caccia bisogna superare un esame teorico e pratico nell’utilizzo delle armi , come succede per chi deve ottenere la patente di guida. Che poi ci siano cacciatori che diventano bracconieri perche’ non rispettano le regole ti do’ ragione, ma non si puo’ condannare tutta una categoria per questo…… stessa cosa vale per tutti coloro che guidano, non si possono condannare tutti perche’ c’e’ qualche imbecille che guida in stato di alterazione psicofisica che , purtroppo, coinvolge in tragici incidenti persone che non c’entrano nulla. Vanno puniti in maniera esemplare come andrebbero puniti in maniera esemplare i bracconieri.
@ Martin Fredrik
non attacca…provocare gratuitamente per suscitare delle reazioni da condannare in seguito in nome dell’ormai famoso cavallo di battaglia “siete solo assassini assetati di sangue” non attacca…
siamo in un Paese libero che permette a tutti di pensarla come vogliono , anche di offendere gratuitamente, quindi buon proseguimento di serata a tutti, belli e brutti….
@ andreuxio
Io non volevo assolutamente puntare il dito contro i cacciatori o condanare tutta la categoria, ma volevo solo soffermarmi sul fatto che tra i cacciatori ci sono TUTTI i bracconeri.
Cremarlo, a quale pro? Se fosse stato abbandonato tra le montagne e poi finito nella pancia di qualche lupetto magari il cerchio si sarebbe chiuso. (se c’è qualcuno esperto in materia mi risponda che sono curioso, l’avrebbero mangiato anche se “odorava” di uomo?)
La cremazione credo che non abbia proprio senso.
Cioè tra mangiarselo, o darlo da mangiare, l’hanno cremato, boh…
Comunque, codardi bracconieri.