“Ghigliottinato” il Lumacone
La fontana è stata transennata

MACERATA - Vandali ancora in azione in piazza Mazzini. L'architetto Strinati: "Servono le telecamere"
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di Alessandra Pierini

Il “lumacone” non c’è più. Ancora una volta la fontana artistica che, già in passato era stata distrutta dai vandali (leggi l’articolo), è stata presa di mira da ignoti che hanno staccato dalla base la scultura e l’hanno gettata a terra rompendo così anche la base e il filtro per la raccolta dell’acqua. I vandali dovrebbero essere entrati in azione nella notte tra sabato e domenica e, nonostante la caduta del “lumacone” debba aver fatto non poco rumore, in zona nessuno sembra essersi accorto di nulla.  Domenica mattina, invece, qualcun altro ha raccolto la scultura e l’ha appoggiata sulla base, per cui solo questa mattina  gli agenti della Polizia Municipale  hanno ricevuto la segnalazione del danno e sono intervenuti per transennare la fontana.

 

 

lumaconeLa settimana scorsa il “lumacone” aveva sollevato le proteste di Gianni Franceschetti (leggi l’articolo) che scendendo dalle scalette, è caduto dall’ultimo gradino, non uniforme alla misura degli altri. La decisione di Franceschetti di far causa al Comune di Macerata aveva dato il via a un dibattito su Cronache Maceratesi, al termine del quale era intervenuto Guido Strinati, ideatore della fontana, il quale ha sottolineato ncora una volta la necessità di controllare Piazza Mazzini con delle telecamere: «Sono Guido Strinati ed ho ideato la fontana il lumacone – ha scritto –  che è stata realizzata dall’amico S.Piermarini scultore in Macerata e regalata alla città con gesto di grande magnanimità dalla società informatica “Macrosoft” di Piediripa di Macerata. Noi abbiamo lavorato, ideato, congegnato, affinchè anche nella nostra città ci fosse un opera scultorea, che nella speranza e negli auspici fosse caratteristica indelebile di luoghi a noi cari. A qualcuno piace o non piace? Bene, si ricordino costoro che molte altre opere pubbliche, ci piaccia o no, a differenza del “lumacone”, sono costate milioni di euro.Leggo purtroppo anche d’interventi a riguardo spesso fuori luogo e disinformati.
lumacone3-300x225Ad es., non è vero che la fontana è stata chiusa per evitare il formarsi di rigagnoli d’acqua nel proprio intorno, a dire di alcuni erroneamente pericolosi per il passeggio. L’acqua è stata tolta da molti mesi a seguito del danneggiamento di ignoti “teppisti” che l’avevano pressochè distrutta. Non si sono registrati incidenti e cadute nel periodo del suo funzionamento. Se i signori che sono caduti avessero messo un piede dentro l’acqua della bacinella, si sarebbero tuttalpiù bagnati i piedi.Per quanto riguarda invece l’uso improprio del luogo, ci sono foto scattate dagli amici della vicina drogheria che hanno immortalato un taxi, che per imboccare la piazza, era passato con la ruota sopra il bacile della fontana, a dispetto dei divieti e del pilomat alzato.Bisognerebbe avere quindi anche un maggiore rispetto e cura del bene comune e questo vale anche per chi cammina sopra la fontana per fare prima, mettendo i piedi là dove si rischia di rompere e distruggere le proprie ossa, oltre l’opera pubblica.
lumacone1-300x225Rammento che anche prima dell’opera la parte terminale della scalinata era molto più alta del piano terra, in quel particolare approccio. Tutta la città sovente presenta di questi dislivelli, proprio per la sua natura di città di collina e medioevale e non già come da alcuni ricordato, “rinascimentale”.Comunque da diversi mesi il sottoscrittto si è attivato come al solito gratuitamente, per aumentare la sicurezza del luogo, progettando una balaustra in ferro che oltre il compito di allontanare il passante, risulti protettiva per l’opera stessa. Ho anche modificato la bacinella su piazza Mazzini al fine di raccogliere più acqua possibile, ed eliminare almeno in buona parte il problema dell’acqua tracimante. Ho anche sollecitato la protezione del luogo attraverso telecamere e sperato che fosse possibile riaccendere i getti per la stagione teatrale. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il voler fare, e ciò non dipende dalla mia volontà, ma dagli uffici comunali preposti».
Intanto i primi a pagare la conseguenza dell’atto vandalico, assolutamente da condannare, sono i turisti: «Non c’è visitatore che passa da qui senza farsi immortalare in una foto con il lumacone» ci dicono i residenti.

 

 



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