Nuovo blitz la notte scorsa dei militanti maceratesi del movimento di ultradestra Forza Nuova contro le attività commerciali gestite da cittadini cinesi. Come già accaduto qualche settimana fa, i forzanovisti hanno “sigillato” alcuni negozi di Macerata, Tolentino, Camerino, Matelica e Castelraimondo. Una protesta simbolica sulla quale, però, in mattinata si erano diffuse voci incontrollate secondo le quali durante il blitz ci sarebbe scappato il morto. Fin dalle prime ore del mattino la voce si è rincorsa senza alcun riferimento preciso fino al definitivo chiarimento dei fatti: un errore di battitura di un’agenzia di stampa avrebbe scatenato la ridda incontrollata di voci. A smentire il tutto sono state prima le forze dell’ordine e poi il coordinatore provinciale di Forza Nuova, Tommaso Golini: “Il nostro è stato un gesto simbolico, goliardico, una protesta pacifica e ci tengo a sottolinearlo. Con queste manifestazioni vogliamo semplicemente ribadire e stigmatizzare la concorrenza sleale che le attività Made in China svolgono a danno dei commercianti locali. Chi mette in giro voci come quella che in questa occasione ci voleva coinvolti addirittura con un morto vuole solo danneggiare il nostro movimento”.
Tornando alla protesta, precedentemente Forza Nuova in prima mattinata aveva anche diffuso un comunicato stampa: “Forza Nuova ha iniziato da tempo una massiccia campagna in difesa dell’ormai scomparso Made in Italy nell’entroterra maceratese. Questa mattina i militanti del movimento hanno posto i “sigilli” davanti all’ingresso di decine di attività gestite dai cinesi a Macerata, Tolentino, Camerino, Matelica e Castelraimondo, affiggendo dei cartelli che invitavano a boicottare le attività cinesi. Sui cartelli era scritto “Per ogni negozio cinese che apre, 10 esercizi italiani chiudono” e “Nei negozi cinesi viene venduta merce non controllata, oggetti tossici e cancerogeni”.
“L’incremento del numero dei negozi cinesi ha raggiunto fenomeni allarmanti, – commenta Tommaso Golini, coordinatore provinciale di Forza Nuova – soprattutto nelle zone commerciali delle città. Il prodotto Made in China, venduto ad un prezzo fuori da ogni logica concorrenziale e caratterizzato dalla scarsa qualità del materiale e dai bassissimi costi della produzione, sta mettendo in ginocchio l’economia locale, abbandonata dalla classe politica locale e nazionale insieme all’intero sistema produttivo italiano.
Solo nelle ultime tre settimane sono stati sequestrati 800mila prodotti cinesi illegali nella nostra provincia”. “Forza Nuova – conclude Golini – continuerà anche nei prossimi giorni la campagna di denuncia contro il Made in China, schierandosi direttamente al fianco di quei pochi commercianti che ancora cercano di resistere alla sleale competizione dei negozi cinesi, promuovendo i prodotti italiani da sempre sinonimo di qualità”.
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va bene la protesta pacifica,ma credo che forse le forze dell’ordine e la finanza dovrebbero martellare sempre di piu,facendo sequestri tutti i giorni nei vari negozi forse si arriva ad 1 soluzione,altrimenti se fanno 1 sequestro di materiale oggi e poi ne fanno 1 altro l’anno prossimo rimarra tutto come e’……
1) Ma il bar pure vendeva paste fatte la mattina molto presto in Cina con materiali scadenti e portate di corsa a Macerata?
2) stesso argomento che con la prostituzione: se la questione è giusta e ci tenete tanto, perchè non andate a mettere i sigilli ai portafogli dei clienti italiani, anzichè colpire i commercianti di nazionalità cinese che sono uguali a quelli di nazionalità italiana? Se il problema esiste (prodotti molto più economici perchè il costo del lavoro è molto più basso perchè i lavoratori hanno meno diritti etc.), se ne dovrebbe occupare il governo (anche quello dell’Europa) con leggi nazionali (internazionali); andare a colpire dei semplici commercianti mi sembra vigliacco.
C’è una guerra economica in atto da almeno 20 anni, tra la Cina e l’occidente. Negli ultimi 10 anni tale guerra si è inasprita e il proliferare di negozi cinesi (quasi sempre sovvenzionati dallo stato cinese, anzi, dai servizi di intelligence…), fa parte di una strategia volta a sbaragliare l’economia altrui.
Una volta conquistate larghe fette di mercato, essi potranno alzare i prezzi, dando così il colpo finale alle economie locali e costringendo l’occidente a venire a patti, i loro….
Obiettivi della Cina?
– diventare l’economia nr 1 del mondo (forse già lo è)
– riprendere Taiwan
– dominare l’Africa (è a buon punto…. tanto per fare un esempio da chi è sostenuto Gheddafi??)
– sottomettere il governo degli usa, senza farlo vedere (anche qui è a buon punto…)
Obiettivo futuro, per ora difficile: Vendicarsi dei giapponesi e delle loro malefatte del ‘900.
In virtù di quanto sopra, personalmente evito di finanziare tutto ciò che è cinese.
ah beh certo quindi i commercianti italiani che comprano roba cinese a container per rivenderla a dieci volte il prezzo d’acquisto non c’entrano nulla vero? ridicoli e criminali, preferisco avere come vicini di casa dei cinesi (e li ho) piuttosto che degli esaltati senza cervello
Stile Marchese del Grillo (che tra l’altro e’ andato ieri su Rete4).
E’ vero che la GdF ha fatto un ottimo lavoro nell’ultimo anno …io darei una controllatina anche ai Kebab.
l’uomo che lavora non ha confini, dobbiamo riuscire a portare i principi del rispetto della persona del lavoratore anche in Cina per “aumentare ” lì il costo del lavoro.
delocalizzare solo dopo aver esportato i diritti!!! se tutti i lavoratori avessero gli stessi diritti in tutto il mondo le aziende italiane non delocalizzerebbero così facilmente!!! poi è facile prendersela col cinese che apre il negozio…ma perchè non controllate le scarpe che portate ai piedi firmate paciotti o le borse firmate gucci? dove credete che le fanno? almeno i cinesi le vendeno al loro valore reale noi invece le facciamo fare da loro, le “firmiamo” e le vendiamo ai coglionazzi a 300/400 euro.
bisognerebbe chiarire alcuni aspetti… le economie occidentali non hanno forse invaso il mercato cinese dicendo che si tratta di un mercato con un miliardo di potenziali consumatori? se vale la legge del libero mercato allora è giusto anche che attività cinesi si inseriscano nel nostro tessuto economico… magari il problema sta tutto nel rispetto delle regole commerciali! prodotti, materie prime e regolarità contrattuali: su questi aspetti si deve lottare contro il proliferare di attività cinesi irregolari…poi basta sigillare un bar cinese per contrastarne il fenomeno? il vero tarlo sono i laboratori e i punti di produzione, dove magari si lavora 24ore al giorno… infine non credo mica che i cinesi producano solo per loro, ci sarà forse qualche imprenditore locale che commissiona dei lavori a basso costo?
Ritenere la Cina un invasore vuol dire tornare al medio evo. Un conto sono le regole da rispettare, sia per i cinesi in Italia e sia per il governo cinese in Cina, un conto è non capire che il mercato cinese per il prodotto Made in Italy sarebbe uno sbocco essenziale e possibile. Con tutti i nuovo ricchi e il potere di acquisto che sta aumentando in Cina noi dobbiamo far valere la nostra produzione qualificata per ottenere i successi che già grandi aziende stanno ottenendo nelle grandi città cinesi. Il governo deve promuovere gli incontri bilaterali che servono per sugellare accordi importanti e non rimanere sempre il fanalino di coda. I francesi hanno già messo le mani sul settore alimentare (Carrefour), i tedeschi hanno riempito le strade di BMW e realizzato il treno a lievitazione magnetica a Shanghai. Forse solo visitandola, la Cina, si può capire quale può essere il suo e il nostro futuro.
La solita buffonata razzista. Se uno decidesse di sigillare i negozi di griffe per protestare contro il capitalismo, se un altro decidesse di sigillare le scuole per protestare contro il tipo di educazione data ai ragazzi, se qualcuno per protestare contro il costo della benzina decidesse di sigillare i benzinai ecc. cosa succederebbe? Le forze dell’ordine lo perseguirebbero multandolo o arrestandolo oppure è sufficiente dire che questo è un atto goliardico di protesta? A me sembra assurdo che i commercianti in questione non siano tutelati allo stesso modo dei commercianti italiani, eppure l’articolo 3 della Costituzione Italiana dice:
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Visto che i membri di Forza Nuova propongono un rilancio del MADE IN ITALY forse dovrebbero proprio cominciare a leggere quello che definisce l’ITALY e cioè la nostra costituzione, è abbastanza ridicolo che un gruppo pseudopolitico ultranazionalista non la conosca.
Inoltre anche le forze dell’ordine dovrebbero dargli un’occhiata, forze è il caso che inizino a capire che questi stupidi atteggiamenti razzisti devono essere troncati sul nascere. Inoltre ricordiamo che gran parte del nostro made in Italy viene proprio comprato da cinesi quindi farli indispettire sarebbe una cazzata ancora più grande.
I Cinesi hanno diritto come tutti gli altri commercianti a vendere la loro merce quando rispettano tutte le norme vigenti in materia di commercio nella Comunità Europea ed in primis il pagamento delle tasse. In caso contrario, gli organi di polizia preposti debbono provvedere ad applicare la legge con sanzioni amministrative.Se poi un cittadino è prevenuto contro questa gente può stare benessimo lontano dalla loro mercanzia. Quello che non accetto è questa forma di fanatismo pseudo politico di certa gente che con questi atti non so cosa voglia dimostrare e non lo voglio neanche sapere. Speriamo che non siano i “nostri” cari contestatori ad infrangere la legge altro che quella povera gente che cerca onestamente di guadagnare un tozzo di pane.
Definire i commercianti cinesi ‘povera gente’ che guadagna un tozzo di pane, significa non sapere nulla di ciò che succede realmente e che ho già spiegato sopra. Basta guardare che automobili hanno.
Sono, invece, ‘povera gente’ tutti quei cinesi clandestini, ridotti alla schiavitù che non vedremo mai in giro e che lavorano giorno e notte, al servizio dei loro padroni. Questi non hanno diritti, nè una vita vera. Sono schiavi in tutto e per tutto.
No al razzismo, no al buonismo. Guardiamo i fatti. La Cina sta facendo nè +, nè meno quello che hanno fatto finora gli occidentali, ossia colonizzare il più possibile il pianeta, in tutti i modi e con tutti i mezzi, a qualunque costo…
Leggete Faligot, ‘I servizi speciali cinesi’… ad esempio.
agli artisti di forza nuova (che la chiamano performance e quando esagerano diventa una goliardata)
se qualcuno mettesse una croce sulla mia vetrina, come a volerla cancellare, non dico il morto ma un ceffone se lo piglia sicuro: la X di zorro la fai sulla faccia di qualcun altro;
se poi il qualcuno ci attacca manifesti per non farci entrare i clienti lo denuncio;
se poi sempre il qualcuno vuole protestare per mancati controlli lo invito ad incatenare l’ingresso della questura, della gdf, dell’inps, dell’asl, non del mio negozio.
questa cazzata razzista non ha proprio niente di artistico né di denuncia civile perché mi ricorda troppo questi due simpatici goliardi giocherelloni…
http://www.corbisimages.com/stock-photo/rights-managed/HU007639/nazis-boycott-jewish-shops-in-berlin-1933/?ext=1
Siamo veramente arrivati alla frutta, il coordinatore di forza nuova, riferendosi a questa iniziativa, utilizza l’appellativo goliardico, ignaro però di come tutto ciò, sembri rappresentare solamente l’ennesima e patetica dimostrazione di razzismo e xenofobia nei confronti delle minoranze etniche che operano onestamente in questo paese.
Sarei curioso di sapere se il direttivo di forza nuova è in possesso di dati precisi, cioè quanti di quei 800mila prodotti cinesi illegali sequestrati nella nostra provincia sarebbero effettivamente destinati agli esercizi presi di mira con questa iniziativa? Attendo una risposta, cosi possiamo iniziare a parlare di un dato concreto e non di una generalizzazzione inconcludente.
Ipocrisia e ignoranza sono all’apice di questa iniziativa, come mai questo tipo di azioni politiche non vengono promulgate nei confronti di tutti quei datori di lavoro italiani che assumono soggetti stranieri “in nero” e sottopagati (di esempi ne abbiamo anche su scala locale, non bisogna neanche uscire dai confini cittadini), insomma la schiavitù va più che bene, ma la concorrenza no!
Come dice Ascanio Celestini il razzismo è come il culo….nel senso che il culo…il tuo…. non riesci mai a vederlo…
http://www.youtube.com/watch?v=IN7YP67QuzQ
@ avit
quoto
i cinesi non more mai, manco quanno li mmazza
complimenti, commento pieno di senso
Dopo il nastro colorato forse la prossima “goliardata” sarà quella di spaccare le vetrine, poi magari gli si attaccano dei distintivi sulla giacca.
Vi ricorda niente? A volte le “goliardate” si ripetono!
Queste non sono nè goliardate nè un gesto pacifico: è violenza e razzismo, sig. (?) Golini!
@ narcisi
“operano onestamente”…chi?? i cinesi?? informatevi prima di dire cavolate colossali!! i cinesi non pagano inps, inail, irap, irpef, tosap….insomma di tutto e di più!!
@ X gli umanisti
La bilancia commerciale cinese e’ in attivo, il che significa che vendono a noi piu’ di quanto non comprino.
La scusa del grande mercato che ci aspetta a braccia aperte e’ un’invenzione, e probabilmente lo e’ sempre stata.
I numeri dicono il contrario, e fanno fede quelli.
La Cina esporta 360 miliardi di dollari di beni piu’ di quanti non ne importi. E puoi girare attorno ai numeri quanto vuoi, ma i numeri rimangono questi: non e’ l’occidente che sta occupando un mercato, e’ la Cina che sta occupando il mercato estero. Perche’ quelli sono i numeri.
@ paoolo, Dal 2003 fino al 2009 la Germania è stata la prima esportatrice globale, superata dalla Cina nel corso del 2009. Non ho mai sentito dire che la Germania stava occupando il mercato estero, mentre per noi è stata una grossa fonte di esportazione. Il grande mercato non è assolutamente una favola, è normale che quando una nazione aumenta il proprio potere di acquisto lo utilizzi anche verso beni di consumi diversificati e di nicchia importati. Certo sarà impossibile livellare i numeri ma bisogna darsi da fare e non arrivare sempre ultimi, come, per esempio, i collegamenti aerei per la Cina, l’Alitalia ha aperto da pochissimo un paio di voli mentre la Lufthansa vola da anni su tantissime città cinesi. Un’altra cosa da non sottovalutare è quella che l’Italia in Cina è molto ben considerata, sta a noi cercare di acquisire anche turisticamente quella massa di persone che prima o poi gireranno il mondo con le tasche piene di soldi. I negozi italiani e i ristoranti italiani sono frequentatissimi dai cinesi. Sta a noi non recriminare o farci dei pregiudizi, ma stare al passo con i tempi, perchè il mercato non ci aspetta.
@ Rossano
Si è accorto si che sono stati “goliardicamente” sbarrati dei negozi, cioè dove si svolge un attività, cioè dove c’è un registratore di cassa, dove c’è una impresa/società che opera, che si devono presentare domande, ecc. ecc. ecc.
Quindi che i proprietari cinesi di quei negozi non paghino IMPS, IRAP, TOSAP, INAIL, ecc. mi sembra una fregnaccia…..
…. Oppure se NON le pagano NON sono diversi dai tanti negozianti ITALIANI che evadono le tasse…
Cerasi ma lo sai che tu e tutti i tuoi amici compagni avete proprio rotto i ……..!!! SEMBRA CHE CE L’AVETE CON GLI ITALIANI!! MA SE IN ITALIA NON VI TROVATE BENE, ANDATEVENE DA UN’ALTRA PARTE!!!MA NON E’ POSSIBILE CHE TROVATE SEMPRE IL MODO DI DIFENDERE E GIUSTIFICARE GLI STRANIERI!!! SIAMO ARRIVATI AL PUNTO CHE GLI STRANIERI HANNO DIRITTI, GLI ITALIANI I DOVERI!! MA DOVE STA SCRITTO CHE DEVO FARE GLI INTERESSI DEL “MIO VICINO DI CASA” A DISCAPITO DELLA MIA “FAMIGLIA”?!?!?!?!
TORNANDO AI CINESI, CHIEDI AI COMMERCIALISTI CHE HANNO MOLTI CLIENTI CINESI E POI “TORNI” E MI DICI: SCUSA ROSSANO, NON ERANO FREGNACCE!!!!
@ Rossano,
non sai argomentare le tue idee senza offendere?
Nel rilasciare commenti ci vuole moderazione perchè non stai a casa tua e devi sempre avere rispetto. Se non condividi qualcosa, lo dici, senza offendere e senza usare il maiuscolo (ossia senza urlare..).
Pensa se tutti i commentatori facessero come te. Dopo due ore CM chiuderebbe la possibilità di rilasciare commenti.
i negozi cinesi vendono prodotti cinesi a poco prezzo, i negozi italiani vendono prodotti cinesi a caro prezzo. ormai praticamente tutto è fatto in cina, e persino le scarpe dei nostri scarpari locali, che magari andiamo a comprare in fabbrica tutti contenti di favorire l’economia locale, vengono in realtà realizzate nei tomaifici clandestini dei cinesi, che infatti proliferano. sono buoni tutti ad andare a prendersela con quattro negozi sfigati, che per altro sono sempre vuoti, e temo abbiano altre finalità per i proprietari. ma sei un imprenditore lanciatissimo, fai la pubblicità sulle riviste patinate, ti proclami defensor scarparorum, perché fai fare i tuoi prodotti in una fabbrichetta clandestina di schiavi?
@ Rossano
Ho forse fatto pubblicità ai negozi degli “stranieri”??
Ho detto forse detto che bisogna acquistare prodotti importati illegalmente, senza certificazione, dannosi alla salute?
Ho forse preteso che i cinesi fosse trattati meglio degli italiani?
Ho solo detto che, in linea generale, i negozi (italiani o stranieri, non importa) che vendono dovrebbero avere tutto in regola.
Ho solo detto che gli evasori, chi commercia prodotti scadenti, chi froda è sia italiano che straniero….
Il resto del tuo intervento mi sembra, ma potrei sbagliare, che sia pervaso da un razzismo strisciante…
@ Paola pagna:
Non è vero che tutto è fatto in Cina.
Ci sono decine di attività italiane e persino locali che producono beni o servizi propri. Chiaramente il prezzo è rapportato alla qualità, quindi costano di più e questo è il vero problema: Spendere poco ed avere poco o il contrario?
Basti pensare alla salute e a tutti quei prodotti FUORILEGGE che i cinesi usano, tipo le vernici, che in Italia e in Europa NON SI POSSONO USARE. Oppure a quei giocattoli per bambini il cui liquido interno era acqua di fogna…. di Shangai…
Io scelgo la qualità e compro le cose di cui mi fido, anche perchè il risparmio oggi può voler significare un costo domani, in termini economici, ma anche salutistici…
Quando si dice il giornalismo fatto bene e non di parte.
Quando è uno di forza nuova… “poretto c’è scappato il morto ” (poi non è vero…)
Quando c’è un balck block. “Poretto gli ha fatto male la polizia…”
Bha…
@ axel
Purtroppo è anche pieno di prodotti realizzati quasi tutti all’estero che rientrano come “semilavorati” a cui le fabbriche in Italia aggiungono un bottone, un laccio, una fodera, un nastrino (ed ovviamente una etichetta) e, “per magia”, dievtano prodotti (con l’etichettas) “Made in Italy”.
E con quel marchietto (“Made in Italy”) nonostante siano stati realizzati a prezzi da fame vengono venduti a prezzi che, se fosse rimasto il Made in China, sarebbe stato impossibile vendere.
http://www.businessonline.it/news/11372/Italia-Cina-commercio-e-import-export-2010-2011-fino-al-2015.html
@ paoolo La Cina è un immenso mercato per chi sa approfittarne: la produzione locale, anche se i numeri sono stratosferici, è di qualità misera (esclusi i prodotti costruiti su licenza e sotto controllo dei committenti esteri, come ad es. tutti i componenti dei nostri computer, che sono tutti made in Cina).
Sono tornato da poco da quel Paese del quale ho visitato diverse province: sulle strade il 90% delle auto sono straniere: Volkswagen (tra l’altro tutti i taxi: avete idea di quanti taxi ci sono solo tra Pechino e Shianghai? penso più di quelli dell’intera Italia!), poi Audi, Mercedes, Opel, Peugeot, Toyota, Honda e tutte le coreane. Tante le Buick. Alcune di queste marche hanno aperto delle joint-venture con fabbriche cinesi e sfornano auto a ritmi da capogiro. Quante Fiat ho visto? NEANCHE UNA! Forse non sappiamo approfittare di questa situazione? La colpa è tutta della Cina?
@ axel
poverino! ti senti offeso??ma ciò che ho scritto è la giusta risposta ai tuoi modi di pensare e fare?..forse si!! ..e ho scritto che AVETE ROTTO quindi nulla di offensivo!!….poi credevo di rivolgermi a Cerasi che, nonostante tutto, spesso scrive commenti condivisibili e apprezzabili. ho visto che alle 14.40 anche a te è “scappato” qualche urlo…o no??? io credo, visto che non siamo in una chat, che si scrive con caratteri maiuscoli per rendere maggiormante visibile il proprio commento!
@ cerasi
il mio non è razzismo! essere intollerante verso tutto ciò che è “irregolare” non si può definire razzismo poiché può riguardare tutti, italiani compresi!! se vuoi te lo faccio “spiegare” da nigeriani, tunisini, egiziani, pakistani, iraniani, siriani, cinesi, indiani, macedoni, albanesi, rumeni e argentini, con cui ho buoni rapporti personali mentre non ho contatti o “buoni” rapporti con persone di altre nazionalità ma penso che solo alcune delle persone delle nazionalità elencate possono smentirti senza problemi.
Solita sterile diatriba tra comunitare ed extracomunitari…tra nazionalisti e aperti a tutto..una diatriba senza costrutto..tutti sulle loro posizioni estreme, mai nessuno che ragiona.
Nulla contro i Cinesi, un popolo che ha una civiltà ultra millenaria. Ben vengano i cinesi…e si lascino lavorare in pace (E QUESTO E’ PER GLI EXENOBOFI ESTREMI) ma dobbiamo ricordare che:
1) Spesso i prodotti Cinesi provengono dallo sfruttamento dei lavoratori SOPRATUTTO MINORI!!! (e questa non è una condanna xenofoba ma di civiltà!!!).
2) I lavoratori cinesi sono ultra sotto pagati. (come sopra) e ciò comparta, non solo il costo minore, ma maggior mercato e di conseguenza disoccupazione Italiana.
3) I prodotti cinesi non sono controllati come tipi di materie prime e tecnologie e spesso sono inquinanti (poi non evngono smalitit in Cina!) e pericolosi per la salute, sopratutto le tinture dei vestiari.
QUINDI BEN VENGANO I COMMERCIANTI CINESI MA CON REGOLE BEN PRECISE:
1) Controllo della provenienza dei prodotti e se provengono da fabbriche con mano d’opera minorile DIVIETO ASSOLUTO DI IMPORTAZIONE.
2) Pagamento del dazio (e questo anche per gli imprenditori italiani che vanno a costruire all’estero per pagare di meno).
3) Controlli sulla qualità della merce e DIVIETO ASSOLUTO DI IMPORTAZIONE DI PRODOTTI NON AVENTI MARCHIO CE E/O CONFORMI ALLE REGOLE EUROPEE.
Mi sembra molto semplice: senza “goliardate” e senza difese a volte fuori luogo…..!