Apre i battenti oggi, a Treia, il ‘Festival del lavoro’. Una tre giorni di dibattiti, proposte e riflessioni, organizzata dal Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro e della Fondazione Studi dei consulenti del lavoro per discutere di occupazione a 360 gradi. All’insegna di tre parole chiave – lavoro, legalità, sviluppo – al centro di questa seconda edizione dell’evento, che da oggi a domenica animerà il borgo marchigiano di presentazioni e momenti di incontro, ma anche spettacoli e degustazioni di prodotti tipici locali.
Una manifestazione che non intende rivolgersi solo a professionisti, esperti e operatori del mercato del lavoro, ma anche a imprenditori, lavoratori, studenti e a tutti i cittadini interessati. Un festival per tutti, dunque, che vedrà 180 relatori confrontarsi su temi quali immigrazione, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, contrattazione, criminalità, cultura previdenziale, accesso dei giovani al mercato del lavoro.
Si parte questa mattina, con i saluti, nella cornice del Teatro comunale di Treia, del sindaco della cittadina, Luigi Santalucia, di Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, e di Rosario De Luca, presidente della Fondazione Studi dei consulenti del lavoro. Poi, il dibattito su lavoro, legalità e sviluppo entrerà nel vivo, seguito, nel pomeriggio da workshop tematici su ‘Lavori rifiutati e immigrazione’, ‘Previdenza: obiettivo adeguatezza’, ‘I consulenti del lavoro per il sociale’, ‘Nuovi orizzonti della comunicazione efficace’, ‘Raccordo tra scuola e lavoro’, ‘Tempi di vita e di lavoro: problemi e soluzioni’, ‘Trovare lavoro all’epoca dei social network’, ‘I contratti atipici per l’inserimento nel mondo del lavoro nel contesto nazionale ed europeo’, ‘La collaborazione tra la Fondazione lavoro e Italia Lavoro’.
Sempre nel pomeriggio, sarà presentato il libro di Marina Calderone ‘Il lavoro che vorrei. Costruire il futuro tra crisi e opportunità’. In serata, ancora una presentazione per il ‘Manifesto del partito dei giovani’ di Giuseppe Civati (consigliere della Regione Lombardia). E nell’anno dei festeggiamenti del 150° anniversario dell’Unità d’Italia non poteva mancare un momento dedicato alle celebrazioni, con il conferimento della medaglia d’argento del Presidente della Repubblica al cartone animato ‘Il lavoro nella Costituzione’ prodotto dalla Fondazione Studi dei consulenti del lavoro.
Si prosegue domani con un dibattito tutto dedicato alle pensioni e al futuro previdenziale. E ancora workshop tematici sullo ‘Staff leasing’, ‘Voucher e lavoro accessorio: nuove opportunità per il mondo del lavoro’, ‘Certificazione e conciliazione’, ‘L’etica nel lavoro autonomo: deontologia e responsabilità sociale’, ‘La mediazione civile e commerciale quale vera opportunità’, ‘Lavoro e criminalità organizzata’, ‘Detassazione e altri benefici contributivi’, ‘Giovani e lavoro’, ‘Somministrazione e tempo determinato e gli appalti’, ‘Il testo unico sull’apprendistato’, ‘Ispezioni: il quadro giuridico dopo la riforma’. Al centro del confronto, poi, sempre il tema della legalità.
Sarà incentrata sui giovani, nuovi protagonisti al centro delle riforme per il lavoro, la giornata conclusiva di domenica. Un’occasione anche per presentare la pubblicazione ‘Giovani e pensione: non è mai troppo presto per pensare al futuro’. Quindi, gli ultimi seminari su ‘Rinunce e transazioni’, ‘Assenteismo e rimedi legali e contrattuali’, ‘Organizzazione dello studio professionale: il capitale umano’. E, per finire, le conclusioni, naturalmente, ‘Parlando di lavoro’.
Ma a Treia il lavoro sarà di scena anche con spettacoli, come quello di stasera, in piazza della Repubblica, alle 21, con Antonio Albanese, aperitivi dove si daranno appuntamento gli ‘internauti’, spazi e giochi dedicati anche ai più piccoli, che diventeranno vere e proprie mascotte del Festival, giochi a squadre per universitari, e persino una sfilata storica, sabato alle 19, per le vie del borgo seguita da ‘note’ sotto le stelle.
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Antonio Albanese? Ci sarò!
E’ singolare vedere come una città intera si debba fermare e subire numerosi disagi per realizzare un festival di cui ai cittadini non importa proprio nulla. La materia trattata, i relatori, gli stand e tutto il resto è esclusivamente destinato alla “casta ” dei consulenti del lavoro.
Una città tirata al lucido ( poco lucido, basta andare nei loggiati sotto il comune), addobbi, arredi, piante, lavori straordinari, via vai di gente, dispiego straordinario di vigili urbani, impegno di persone e dispendio di soldi pubblici (perché l’utilizzo dei dipendenti comunali da settimane distratti dalle loro abituali mansioni lo paghiamo noi, non i consulenti del lavoro ) mai visto prima, tutto per un solo evento. Neanche per la disfida del bracciale si era mai vista una cosa simile (a proposito: cullando il festival del lavoro sembra che per la prosima estate la faccenda della disfida del bracciale sia stata dismessa dal comune …….IL COLMO).
Tutto per cosa ? Per chi? Per i colleghi di lavoro e/o per gli amici del sindaco che rappresentano un’entità privata?
Mi direte: il festival porta turismo, porta notorietà al nome di treia . Si ma non mi pare che sui telegiornali e sui quotidiani si parli continuamente di festival del lavoro . Sono usciti solo dei trafiletti sui media locali, mentre a livello nazionale proprio nulla e ciò dimostra ancora una volta che l’evento è ad appannaggio di una ristretta categoria professionale di persone.
A rendere ancora più singolare la situazione ci si mette anche il consiglio comunale straordinario che domenica mattina sarà chiamato a votare per la cittadinanza onoraria a marina Calderone , presidente del consiglio nazionale dei consulenti del lavoro. Resta difficile credere che anche i cittadini saranno d’accordo con la nomina visto che sono letteralmente incazzati, persino nelle frazioni, per questa manifestazione destinata esclusivamente a persone non treiesi . Se si sentiranno ripetere dal sindaco la frase pronunciata lo scorso anno “consegno chiavi della città ai consulenti del lavoro” penso proprio che le chiavi, questa volta, le rivorranno veramente indietro da chi dovrebbe rappresentare gli interessi di tutti……..
Non ci sono più parole da dire riguardo a quanto noi cittadini del capoluogo riusciamo a sopportare. E’ diventata un’impresa anche tornare a casa, oltre a parcheggiare l’auto o transitare da qualsiasi parte ed in qualsiasi senso.
Meno male che il corpo dei vigili urbani e gli addetti alle strade hanno trovato un utile ausilio da parte di un bambinetto che da qualche giorno, armato di trasmittente e con indosso abbigliamento più o meno tecnico, si aggira per le strade del centro coordinando tutte le operazioni in corso.
Avremo forse trovato il prossimo candidato sindaco?
Ah dimenticavo: lo spettacolo di Albanese è riservato agli invitati e l’accesso alla pubblica piazza è transennato.
marina calderone chiiiii??? ma chi la conosce che ha fatto per treia chi è???? io non la voglio come concittadina onoraria!!!!!
sti consulenti del lavoro che parlano di legalità e sviluppo spero che in questi giorni di lavoro abbiano utilizzato manodopera in regola con tutte le leggi ma ne dubito. Son passato con l’auto davanti al teatro vedendo bambini e ragazzi minorenni caricare scatole pacchi buste e lavorare pesante. la cosa non è chiara
e poi è presto detto perche si fà la festa del lavoro a treia. tempo fà non voglio sbagliare c’era un articolo che diceva che il sindaco santalucia ha avuto un rinnovo d’incarico in seno al collegio nazionale dei consulenti sul lavoro. gli incarichi rappresentano soldi e anche tanti per professionisti a quei livelli li.
ecco…non lo sapevo…e non faccio n tempo…uff!
Mi sembra ingiusto criticare la manifestazione che per Treia è comunque cosa ottima.
Quello che in vece mi sembra giusto pretendere che il Sindaco ( consulente del lavoro con incarico nazionale all’interno di tale ordine) si interessi di Treia come si è interessato del festival del lavoro.
Che il sindaco usi gli stessi impegni anche economici per altre manifestazioni cittadine e soprattutto per quelle che interessano i nostri giovani. Sotto questo aspetto Treia è estremamente negativa e non solo per colpa del sindaco ma di tutta l’amministrazione, compresa la minoranza che è estremamente immobile.
La minoranza che istituzionalmente dovrebbe vigilare e criticare obiettivamente l’operato dell’Amministrazione invece convive passivamente all’inoperosità della maggioranza.
Per cui noi treiesi siamo lieti di ospitare per sempre manifestazioni simili siamo altresì convinti però che Treia deve essere rappresentata al meglio, cioè all’altezza dei suoi trascorsi passati vedi Amministrazioni Valenti e Capponi.
Un ringraziamento particolare va a quel nutrito gruppo di giovani che ieri sera, con molto garbo, hanno fatto valere il diritto di utilizzo di spazi pubblici. Un biasimo per coloro che pur sapendo di essere in torto pretendevano con la loro autorità di calpestare tale diritto.
Un ringraziamento a tutti i partecipanti che con la loro presenza hanno onorato la città di Treia.
“….Un ringraziamento particolare va a quel nutrito gruppo di giovani che ieri sera, con molto garbo, hanno fatto valere il diritto di utilizzo di spazi pubblici. Un biasimo per coloro che pur sapendo di essere in torto pretendevano con la loro autorità di calpestare tale diritto…..”
@ Pierini potrebbe essere un pò più chiaro?
Caro Fratini,quasi tutto ciò che ha scritto corrisponde alla verità.Ciò che non condivido è quando scrive che la disfida del bracciale è stata dismessa dal Comune.La festa è stata dismessa purtroppo dai cittadini TREIESI che non sanno nemmeno cosa significhi collaborazione,volontariato e darsi da fare per far si che una festa sia una festa senza scopo di lucro. A Treia la Festa del Bracciale è diventata solo una fonte di guadagno per le locande e per chi le gestisce.Per non parlare poi dei giocatori del Bracciale i quali offrono le loro giocate solo sotto contratto economico(esentasse).Quindi la colpa non è solo del Sindaco ma anche dei TREIESI.Basta lamentarsi,rimboccatevi le maniche e datevi da fare a far si che le nuove generazioni non siano sempre schiave del DIO DENARO.
link utili:
http://www.consulentidellavoro.it/
http://www.fondazionestudi.it/
FESTIVAL DEL LAVORO A TREIA – DIRETTA LIVE SU CORRIERE.TV
http://videochat.corriere.it/index_Live01.shtml
Caro Pierini ha ragione anche lei perché dopotutto c’è anche una faccia positiva della medaglia tra cui le strutture ricettive che hanno registrato il pienone e i conseguenti introiti. però mi sento di criticare i modi con cui è stata messa a disposizione una intera città a una sola categoria professionale invece di rivolgere le stesse energie a eventi di portata trasversale, anche rivolti alla stessa popolazione (ciò contribuirebbe a non renderla frustrata per i continui disagi) puntando su cavalli di battaglia che fanno parte del dna treiese.
E’ legittimo che i cittadini si aspettassero una maggiore attenzione durante le fasi della manifestazione ma la carenza di umiltà e comprensione delle aspettative ha portato all’esasperazione. A culmine della situazione treiese pare esserci la protesta dei ragazzi , conseguenza di uno stile contraddistinto dal culto dell’autorità e dove i giovani sembrano essere visti come una minaccia e non un’opportunità
Mario meo, in linea di massima ha ragione ma secondo me è tutto un processo che viene o è stato permesso dall’alto. Serve una bella riforma perché i sintomi dimostrano che il sistema non è sostenibile.
Di solito condivido quello che il sig Fratini scrive su problemi treiesi; questa volta un po’ meno. Condivido invece il sig Pierini in particolare nel ringraziare tutti gli ospiti che in questi due giorni hanno animato il nostro centro storico, normalmente vuoto.
La manifestazione è sicuramente positiva in tutti i sensi per Treia anche con i piccoli o grandi disagi per i residenti.
E’ vero è mancata un’efficace e tempestiva comunicazione con i residenti. Potevano essere coinvolti i giovani Treiesi. Sicuramente si poteva evitare la piccola, modesta e educata contestazione con i giovani. Vedere il centro storico pieno e ieri sera la nostra stupenda piazza colma di ospiti e treiesi ha ripagato sicuramente dei piccoli o grandi disagi.
Condivido Pierini quando sollecita il Sindaco a impegnarsi anche per le altre manifestazioni.
Condivido Fratini quando segnala fatti d’inefficienza amministrativa.
Per quanto riguarda la Disfida del bracciale è una grossa pena per me e per tutti quelli che in passato hanno fatto tanto per rilanciare la manifestazione assistere questa decadenza.
Non è giusto soprattutto oggi che molti giovani si dedicano a questo nostro sport.
Risposta per MARIO MEO…
Caro Mario Meo, mi dispiace molto non avere la possibilità di conoscerti di persona…. Ti volevo solo dire che quello che scrivi non è assolutamente vero… Io gioco a bracciale da ben 18-20 anni e mai ho preso soldi per giocare… Così vale per tutti gli attuali giocatori del bracciale…. Quello che dici te succedeva in passato. Ora nessuno prende 1 centesimo… Per favore quindi prima di dire certe cose cerca di informarti meglio grazie. Con quello che dici metti in cattiva luce me e tutti quelli che si allenano e per mesi fanno sacrifici per poter giocare. Noi lo facciamo volentieri perchè siamo innamorati di questo gioco. Se sei così sicuro che le taverne siano miniere d’oro perchè non provi a gestirne una.. So che quest’anno qualcuna è senza presidente. Perchè non provi questa esperienza per toccare con mano quello che significa? Comunque ti invito alla festa che si terrà come ogni anno (e sicuramente anche il prossimo anno) la prima domenica di agosto… Ps un’ultima cosa.. Noi giocatori ci siamo battutti per togliere il biglietto di ingresso per le finali così che sia gratuito (invece dei 5-7 € a persona) e accessibile a tutti.. perchè come dici te.. è una festa e basta e non abbiamo fini di lucro.. anche se 1 pollone per giocare costa 120 € +iva (ogni anno se ne rompono circa 30), 1 bracciale non meno di 400-600 €. Per qualsiasi informazione riguardo al gioco mi può tranquillamente contattare ([email protected]). Sperando di non vedere più scritta 1 cosa del genere saluto tutti i lettori di cronache maceratesi.
Che problemi c’ha questo Mario Meo ? Non toccare il bracciale ai treiesi se non sai neanche quello che significa e prima di parlare la prossima volta informati su quello che succede a treia e tutto il lavoro che ci sta dietro una locanda altro che vacanze quella settimana ce vogliono i pattini per fare tutto dunque evita grazie mille
Non volevo intervenire, però leggendo il sig Meo e altri mi sento di fare alcune osservazioni:
E’ vero, la Disfida in questi ultimi anni è andata sempre più in declino; la colpa è sicuramente dell’Ente disfida che, come tutti sanno, è presieduto dal Sindaco e dove l’Amministrazione è parte importante e decisionale. Inoltre i quartieri hanno perso sostanzialmente il concetto del volontariato; quello che nei primi anni invece motivava i residenti dei quartieri.
La verità è che quest’amministrazione non sente la manifestazione, anzi per qualcuno e una rottura di scatole, però bisogna portarla quale esempio perché fiore all’occhiello di Treia “città del bracciale” come diceva Totò “ ma mi faccia il piacere”.
Gli unici veramente motivati sono i giocatori sia grandi che piccoli e soprattutto Treia dovrebbe ringraziare alcune persone che con il loro sacrifici hanno ridato vita al gioco, in particolare Nenè. E altri che di norma rimangono nell’ombra. Il resto è solo aria fritta e incapacità.