di Lucia Paciaroni
Massimiliano Bianchini è un fiume in piena, parla dei risultati elettorali della lista La nostra Provincia, definendoli “straordinari” e sottolinea che Macerata ha bisogno di un “rimpasto politico”. Traspare entusiasmo dalle sue parole di questa mattina in conferenza stampa. Bianchini, l’unico della sua lista che ha i numeri per entrare in consiglio provinciale (sia in caso di elezione diPettinari che di Capponi), ha fatto il punto della situazione in tema di provinciali, e non solo. Argomento trattato è stato anche quello relativo all’amministrazione comunale. In queste ultime settimane si parla di un possibile rimpasto di Giunta ed è molto probabile che, dopo il ballottaggio, qualcosa succederà. Tra i nomi a rischio, quello di Ubaldo Urbani (Idv), assessore alle Politiche del Lavoro e Polizia Municipale, voluto dal sindaco Carancini in contrasto con i vertici regionali del partito di Di Pietro. Dovrebbe essere rientrato l’allarme per Stefania Monteverde, anche in considerazione del fatto che il suo partito di riferimento (Sel) ha dichiarato l’appoggio a Pettinari.
Continuano invece ad esserci dissidi all’interno del Pd e ne potrebbe pagare le conseguenze uno dei fedelissimi di Carancini: Alferio Canesin, assessore allo Sport o Irene Manzi, vice sindaco e assessore alla cultura. Forse saranno tolte alcune deleghe a Enzo Valentini (Verdi), assessore all’Ambiente, mentre a rischio sembrerebbe anche l’assessore ai Lavori Pubblici Luciano Pantanetti (Federazione per la sinistra) non gradito dai Comunisti di Michele Lattanzi sin dall’inizio. Per ora restano solo ipotesi, ma qualcosa dopo il ballottaggio nella Giunta comunale di Macerata dovrebbe cambiare.
“Macerata città ha bisogno di un rinnovato patto politico – ha detto Bianchini, che ha ottenuto al primo turno delle provinciali il miglior risultato della lista nel collegio di Macerata 2 (11.05%) – I cittadini, dopo un anno, possono dire che Pensare Macerata ha portato rinnovamento nella politica maceratese”. “Chiediamo al sindaco Carancini e alla maggioranza di affrontare il discorso sulle criticità che abbiamo, su quale sviluppo è previsto per la città. Parlo di un discorso concreto, altrimenti perché la gente ci dovrebbe riconoscere? Non ci sto a parlare solo di palazzetto, piscine e piste d’atletica. Abbiamo bisogno di un progetto più ampio e di mettere insieme i soggetti sociali, altrimenti sulla città piomberà cupezza e tristezza e la gente darà la colpa a chi amministra”. E ha continuato dicendo: “Chiediamo a tutto il centro sinistra una riflessione, ragionando se stiamo facendo tutto bene. E voglio sottolineare che è la nostra presenza che blocca l’avanzata della destra.Non è detto che chi ha votato una lista civica, come alternativa voti un partito di centro sinistra”.
Bianchini fa riferimento anche ad accuse mosse contro di lui: “Ho dimostrato grande chiarezza e chi mi accusa di voler buttare tutto per aria, lo fa perché ha qualcosa da nascondere”. E ancora: “Ho creduto nell’amministrazione Carancini, ci credo ancora, ma mi pare di capire che ci siano scontenti nel centro sinistra, è quindi necessaria un’analisi e una verifica. Lattanzi lo dice apertamente da tempo”. Bianchini ci tiene a sottolineare che “non si discute sul nostro assessore Federica Curzi, che sta facendo un ottimo lavoro, ma sento il bisogno di un rimpasto politico. Un rimpasto in Giunta? Vedremo se Carancini lo vorrà fare. Ora c’è l’esigenza di fare un rimpasto a trecentosessanta gradi parlando, per esempio, di Macerata Cultura, di personale e dirigenti. E’ un bene che il sindaco abbia ridotto il numero dei dirigenti, ma non basta”.
Gabriele Micarelli ribadisce quanto detto da Bianchini: “Il sindaco si deve mettere a tavolino con noi. Il nostro è l’unico assessore che dialoga con la città, la gente oggi mi ha fermato chiedendomi dove sono gli altri. Non vogliamo cacciare nessuno, ma Macerata vuole qualcos’altro”.
Sul fronte delle provinciali, Bianchini è entusiasta dei risultati ottenuti dalla sua lista, ossia sei mila voti, raggiungendo così il cinque per cento, considerandoli “una vera sorpresa”. Ha voluto ringraziare Sel e Francesco Acquaroli dicendo che “non c’è nessun accordo sotterraneo, né con Sel, né con Lam, ed apprezzo il contributo di Sel che non ha voluto disincentivare il voto, ma ne ha sottolineato l’importanza”. Rivendica la natura di una lista che vuole governare con “aria laica, riformista, socialista ed ecologista” e il fatto che “a Macerata città e a Civitanova siamo la seconda forza del centro sinistra, competiamo per esserlo a Recanati”. E ancora, sottolinea che “la coalizione ha l’ambizione di esserci anche per il futuro”. Federica Curzi, assessore alle Politiche Giovanili, ha parlato “della perdita di contatto con la gente, che si sente anche a Macerata” e del fatto che lei è sempre pronta a “parlare con le persone, le altre istituzioni, che vuol dire anche sentirsi meno soli”. Antonio Carlini, consigliere comunale (Pensare Macerata), ha detto che “più di rimpasto politico, tentiamo di fare un rimpasto in mezzo ai cittadini”. Sono intervenuti anche Silvia Governatori, Alessandro Seri e il presidente di Pensare Macerata Paolo Angeletti.
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…Dovrebbe essere rientrato l’allarme per Stefania Monteverde, anche in considerazione del fatto che il suo partito di riferimento (Sel) ha dichiarato l’appoggio a Pettinari….
Quindi adesso il punto di riferimento di un Assessore non è più la capacità o l’incapacità, la bravura o l’inadeguatezza, il fare bene o male il proprio lavoro… Ma solo SE il proprio partito appoggia un candidato????
Ma stiamo scherzando???
Guardate che carnevale è finito da un pezzo!!!!
Quindi potremo anche avere un Assessore completamente inadeguato e mediocre (e forse già lo abbiamo e forse più di uno) ma NON importa: basta che il suo partito sostiene questo o quel candidato e, domani, probabilmente basta che il proprio partito voti questa o quella delibera….
Insomma gli Assessori non più valutati secondo capacità e merito ma secondo tornaconto politico.
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Tra l’altro consiglierei a Bianchini di proporre al suo Assessore di riferimento di far eliminare, tra le varie deleghe, quella alla “nonviolenza”: non significa assolutamente nulla ed è un’offesa per chiunque abbia un pizzico di intelligenza ed abbia letto 2 libri, anche delle Edizioni Simone…
Tanto tuonò che piovve!
Complimenti Bianchini per il successo elettorale e per la temerarietà di aver sollevato la questione prima del ballottaggio, il cui esito non è ancora del tutto scontato. L’effetto domino travolgerà diverse amministrazione.
Tacconi ritorna le colline sono in fiore…
Gianfra’
Si era detto casomai dopo il ballottaggio provinciale per eventuali rimpasti in Comune, ricordi?
Qui già sono sicuri di vincere, invece (a proposito, Bianchini è dato per certo come assessore in provincia).
La Monteverde che vedevamo in difficoltà invece pare si sia guadagnata una maggiore stabilità grazie a … SEL!
Tutti gli altri in bilico secondo l’articolo cosa penseranno di poter fare? Forse fanno ancora in tempo a intensificare la loro campagna per Pettinari, Pantanetti compreso, visto che tanto lui è “non gradito dai Comunisti di Michele Lattanzi sin dall’inizio”.
Ma il posto a Tacconi chi dovrà cederlo, allora?
Tàtànnn !!
Cassaaaa!! ……e ‘na matina quanta fretta…. almeno vincete, prima di mettere l’avviso in vetrina!
Importante è che non sia a rischio l’assessorato della Curzi, no no scherzi, sennò scoppia subito una guerra a Macerata.. Si scatena la violenza. ” Macerata spara”!
A un anno di distanza dalle comunali, rieccoci col totogoal degli assessori… stavolta però, su quelli che potranno uscire E NON sarà Carancini a determinarli.
Ma se anziché rimpastare tanto, andaste a casa tutti invece, non è meglio?
Me lo sento, finirà così,. Più prima che poi.
E fin qui, non mi ero sbagliata di una virgola sulle “previsioni meteo” a breve.
@ Tex
Parlare di rimpasto, a poco più di un anno dal voto, mi sembra che (più che il classico autogol, fatto per errore magari quando la squadra stava attaccando) sia proprio che l’avversario ha comprato mezza squadra….
Adesso ci sarebbe da capire chi è l’avversario…
Perchè il nemico non è certo l’opposizione..
Quindi capire se l’avversario è una quinta colonna interna, oppure se ci sono i soliti burattinai esterni.
O magari la spiegazione è assai più semplice e non c’è tanto bisogno di andare lontano.
Magari è solo colpa del timoniere che, abituato ad andare (addirittura fino a 50 mentri dalla riva!) fino alla prima secca con il moscone, ha ipotizzato che questa sua “esperienza marinara” potesse essere più che sufficiente per governare una megapetroliera in un uragano nell’Atlantico…
Se a poi questo aggiungiamo che buona parte della ciurma (i 24 marinai) non brilla certo per lucidità politica e massimo ha navigato nella vasca da bagno di casa propria, ed aggiungiamo pure che gli ufficiali (8) non avevano mai messo piede su una nave….
E ci mettiamo pure sopra che i clandestini (numero variabile a seconda di che lottizzazione edilizia si vota) stanno sotto coperta e nemmeno sanno in che punto dell’oceano sono….
…. Non ci vuole molto a fare 2 conti e capire che il Sindaco ha un’unica possibilità.
Alla vcchia maniera della manineria inglese non deve avere paura di usare la frusta.
Dire chiaramente alla ciurma che c’è un programma da rispettare e che se salta lui tutti vanno a casa [[[[[e difficilmente la maggioranza dei marinai sarà rieletta visto che come minoranza i posti non sono 24 ma solo 16 perchè, se Carancini va a casa, il centrosinistra stavolta perde, anche se il centrodestra candida uno zombi]]]]]
Usare la frusta ed inoltre azzerare la Giunta (tranquilli, in città nessuno ne sentirà la mancanza): 8 nuovi ufficiali (TUTTI completamente NON espressione dei partiti): ma che stavolta questi ufficiali almeno in nave un mezzo giretto nel Mediterraneo politico-amministrativo l’hanno fatto.
Altrimenti sarà solo una lenta agonia fino al 2015 e poi la città verrà consegnata al centrodestra.
Ma il Sindaco sarà un Fra Cristoforo o un Don Abbondio?????
Sceglierà la pillola azzurra o quella rossa?????
Sarà codino oppure progressista?????
Scegliera di essere libero o di rimanere in catene???
Bisogna cambiare!
…. detto da chi è stato assessore per tanti anni…
ma come in campagna elettorale a tutti quelli che dicevano così avete sempre risposto che andava tutto bene …
….ma e’ il colmo ,SEL che appoggia il bianco centro ….be anche voi di SEL avete l’acqua al collo PER FARE UN APPOGGIO DEL GENERE…. sempre piu vero che non c’e’ piu religione.
Cerasi….”non ci vuole molto a fare due conti e capire che il Sindaco ha un’unica possibilità. Alla vecchia maniera della manineria inglese non deve avere paura di usare la frusta.”
…..ma allora non hai capito, che non è più lui che ha la frusta in mano! C’è GIA’ un’altra maggioranza adesso , che non è la stessa di un anno fa. Sono arrivati rinforzi dai banchi dell’opposizione. ( leggi UDC)
Sarà, sarà sarà…. quante ipotesi che fai Cerasi ! Sono tutte insieme. Tutte.
E sarà anche che qualcuno non aveva digerito di avere perso la poltrona d’assessore e che con le provinciali ( provvidenziali) , è tornato a sperare. Gli si è riaperta la corsa e quindi ha aspettato finora pazientemente il suo turno per risalire a cavallo e quindi per venirci a dire che “Macerata ha bisogno di cambiare”, – che è pure vero, ma basterebbe cambiare passo e marcia per migliorare – perciò penso che il primo bisogno che avverte è direttamente commisurato ai suo bisogno di poltrona. Guarda caso infatti, ancora una volta parla di rimpasto innanzitutto a 360 ° su personale e dirigenti di Macerata Cultura…ma guarda un po’!! e casualmente è a rischio la Manzi, assessore alla Cultura e vice sindaco, la più voluta da Carancini al suo posto di vice. O è aglio o è cipolla quindi : o assessore in Provincia alla Cultura o di qua in Comune. Consigliere lo è già, non gli basta.
E sarà anche, che a qualcuna che stava per perdere la poltrona di assessore in Comune e non potendo contare come Bianchini su quella alternativa in provincia, qualcuno ha provveduto a mantenergliela assicurata , col voto di coscienza di sinistra “per sconfiggere la destra”.
E sarà anche, che visto che sembra a rischio l’assessore dell’IDV, anche qualcun altro non ha digerito che Carancini fece di testa sua…è passato poco tempo, ce lo ricordiamo tutti no, come puntò i piedi l’IDV per imporre il nome del suo assessore al Sindaco ?
E infine sarà anche che l’assessore Pantanetti è di FDS e che riapre perciò il capitolo dolente dei due assessori richiesti e non concessi da Carancini alla sinistra.
@ paoolo
niente colmi. Quella di Macerata, non è la SEL. Ha dei nomi vecchi e precisi di riferimento, che con Sel in queste elezioni provinciali , ha dimostrato di non avere nulla a che vedere. Si ricaverà qualcosa anche in provincia, vedrete, magari non sarà Acquaroli, per non dare troppo nell’occhio.
Penso che in merito al suddetto articolo siano necessari alcune considerazioni e chiarimenti, alcuni dei quali già messi in luce da chi è intervenuto prima di me:
1) parlare di “verifica politica” ha un senso, e date le condizioni e le voci attuali mi sembra più che doveroso, dato che: -l’amministrazione è pressochè immobile e comunque ‘distante’ dalla gente (dato che poco o niente di sa di quanto fatto sinora) fatto salvo alcune riforme che vanno nella direzione di un nuovo modello di città che recano la firma dell’assessore Curzi (wi-fi, democrazia diretta, osservatorio sui diritti umani); -sembra mancare una progettualità comune, dati gli scontri tra ’eminenti’ esponenti della città (penso alla querele Lattanzi-Carancini); -ci sono voci che vogliono l’UDC dentro se vince Pettinari;
2) viceversa, parlare di ‘rimpasto’ rimanda a una logica del posto e dell’azione amministrativa, che come minimo necessita di una specificazione nei contenuti politici: cosa è mancato sinora? Chi ha sbagliato e come? Altrimenti è facile pensare male, col rischio serio di acchiapparci;
3)come detto da Cerasi, dire che la Monteverde non è a rischio perché SEL da’ l’appoggio a Pettinari è pericolosissimo e politicamente grave. Per questo mi chiedo se i nomi citati nell’articolo sono fatti dalla giornalista oppure richiamano riferimenti espliciti emersi nella conferenza stampa; aggiungo in ultimo che la Monteverde è assessore per la lista civica “Sinistra per Macerata”, risponde ad un’assemblea che almeno nelle intenzioni doveva superare SEL, e che dunque tutto ha da decidere di eventuali coinvolgimenti di soggetti esterni all’attuale maggioranza;
4)credo che qualsiasi rimpasto slegato dal programma della coalizione esistente e organizzato da segreterie di partito (o lista civica) oggettivamente autoreferenziali non solo non sarebbe compreso dlala gente, ma rischierebbe di generare un serio movimento civico alternativo anche al centrosinistra. La candidatura di Pettinari, scelta a tavolino dalle segreterie nazionali-regionali-provinciali, ha fatto abbastanza per allontanare la gente dal voto e portarci a quel 55% di affluenza (sarà ancora più basso al ballottaggio) che è il dato più basso d’Italia. Vogliamo continuare su quella strada?
UNA OFFICINA NIENTE MALE: IL LABORATORIO MARCHE
Ecco chi ha partorito la discontinuità da Ancona in poi:
http://www.viveremacerata.it/index.php?page=articolo&articolo_id=296867
@ Franco Capponi
Devi calare gli ass(essor) per sparigliare le carte di Tonino e nello stesso tempo per recuperare gran parte degli elettori in sonno.
Nota di colore: Bianchini te stai a gonfià come un rospu, fra un po’ tocca a cambiatte cognome e chiamatte Bianconi.
Nota politica: Mi sembra ridicolo fare tutti questi discorsi collegando provinciali e comunali quando abbiamo avuto una percentuale di votanti ridicola (55%). Inoltre troppo facile parlare di rimpasto dicendo che invece non c’è niente da dire sul proprio assessore…
questo quà si è presentato alle elezioni provinciali, magari con tanto di programma.
ha preso più voti di quelli che si aspettava.
e che fa?
si mette a parlare di rimpasto in comune.
marangoni voleva chiuderle le province. evidentemente per bianchini sono già state chiuse!!!
questa è la politica che ci meritiamo. e non vale paragonarsi a berlusconi per sentirsi migliori.
Intanto grazie per la consueta disponibilità e per la correttezza dell’articolo. Visti alcuni interventi tengo a precisare che nessuno della nostra lista (nè tanto meno io)ha chiamato in causa singoli assessori e che quelle considerazioni sugli stessi provengono dall’estensore dell’articolo. L’unico assessore citato questa mattina nella conferenza stampa è stata Federica Curzi (e penso che sia più che lecito). Complimenti e avanti tutta Cronache Maceratesi
Sport Massimiliano Bianchini
macerata meta di extracomunitari che tolgono le case e il lavoro a noi italiani e questo per merito di una sinistra che ha tolto a noi per prendere tutto chi mai ha versato un centesimo nelle casse provinciali poi si viene a sapere che famiglie italiane stanno in mezzo alla strada e gli stranieri case nuove in regalo bianchini assessore allo sport e coltura il calcio non esiste quasi piu’ la pallavvolo deve emigrare fuori città per poter giocare lo sferisterio è profondo rosso come il colore delle vostre bandiere che ci manca solo una cosa il cappiò.
L’elezione diretta del sindaco e della coalizione, nelle intenzioni, doveva metterci al riparo proprio da queste richieste di “verifiche” ad ogni elezione, anche diversa da quella dell’ente interessato.
Richieste che ricordano tanto i bizantinismi della cosiddetta “Prima Repubblica”, quando si votava con il tanto deprecato proporzionale e le giunte si facevano con il bilancino per soddisfare le esigenze dei partiti e non dei cittadini.
Evidentemente, il messaggio che viene inviato agli elettori, soprattutto di centrosinistra, è molto chiaro: non c’importa niente se avete scelto Carancini, prima come candidato a sindaco del centrosinistra e poi come sindaco. Passate le elezioni il gioco lo conduciamo noi, siamo noi a dettare al sindaco le condizioni in materia di chi scegliere come assessore e perché.
E, quando dico “noi” non mi riferisco necessariamente (o, comunque, non solo) a Bianchini.
Secondo me, così facendo il centrosinistra si prepara a perdere, anche meritatamente, le prossime elezioni comunali di Macerata; del resto lo scorso anno c’è andato molto vicino. Ma, a quanto pare, questo interessa poco a certi settori del centrosinistra. Forse, azzardo io, perché i reali interessi di quei settori hanno poco a che vedere con quelle che dovrebbero essere le priorità di una vera amministrazione di sinistra.
Ci sarebbe molto da dire su un altro paradosso, che riguarda soprattutto gli elettori del PD e dell’alleanza centrosinistra+UDC.
I risultati elettorali del primo turno hanno emesso un verdetto chiaro: l’asse PD-Di Pietro-UDC, con il contorno dei vari cespuglietti in via di estinzione (socialisti, verdi e compagnia canticchiante) magari non entusiasma l’elettore di centrosinistra (lo attesta anche l’altissima astensione), ma non è stato neanche sonoramente e inequivocabilmente bocciato. Per esserlo sarebbe stato necessario un risultato molto migliore di Acquaroli e della sua coalizione che, quali che fossero i suoi difetti e le sue carenze, era l’unica vera alternativa sia alla destra sia al centrosinistra annacquato. Sia come sia, quest’opzione ha avuto un risultato interlocutorio. La coalizione di sinistra è riuscita sì a ottenere più voti dell’UDC, ma se si sommano i voti di Capponi e dell’UDC si ottiene comunque il 50,4 per cento, il che permette ai fautori dell’alleanza con l’UDC di dire “vedete? se non ci fossimo alleati con l’UDC avremmo perso al primo turno”. Non è una questione di assegnare colpe o responsabilità a chicchessia, ma solo di analizzare i dati di fatto.
Il paradosso è che l’avallo che è stato dato a questa manovra politica al primo turno delle provinciali avrà, come prima vittima, proprio il sindaco del capoluogo; del PD, non della sinistra. Per evitare questo risultato, ironia della sorte, un ipotetico elettore di sinistra, paradossalmente, sarebbe dovuto andare a votare e votare quasi di tutto tranne che il PD e i suoi alleati. Il che la dice lunga sulla natura contorta dello stesso PD, a livello nazionale come a livello locale.
Ma non basterebbe fare una legge secondo la quale le liste elettorali che vogliono allearsi devono dichiararlo prima delle votazioni, quindi rendere questi patti inscioglibili per la maggioranza, pena nuove elezioni, e infine obbligare i candidati a presentare per iscritto la loro giunta ugualmente prima delle elezioni?
E’ da ieri che mi chiedo perchè Bianchini nella sua conferenza stampa , abbia anticipato lo scenario di cambiamento che si prospetta in Comune, in funzione del risultato elettorale delle provinciali – cosa per me del tutto arbitraria che avvenga ,ma aspettata, dal momento che alcuni di noi che seguiamo con più attenzione la politica locale, abbiamo compreso bene i giochi politici di questa alleanza di centrosinistra per la provincia, che vanno spazialmente da Roma ad Ancona a Macerata, con un’estensione temporale al Comune di Civitanova per il prossimo anno, quando ci sarà l’elezione del nuovo sindaco. – ma non riuscivo a trovare il motivo del perchè di questa anticipazione o avvertenza, che appare decisamente sfacciata ,prima del ballottaggio.
Una dichiarazione come questa, può lasciare indifferenti gli elettori di centrosinistra o producono cerchi come un sasso gettato nello stagno? A che pro quindi l’ha fatto?
Non mi viene altra soluzione che questa: per mettere le mani avanti, salvarsi la faccia e fare autopromozione.
Va bene Bianchini. Voi fate questa vostra verifica, ma per quanto riguarda la nomina dei prossimi aspiranti assessori per il Comune che escono per merito delle urne provinciali ( che schifo!) facciamo anche una verifica per competenze professionali e non su base politica , perchè ci avete rotto abbondantemente con le vostre spartizioni di voti. Vogliamo saperli e vederli tutti i vostri curricula e dire la nostra se ci sembrate all’altezza e valutare se merita il vostro obbiettivo . Ci state?
Se è vero quello che dice Bianchini che serve un cambiamento, e poichè serve in alcuni ambiti, vogliamo che sia migliorativo noi cittadini, quindi, niente più nomina politica ma per attitudine, merito e niente titoli universitari che tengano , se non comprovano adeguatezza al ruolo da ricoprire.
Lancio una provocazione.
Anzichè mandare comunicati d’ora in avanti, cominciate a mandare i vostri curricula (possibilmente scritti da voi e non inviati per vostro conto da altri, come è successo per la Curzi , che poi tocca rettificare) con tanto di progetto nel settore che siete interessati a ricoprire come assessore a http://www.cronachemaceratesi .it e a tutti i quotidiani, perchè non vi vogliamo a scatola chiusa, così per autodeterminazione di partito o lista civica in base al raccolto di voti. Va bene che fare l’assessore è un incarico politico, ma per farlo all’altezza occorrono anche le doti , che sono poi quelle, che fanno la differenza sostanziale, tra buona e cattiva amministrazione.
Ma come? Stiamo assistendo questi giorni a una lamentela per declassamento professionale di una dirigente pubblica e noi , dovremmo accontentarci del primo che arriva solo perchè più votato, a dare propulsione a un settore tecnico o di servizio di pertinenza del Comune?
I consiglieri comunali passano per le urne , ma gli assessori no, sono di nomina del sindaco che li dovrebbe scegliere per criterio tecnico, di attitudine e competenze, se ha un minimo di responsabilità di governo. E infatti possono essere scelti anche al di fuorì del circuito elettorale o partitico.
Cominciate un po’ a meritarvi lo stipendio come tutti , in sintesi.
@ Bianchini:
La tua sarebbe una ‘nuova politica’???
Il cambiamento è eliminare qualche assessore perché non allineato??
Bah!!
“Chiediamo al sindaco Carancini e alla maggioranza di affrontare il discorso sulle criticità che abbiamo, su quale sviluppo è previsto per la città. Parlo di un discorso concreto, altrimenti perché la gente ci dovrebbe riconoscere? Non ci sto a parlare solo di palazzetto, piscine e piste d’atletica. Abbiamo bisogno di un progetto più ampio e di mettere insieme i soggetti sociali, altrimenti sulla città piomberà cupezza e tristezza e la gente darà la colpa a chi amministra”. “Chiediamo a tutto il centro sinistra una riflessione, ragionando se stiamo facendo tutto bene. E voglio sottolineare che è la nostra presenza che blocca l’avanzata della destra.Non è detto che chi ha votato una lista civica, come alternativa voti un partito di centro sinistra”.
Se è per questo, è arbitrario, come ha sottolineato anche Tamara Moroni, sostenere che i voti ottenuti alle provinciali siano rappresentativi di un consenso anche in ipotetiche elezioni comunali, e che una lista eterogenea, come ormai se ne fanno ovunque a sostegno del candidato alla presidenza, sia “una forza politica”. La Lista Bianchini ha avuto successo nel capoluogo, ma in provincia ha avuto il 5,0 per cento dei voti, più o meno come la Lista Silenzi due anni fa (3,6 per cento).
Tra l’altro, mi risulta che l’ectoplasmatico PSI sostenga che il successo della Lista Bianchini (suppongo in provincia, non nel capoluogo) sia, in realtà, merito suo, visto che, a suo dire, sarebbe stato il PSI ad esprimere quasi i due terzi dei candidati.
Per il resto, immagino che, nella conferenza stampa, Bianchini e i suoi sodali abbiano detto qualcosa di più pregnante di quanto ho riportato tra virgolette; perché, se così non fosse, si tratterebbe veramente del politichese più stantio e decrepito.
Sarebbe bene, tra l’altro, che parole come “riformista”, “liberale”, “moderato”, “democratico” fossero vietate nel dibattito politico. Ormai o non significano niente o significano l’esatto contrario del loro senso autentico. La destra attuale si proclama “liberale” quando pratica il populismo, l’accentramento dei poteri e tratta gli interessi personali del suo capo come interesse pubblico, o “moderata” quando, in realtà, è eversiva ed estremista. Allo stesso tempo, “riformista”, ormai, è spesso l’etichetta di chi non vuole affatto cambiare e trasformare una società per mezzo delle riforme ma solo gestire l’esistente; e più le oligarchie sono autoreferenziali, più si definiscono “democratiche”.
Dopo dice che uno dovrebbe andare a votare…sì, per vedere il proprio voto sistematicamente manipolato e usato per finalità che, magari, con le motivazioni per cui quello stesso voto era stato dato non hanno niente a che vedere.
Forse chi ci sta dentro sottovaluta quanto la gran parte dei cittadini sia stufa di questa politica politicante. A queste elezioni a sottovalutarlo è stata la destra, che è stata colta di sorpresa dal risultato negativo di queste amministrative; ma anche il centrosinistra (centrosinistra si fa per dire, perché di sinistra ha quasi solo il nome) farebbe bene a non nutrire troppe illusioni.
Totalmente d’accordo con Tamara Moroni.
Però ti vorrei far notare ( ma sicuramente lo sai benissimo) che anche tutti i dirigenti comunali sono espressione politica. Ed anche altri funzionari,
C’è a Macerata chi è stato assunto come uscere e con una ascesa miracolosamente “meschina” è oggi un alto dirigente.
Quindi i curricula li vogliamo anche dei dirigenti. E non solo i curricula ma anche i risultati che ottengono nel loro settore.
Non vogliamo più essere sbeffeggiati da nostri “dipendenti” !!!!!!!!
Se il pensiero e l’azione politica di Bianchini è fedelmente espressa dall’intervista riportata qui sopra (non avrei motivo di dubitarne) abbiamo un evidente esempio di come e perchè i cittadini comuni si stiano progressivamente e sempre più evidentemente allontanando da questa politica e dai suoi protagonisti grandi e piccoli che siano. Di cosa sta parlando il Sig.Bianchini ? Di posti pubblici , reclamandone chiaramente una fetta maggiore per se e per il suo gruppo sulla base di una presunta vittoria politica alle provinciali. Vuole cambiare assessori, dirigenti pubblici e intervenire su macerata cultura (di tutto un pò, ci mancava solo che avesse chiesto di rivedere il ruolo svolto dagli usceri) .
In tutto questo dimentica che il sindaco con cui pretende di istaurare un tavolo di trattativa è stato direttamente eletto da NOI cittadini e non da altri organi intermedi. Per cui lui e gli altri che la pensano come lui, se sono insoddisfatti a tal punto, si presentano nel consiglio comunale, votano contro la giunta e vanno TUTTI insieme alle nuove elezioni . E poi vedremo quali sono i risultati che ne derivano. TRE primarie e una DUE turni di votazioni politiche abbiamo fatto per scegliere questo sindaco ed il suo progetto . Potrà fare bene o male, lo stiamo valutando e poi lo giudicheremo al termine del mandato. Nel frattempo le forze che lo hanno appoggiato dovrebbero impegnarsi solo alla realizzazione del programma, oppure, chiudere tutto se l’obiettivo non fosse chiaramente perseguibile. Non possiamo più accettare queste logiche, da qualsiasi parte vengano. Questo è il mio parere
Gli assessori debbono essere giudicati per come lavorano o per come votano alle provinciali? Mi sembra strano che l’unico assessore intoccabile sia quello di Bianchini. Ma non è pregorativa del Sindaco affidarsi a persone di sua fiducia? L’intervento di Bianchini mi sa di forzatura per avere maggiori chance di aggiudicarsi un assessorato alla Provincia! Questi signori non hanno ancora capito che questo tipo di politica ha stancato i cittadini e che i politici di professione dovrebbero cominciare invece ad imparare un mestiere e non vivere per tutta la vita alle spalle della comunità. Carancini e la sua giunta è stata una novità, evidentemente qualcuno questa cosa non l’ha digerita; far cadere Carancini significherebbe regalare la città al centrodestra. Lasciamoli lavorare e alla fine del mandato gli elettori giudicheranno.
Eh se lo so Bimbo Triste! Saranno stati fatti anche concorsi ad personam, se per questo.
Meglio non andare a scavare. Ben detto. Vogliamo anche i risultati di settore di questi paperoni. fammi aggiungere : per la maggior parte, arroganti e presuntuosi. Non di rado, anche rematori contro, la pubblica amministrazione . Dipende.
Dipende dal colore politico dell’amministrazione, dalle simpatie , dal calcolo delle ferie, delle festività…. Sarà per questo che sia chiamano dipendenti:))
Vorrei fare un esempio di inutilità, ma peggio, di dannosità di alcuni, ma mi astengo, mi astengo. M’imbavaglio.
Dico solo: può stare in un certo posto ,un dirigente che dovrebbe attirare pubblico su ciò che gestisce, che però…ha paura delle folle?
Ah bè…. se chiamiamo in causa anche i dirigenti.. non finiamo più…
meglio lasciar perdere; concorsi pilotati, promozioni a forfait, stipendi faraonici, arroganza, presunzione, accordi per spartirsi incarichi, … si, lasciamo perdere, va, che è meglio. Almeno fossero competenti!!
Comunque Bianchini farebbe bene a preoccuparsi del buon governo, delle buone iniziative per il benessere di tutti. La smetta di giocare a fare il politico di vecchio stampo, anche perchè ciò non paga più… la gente si è tolta l’anello dal naso!!
E se domani ….
@Tamara 1
C arancini continuasse a rimanere coerente con le sue scelte
L’opposizione di sinistra passasse dalle minacce ai fatti
Alle elezioni comunali la sinistra proponesse il proprio candidato sindaco senza raggiungere il
quorum
L’udc alla ricerca dell’alleanza dell’ultimo minuto trovasse le porte chiuse incappando nell’incidente della sinistra
Il centro destra proponesse un candidato credibile
Ci sarebbe una maggioranza vera ed una opposizione altrettanto…ma sono solo previsioni…o favole
…e Macerata visse felice e contenta!
Andrea, tanto hanno fatto per vincere alle provinciali, che perderanno le comunali e gli starebbe anche bene- come hanno perso Morrovalle, ed è un Comune simbolo, visto che ha espresso un sindaco uscente candidato alla provincia per la sinistra- Quindi pareggio. Palla al centro. Per me, vinca il più degno sempre, sia di destra o sia di sinistra. Questo Pd, questo centrosinistra, mi disgusta. Quindi, spero solo che questa situazione che si è creata, sia di stimolo per tutte le parti politiche, per esprimere candidati e maggioranze al servizio di tutti e no delle lobby o degli inciuci. Ma questo credo Andrea, sia veramente il sogno.
Ah! E all’UDC …un bel calcio lì… per stare in rima.
Ancora una volta quando parli di politica incapace il discorso scivola pian piano sui dipendenti. Da una parte sono raccomandati per meriti politici. Poi sono quelli che intralciano il politico di turno. Quindi si dice che occorrono concorsi seri basati sul merito. Ma sarebbe meglio permettere al politico di scegliersi la squadra di tecnici per realizzare i suoi programmi. Io invece torno all’origine del problema, sostenendo che è sempre la cattiva politica che genera anche queste inefficienze mostruose. Il fatto è che poi se ne serve per nascondere le proprie vergogne (chi crea il sovraffollamento degli impiegati è poi il primo a criticarlo pubblicamente).
Quindi avanti con i curriculum e con i risultati trasparenti. Ma sarebbe il caso di farli pubblicare anche ai politici per vedere che lavoro fanno, se vivono di politica e da quanto tempo. Mettiamoci anche i titoli professionali dei tuttologi di turno. Ne vedremmo delle belle. E se poi comparassimo la differenza dei loro stipendi (se li hanno) con le indennità di carica potremmo anche capire perché reclamano tanto le poltrone. Pardon, la ‘visibilità’.