Provinciali: giochi fatti
Ora si fa sul serio

I candidati sono cinque. Quattrini rinuncia alla corsa solitaria e si schiera con Capponi che accoglie anche Fli. Sel, Federazione della Sinistra e Clp confermano l'accordo e la candidatura di Acquaroli. L'ex assessore Giorgi (Udc): "Ecco perchè non mi candiderò"

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LA VIGNETTA DI FILIPPO DAVOLI (clicca sull’immagine per l’ingrandimento)

di Matteo Zallocco

Non solo Treia. Oltre a Franco Capponi e Antonio Pettinari, candidati delle coalizioni di centro destra e centro sinistra, anche altri tre Comuni avranno un candidato presidente della Provincia in vista delle elezioni del 15 e 16 maggio.  Sel e Federazione della Sinistra hanno confermato l’accordo e la candidatura di Francesco Acquaroli, sindaco uscente di Morrovalle; accordo dal quale sembra definitivamente esclusa la Lam con il suo leader, il sindaco di Pievetorina Luigi Gentilucci, che dunque correrà ancora da solo dopo averci provato nel 2009 prima dell’esclusione della sua lista.

Il quinto candidato è l’ex leghista Enzo Marangoni, consigliere regionale di Recanati che sta costituendo una nuova formazione.

 

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Ha fatto invece un passo indietro Tonino Quattrini che a differenza del 2009 ha rinunciato alla candidatura a presidente: “Abbiamo raggiunto un accordo con Capponi, Fronte Verde e Fiamma Tricolore saranno di nuovo insieme ma stavolta a sostegno del candidato del centrodestra. La mia – aggiunge – era una candidatura fuori dagli schemi, improntata sull’ambientalisimo, aspetto su cui  ci siamo confrontati con Franco che ha accettato la nostra richiesta di aprire un tavolo di lavoro aperto sul regolamento del fotovoltaico, sulle discariche, sulla gestione delle aziende inquinanti e più in generale sulla difesa del territorio. Tra i due mali ho scelto il minore perché su questi argomenti sarebbe stato impossibile un confronto con Pettinari e anche con Sel che è tutto il contrario di quello che dice:  parlano di acqua pubblica, discariche pubbliche, sicurezza del territorio e poi candidano uno come Acquaroli che è stato per 10 anni vicensindaco con la Giannini e 10 anni sindaco di Morrovalle, uno dei primi comuni a privatizzare l’acqua, un Comune che ha una discarica da 40 anni e dove ultimamente era stata anche chiesta una variante per i rifiuti solidi, poi sospesa per l’indagine della magistratura”.

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Il sindaco di Morrovalle Francesco Acquaroli

Sel ha confermato alleanza e candidato nella riunione di ieri sera:

Uniti intorno alla candidatura di Francesco Acquaroli alla Presidenza della Provincia – si legge nella nota stampa congiunta -.  La riunione di ieri sera tenutasi presso la sede provinciale di SEL ha definitivamente sancito l’unità di intenti di Sinistra Ecologia Libertà, della Federazione della Sinistra e dell’Associazione provinciale CLP (Cultura Legalità e Progresso) in un impegno comune per le prossime elezioni provinciali.

Un’alleanza trasparente basata sulla condivisione di idee e progetti per una Provincia migliore, per essere punto di riferimento delle molteplici istanze che provengono dai cittadini, troppo spesso dimenticate da coloro che, in maniera razionale, ritengono di dover privilegiare gli accordi da consumare nel chiuso delle segreterie di partito.

Nel segno della massima apertura a tutte le forze politiche, liste civiche, al mondo delle associazioni, per costruire finalmente insieme un centrosinistra vero, coerente e propositivo, che dia voce all’urgenza di cambiamento con l’onestà delle pratiche politiche e la forza di un programma serio e condiviso.

 

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Giorgio Giorgi

 

In casa Udc, intanto, la situazione non è ancora del tutto tranquilla.

“Voglio precisare – scrive l’ex assessore provinciale Giorgio Giorgi  – in merito al comunicato stampa del Presidente Provinciale Berenice Mariani relativo alla riunione del coordinamento provinciale dell’Udc  che, essendo un politico caratterizzato, anche per forti tradizioni familiari, dal coraggio e dalla coerenza (che è alla base del rinnovamento che i cittadini chiedono alla politica) con me stesso e i miei elettori, da uomo vero, ho avuto uno scatto d’orgoglio e ho proposto di fare azione comune di responsabilità e visibilità insieme ad altri amici, non dovendo per forza e supinamente accettare la sconfitta e il “gioco” democratico di un Partito almeno fino al pronunciamento finale dell’altra sera, che sta facendo per questa Provincia una scelta che ancora non condivido.

Pertanto, ho ribadito in assemblea e ribadisco oggi il mio disappunto verso la linea politica dell’accordo con il centro-sinistra, che ha comportato la mancata costituzione del Terzo o meglio Nuovo Polo di cui al progetto politico nazionale del nostro Partito, tanto che Fli e Api e altre liste civiche di centro, delusi dall’UDC, appoggeranno Capponi forse nell’ambito di una lista civica del territorio.

Il mio “leale sostegno” sbandierato sulla stampa da comunicati ufficiali tipo “Istituto Luce” deve intendersi solo nei confronti del candidato Presidente Antonio Pettinari, autorevole amico con il quale ho condiviso tante battaglie in Provincia, all’opposizione dal 1999 e in Giunta dal 2009, che posso ritenere un maestro e valido formatore per il mio ruolo di amministratore locale, nonché da un punto di vista delle competenze, della conoscenza del territorio e della macchina amministrativa un ottimo candidato alla Presidenza della Provincia, anche per aver avuto sempre un quasi sacro rispetto delle autonomie locali. Rimane il mio dissenso sulla linea politica e sulla strategia adottata dal Partito per questa tornata elettorale e pertanto non mi candiderò nel collegio di Cingoli per la lista UDC e per nessun altra, in quanto ho fatto una convinta campagna tesseramento fino a meno di due mesi fa per l’UDC “…Verso il Partito della Nazione”. Per forte senso di responsabilità e attaccamento, con il cuore più che con la testa, al Partito in cui milito da sempre (nel 1994 ho fondato il CCD di Casini a Cingoli, con lo slogan “coerenti e chiari”…) rimarrò nell’UDC e parteciperò, attivamente e compatibilmente con i miei impegni lavorativi e familiari, alla campagna elettorale. Ora è il momento della responsabilità e della coerenza a 360° nei confronti di questa strada scelta dall’UDC maceratese – per alcuni “razionale”, per me del pragmatismo e dell’opportunità – alle ormai imminenti elezioni Provinciali, cosciente delle possibili “opportunità personali” cui rinuncio, oltre a non poter proseguire quanto di buono intrapreso fino a Giugno 2010 in favore della comunità amministrata da Assessore al Bilancio e al Personale.

Auspico  infine un rinnovamento negli organismi dirigenti provinciali e regionali alla prossime scadenze congressuali entro l’autunno del corrente anno basato sulla coerenza con il progetto nazionale del nostro Partito per un nuovo Polo della Nazione, il Polo di tutti gli italiani, nonché con il “pensiero forte” di De Gasperi e dei padri fondatori della Democrazia Cristiana e dell’attuale Partito Popolare Europeo”.

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Corrado Speranza

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I finiani di Futuro e Libertà ufficializzeranno a breve il sostegno a Franco Capponi ma non farà parte della Lista il coordinatore provinciale vice sindaco di Treia, Corrado Speranza.  Raffaele Delle Fave, ex assessore comunale a Macerata della Giunta Meschini e coordinatore provinciale del’Api di Rutelli farà parte della lista di Fli.

Sono sei dunque le liste che appoggiano Franco Capponi: Pdl, Fli, Fronte Verde, Ali di Magdi Allam, Lega Nord e La Destra con cui si ricandiderà l’ex assessore Simone Livi che scrive : “Non erano certo necessari i recenti, straordinari eventi atmosferici per comprendere la fragilità del nostro territorio, particolarmente quello dell’entroterra. Gli enormi disagi patiti dai cittadini, le cui ripercussioni non si sono ancora attenuate, sono stati lo specchio e l’emblema di una situazione che necessita di interventi urgenti e non rinviabili. Questa era la direzione che aveva preso il mio assessorato durante la Giunta Capponi e non a caso fondi per circa nove milioni e mezzo di euro arriveranno in Provincia di Macerata dalla Regione Marche Autorità di Bacino proprio per la salvaguardia del territorio e delle popolazioni. Sono fondi che come assessorato chiesi su un piano straordinario diretto a rimuovere situazioni a più elevato rischio idrogeologico come dissesti, frane, problematiche degli alvei fluviali.

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Simone Livi

 

Un passo importante verso una maggiore sicurezza e tranquillità della nostra gente che, però, rischiava di essere compromesso dall’improvvisa e inattesa vicenda per via della quale fra poco torneremo alle urne per il rinnovo del consiglio provinciale. Per questo, quando mi è stata proposta una nuova candidatura nel mio collegio non ho esitato neanche per un momento. Ritengo un obbligo morale e un impegno verso tutte le persone che ci avevano espresso la loro fiducia il fatto di scendere nuovamente in campo per non lasciare in sospeso il lavoro che avevamo proficuamente iniziato e che aveva già portato risultati importanti. Ce lo chiede la gente comune. Ce lo chiede chi aveva visto iniziare un vero cambiamento. I cittadini dell’entroterra in precedenza erano stati lasciati soli, in balia di loro stessi, forse per il semplice fatto di non essere numericamente un esercito come quello delle grandi città. La nostra Giunta, e, mi si consenta il narcisismo, il mio assessorato in particolare abbiamo dimostrato che si può lavorare a vantaggio di tutti e non solo di una parte. Ecco, quindi, perchè mi batterò con tutte le mie forze per far proseguire un lavoro che non abbiamo mai considerato terminato ma semplicemente interrotto”.

 



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