di Giuseppe Bommarito *
La cannabis risulta essere anche a Macerata la sostanza stupefacente più diffusa tra i giovanissimi, i quali vengono a contatto con questa droga già nelle scuole medie inferiori, ad una età che che sempre più si abbassa e che oramai si attesta intorno agli 11-12 anni. Dai dati del Sert di Macerata risulta che sono sempre di più, e sempre più giovani, i ragazzi che, inconsapevoli del male che si procurano, iniziano con gli spinelli il loro percorso nel territorio minato della droga.
Il notevole incremento delle operazioni delle forze dell’ordine registratosi nell’ultimo anno, con i sequestri di droga e gli arresti di spacciatori che ne sono conseguiti, ha in verità leggermente ridotto in città la disponibilità sul mercato illegale delle varie sostanze, cannabis compresa. Su questa strada bisogna ovviamente insistere. La nostra provincia resta però, proprio per la scarsa percezione sociale del pericolo, un territorio molto appetibile per le organizzazioni criminali che prosperano sul traffico degli stupefacenti, come dimostrato anche dal recentissimo arresto di un corriere a Fermo con ben mezzo quintale (!!!) di hashish, destinato proprio ai giovanissimi consumatori del fermano e del maceratese.
Ma dove trovano l’hashish e la marijuana i nostri ragazzi? Spesso il contatto con gli spacciatori, conosciuti tramite il passaparola e raggiunti per telefono o anche a mezzo di messaggi apparentemente innocui su facebook (tipo: ci vediamo oggi al solito posto? oppure: troviamoci al solito bar per fare due chiacchiere), avviene su appuntamento in un locale pubblico, per strada, in macchina. Ci sono pure gli spacciatori “supermarket”, che ricevono a casa, offrono sostanze di tutti i tipi e consentono anche l’immediato consumo al riparo da occhi indiscreti: negli ultimi mesi almeno due spacciatori così attrezzati, uno in via Pace e uno in centro storico, sono stati arrestati dai carabinieri.
Altre volte la ricerca del fumo viene fatta dai ragazzi nelle zone dove si sa che gli spacciatori girano. I luoghi dello spaccio a Macerata sono più di uno. Molto frequentati dai giovanissimi sono il tristemente famoso terminal degli autobus, i giardini Diaz e il cosiddetto “triangolo delle Bermuda”, ai cancelli. Qui è possibile vedere ragazzini da poco usciti dalle elementari che cercano nervosamente il contatto giusto, o che vengono avvicinati dai mercanti di morte. Dopo lo scambio velocissimo di soldi (il costo di una dose, poco più di dieci euro, è ormai alla portata di tutti) e hashish o marijuana, il primo consumo, quasi sempre di gruppo, avviene nei vicoli di via Mozzi o in quelli dietro la ex Standa. Discrete attività di spaccio di cannabis vengono anche segnalate, nelle ore giuste, allo skate park, sotto via Mugnoz; nel sottopassaggio che collega via Dante con il parcheggio del Tribunale; nelle adiacenze del centro sociale, vicino all’INPS; il giovedì sera, nei pressi di una discoteca del centro; nei mesi estivi, in via Spalato, poco lontano da una frequentatissima gelateria; nei giardinetti di Sforzacosta,; la sera, appena fuori Macerata, a San Claudio, o nelle immediate vicinanze, precisamente nei dintorni di un bar aperto 24 ore su 24.
C’è poi tutto il microspaccio che avviene nei pressi o dentro tutte le scuole maceratesi, negli ultimi tempi un po’ diminuito per la maggiore vigilanza dei presidi e degli insegnanti e per le ripetute iniziative di informazione e prevenzione.
Centinaia di ragazzi maceratesi vengono così precocemente in contatto con la droga. Alcuni, per fortuna o per l’intervento deciso delle famiglie, riescono a limitarsi ad una esperienza del tutto occasionale con le canne; altri vanno invece avanti, rincitrullendosi di spinelli e candidandosi a pesanti insuccessi scolastici, a danni cognitivi e caratteriali ed anche a vere e proprie malattie psichiatriche; altri ancora passano alla cocaina e all’eroina (per l’85% dei consumatori di cocaina e per 74% di quelli di eroina, la sostanzia di iniziazione è stata infatti la cannabis).
Il tutto mentre ancora tanti adulti, e tra questi anche molti genitori e insegnanti, ignari del fatto che il THC, il principio attivo della cannabis, è passato dal 2% degli anni settanta al 25-30% dei giorni nostri (con pesantissimi effetti collaterali, anche permanenti, in caso di uso ripetuto, quali riduzione delle capacità cognitive, di memoria e psicomotorie, appiattimento volitivo, disturbi psichiatrici, possibili malattie broncopolmonari), seguitano a non contrastarne l’uso, se non a favorirlo: per loro, infatti, rimasti fermi ai miti della ormai lontana giovinezza, le canne sono ancora la dolce droga dei pacifisti felici, che fanno l’amore e non fanno la guerra.
* Avvocato e Presidente dell’Associazione onlus “Con Nicola, oltre il deserto di indifferenza)
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finalmente qualcuno che
rende un servizio utile!!!! adesso bisognerebbe che ogni provincia
d’italia facesse la stessa cosa almeno facciamo una bella guida agli
outlet italiani e cosi’ quando viaggiamo in italia non dobbiamo piu
preoccuparci di andare a chiedere in giro.
Magari può pubblicarla il gambero rosso!!!
Mentre nei paesi civili come gli Stati Uniti la marijuana va verso la legalizzazione con il referendum californiano. A MAGERATA ANCORA LA CHIAMATE DROGA. VERGOGNATEVI!!! SIETE DEI CAVERNICOLI!!!!
la prossima edizione di grand theft auto sarà ambientata a macerata
@ Luigi
se credi che negli stati uniti sia meglio che da noi puoi accomodarti…
grazie!!
@ sig. Marozzi. penso che Luigi volesse solo far riferimento ad un paese più evoluto del nostro, ritengo infatti che bisogna sempre guardare a chi sa meglio e più di noi visto che li’ con la marijuana hanno a che fare da molto più tempo rispetto a noi e visto che gli Stati Uniti non sono conosciuti per il loro permissivismo forse Luigi ha perfettamente ragione. Questi giornalisti definiscono la marijuana in modo sensazionalistico come “DROGA” solo appunto per “vendere” le loro notizie. Ma ritengo che anche i maceratesi siano intelligenti come gli americani e quindi non credo che si facciano piu’ prendere in giro da un giornaletto che usa il termine droga per l’erba. Fate ridere!!!
Beh potremmo anche menzionare la Svizzera a questo punto, dove l’erba si vende negli Hemp Shops e l’eroina viene somministrata nelle ASL. Chissà come mai in Svizzera da dieci anni a questa parte non c’è più un morto per overdose!!! Italia = terzo mondo.
”La Mappa dello spaccio!!!” ma quale spaccio!!! Lo spaccio oggi si chiama OUTLET!!! PRIMITIVI!!!
Mi sembri un po’ agitata Oli!!
Non c’è niente da aggiungere. Nel mio piccolo esorto i genitori a vigilare ed a tener presente che in farmacia sono reperibili dei test monouso (simili ai test di gravidanza) in grado di rivelare l’uso di cannabis nelle 24 48 ore precedenti, ad un costo di una decina di euro.
E vai con la fiera dell’ipocrisia e della falsità! La soluzione per la lotta alle droghe ancora una volta passa per l’operazione pù banale, la demonizzazione di una sostanza che per usi, dipendenza ed effetti non ha niente a che vedere con il problema “droga”.
Esistono migliaia di medici in tutto il mondo che affermano questo, la Cannabis viene usata da decenni a scopo terapeutico, i suoi usi medici e commerciali sono praticamente illimitati (plastiche, tessuti, oli, combustibili…tutti eco) e noi restiamo su posizioni repressive di 60 anni fa che tra l’altro non hanno fatto che aumentare esponenzialmente l’uso di sostanze.
Caro Pio Angeletti che più di una volta ha dimostrato posizioni di apertura e intelligenza mi meraviglio come può rivelarsi così chiuso di fornte ad un tema così delicato.
Proprio lei parla di test (alimentando quindi il terorre per la Cannabis) ma dimostra di non sapere nulla di test. Infatti l’assunzione di cannabinoidi resta nel corpo umano per circa 14 giorni mentre altre sostanze ben più nocive e pericolose come ad esempio le pasticche svaniscono in poche ore. Questo significa che, ad esempio, se una persona è alla guida e viene fermato con un test, potrebbe risultare pulito pur avendo assunto una pasticca la sera stessa mentre potrebbe essere colpevole per aver fumato una canna 2 settimane prima!!
Ed inoltre si identifica nel suo profilo, per fare il figo,con la foto di una sigaretta. Sa dirmi quanti morti per Cannabis ci sono ogni anno in Italia? Nessuno. E sa quanti per fumo o malattie legate ai danni del tabagismo?
Lei ritiene di “non aver niente da aggiungere” ad un articolo in cui si identifica falsamente l’uso di cannabinoidi come il primo passo verso la tossicodipendenza. Ed il tabacco allora? e l’alcol? droghe perfettamente legali, perchè non dichiararle fuori legge? Non lo sapete che tutti quelli che diventano dipendenti da VERE droghe solitamente fumano sigarette e bevono alcol? perchè non identificare in queste cause il problema allora?
Qualcuno si è mai chiesto quante sono le persone al mondo che pur facendo uso di Cannabinoidi NON e sottolineo NON sono passati a droghe più pesanti? Credo che se si vuol fare informazione sulla droga bisogna prima capire questo dato perchè si vedrà una predominanza schiacciante che dimostra l’assoluta falsità di queste affermazioni. False e tendenziose. Nell’altro articolo avevo risposto in modo pacato credendo che il signor Giuseppe Bonmarito volesse realmente fare una campagna informativa. Ora invece vedo che questi articoli strappa lacrime in cui tutti sono vittime dello spacciatore cattivo tendono solo a falsificare ulteriormente la realtà. Sono il risultato di una crociata combattuta ad occhi chiusi, in maniera acritica.
La realtà è che proibire è sempre più comodo che educare ed avere dei “fuorilegge” identificabili con la causa del problema è comodo per tutti coloro che ragionano con ottusità e senza contestualizzare le situazioni.
Vorrei dire infine che se veramente si vogliono aiutare i ragazzi bisogna fare vera sensibilizzazione e non svegliarsi all’improvviso credendo di avere la verità. LA VERITA’ NON E’ QUESTA.
E’ facile scrivere un articolo di menzogne e commentarlo evitando posizioni scomode, evitando di esporsi. Ma questo non serve a nessuno, tantomeno ai giovani che sanno ben stare alla larga da finti moralismi (e moralisti).
Continuo a suggerire al signor Bonmarito Avvocato e Presidente dell’Associazione onlus “Con Nicola, oltre il deserto di indifferenza la visione di un documentario:
“L’erba proibita”
che spiega come la proibizione dei Cannabinoidi sia nata in italia delineando gli interessi capitalistici di un certo sistema. Inoltre consiglio di nuovo (visto che il mio suggerimento non è stato accolto) il libro di Terence McKenna
“Il nutrimento degli dei”.
E’ ridicolo che il presidente di una associazione che si occupa di giovani e droghe dimostri una totale ignoranza sul tema rischiando pericolosamente di fare una propaganda falsa e tendenziosa.
Gradirei una risposta, anzi delle risposte visto che alcune domande le ho poste.
Inoltre, tanto per tranquillizzare i genitori i cui figli escono magari ai cancelli e per evitare che ogni ragazzo di Macerata abbia (nei suoi genitori) 2 poliziotti in casa che lo controllano con interrogatori e test: QUI NON E’ COSI’ FACILE RECUPERARE DELLA DROGA, I VOSTRI FIGLI SONO DEI BRAVI RAGAZZI, SE VOLETE AIUTARLI INIZIATE A SPEGNERE LE TV, A PARLARE, A DARE CONSIGLI CHE POI IL CERVELLO SE BEN RIEMPITO FUNZIONA BENE ANCHE SENZA CANI DA GUARDIA.
A qualcuno è sfuggito un particolare: si parla di ragazzi di 11-12 anni ai quali a mio avviso fa male la cannabis, l’alcool, il fumo e, se vogliamo il caffè, come qualsiasi altra sostanza che incide su un cervello in tumultuoso sviluppo.
So bene che le tracce di cannabis sono rilevabili per molti giorni ma solo se se ne fa un uso costante, altrimenti molto meno. Come si vede, il mio è un intervento rivolto ai genitori: ne facciano poi l’uso che credono.
L’aumento del consumo di cannabis tra i giovani sta a significare una cosa sola: il proibizionismo sulle droghe ha completamente fallito il suo obiettivo. Come potrebbe poi diminuire il principio attivo della cannabis in un mercato ormai completamente fuori controllo e in mano alle mafie?
Legalizzazione vuol dire anche regolamentazione e maggiore sicurezza per i consumatori.
straconcordo in pieno con l’interessantissimo commento del sig.Ribechi e in ultimo del sig.Menghini.
poi bando alle chiacchiere….ogni singola persona a questo mondo ha almeno un vizio che sia droga,alcol,correre con la macchina,cornificare la propria donna o uomo,essere pazzi per il denaro,scavalcare con ogni mezzo il collega di lavoro,ecc,ecc.
e’ venuto il momento di legalizzare secondo me qualsiasi tipo di droga perche’ i risultati positivi si sono gia’ visti in altre nazioni.
infine basta con il puntare il dito sui giovani…andate a vedere l’eta’ media dei consumatori di cocaina(la peggior droga in assoluto per assefuazione e altro)poi ne riparliamo.
ma siccome siamo in italmafia penso proprio che di legalizzazione ne sentiremo parlare tra 3 secoli almeno.
Gli articoli di Bommarito a me madre e da pochi anni nonna, mettono molta angoscia, io penso che tutto deve partire dalle famiglie, alle quali invierei per posta quanto Bommarito ha scritto (a tutte le famiglie di Macerata). Forse bisognerebbe ritornare un pò indietro, incominciare a dire no ai figli che a 11-12 anni a mio modesto parere sono ancora dei banbini. Abbiamo delle bellissime montagne;alla domenica prepariamo zaini, scarponcini e belle merende,organizziamo passeggiate insieme ai figli, ad amici,cioè tutti insieme.Però incominciamo sin da piccoli. Se non amate la montagna abbiamo a pochi chilometri il mare, delle belle riserve in mezzo al verde.
Volevo poi manifestare il mio stupore nel leggere i pro a favore della cannabis, si è vero, viene usata anche in medicina e legalizzata in certe nazioni , ma è sotto controllo medico e se viene data liberalizzata, non certo a ragazzini di 11-12 anni. Una battuta…, negli Stati Uniti c’è ancora la pena di morte!!
Si vuole legalizzare (liberalizzare) l’uso di cannabis? Io penso che sia giusto, il suo acquisto e uso poi dipenderà dalla singola persona.
Parimenti, penso che se qualcuno causasse un incidente mortale perché, ad esempio, si sia messo deliberatamente alla guida sotto effetto, questa persona debba essere messa in prigione a vita. Altresì non dovrebbero essere passate dal Servizio Sanitario Nazionale quelle cure necessarie per tutte le malattie che potrebbero sorgere a seguito di un uso prolungato di sostanze stupefacenti.
Uno che ha bevuto tutta la vita non è (o non dovrebbe essere) in cima alla lista per il trapianto di fegato. Anzi, mi pare proprio che ci siano dei criteri per stabilire una tale graduatoria.
Quindi: massima libertà ad ognuno di poter scegliere come condurre la propria vita, ma quando questa libertà limita quella degli altri (sia di vita, sia di tasse che ciascuno deve pagare anche per permettere le cure a chi si sceglie deliberatamente di causarsi danni fisici/psichici) sanzione. Semplice.
l “National Household Survey on Drug Abuse” del 2001, stimava che 5,6 milioni di americani dai 12 anni in su avevano riportato problemi con le droghe illegali nell’ultimo anno. Di questi, 3,6 milioni presentavano i sintomi medici della dipendenza da droga. Più di 2 milioni presentavano le caratteristiche della dipendenza da marijuana/hashish. Nel 1999, più di 220.000 persone che hanno partecipato a dei programmi di disintossicazione, hanno affermato che la marijuana era la droga che usavano maggiormente.
tratto da:
http://www.droga2.it/dipendenza-droga/cannabis-marijuana.htm
Non voglio parlare con quelli che “giustificano la cannabis” definendola un male minore a tanti altri (un’ idiozia). Leggete bene l’articolo e capirete molto di più sull’aumento del principio attivo ecc.
Comunque detto questo io sarei anche favorevole alla liberalizzazione di TUTTE LE DROGHE, ognuno può uccidersi o uccidere la sua vita come vuole, MA NON QUELLA DEGLI ALTRI.
PERTANTO UNA LEGGE CHE LIBERALIZZI LE DROGHE, QUALUNQUE ESSE SIANO, DOVREBBE ESSERE ACCOMPAGNATA DA DIVIETI TASSATIVI PER CHI NE FA USO, OBBLIGHI PER I FARMACISTI DI SEGNALARLE LA PERSONA CHE NE FA USO: DI CONSEGUENZA NIENTE AUTO, NIENTE MOTO, NESSUN LAVORO IN CUI LA MANCATA ATTENZIONE PUO’ PROVOCARE DANNI AD ALTRI E PENE SEVERISSIME PER LO SPACCIO IN NERO E L’ACQUISTO IN NERO (10 ANNI DI GALERA MINIMO)!
POI CHI VUOLE PUO’ SUICIDARSI COME GLI PARE!
Impariamo invece che le vere droghe sono nel nostro cervello, che non c’è bisogno di alterare la nostra psiche con mezzi esterni, BASTA ESSERE ESSERI UMANI CON RAZIOCINIO!
Continuiamo nel’ipocrisia più assoluta:
Prima cosa se la Cannabis fa male come il tabacco e il caffè perchè non ci sono test anche per queste sostanze? Perchè se il numero di morti causati da alcol e sigarette non è paragonabile nemmeno per ordine di grandezza alla Cannabis solo quest’ultima viene vietata?
Secondo: una madre che non capisce che il figlio di 11 anni (sarei curioso di sapere il valore di questo 0%) si fuma le canne che madre è? Mia madre quando da piccolo fumavo le sigarette annusandomi se ne accorgeva subito, immagina se oltre ad arrivare con i vestiti appuzzati arrivi anche con due occhiaie fino alle ginocchia e un sorriso ebete. Non credo servano test.
Terza cosa si parla tanto di test e controtest: vorrei sapere quanti vicini di casa e conoscenti rimangono nel silenzio, sanno senza dire. Questo è il male della società, indifferenza e individualismo (inteso anche come isolamento).
Quarto: è logico che una persona che è arrivata all’eroina abbia iniziato dalla Cannabis. Credo sia inimmaginabile il fatto che il primo contatto con la droga uno lo abbia direttamente con una siringa, sarebbe troppo per tutti. Ma questo non vuol dire che chi fuma Cannabis sia naturalmente portato all’uso di tutte le droghe. Proprio come uno che beve birra non è detto che ami altri alcolici oppure una persona può bere ma non ubriacarsi e andare in coma etilico. Oppure vogliamo dire che tutti gli alcolizzati hanno iniziato da una birra Moretti e quindi proibiamo la Moretti in quanto causa di alcolismo?
Invito Tommaso Martello a pensare alle idiozie espresse dalla sua persona poichè nel suo intervento sta affermando che lo stato può decidere alcune categorie di persone per cui la legge possa essere diversa, con diritti e doveri diversi cioè ipotizza l’antidemocrazia Perchè uno che si fuma le canne non può avere la moto? La Cannabis è esattamente come l’alcol sia per effetti che per durata quindi una persona non può guidare sotto l’effetto della sostanza ma questo non lo rende non idoneo alla guida in generale. Secondo me è molto più pericolosa una persona con queste idee piuttosto che un drogato.
Il vero problema delle droghe è che chi ne parla in realtà non si è documentato ma ragiona in base a stereotipi dati dai mass media che non possono essere sufficienti ad un educatore.
Personalmente non sono un sostenitore della legalizzazione perchè in uno stato in cui anche i più elementari diritti vengono calpestati non può certo occuparsi di legalizzazione. Però esiste una cosa chiamata depenalizzazione, come accade in Belgio e in Germania. Oppure in Spagna è legale la coltivazione per uso personale, per evitare che i consumatori alimentino il mercato (il che li espone anche ad altre droghe ben più pesanti).
La repressione de questi ultimi anni in cui le droghe sono state tutte uniformate sapete a cosa ha portato almeno? Alla diffusione territoriale della cocaina che sta sostituendo la Cannabis come droga più usata dai giovani. Il prezzo della cocaina si è più che dimezzato e la si trova ovunque. Quindi se i vostri figli prima al limite si facevano le canne adesso sono esposti alla cocaina che nella sua forma commerciale, la pasta di cocaina, ha probabilmente danni ancora maggiore dell’eroina perchè di più facile assunzione. Dire che le droghe sono tutte uguali è veramente pericoloso perchè in quel caso si perde la concezione del limite e anche delle differenze che esistono in temi di assuefazione, dipendenza e danni fisici.
Se volete aiutare i vostri figli leggete e documentatevi senza pregiudizi senza fare i controllori perchè tanto il modo di fregare il controllore esiste sempre mentre è ben più difficile fregare la persona astuta.
Che pena leggere la maggior parte dei commenti all’articolo dell’avv. Bommarito. Forse i più neanche sapranno cosa è accaduto alla famiglia dell’avv. proprio a causa della droga!!!
Ma come si fa ad attacare chi cerca di proteggere, o quanto meno di aprire gli occhi a noi ragazzi sui rischi legati all’abuso di alcool, cannabis o droga.
Le “canne” saranno pure poco più pesanti di una sigaretta ma, come tutte le altre sostanze, creano dipendenza che, molto spesso spinge a provare emozioni sempre più “forti”. Io non credo sia un problema di legalizzazione di questa o quella sostanza, qui c’è da capire che se si entra nel tunnel è difficile uscirne, quindi prima di tutto bisogna prevenire. E se, per estirpare l’erbaccia, c’è qualcuno che fà nomi e luoghi, ben venga; non facciamo subito i confronti con gli altri paesi e pensiamo alla nostra realtà e a come tener lontani i ragazzi dalla cattiva strada!
Se voglio bene a mio figlio non gli dico che negli altri paesi le droghe (più o meno leggere) sono legali, ma gli insegno a starsene lontano da certe persone!!!
@Marco Ribechi….ma guarda che anche chi beve troppo alcool non può guidare, questo divieto già c’è..ed infatti se ti trovano con un tasso alcoolico troppo elevato ti tolgono la patente….quindi il discorso è proprio l’inverso!! Chi è allora che dice idiozie?
Un discorso antidemocratico? No al contrario è democraticissimo, è la quinta essenza della democrazia…ognuno è libero di drogarsi o di alterarsi come vuole, però non può influire nella SFERA DELLA LIBERTA’ ALTRUI, MAGARI ANDANDOGLI A COZZARE CONTRO O INVESTIRLO A CAUSA DI UNO STATO DI ALTERAZIONE PSICO-FISICA CHE NON GLI PERMETTE POCO O TANTO DI VALUTARE PERICOLI, DISTANZE ECC..(lo dici te che chi fuma cannabis torna a casa euforico e con le occhiaie sino ai ginocchi o sbaglio? Figuriamoci chi usa droghe ben più pesanti…sono situazioni psico-fisiche non normali o no?). Ricorda gli otto ciclisti giù al sud…erano o no liberi DEMOCRATICAMENTE DI FARSI UN INNOCUO ALLENAMENTO SULLA BICILETTA….UNO FATTO E RIFATTO LI HA UCCISI (STESSA COSA VALE PER L’ALCOOL)!!!! E QUESTA SAREBBE LA TUA DEMOCRAZIA? O INVECE E’ L’ESALTAZIONE DI UNA LIBERTA’ ESTREMA, EGOISTICA ECCEZIONALE CHE NON TIENE CONTO DELLA LIBERTA’ ALTRUI! CARO MIO LA DEMOCRAZIA NON SIGNIFICA FARE CIO’ CHE SI VUOLE MA FARE CIO’ CHE SI VUOLE SEMPRE NEL LIMITE DELLA PROPRIA SFERA DI LIBERTA’ SENZA INVADERE QUELLA ALTRUI SE NO NON E’ DEMOCRAZIA E’ PREPOTENZA!!!
Se vado al supermercato, e sono maggiorenne (ma anche se fossi minorenne è lo stesso), posso tranquillamente acquistare ettolitri di birra, litri e litri di vino, montagne di suoperalcoolici.
Lo stesso dicasi se vado in tabaccheria, e sono maggiorenne (ma anche se sei minorenne è lo stesso), posso tranquillamente acquistare stecche di sigarette, vagonate di sigari, bauli di tabacco e cartine.
Che poi l’abuso di alcool o fumo possa nuovere gravemente alla salute (prorpia ed altrui) lo sanno oramai tutti, ma nessuno mi impedisce di acquistare ciò che voglio.
Se poi mi intossico di sigarette o mi sbronzo tutte le sere, a casa mia, nessuno può (giustamente) metterci bocca.
Il problema credo sorga quando questa mia libertà di massacrarmi i polmoni ed il fegato va a cozzare con le libertà altrui.
Perchè se fumo in presenza di bambini li danneggio, così come se da ubriaco mi metto alla guida dell’auto posso rappresentare un pericolo.
Quindi ritengo che se uno voglia farsi una canna se la possa fare in santa pace, avendo ben presente che la sua libertà finsice dove inizia la mia (e viceversa).
Ritengo pertanto che, come sia vietato mettersi alla guida ubriaco, debba essere altretanto sanzionato chi si mette alla guida cannato.
Proibire l’usop di canne mi sembra una cosa cretina: così come se vuoi sbronzarti i sistemi li trovi (ricorrendo magari ad intrugli devastanti, per il fisico come, il “calzolaio”) altrettanto se vuoi farti una canna basta che scendi in strada che qualcuno te la vende.
Inoltre se si liberalizzassero le droghe leggere si darebbe una bella mazzata ala criminalità che, sulle droghe (e sulla prostituzione, liberalizziamo anche questa!!), ci fa affari d’oro.
Il passaggio dalle droghe definite leggere a quelle pesanti avviene epr molti motivi e credo si debba approfondire l’argomento poichè oggi è impossibile che non si sappia che se ti buchi o ti impasticchi corri il rischio di sfasciarti…
@caro sig. MArco Ribechi, ma non si accorge che la fiera dell’ipocrisia è proprio la sua? Certo anche alcool e tabacco fanno male, ma anche la pasta con il pomodore se ne mangi una quintalata.E’ vero che la cannabis (ma anche l’arsenico che è un veleno) sono utilizzate per scopi terapeutici a basse dosi.
Ma che superficialità
La differenza è oggettiva:
Se sono ubriaco sono dannoso per l’altrui libertà, tanto quanto uno che si è plurifatto.
Se ho bevuto un solo bicchiere di vino a pasto di certo non ho un alterazione pari a chi si è fatto uno spinello e non sono pericoloso per nessuno.
Se mi fumo tre pacchetti di sigarette al giorno all’aperto sono dannoso solo per me stesso. Se lo fumo in un locale pubblico sono dannoso per l’altrui salute..ED INFATTI E’ VIETATO (ma quanto siamo antidemocratici…non abbiamo la libertà di ammazzare gli altri-mah!)!!!!!!!!!!!!!!!!!
Invece l’ipocrisia è quella di far credere che la cannabis sia come una tazza di cioccolata (anche quella fa male, ma non agli altri, a dosi elevate).
LO CAPISCE O NO CHE DEMOCRAZIA E LIBERTA’ NON HANNO IL SIGNIFICATO EGOISTICO DELLA MIA LIBERTA’…MA E’ UN SIGNIFICATO PIU’ PROFONDO = RISPETTO DELLA ALTRUI LIBERTA’! QUINDI L’USO DI SOSTANZE CHE POSSONO A DOSI PIU’ O MENO ELEVATE O IN LUOGHI PARTICOLARI DANNEGGIARE GLI ALTRI DEVE ESSERE VIETATO, NON PER TOGLIERE LA LIBERTA’ DI CHI LE USA, MA PER DARE LA LIBERTA’ AGLI ALTRI CHE NON NE VOGLIONO SAPERE.
COSI’ :
GUAI FUMARE IN LUOGHI CHIUSI DOVE CONVIVONO ALTRI.
E’ VIETATO PER TUTELARE GLI ALTRI.
GUAI GIUDARE UBRIACO IN ALTERIAZIONE PISO-FISICA E’ VIETATO PER TUTELARE GLI ALTRI.
QUINDI, SEMPRE PER TUTELARE GLI ALTRI, GUAI GUIDARE O SVOLGERE LAVORI CHE POSSONO INFLUIRE SULLA SICUREZZA ALTRUI SE SI FA USO DI SOSTANZE CHE POSSONO ALTERARE LO STATO PSICO FISICO.
QUESTA E’ LA VERAS LIBERTA’ IL RISPETTO ALTRUI, NON QUELLA DI FARE QUELLO CHE SI VUOLE ALLA FACCIA DEGLI ALTRI!
Capisco che sono l’unico che la pensa diversamente ma se decidete di coinvolgermi nei vostri commenti almeno abbiate la cortesia di rispondermi sulla base delle mie affermazioni:
Per quanto riguarda Michele le assicuro che conosco le vicende del signor Bonmanrito ma purtroppo credo che questo non faccia di lui un esperto tossicologo e quindi considero la sua opinione, seppur ben intenzionata, errata. Inoltre lei dice che vuole proteggere i suoi figli… benissimo ha ragione e fa bene a farlo ma purtroppo non si accorge che l’unico modo per proteggerli è informarli in maniera obiettiva. Cosa succederebbe se all’improvviso i suoi figli si accorgessero che tutto quello che ha detto loro sulle droghe è stato viziato da eccessivo protezionismo? Ripeto: non è la Cannabis che porta al tunnel. Inoltre negli altri paesi non credo ci siano governi che vogliono ammazzare i loro giovani, forse un esempio di civiltà non può farci male, soprattutto in questi giorni bui.
@Tommaso Martello: lei nel suo primo intervento ha scritto:PERTANTO UNA LEGGE CHE LIBERALIZZI LE DROGHE, QUALUNQUE ESSE SIANO, DOVREBBE ESSERE ACCOMPAGNATA DA DIVIETI TASSATIVI PER CHI NE FA USO, OBBLIGHI PER I FARMACISTI DI SEGNALARLE LA PERSONA CHE NE FA USO: DI CONSEGUENZA NIENTE AUTO, NIENTE MOTO, NESSUN LAVORO IN CUI LA MANCATA ATTENZIONE PUO’ PROVOCARE DANNI AD ALTRI.
E’ questo che ritengo l’antidemocrazia. Poi lei ha deciso velatamente di ritrattare le sue affermazioni e mi trova d’accordo sul fatto che chi fa reati vada punito severamente. In seguito giustamente fa l’esempio delle sigarette e dell’alcol tralasciando però un particolare MOOOLTO rilevante cioè che l’unica sostanza vietata è la Cannabis, non il tabacco, non l’alcol. Questa è l’ipocrisia ed è grave poichè ripeto queste sono le sostanza che fanno più vittime. Per quanto riguarda gli esempi di prendere un’auto e uccidere tutti li considero fuori luogo. Nell’articolo si parlava di proteggere i propri figli dall’uso, quello delle stragi è un altro discorso che non può esaurirsi nell’uso di sostanze. Non credo che una persona possa essere un agnellino tutta la settimana, buono e disponibile e poi il sabato si fa una canna, impazzisce investe 4 persone e scappa via. E’ un po’ troppo riduttivo così.
Per quanto riguarda la libertà conosco benissimo le tematiche di cui parla, sono laureato in questo e le ho studiate a lungo. Piuttosto però preferisco interrogarmi sul fatto di come il potere tramite la propaganda cerchi il consenso delle masse per portare avanti politiche anti-sociali (basate anche sulla necessità di mantenere il traffico illegale) oppure su come una sostanza possa minare la dipendenza dal petrolio e quindi essere dichiarata illegale (prima degli anni 60 la coltivazione della Canapa era una delle più fruttuose e non veniva prodotta per fumarla ma come fibra tessile e possibile rivale della plastica/nylon) e solo con una demonizzazione eccessiva è stata completamente sradicata rendendo il bio-carburante un mito e rendendoci dipendenti dalle politiche energetiche americane (che stiamo pagando ogni giorno). Questo pensiero di terrore persiste ancora oggi e molte affermazioni sono inevitabilmente parziali ed errate. Inoltre osservo come la cultura di massa non possa evitare la tendenza all’omologazione intellettuale per cui un pensiero considerato corretto diventa impossibile da scardinare anche con tutta l’evidenza delle prove. Sa che in passato anche lo zucchero e il caffè furono proibiti perchè considerati droghe? Il potere ha paura delle libertà dei suoi individui e per questo li assoggetta con falsi terrori. La verità si può trovare solo scavando quindi tutto quello che ho intenzione di fare è invitarvi alla lettura e da soli capirete che sul tema droga si è molto lontani da una qualsiasi verità e conoscenza.
Quindi lascio a Tommaso Martello un quesito che vale per ogni essere umano: come si può pensare di tendere alla verità se i concetti con i quali siamo stati educati potrebbero essere falsi ed erronei? Come possiamo capire se quello che pensiamo è frutto del nostro ragionamento o se piuttosto è frutto del programma educativo con il quale siamo stati allevati? ed infine alla luce di questo come può un uomo elaborare un concetto di libertà che sia realmente universale e non frutto del suo vissuto personale parziale e spesso indotto?
@Marco Ribechi, ma io non ritrattato proprio un bel nulla!
Rimango fermo nelle mie posizioni. Non è vero che non esistono norme che vietino l’uso dell’alcool o del fumo, mi sembra di averle elencate. Esistono ad esempio anche nei confronti dei ragazzi..vietato vendere alcolici e tabacco ai minori di 16 anni. E vietato vendere alcool in talune occasioni o in taluni orari. E ripeto è tutto proporzionato: un bicchiere di vino non altera le funzioni psicofisiche, uno spinello spesso si! Un quintale di sigarette fa male, ma non altera funzioni psichiche, fisiche si! Pertanto è giusto che le leggi siano proporzionate all’eventuale danno che si può cagionare agli altri prima e a se stessi poi.
Ma a quanto sembra non basta. Guardi anche io sono laureato e svolgo una professione che ha molto a che fare con la libertà e capisco benissimo quale sia il limite!
Certo poi c’è un contorno di altri elementi l’educazione familiare, l’attenzione della scuola e della famiglia, L’ATTENZIONE DELLA POLITICA VERSO I GIOVANI (cosa che ora è inesistente).
Per quanto riguarda i(l) quesiti proposti rispondo facile:
1) Non ritengo di essere stato educato con criteri falsi ed erronei..il mio concetto di libertà fa parte del diritto naturale e non umano: il principio di non nuocere agli altri!
2) La risposta è insita in quanto scritto sopra: non nuocere agli altri è il più alto
principio umano. Altrimenti sarebbe la legge del più forte…!
3) Il concetto di libertà assoluta è semplice, e l’ho descritto, la libertà è sempre confinata nel limite della libertà altrui, altrimenti è prepotenza e violenza e soccombe sempre il più debole.
Ovviamente l’applicazione alla lettera di questo concetto di libertà assoluta spesso è difficile, data la natura umana, ma l’umanità deve comunque sempre propendere ad avvicinarsi. E pertanto, proprio perchè siamo uomini, spesso propensi a sottomettere l’altro per emergere, è la legge, con i divieti, che deve controllare e tutelare quale è il confine di la propria e altrui libertà!