di Alessandra Pierini
Si è appena placata la discussione sulle dichiarazioni di padre Raniero Cantalamessa e subito si accende, nella provincia di Macerata, un nuovo confronto religioso sull’opportunità dei concetti espressi da padre Alberto Maggi, direttore del centro studi biblici ” G. Vannucci” di Montefano nato per la divulgazione, a livello popolare, della ricerca scientifica nel settore biblico attraverso scritti, trasmissioni radiofoniche e televisive e conferenze in Italia e all’estero. Durante una puntata della trasmissione Uno Mattina del 27 marzo scorso, il frate è stato chiamato a dire la sua sulla posizione della Chiesa nei confronti dei gay.
“Attualmente la Chiesa è severa, spietata e disumana verso gli omosessuali”. Queste sono le parole pronunciate da Padre Alberto il quale ha sottolineato anche che spera che la dottrina della Chiesa cambi e accetti. “Quando ero bambino – ha raccontato – mi dicevano che se avessi mangiato una fetta di mortadella di venerdì avrei commesso un grave peccato. Oggi non è più così quindi la dottrina è in evoluzione.”
Sembra che questo intervento e altre opinioni espresse in precedenza dal direttore del Centro Studi in precedenza su temi tra i più disparati, abbiano prodotto dei malumori a Montefano e che si sia costituito persino un comitato per una raccolta di firme contro il centro studi da inviare alla Diocesi di Macerata. “Ho chiesto – ci dice Paolo Carnevali, Sindaco del Comune di Montefano – ma non mi risulta che qualcuno si stia realmente occupando di raccogliere firme contro padre Alberto. Questa è’ per noi una vicenda spiacevolissima perchè non possiamo che apprezzare il lavoro che fa ma non sta al Sindaco, nè all’amministrazione comunale valutare una questione religiosa come quella proposta.”
Intanto il Centro Studi Biblici si prepara ad accogliere domenica 2 maggio uno dei due incontri mensili che richiamano più di 300 persone e durante i quali il Vangelo viene spiegato parola per parola. Padre Alberto è molto sereno: “Io sono un traduttore di testi biblici e non un esperto di morale ma è normale che quando si fanno certe dichiarazioni non si accontentano tutti. Il Centro è punto di riferimento per 63 nazioni del mondo, per religiosi ed ecclesiastici. Molte persone che sono venute ai nostri incontri hanno ritrovato la fede, c’è gente che rinasce e rivive. E’ venuta una mamma che 3 anni fa a Fano perse entrambe i figli falciati da un ubriaco. Era uno zombie, oggi ha superato il tremendo trauma e lo scorso mese ha fatto un intervento di preghiera che ci ha fatto accapponare la pelle.” Allora perchè le polemiche e addirittura una raccolta di firme? “Siamo increduli sulla polemica nei nostri confronti e crediamo che sia solamente un piccolo gruppo perchè, oltre all’importanza che il centro ha a fini religiosi e per motivi di fede, noi per due volte al mese riempiamo gli alberghi, i bar e i negozi del nostro comune.”
Le attività del Centro Studi Biblici sono accessibili su internet, il sito www.studibiblici.it è in cinque lingue e ha contatti da 63 nazioni: “Molti fedeli – spiega Padre Maggi – partono prestissimo da casa per venire ai nostri incontri, molti non hanno la possibilità di venire perciò abbiamo inventato la video-omelia, scaricabile in ogni momento dal nostro sito e raggiungibile da chiunque. Ultimamente la chiesa indonesiana ha deciso di tradurre le nostre omelie e di diffonderle in 48.500 copie tra i fedeli indonesiani. Di fronte a questo non c’è polemica che tenga.”
Il video:
httpv://www.youtube.com/watch?v=346Qbc3joss
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Un intervento magistrale, complimenti a padre Alberto Maggi! Anche se suppongo che non riceverà lauree Honoris Causa, ha anch’egli indubbie capacità di comunicazione…
Forse chi fa polemica non ha mai assistito ad un incontro di padre Alberto e si limita a giudicare quel poco che trasmette la televisione. Mi associo a Filippo Ciccarelli proponendo padre Alberto per una laurea Honoris Causa: se la merita proprio. Tra l’altro operando vicino a Macerata contribuisce a dar lustro in Italia e nel mondo al nostro territorio.
Purtroppo si parla sempre del Concilio Vaticano II, inaugurato da Papa Giovanni XXIII, dimenticando di aggiungere che dalle premesse (rivoluzionarie per l’epoca e rivoluzionarie ancora oggi) quando tutto vene preso in mano dal reazionario papa Paolo VI si persero molti spunti innnovativi.
Purtroppo per le resistenze di allora (e di oggi) dal Concilio venne partorito un topolino, mentre nelle premesse e negli studi anticipatori c’erano tutte le condizioni per avere una chiesa, oltre 40 anni fa, molto più moderna ed avanzata di quella che abbiamo oggi.
Poi ha prevalso la burocrazia, la politica, gli intrallazzi, le mafie.. E Paolo VIi, invece che spingere sul’acceleratore, ha tirato il freno a mano.
Ed il freno a mano è tirato ancora oggi (e lo è stato anche sotto Giovanni Paolo II) che abbiamo un papa di chiara ispirazione medioevale, bigotta e reazionaria.
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Vorrei anche non far dimenticare che questo papa, invece che resistere al nazismo -come fecero altri giovani in Germania- preferì entrare nella Gioventù Hitleriana.
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Purtroppo un altro Papa, che avrebbe potuto riprendere il filo spezzato del Concilio, ce lo hanno ammazzato….
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Papa Maiuscolo (e minuscolo) non è un caso: sta a significare la grandezza e la pochezza dei personaggi
1° maggio, festa del lavoro che produce benessere agli uomini, che lascia il tempo alla produzione e ascolto di idee e consente la ricerca della felicità, la lettura, la pluralità, la disarmante semplicità colta e conoscente, che non si inquieta, nonostante la scarsità di attenzione delle risorse economiche, morali e civili e la rinuncia comoda allo sviluppo di opportunità diffuse, che goisce quando si pubblica un libro, invece di usarlo come scudo senza averlo ben letto.
La chiesa è spietata con i gay, la chiesa è spietata con le coppie di fatto, la chiesa è spietata con chi divorzia e con chi decide di abortire; la chiesa è spietata con la ricerca con le cellule staminali.Ma il problema è che la chiesa non si limita ad esprimere leciti giudizi su tutti questi argomenti, ma cerca di condizionare pesantemente le scelte politiche dei partiti di modo che il pensiero della chiesa diventi legge dello stato e anche chi non è cattolico è costretto a subire , nella propria vita civile, condizionamenti che dovrebbero invece riguardare la sola sfera religiosa.
cloro al clero
con le budella dell’ultimo papa impiccheremo l’ultimo re
I nostri vecchi probabilmente avevano visto giusto
Chi è capace di criticare le parole di Padre Alberto Maggi ha probabilmente perso il lume della ragione e probabilmente non ha mai letto (o compreso) la parola di Cristo. Ho avuto la fortuna di assistere ad un incontro con Padre Alberto e la mia riflessione all’uscita è stata: “peccato ce ne siano pochi come lui”.
Che si creda in Dio o no è sicuramente esistito un individuo Ebreo chiamato Cristo che ha predicato principalmente una cosa: L’accoglienza senza distinzioni di razza, sesso, cultura…….
La Chiesa Cattolica nella sua storia ha spesso fatto l’opposto ed è arrivata ad uccidere chi non la pensava in un certo modo. Basterebbe questo per allontanarla anni luce da Cristo!!
Oggi, in Italia, è addirittura diventato un partito politico che alle recenti elezioni regionali in Lazio ha permesso la vittoria di un soggetto rispetto all’altro semplicemente affermando qulache giorno prima “non votate gli abortisti”…SCANDALOSO
assolutamente d’accordo!
io ho postato il video su facebook.
non di soli alberi si vive…
ho cercato di capire da chi e perchè è scattato l’attacco al p. Alberto Maggi. Mi sono letto perciò quanto si scrive su taluni siti desolantemente della dx più reazionaria. Quello che dispiace non sono le “frolle” scritte da tizi che dimostrano, da loro stessi, di non avere “competenze” ma soprattutto capacità di capire le espressioni di p. Alberto: non solo si tratta di persone senza cervello e ignoranti ma soprattutto di gente che in malafede, al fine di “lisciare” prelati di risonanza e farsi notare, monta calunnie facendo dire a p. Alberto cose da lui mai dette. Il capolavoro di questi “lecchini” è l’avere fatto esprimere giudizi estremi (vere e proprie minacce e inviti alla scomunica!) al vescovo emerito di Foligno mons. Bertoldo: dispiace giacchè quel poveruomo condanna dichiarando contestualmente “di non conoscere e non avere letto nulla del p. Alberto”. Che figura per la CEI! anche se trattasi di un “emerito”. Io che ho rielaborato le più belle conferenze di p. Alberto, sono in grado di assicurare che egli è un uomo che sta dando il meglio di sè per amore del Vangelo e della Chiesa: egli con la sua franchezza ha consentito a molte persone “lontane” di rientrare in un percorso di Fede in Gesù e in questa nostra Chiesa al momento “senza bussola”. Grazie p. Alberto… non prevarranno!
Caro Cherubini.
In Italia la Chiesa ha sempre fatto politica, fregandosene altamente dell’insegnamento del Vangelo.
Sono le gerarchie religiose le prime a non crederci, al Cristo.
Ho avuto la fortuna di conoscere Padre Alberto; riesce sempre a dare una lettura delle vicende umane dettata dalla sua profondissima conoscenza del Vangelo e dalla sua grande umanità. Leggere i suoi libri significa capire il vangelo ed uscire da un’educazione religiosa che è stata, per troppi anni, una violenza, tendente al plagio, su tantissime giovani generazioni, che crescendo si sono allontanate della Chiesa.
Conosco da anni Padre Alberto: è un testimone e predicatore del Vangelo.Lo annuncia con la sua vita ( non fa come quelli che dicono e non fanno ) Gesu’ non ha mai emarginato nessuno, è sempre stato vicino agli ultimi e agli emarginati. Chi emargina non è cristiano ,chi giudica neppure , chi non ama quelli che non la pensano come lui neanche.Questa credo che sia L’IDENTITA’ CRISTIANA di cui oggi ci si riempie la bocca…….Quanto siamo lontani dal Regno di Dio..Grazie Alberto del tuo prezioso lavoro…..
Bellissima intervista. Se ne sentono raramente in tv, soprattutto ultimamente.
Peccato che il pensiero di p. Alberto sia condiviso da una minima minoranza di uomini di Chiesa.
Sig. Cerasi sono completamente d’accordo con lei sul commento n.3 relativo al pensiero di padre Maggi. Bravo ha colpito nel segno. Ma in Italia guai a toccare la Chiesa!! E’ una fonte preziosa di voti!!!!!!!!per tutti i colori politici!!Papi come Papa Luciani ormai sono come mosche bianche e purtroppo spariscono all’improvviso!
Ho svariati libri di Padre Alberto Maggi, ricordo che il nostro reverendissimo vescovo di Macerata gli ha proibito di dire messa. Effettivamente, meglio che parli Claudia Koll alle pecorelle smarrite, che quest’uomo.
Per anni ho seguito la pastorale di Alberto Maggi e del Centro Studi Biblici di Montefano e posso testimoniare quanta ricchezza umana sono in grado di trasmettere questi frati coltissimi eppure così “popolari”. A loro devo tutte quelle conoscenze della Sacra Scrittura che nessun catechismo aveva mai saputo darmi. A loro devo il mio essere credente “col cervello ben collegato” e ben fuori dal mainstream di una Chiesa-istituzione all’ennesima deriva (qualcuno può ricordare a questi signori che devono testimoniare il Vangelo e non “Il Principe” di Machiavelli?!?). Mi auguro davvero che il Vaticano sia davvero vicino all’implosione anche se la mole di pellegrinaggi sollevata dalla Sindone non mi fa ben sperare… dovrebbero essere i fedeli per primi a ribellarsi alle loro guide cieche!
Comunque il dato di fatto è che man mano che la Chiesa scivolava verso l’attuale Controriforma e verso la politica attiva, il Centro Studi di Montefano cresceva in frequentazioni a dismisura raccogliendo tutti gli esclusi, sempre più numerosi.
Le censure “ufficiali” a padre Alberto non si contano, ho trovato veramente miracoloso che abbia potuto rilasciare un’intervista su RaiUno. Ricordo che per anni il Centro Studi Biblici teneva una rubrica settimanale su TVRS, poi fu improvvisamente censurata. Adesso ricompaiono su quella emittente una volta ogni tanto, accanto a devotissimi “teologi di corte” che fanno le solite vuote prediche che piacciono tanto ai vecchietti bigotti e ai giovani vecchi delle associazioni ecclesiali. E soprattutto che non disturbano la “casta” sacerdotale, vescovadi e i loro amici politici.
Quanto a “gay&compagni di anatema”, va detto che il vero scandalo che la Chiesa Cattolica sta offrendo è la ormai palese doppia morale che predica: ai potenti e ai famosi tutto è perdonato, al “popolino di Dio” invece è riservata l’intransigenza più estrema (a mo’ di esempio, vedasi per contrasto i casi dei funerali di Pavarotti -pubblico concubino secondo la Chiesa eppure celebrato con onori e fanfare- e di Welby, reo di aver chiesto della semplice, umana pietà).
Quanto alla questione-gay, poi… mi vien da sorridere, visto che la maggior concentrazione di persone omosessuali sta proprio tra le fila del clero ad ogni livello! Piuttosto ci insegnano quanti danni si possano fare quando non si accetta il proprio modo di essere con serenità e lo si combatte inutilmente: un prete esplicitamente gay sarebbe meno autorevole e bravo di un suo collega eterosessuale? Ma non fatemi ridere, per favore! Il problema è l’inganno e la doppia vita cui sono costrette queste persone per lo stigma che ricevono, non il loro orientamento sessuale!!