Annaffiatoi al cimitero
di Luca Patrassi
Difficile capire cosa (non) passi per il cervello di alcune delle persone impegnate al cimitero nel culto dei defunti, culto che pure si rifà a una tradizione che rimanda a valori millenari di rispetto delle regole, morali e non, che formano una comunità.
A Macerata, come altrove, si assiste al penoso fenomeno del furto dei fiori e degli oggetti che vengono lasciati sulle tombe a ricordare i propri cari. Già la questione del furto dei fiori denota un livello di inciviltà preoccupante, ora se ne è aggiunto un altro pure inquietante per quanti ancora pensano di vivere in un contesto civile. Al cimitero hanno rubato anche gli annaffiatoi di plastica del valore di pochi euro che il Comune aveva posizionato in alcune aree per dare un piccolo aiuto pratico ai visitatori evitando loro di attrezzarsi spesso anche con soluzioni di fortuna (tipo bottiglie di plastica ed altro).
Preso atto del fenomeno, il Comune ha adottato la stessa procedura in uso per il carrello al supermercato. Riposizionati gli annaffiatoi che si possono sganciare dalla sede con una moneta da due euro.
Ecco cosa scrive l’assessore Andrea Marchiori nella sua pagina Facebook: «Al cimitero abbiamo completato l’allestimento dei porta annaffiatoi a gettoni (moneta da due euro).
Purtroppo l’esperimento con annaffiatoi liberi non è andato benissimo perché ogni settimana ne sparivano alcuni, così abbiamo voluto garantire il servizio con postazioni fisse e ordinate su tutte le zone. Sono piccole cose che, però, hanno la loro utilità e ringrazio quei cittadini che ci hanno suggerito questa soluzione. In questo periodo di notevole afflusso, ringrazio anche tutto il personale, sia amministrativo che operaio, che quotidianamente cura i servizi e tiene il cimitero in condizioni decorose, nonostante le tante criticità da affrontare».
Cosi si fa
Oh signore
Se costano meno di quelli che vendono nei negozi, caro assessore te rubano pure quessi per 2 euro, grande mente studiata
ma chi se pó fregá un annaffiatoio al cimitero, e poi anche se ci fosse qualche matto che se lo porta a casa ma che costa comprarne un paio da brico... un po di sale e pepe per tutti AMEN
Rassegniamoci. Popolo di ladri. Ci si attacca anche all'annaffiatoio del cimitero. Non bastava rubare i fiori....che schifo di gente si è diventati.
Rubare al cimitero un annaffiatoio dell valore di 4 o 5 euro è proprio una vergogna !! Siamo arrivati alla frutta !!
Per rubare pure gli annaffiatoi... Qua stiamo alla fame
A saperlo che cerano, non lo compravo.
Che gente da ribrezzo che c'è in giro, purtroppo nei cimiteri è da tempo che si rubano i fiori,che si rubano le vasette (soprattutto se di rame). Sicuramente ci sono Anche esseri che rubano palette ed innaffiatoi. Buona l'idea dell' innaffiatoi a pagamento,si potrebbe anche mettere delle telecamere sull'entrata.
Così Uno per 2 euro saprà Dove Acquistarli
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Ottima iniziativa; speriamo solo che ora non vengano ad “acquistarli” in cambio dei 2 euro………..!!!!
Secondo me bisognerebbe mettere le telecamere di sorveglianza x chi ruba al cimitero.
A questo punto conviene portarselo da casa.
chiedete a quello che chiede l’elemosina da anni davanti l’entrata della parte nuova se ha percaso visto qualcosa di sospetto .
Manca poco per attivare un sistema di allarme alle tombe dei nostri cari
Dai non facciamola lunga..l’intento è solo quello di farli riportare al loro posto una volta utilizzati…Uscire dal Cimitero con un innaffiatoio è lostesso che entrarci… Io almeno non ho mai visto nessuno andare al Cimitero portandosi dietro l’innaffiatoio…Poi si sa….si scrivono certe cose perchè sanno già che ci sono molti che leggendole ci credono…e poi gli dicono bravi….
Non saprei, invece, cosa inventare che vengano rubati i fiori. Sulla tomba di mio padre è un continuo: veri, finti, non si salvano mai. Da mia madre, sepolta a Fermo, avevo trovato un escamotage: un bigliettino con scritto “Fai bene a prenderli, tra qualche giorno servono per te!” e, in effetti, per un po’ ha funzionato. Ma da mio padre non ha funzionato nemmeno questo, si vede che i maceratesi – di fronte al “vantaggio” del furtarello – non temono l’anatema.