Traini scrive alla mamma di Pamela,
il messaggio impresso sul tricolore:
«Uniti per sempre dal dolore»

CERIMONIA a Roma a sei anni dall'omicidio della 18enne, pensiero inviato dal carcere e scritto su una bandiera. La madre della ragazza Alessandra Verni: «Un regalo ricevuto da una persona che vorrei tanto conoscere e che mi è sempre stata vicina in tutti questi anni»

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Alessandra Verni legge sulla bandiera il messaggio inviato da Traini

AGGIORNAMENTO – Luca Traini ha riferito al suo legale di aver scritto alla mamma ma ha spiegato che la bandiera tricolore non gliel’ha mandata lui (leggi l’articolo).

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«Uniti per sempre dal dolore, legati dall’amore. Un bacio Pamela. Un bacio Alessandra. By Lupo». Questo il messaggio che ieri Luca Traini ha inviato dal carcere, scritto su un tricolore, ad Alessandra Verni, madre di Pamela Mastropietro. Ieri infatti era il sesto anniversario della morte della giovane romana, uccisa e fatta a pezzi a Macerata il 30 gennaio 2018. E a Roma familiari e amici hanno organizzato una commemorazione in piazza Re di Roma, dove Pamela era cresciuta.  Le fiaccole, i ricordi. «A te amore mio che ci guardi insieme al tuo papà Stefano – ha detto la madre – Grazie perché in ogni momento alleviate il mio dolore con la consapevolezza della vostra presenza. A te Pamela – prosegue – affido tutti i giovani che sono il nostro presente e il nostro futuro. Accogli le loro preghiere, le loro gioie e le loro sofferenze. Ti amo cucciola».

Lbandiera-traini-madre-pamela3-325x143a madre di Pamela ha poi parlato del messaggio inviato da Traini. «Un regalo – ha detto – ricevuto da una persona che vorrei tanto conoscere e che mi è sempre stata vicina in tutti questi anni». Quindi con il tricolore sulle spalle, ha letto il messaggio, che recitava: «Ti ho visto – ha scritto Traini – nelle cose belle della vita, nella gioia e nell’amore. Nel tuo sorriso riconosco una cara amica. Uniti per sempre dal dolore, legati dall’amore, anime sacre. Un bacio agli angeli scesi sulla terra- Un bacio Pamela, un bacio Alessandra. By Lupo». Era stato proprio l’omicidio della ragazza, per cui la settimana scorsa è stato definitivamente condannato all’ergastolo Innocent Oseghale, a spingere Traini a mettere in atto il suo raid razzista per le vie di Macerata il 3 febbraio 2018. Traini prese la pistola e sparò a caso agli immigrati che incontrava per strada, ne ferì sei. Adesso sta finendo di scontare in carcere la pena a 12 anni per strage.

 

 

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